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Autore: SoulThief_    08/04/2014    3 recensioni
"E si muoveranno armoniosamente nel loro disordine, come in una danza, come se fossero pronti a morire solo per quello."
Clace AU ~ Born To Die - Lana Del Rey
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Walking through the city streets
Is it by mistake or design?
I feel so alone on a friday night

Clary cammina per la strada con il cappuccio calato sul viso, incurvata a causa del giubbotto appesantito dalla pioggia: tiene fra le mani due cappuccini comprati da Starbucks -uno al cacao per lei ed uno alla cannella per Simon- e sta progettando mille ed un modo per punire l'amico e la sua malattia. I capelli le si stanno appiccicando sulla fronte per colpa di una folata d'aria, e quelle imprecazioni sibilate fra i denti stanno per trasformarsi in grida contro il primo sciagurato che oserà passarle davanti.
Continua a camminare fissando il marciapiede, percorrendo l'intrico di strade di New York senza nemmeno sollevare lo sguardo; sta per attraversare la strada quando un taxi le sfreccia accanto a gran velocità, finendo casualmente con i pneumatici in una pozzanghera e schizzandola di fanghiglia dalla testa ai piedi. Clary non tenta nemmeno di prendere un respiro profondo: solleva il pugno in aria sollevando il dito medio e sta per sputare addosso a quel dannato tassista così tante maledizioni da costringerlo in bagno per settimane, ma all'improvviso non sente più la pioggia scorrerle addosso. Corruga la fronte quando incontra con lo sguardo delle lunghe dita affusolate strette intorno al manico di un ombrello, sul cui anulare spicca un anello dalla fattura robusta ma non pacchiana; risale per un braccio dalla carnagione avorio e segnata da numerosi tatuaggi, i muscoli in tensione sotto la pelle -ma non avrà freddo con le maniche così corte?-; ignora la stoffa nera della maglia e la pelle del medesimo colore dello smanicato e cozza con gli occhi contro un viso che la lascia sbigottita.

Keep making me laugh,
Let's go get high
Road's long, we carry on
Try to have fun in the meantime

Clary quasi spalanca la bocca, non sa nemmeno perché, ma sembra essere la stessa reazione dello sconosciuto. Le sembra di conoscere quel viso a memoria: zigomi alti e pronunciati, labbra fatte per essere morse, occhi color oro -ma poi, l'oro sarà la tonalità giusta? Coraggio Clary, sei un'artista, con quali sfumature li dipingeresti?- e capelli biondi ad incorniciare quello splendido viso come un'aureola.
La prima parola che le viene in mente é "angelo".
Perché sì, lo sconosciuto sembra proprio un angelo.

Lost but now I am found
I can see but once I was blind
I was so confused as a little child

Quelli non sono occhi: sono specchi.
Clary può vederci riflessa ogni cosa: se stessa, un paradiso, una giornata di sole, un prato fiorito, i sentimenti stessi del ragazzo. Sono un labirinto, uno di quelli in cui é impossibile trovare l'uscita, magari perché smarrisci volontariamente la strada per soddisfare l'insana voglia di perdertici dentro; sono uno scrigno la cui chiave é sperduta chissà dove, uno scrigno contenente quei segreti che fanno rabbrividire tanto quanto fanno gola; sono un rifugio, un posto sicuro in cui Clary sa di potersi nascondere in qualsiasi momento senza timore del mondo esterno; sono pozze d'oro liquido, bollenti, pericolose, ma anche malleabili se solo si sa come giocare con il fuoco senza scottarsi.

You like your girls insane
Choose your last words
This is the last time

Da quanto tempo é che si fissano? Minuti? Ore? Giorni? Non lo sanno. Sanno solo che questo é tutto ciò di cui hanno bisogno: guardarsi.
Appena Clary ha incontrato il suo sguardo, ha sentito come una scarica elettrica lungo tutta la spina dorsale, come un campanello di allarme.
Quel ragazzo sa di pericolo.
É come se fossero nati solamente per fissarsi in piedi su quel marciapiede di New York, sotto la pioggia, con due cappuccini fra le mani; é come se fossero nati per incontrarsi e correre insieme contro la morte.
Quel ragazzo sa di morte.
Non vuole fare altro che baciarlo, stringere fra le dita quei soffici capelli biondi e fra i denti quelle labbra carnose, sentirlo vicino a sé.
Quel ragazzo sa di proibito.
Ha l'impressione che non appena tenterà anche solo ad avvicinarsi lui indietreggerà, schiverà ogni suo movimento, continuerà a tenerla inchiodata con lo sguardo e la bocca socchiusa; e si muoveranno armoniosamente nel loro disordine, come in una danza, come se fossero pronti a morire solo per quello.
Sembrano essere nati per morire insieme.

Come and take a walk on the wild side
Let me kiss you hard in the pouring rain

Sembra accadere tutto al rallentatore: i cappuccini cadono, i bicchieri raggiungono l'ombrello nero sul marciapiede che li ha lasciati scoperti e vulnerabili sotto la pioggia, i coperchi si aprono ed il liquido caldo si mescola con i rigagnoli che guizzano velocemente verso il tombino più vicino. Hanno entrambi sia i capelli appiccicati al viso sia i vestiti incollati alla pelle, ma poco importa: non sanno nemmeno se attorno a loro il traffico continui imperterrito, se le persone sfreccino accanto a loro con impazienza, se il mondo continui a girare. Ci sono solo loro, e tanto basta.
E poi accade, come in sincronia: fanno mezzo passo avanti e si ritrovano faccia a faccia. Lui si china leggermente fino a raggiungere la sua altezza, la porta a sé premendo contro la sua schiena, le scosta i capelli e le posa una mano sulla guancia con infinita dolcezza, la guarda negli occhi da sotto le lunghe ciglia dorate: le loro bocche cominciano a cercarsi, a mandare minuscoli baci all'aria nel tentativo di trovare le labbra dell'altro, a farsi mordere come per smorzare quell'ingiustificata voglia di essere possedute. Si avvicinano, lentamente, socchiudendo gli occhi, incuranti di tutto, fino a sfiorarsi con estrema delicatezza.
Il telefono di Clary squilla.
Lei sbatte velocemente le palpebre, disorientata, ma quando le riapre lo sconosciuto é svanito.
Prende il telefono in mano e risponde senza badare nemmeno a chi sia: riconosce la voce di Simon dall'altro capo del telefono, ma non capisce veramente ciò che sta brontolando. Quando riattacca, crede quasi che il biondo sia interamente frutto della sua immaginazione, ma la sensazione che le ha lasciato addosso permane.
Sembrava una di quelle persone per cui saresti disposta a fare ogni cosa pur di rimanerle a fianco.
Anche morire.

Cause you and I, we were born to die
  
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