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Autore: Masayume Pachirisu    03/04/2014    4 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Aprì la porta di casa con lentezza pensando di trovare già tutti a tavola a mangiare, visto che si erano fatte le otto e mezza di sera. Non sapeva che scusa inventarsi per quel ritardo. Di solito tornava a casa molto prima e quella era la prima volta che si tratteneva fuori così tanto, senza nemmeno avvisare oltretutto. Sperò con tutto se stesso di non trovare nessuno sul divano ad attenderlo, o per lo meno di non trovare Sungjong, magari con le braccia conserte e lo sguardo da cane incazzato. Gli faceva davvero paura quando lo guardava in quel modo, con la mascella serrata e gli occhi fissi, seri, glaciali.
Si, Bang Yong Guk aveva una paura fottuta di quello sguardo. 
Ma tutto andò a farsi benedire quando lo sguardo preoccupato di Jonghyun lo bloccò sull'ingresso, facendogli a mala pena chiudere la porta alle sue spalle. Sembrava turbato e non capiva il perché. Poteva essere successo qualcosa?

-Jong che c'è?- chiese mentre si toglieva di dosso il giubbotto di pelle
L'altro sospirò guardando a destra e sinistra, come per trovare le parole giuste. 
-Senti, non è colpa mia davvero, non sono riuscito a fermarlo...- rispose congiungendo poi le mani in preghiera.

Yong Guk rimase un attimo basito, cercando di intendere le parole del suo vocalist che intanto aveva assunto uno sguardo da cucciolo bastonato... e merda se gli riusciva bene!
-Che cosa è successo Jonghyun... non farmi innervosire...-
-E' proprio l'ultima cosa che voglio... per questo devi fare un bel respiro... forza insieme... uno, due, tre... respira Gukkie... respira...-
Yong Guk allibì al sentire quelle parole stupide uscire dal suo stupido vocalist. Negò con la testa alzando poi la voce.
-Ma che cazzo dici?!- 

Il biondo tentò di non prenderlo a pugni e provò ad avviarsi verso la cucina passando alla sua destra, ma l'altro glielo impedì mettendoglisi davanti. Provò quindi dalla parte opposta ma nulla, Jonghyun non voleva proprio lasciarlo andare. 

-Vuoi che ti uccido?- chiese con tono cattivo, anche se in realtà non lo era per niente, ma voleva solo andare a mangiare qualcosa.
-No Gukkie...- rispose l'altro sfarfallando le ciglia come una ragazzina.
-Cosa ti sei fumato...? per favore dimmelo perché mi farebbe comodo a volte ridurmi in questo modo... sembra divertente...-
-Niente... vorrei solo che mi promettessi una cosa... non arrabbiarti ok? O almeno non con me va bene?-

Il chitarristà sospirò passandosi la sinistra tra i capelli.
Perché era capitato proprio a lui il vocalist deficiente? Non poteva avere una persona normale? No? 

-Ringrazia Dio che non ti uccido solo perché hai una bella voce Jong... -

Riuscì a passare finalmente, oltre quel nano da giardino, e avviarsi finalmente in cucina dove una figura era bloccata contro il frigorifero. 
Era una congiura contro di lui? Non volevano farlo mangiare perché era arrivato tardi? 

-Devo aprire il.... fri...go...-

Sungjong alzò lo sguardo sorridendo al chitarrista come se nulla fosse, come se i suoi capelli non fossero diventati biondi di colpo, come se niente fosse cambiato, nemmeno una virgola. 
Yong Guk intanto era rimasto bloccato a fissarlo con la bocca aperta in stile pesce lesso, gli occhi diventate due palle giganti per lo stupore, il respiro leggermente bloccato come le parole che stava per dire. Gli pareva persino di aver perso tutta la saliva!
Il suo ragazzo si era tinto i capelli di biondo, proprio come i suoi, proprio come Jonghyun... e avrebbe aggiunto anche Zelo se solo non fosse diventato fucsia di colpo.
Ma cazzo non doveva pensare a Zelo ora!
Sungjong biondo per la miseria! 
Non era qualcosa che si poteva semplicemente immaginare e basta. 
Vederselo li davanti con quel cavolo di ghigno sul volto, di uno che sa che ha fatto centro, che ha davvero messo KO qualcuno. 
Lo sguardo del maggiore poi passò oltre, andando a notare la giacca bianca dal taglio moderno, la t-shirt nera dallo scollo ambio che mostrava le sue clavicole e la pelle bianca, troppo bianca. Aveva poi aggiunto al tutto i pantaloni bianchi di Taemin, troppo aderenti per Yong Guk, che ogni volta moriva nei pensieri volgari a causa di quell'indumento... moriva letteralmente.

-Sei tornato...- Sungjong quasi sussurrò quelle poche parole, spostandosi di poco dal frigo, portandosi poi una ciocca ribelle dietro l'orecchio -pensavo non arrivassi più...-

E ancora Yong Guk non rispose.
Un po' perché il cervello non aveva ancora assimilato la novità e gli mostrava solo un Sungjong biondo e NUDO.
Non capiva ancora perché nudo, ma il punto è che continuava a vederlo così e quindi le parole dalla sua bocca non riuscivano ad uscire.
Ma da una parte evitava di parlare perché sapeva che avrebbe solo potuto dire "tu... io... letto... ora...", e no, non poteva fare la figura dell'animale in calore. Proprio non poteva, non in quel momento almeno, non dopo quello che era successo poche ore prima.

-Andiamo a mangiare fuori?- chiese ancora Sungjong, facendogli uno strano occhiolino.
Yong Guk inghiottì a vuoto della saliva immaginaria e tentò di formulare una frase di senso compiuto -Sei... biondo...- e si diede dell'imbecille per la cretinata.
-Così sembrerebbe- annuì il minore, regalandogli uno sguardo malizioso, accompagnato da un sorrisino che non prometteva niente di puro o casto.
Ed il chitarrista non riuscì più a rimanere fermo come una statua. Fece un paio di passi e lo tirò per il polso destro contro il suo petto, andando a posare la mano libera tra i suoi nuovi capelli biondi, respirando con forza il profumo che il suo collo emanava, lasciandogli un paio di baci su quella pelle.

Ma proprio in quel momento il suo cervello decise di tirargli un brutto scherzo, perché quella pelle, quel profumo, quei capelli.... non erano quelli di Zelo.

Perché?
Perché aveva pensato a quella differenza?
Perché non aveva pensato al fatto che quello era il suo Sungjong nonostante la tinta? 
Perché non aveva pensato a caricarselo sulle spalle e portarselo a letto come avrebbe fatto una volta?

-Allora?- domandò di nuovo la voce del minore.

Decise a quel punto di tentare il tutto e per tutto e così spinse le proprie labbra su quelle di Sungjong, che senza esitare accettò quel segno di affetto, contraccambiando con un altrettanto bacio più profondo, più intimo, più completo, più da loro.
Ma di nuovo...
Di nuovo quel contatto gli pareva estraneo... 
"Fanculo" pensò tra sé e sé, continuando a baciare il suo fidanzato, facendolo scontrare di nuovo con il frigorifero.

-Yong Guk... dai andiamo a mangiare... abbiamo... abbiamo tutto il tempo... domani è sabato...-

Si avevano tutto il tempo, perché affrettare le cose? Non aveva senso.
Annuì sorridendo, lasciandogli un bacio sul naso.

-Stai bene Sungjongie... davvero...-
-Quindi non sei arrabbiato?-

Negò ridendo di più, anche se non riusciva a farlo nel modo che avrebbe voluto, nel modo che Sungjong amava. 
E forse, anche il minore se n'era reso conto che qualcosa non andava, ma evitò di pensarci, in fin dei conti era un cambiamento davvero pesante per il suo fidanzato. Doveva dargli tempo di adattarsi.

-Dimmi solo che lo hai fatto perché ti piace il biondo... dimmi che lo hai fatto per te...- domandò di nuovo Yong Guk, capendo perfettamente perché il suo ragazzo si era azzardato a fare tanto.

-Si oppa... l'ho fatto per me... sono troppo bello così non trovi?-
-Aish! Moccioso! Non chiamarmi oppa te l'ho già detto!!-
-Eddai oppa!!!!!!!!!!-


Passarono così la serata insieme, persi completamente l'uno per l'altro. Yong Guk pensò per tutto il week end al suo Sunjong, a fargli foto a tradimento ogni minuto, entrare nella doccia mentre l'altro era ancora all'interno, comprargli un gelato o semplicemente guardare un film insieme. 
Arrivò così lunedì mattina e stranamente anche il batterista quel giorno aveva da fare in università per tutta la giornata. Sembrava che il periodo degli esami fosse arrivato pure per lui, oltre che per Kibum e Taemin, anche se quest'ultimo non faceva altro che lasciarsi distrarre dal Onew. 
Yong Guk quindi si ritrovò quel lunedì mattina da solo sotto le coperte. Il sole filtrava dalle finestre della stanza, visto che il suo fidanzato aveva spostato le tende proprio per lasciare entrare un po' di luce. 
Ormai erano quasi le otto, quindi decise di alzarsi e prepararsi per andare al lavoro.
Prese il telefono dal comodino e fissò con interesse il display della home, notando la smorfia di Sungjong che aveva impostato giusto il giorno prima. 
Sembrava un topino con quello sguardo da bambino, il nasino arricciato, le labbra strette e gli occhi quasi chiusi. 
Mentre i suoi occhi continuavano a vagare sul volto del fidanzato però, una piccola icona attirò la sua attenzione. 
Era un messaggio.
Cliccò sulla bustina e subito passò nell'applicazione di line, dove il nome di Zelo risplendeva in grassetto rispetto a tutti gli altri. 

"Scusami hyung non volevo disturbarti... ma volevo sapere se ci vedremo ancora per le prove..."

Sorrise.
Aveva scritto in modo impeccabile, senza far trapelare nulla, per evitare di metterlo nei casini nel caso Sungjong avesse letto. Che ci avesse pensato? Di certo lui non gli aveva detto nulla.
Quel giorno in sala prove erano rimasti bloccati contro quel muro per un tempo quasi indefinito. 
Non se lo ricordava e nemmeno gli importava, perché quei baci, quelle carezze, quei gemiti soffocati erano di certo più importanti di tutto il resto.
Non si erano detti nulla al riguardo, avevano solo continuato a sorridere come ebeti scusandosi a vicenda per l'eccessiva ferocia con la quale si erano divorati la faccia.
Come animali.
E Yong Guk sapeva benissimo di non essersi mai comportato così con Sungjong, nonostante lui fosse sempre un animale, con Zelo aveva tirato fuori il lato peggiore di se, anche se il minore non pareva essere da meno. 
Sospirò.
Sapeva che quella era una vera stronzata e che avrebbe dovuto semplicemente rispondere con "no, scusami ma è stato un errore, io amo Sungjong". Perché alla fine lo amava e ne era consapevole fino al midollo.
Ma allora perché scrisse tutt'altro? Perché digitò "possiamo incontrarci anche oggi pomeriggio se vuoi...".
Non lo sapeva e non pensò nemmeno più di tanto a farsi altre domande. Solo pensare a Zelo gli faceva crescere un gran sorriso sul volto, accompagnato da uno strano battito accelerato che però non voleva notare, al quale cercava di non dare troppa importanza.
Ma di importanza ne aveva eccome.
Come può il cuore di una persona innamorata e fidanzata, battere per qualcun'altro? 

"Prenoto la sala per le cinque e mezza come al solito allora?"

Un altro sorriso, di nuovo troppo grande, troppo strano, troppo felice per essere un sorriso normale. 

"Si, a dopo Zelo ^-^"

 
"Yong Guk... metti qualche faccina nei messaggi... sei sempre così serio..."
"odio le faccine... mi sentirei un bambino ad usarle..."
"Eddai oppa... fallo per me..."
"No Sungjong..."
"Sei solo un oppa stupido!"
"Ya! Chiamami hyung!"
  
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