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Autore: Deb    04/04/2014    9 recensioni
«Mamma, da grande sposerò Katniss Everdeen». Dissi, quando tornai a casa dal primo giorno di scuola, dopo che mia madre mi chiese come fosse andata.
Mio padre per poco non si strozzò con il caffè che stava bevendo e mia madre, allora non ne compresi per nulla il motivo, alzò una mano e la piantò contro la mia guancia, provocandomi un livido. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e portai automaticamente tutte e due le mie piccole manine nel punto offeso. Il labbro tremolava e di lì a poco avrei sicuramente urlato se mio padre non mi avesse preso in braccio e portato in camera mia.

{Child!Peeta}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mr. Mellark, Mrs. Mellark, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera vidi una stella cadente

«Mamma, da grande sposerò Katniss Everdeen». Dissi, quando tornai a casa dal primo giorno di scuola, dopo che mia madre mi chiese come fosse andata.
Mio padre per poco non si strozzò con il caffè che stava bevendo e mia madre, allora non ne compresi per nulla il motivo, alzò una mano e la piantò contro la mia guancia, provocandomi un livido. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e portai automaticamente tutte e due le mie piccole manine nel punto offeso. Il labbro tremolava e di lì a poco avrei sicuramente urlato se mio padre non mi avesse preso in braccio e portato in camera mia.
Era stato così improvviso e la guancia continuava a dolermi. La sentivo pulsare e più lo faceva, più le lacrime bagnavano il mio viso. Cosa avevo fatto di male? Avevo soltanto risposto alla sua domanda. Non avevo certo fatto cadere a terra l'impasto del pane, né rotto un bicchiere.
Mi massaggiai la gota, la sfregai con le mie dita paffute e continuai a piangere, singhiozzando di tanto in tanto perché l'aria non bastava più. Perché la mamma era stata così cattiva?
Mio padre mi fece sedere sul letto e mi accarezzò i capelli, mi sorrise, anche. «Peeta, come ti vengono certe idee?» Mi domandò quando mi fui calmato.
Risposi con la voce roca dovuta al pianto. «Oggi ha cantato, in classe. Ha cantato e tutti gli uccelli si sono zittiti per ascoltarla, papà».
Lui sorrise, «non significa che tu sia innamorato di lei».
Cercai di comprendere il significato di quelle parole, senza riuscire a trovarne la soluzione, quindi gli chiesi di spiegarsi. Come si faceva a capire di essere innamorato di qualcuno?
Sembrò pensarci un attimo, poi cominciò a parlare. «Sai, Peeta, si capisce di essere innamorati di una persona quando non riesci a smettere di pensare a lei, quando è sempre nei tuoi pensieri, quando vorresti proteggerla da tutto il male del mondo, quando vorresti condividere tutto con lei».
Mi depose un bacio sulla guancia, proprio dove la mamma mi aveva colpito ed un altro sulla tempia. Si alzò, ma lo bloccai sull'uscio della porta con la mia richiesta.
«E la mamma? Tu la ami?»
Non mi rispose, ma mi convinsi che non l'amasse. E poi me l'aveva detto proprio la mattina stessa, lui avrebbe voluto sposare la madre di Katniss Everdeen, lui era innamorato di quella mamma, non della mia. E mi resi conto che mio padre non voleva proteggere la mamma da tutto il male del mondo, non voleva condividere tutto con lei, non pensava a lei. Allora perché io ero lì? Perché mia mamma era mia mamma? Perché dormivano insieme e trascorrevano il tempo assieme se non si amavano? Se lui non amava la mamma?
Io volevo bene ai miei genitori e non riuscivo a credere che loro non se ne volessero tra di loro. Non era possibile perché io era lì, giusto? E poi c'erano i suoi fratelli e loro si volevano tutti bene, sebbene di tanto in tanto litigavano. Erano una famiglia felice. Papà mi coccolava, come anche la mamma ed erano felici quando stavano insieme. Ma forse non era così? Forse io lo credevo, ma non era vero?
Uscii da camera mia per la cena. Mia madre non mi guardò mai in volto, i miei fratelli ridevano tra di loro ed io mi ritrovai a pensare nuovamente alle parole di mio padre, e la melodia cantata da Katniss quella mattina si ripropose nella mia mente, come il suo vestito rosso e le trecce che si appoggiavano sulle sue spalle. Nessuno, nemmeno mio padre, riuscì a togliermi dalla testa il desiderio di voler sposare quella bambina. Nemmeno il pensare che i miei genitori non si amassero. «Peeta, mangia tutto! I bambini del Giacimento se la sognano una cena così e tu non vuoi mangiare?»
Sgranai gli occhi ed osservai il mio piatto. «Portiamolo a Katniss, allora!» E non scherzavo. Katniss veniva dal Giacimento, Katniss si sognava una cena del genere. Cosa mangiava lei? Aveva abbastanza cibo?
Quello che ne seguì fu una serie di ramanzine da parte della mamma, con mio padre che tentava invano di difendermi ripetendo che fossi soltanto un bambino, che non capivo la situazione. I miei fratelli cominciarono a ridere di me, prendendomi in giro perché avevo nominato una bambina che non avrebbe mai avuto nulla dalla vita, che sarebbe marcita dov'era e che probabilmente sarebbe stata estratta agli Hunger Games.
Provai a difenderla, ma alla fine, mia madre prese il mio piatto, dividendolo tra i miei fratelli e mi ordinò di andare a letto. A letto senza cena, cosicché capissi quanto fossi fortunato, urlandomi dietro – mentre salivo le scale con le spalle ricurve – di togliermi dalla testa quella bambina perché era una nullità.
Non credevo a nessuna delle sue parole che mi entravano da una parte e mi uscivano dall'altra. Mio padre amava la mamma di Katniss e di conseguenza Katniss era una bravissima bambina, perché mio padre è bravo e non avrebbe mai voluto sposare una persona cattiva. Giusto?

Quella stessa notte, ascoltai mamma parlare con mio padre, non riuscivo a dormire e sarei voluto stare un po' con loro. Era presto e non avevo sonno.
«Quel bambino deve imparare l'educazione». Mi accucciai dietro la porta, cercando di non farmi vedere, né sentire.
«Non ha fatto nulla. Gli sta soltanto simpatica la bambina che ha cantato una canzone». Rispose mio padre, ridacchiando un po'.
«È del Giacimento, è la feccia della società». Serrai i pugni. No, Katniss Everdeen non era feccia. Non mi piaceva che parlasse così di lei, ma non ebbi nemmeno il coraggio di muovermi da lì, né di dire qualche parole in sua difesa.
«E la moglie di quell'Everdeen si è sempre creduta chissà chi, le sta bene essere finita laggiù. Imparerà a ridimensionarsi». Continuò la mamma.
«È una brava persona». Le parole di mio padre sembravano stanche, come se fossero provate, come si stesse frenando.
«La difendi soltanto perché preferiresti avere lei nel tuo letto invece della sottoscritta! Non pensare che non lo sappia, sai? Lo so bene. Lo so quanto la ami».
Poi cadde il silenzio. Non sentii più alcuna parola, se non un scusa mentre mi alzavo per tornare in camera mia. Aprii la finestra, una volta in camera, e poi mi misi ad osservare il cielo seduto sul letto. Non sapevo perché la mamma se la fosse presa così, non la capivo, come non capivo cosa io avessi di diverso da Katniss Everdeen. Non eravamo soltanto due bambini? Perché non avrei dovuto parlarle, giocarci e ridere assieme a lei? Perché il Giacimento era diverso dal Villaggio? Cos'era che non capivo? Perché nessuno voleva spiegarmelo?
Quella sera vidi una stella cadente. Quella sera espressi due desideri.
«Desidero sposare Katniss Everdeen. Desidero che le persone del Giacimento vengono viste come noi»*.
Alla fine, dormii con la finestra aperta e sognai Katniss Everdeen, mia madre e mio padre tutti insieme. Come un'unica famiglia. Magari, se l'avessi voluto con tutto me stesso, sarebbe accaduto. Giusto?

* L'errore verbale è voluto.

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Scrivere questa fic è stata un po' un colpo, spero che vi sia piaciuta un minimo. A me, personalmente, non piace tantissimo. La vedo forzata, forse perché ho dovuto scriverla in più riprese quando solitamente mi lascio guidare molto dalle emozioni che provo sul momento e, se non per l'aggiunta di piccole cose e correzioni, non riprendo in mano una fanfiction.
Ma la prima stesura era... strana. Mancava qualcosa. Ora non riesco a dire se sia riuscita ad inserirvi quello che mancava, ma sicuramente è un po' più approfondita di com'era al principio.
Aggiungo anche che non sono molto brava con i bambini, perché... beh, sono un po' come Vì xD Ed anche se amo child!Peeta perché amo Peeta in tutte le salse, non so come mi sia uscito. :/
Beh, spero di non aver combinato un casino xD
Bacioni
Deb
   
 
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