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Autore: Diana924    05/04/2014    0 recensioni
Sei anni dopo gli eventi di " Intrigo alla corte dell'ultimo Medici " Isabel e Manuél si trovano a Berlino, alla corte del Re Sergente. Sono lì come sempre per lavoro, peccato che Isabel, momentaneamente sola, sviluppì un'inclinazione per il principe ereditario Federico, il futuro Federico II
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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- Questa storia fa parte della serie 'Intrigo a....'
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Ogni mattina per lui svegliarsi è meraviglioso perché accanto a lui c’è la donna che ama, sua moglie, la sua splendida Isabel.

Sono invecchiati, ma ciò non vuol dire che abbiano rinunciato all’amore, o alla passione. La sua non è scemata in quegli anni, anzi si è rafforzata ed è cresciuta.

Pilar e Joaquin saranno già alzati, ma con loro ci sono Maria e sua nipote Anna, che li sorvegliano.

Sua moglie apre gli occhi, e lui la contempla. E’ invecchiata, i capelli cominciano a farsi bianchi e non sono più neri come la notte ma per lui sarà sempre quella donna bellissima che vide per la prima volta a Bruxelles trentasei anni prima.

< Ben svegliato >> << Ben svegliata, oggi è il gran giorno, pronta? >> le chiede, prima di baciarla. << Certamente, non vedo l’ora di rivedere Francisco >> afferma lei, prima che lui la baci. Sono invecchiati, ma lui adora sempre le sue labbra e il suo corpo. << Dici che abbiamo fatto la cosa giusta? >> chiede lei, preoccupata. << Assolutamente si. Come dicesti tu qualcuno di fiducia doveva occuparsi della tua hacienda a Vera Cruz, e Francisco è la persona più adatta >> risponde lui, percependo la sua preoccupazione, ma non vuole pensarci, non ora, non con lei accanto.

***

Un uomo entra nella casa. Indossa abiti fuori moda, ha i capelli neri tagliati corti, gli occhi nocciola brillano di vivacità e la pelle appare bruciata dal sole. Con passo deciso si dirige verso il piccolo giardino. Sa già che lo attendono lì.

Infatti ci sono tutti, suo fratello è con la moglie e i figli. Sua madre sta parlando con sua sorella Blanca e suo padre invece discorre con suo fratello maggiore. Vitoria invece stava leggendo un libro ed è la prima a vederlo e s’illumina: sono sempre stati molto legati tra loro. Joaquin e Pilar invece stanno giocando con i nipoti, Juliàn e Eulialia, mentre donna Mariana, sua cognata e moglie di Juan, li sorveglia, Maria e Anna invece stanno ricamando accanto a loro, in silenzio. Manca il marito di Blanca ma capisce che sua sorella deve essere arrivata da Firenze per lui, e ha lasciato a casa il marito e i tre figli.

E’ Vitoria la prima ad alzarsi, facendo cadere il libro: << Francisco! >> urla, prima che tutta la famiglia segua il suo esempio e corra verso di lui. << Francisco >> e lui subito stringe a sé sua madre, è invecchiata ma per una strana malia appare sempre bella come durante la sua gioventù. Suo padre lo abbraccia; ai suoi occhi le due figure coincidono, quella dell’uomo forte e vigoroso e quella di questo anziano che lo abbraccia come se non lo vedesse da secoli.

<< Vieni dentro figlio mio, devi raccontarci tante cose. Maria, tu e Anna preparate del cioccolato >> ordina sua madre, prima di fare spazio a Juan. Suo fratello è impassibile, ma il sorriso che gli fa vale più di ogni abbraccio per lui.

***

Si sono seduti al tavolo e hanno bevuto la cioccolata, in silenzio.

Poi Francisco ha iniziato  parlare. A parlare dell’hacienda di Vera Cruz, di come l’amministri, del Messico, di come si sia inserito nella società.

<< Quindi vai a cavallo? >> chiede sua madre. << Ogni giorno madre mia, e quando ne ho l’opportunità faccio il bagno nell’oceano >> risponde. << Non farlo troppo spesso >> << Tranquillo padre, anche se gli indios del luogo dicono che sia ottimo per curare le malattie. E ho venduto l’hacienda di Zaragoza >>, e sente il silenzio. << Perché? >> << Semplice madre mia, l’hacienda non rendeva abbastanza ed era solamente di peso, così me ne sono liberato, a un buon prezzo, se mi consentite >> risponde, certo che gli altri lo capiranno.

<< Sapevo che l’hacienda a Zaragoza non era un buon affare, ma è lì che sono nata, si trattava di affetti non di affari e tu hai buttato all’aria il tuo stesso retaggio Francisco Maria Neopuceno Volcos! >> urla sua madre, alzandosi, furiosa. << Madre, quando mi avete mandato lì mi avete ordinato di pensare agli affari, inserirmi in società, reclamare il mio retaggio e sposarmi. Ho fatto queste cose, tranne l’ultima, e non intendo retrocedere >> dice, cercando di rimanere impassibile. Su madre urla raramente, lui si ricorda di suo padre, ma ciò non vuol dire che sia rimasto imperturbabile. Se fosse accaduto dieci anni prima sarebbe corso tra le sue braccia a piangere e a implorare il suo perdono.

<< Madre, dategli tempo, Francisco è ancora giovane, prima o poi capirà i suoi sbagli >> s’intromette Juan e Francisco lo fulmina. C’è un rapporto speciale tra lui e sua madre, c’è sempre stato, fin da quando lui ricordi, che lo distingue dai fratelli e dalle sorelle. Da bambino lui, Blanca e Vitoria erano gelosi di Juan, ma ora ha abbandonato quei sentimenti infantili.

<< Ritengo anch’io che Francisco abbia sbagliato, ma se anche vi avesse scritto la lettera sarebbe arrivata troppo tardi qui a Madrid perché voi poteste fare qualcosa madre >> interviene Blanca per difenderlo.

<< E il matrimonio? Avete trovato delle candidate? >> E’ Mariana a parlare, per cercare di riportare la conversazione su degli argomenti futili e far calmare sua suocera, che è ancora furiosa. << Una, la nipote di don Carlos de la Huerta, donna Catilina de la Huerta. Suo nonno, buonanima, è stato consigliere del vice re. E il suo bisnonno don Felipe è stato viceré della Nuova Spagna per vent’anni >> annuncia, fiero. 

E infatti sua madre gli sorride, e in quel sorriso lui vede l’orgoglio materno nei suoi confronti che la illumina.

Manuél rimane invece in silenzio. Lui sa la verità, l’ha scoperta anni prima, e non è contento del matrimonio del figlio. Sa la verità, una verità che la stessa Isabel ignora e ha deciso che lei deve continuare a ignorarla specialmente per il suo bene.

<< E voi,padre? Non dite nulla? >> << Sono felice per te Francisco, se vuoi sposarti fallo, se non vuoi non lo fare >> è la risposta.

<< Illuminante come sempre padre. E tu Blanca? >> chiede alla sorella. << Sono felice per te, e spero che tu ti sposi per amore, come nostro padre e nostra madre, Francisco. Desidererei inoltre che tu, Juan e Joaquin mi accompagnaste a Barcellona tra una settimana. Devo infatti tornare da Juliàn a Firenze, nonostante mi sia piaciuto tornare qui a casa, è stato bello rivedersi >> è la risposta di Blanca, dà il suo benestare di sorella e allo stesso tempo gli chiede un favore, come quando erano bambini.

<< Va bene, io d’altro canto posso restare qui per altri due mesi, poi dovrò tornare a Vera Cruz per chiedere la mano di Catilina a suo padre, don Hernando >> dice, tornando a sedersi. << Un brindisi allora, a Francisco e al suo matrimonio >> esclama Vitoria, uscendo dal suo mutismo e abbracciandolo.

***

Terminata la cena Francisco e Blanca sono rimasti a casa per la notte, mentre Juan, Mariana e i loro figli hanno preso congedo.

Manuél è appena entrato nella loro stanza, e la vede mentre si spazzola i capelli. Per un secondo si illude di vederla ancora giovane, che anche lui sia giovane, ma è un attimo.

<< Non sei felice, vero? >> << Di cosa parli? Se ti riferisci a Francisco è ovvio che io sia felice, è mio figlio, ed erano sei mesi che non lo vedevo. Se invece ti riferisci alle sue azioni, no, non sono felice. In quella casa io sono nata, ho vissuto la mia infanzia e la mia fanciullezza, e lui l’ha venduta al miglior offerente >> risponde Isabel, mentre si posa la spazzola e si spoglia per la notte.

<< Esageri, e poi sai che lui ha ragione, l’hacienda a Zaragoza era un pessimo affare > > << Ma poteva avvertirmi. No, aveva il preciso dovere di avvertirmi >> replica lei, sedendosi sul letto. << E del matrimonio? >> << Sposi chi vuole, è abbastanza grande per poter decidere da solo se si vuole sposare >> la risposta lo sorprende, lui non vorrebbe che Francisco sposasse la nipote di don Carlos, ma non può dirle il perché. Anni prima in Messico aveva scoperto tutta la verità, e aveva fatto quel che riteneva giusto, ma sa che avrà sempre un segreto per Isabel.

<< Isabel Maria Cifuntes, ma tu mi ami? >> chiede, di punto in bianco, temendo la risposta, se sua moglie si degnerà di rispondere.

Isabel rimane interdetta. Amarlo. Lo ama, ma non nella maniera passionale e da romanzo che lui vorrebbe da lei. Lo ama come si ama un amico, un complice, e solo in fondo c’è l’amore, nato dall’abitudine e dalla tenerezza.

E’ diverso dal’amore come passione, differente dall’amore come desiderio. Quelli li ha provati per Giuliano e per Federico, non per suo marito.

Dal primo ha avuto una figlia, mentre il secondo le ha regalato una magnifica illusione. Blanca, la sua piccola Bianca, ora vive a Firenze con suo marito, nella stessa città dove lei visse il suo amore appassionato. Blanca, così simile a suo padre negli atteggiamenti e nell’aspetto fisico, a Firenze. Sono anni che non ha più notizie di Giuliano, che sembra scomparso nel nulla.

Di Federico invece ha spesso sentito parlare. La sua fuga, che lei avrebbe potuto evitare, non è riuscita. Lui e il suo amico Katte sono stati catturati e Katte è stato decapitato. Sa che Federico è diventato un re illuminato e guerriero, ma ora lui le appare così lontano e così diverso da come lo ricorda mentre suo marito le è sempre più vicino.

<< Come puoi farmi una simile domanda? Io ti amo >> risponde, cercando di apparire seccata e maliziosa allo stesso tempo, come quando si erano appena sposati.

Lui l’abbraccia. È quella la risposta che voleva, ma si chiede se sia spontanea. Ha conservato le lettere che lei gli scrisse senza mai inviarle. Non sa il perché. Quando al loro ritorno seppe che Katte era morto decapitato ne fu intimamente felice. Lei non pianse, e lui non ebbe bisogno di consolarla ma era evidente che soffriva.

L’ama da Firenze e sente che non potrebbe stare senza di lei, ed è cosciente che non ha mai provato nulla di simile per nessun’altra, o altro. Vorrebbe dimenticare tutto, ma gli è impossibile, Vuole proteggerla, vuole amarla, vuole prendersi cura di lei, ma facendo così ha due segreti da custodire, segreti di cui lei non deve mai venire a conoscenza, per nessuna ragione.

<< Non lo so, volevo solo sapere le tua risposta>> dice, iniziando a baciarla. << Io ti amo, e ti amerò fino alla morte, questo ti basti >>. Risponde lei.

Fino alla morte, e anche oltre la morte pensa lui, prima di baciarla, l’ama, e l’amerà sempre.

   
 
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