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Autore: TemperanceBeckett 97    09/04/2014    3 recensioni
la regina elsa e la principessa anna vogliono passare le loro vacanze a Fairy Oak come facevano da bambine, mandano un messaggio al villaggio per avvertire del loro arrivo, Fairy Oak si prepara ad accogliere le sovrane di Arendelle. comincia così l'avventura di Elsa e Anna a Fairy Oak.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

Capitolo 8

Una volta presentati tutti, Lalla Tomelilla invitò i nuovi arrivati ad entrare nel villaggio.

«La Banda del Capitano, vi precederà... se siete d'accordo Maestà?!» intervenne Grisam, rivolgendosi alla regina Elsa che annuì dolcemente e alla principessa Anna, che non stava più nella pelle, ma che in presenza della sorella, per non farle fare brutta figura, cercava di darsi un po' di contegno.

Al suo fianco Kristoff si guardava intorno esterrefatto, la valle era bellissima e gli alberi in lontananza muovevano i lunghi rami a mo' di saluto.


«Anna, guarda gli alberi, sembra che ci stiano salutando...» disse Kristoff.

«È così, vi stanno dando il benvenuto...o il bentornato, visto che loro c'erano quando venivate qua» intervenne Flox.

«Oh è così bello...GRAZIE ALBERI È UN PIACERE ANCHE PER ME RIVEDERVI» urlò Anna in direzione degli alberi.

Elsa guardò la sorella e sorrise, poi si rivolse a Tomelilla.

«Tomelilla?! Ho una domanda da farti, ma non vorrei sembrare scortese...» iniziò,

«Chiedete pure Maestà, non c'è alcun problema... qualcosa vi turba?» chiese Lillà camminando di fianco alla regina.

«Ero solo curiosa di sapere dove dormiremo io e il mio seguito!» chiese Elsa sfregandosi le mani come faceva sempre.

«Oh mia cara regina, se per voi va bene, voi e vostra sorella dormirete nella umile casa dei Periwinkle, siete d'accordo?»chiese Tomelilla, con uno sguardo adorabile sul volto.

«Oh che cosa generosa, ma non dovete disturbarvi tanto...» rispose la regina.


A rispondere fu Pervinca, che fino al quel momento aveva camminato accanto a Grisam in silenzio.

«Maestà sarebbe un vero onore potervi avere in casa nostra!» sostenne Pervinca.

«Oh se la mettete su questo piano, allora saremo liete di sostare nella vostra casa» le rispose la regina sorridendo.

«Ma il mio seguito...?» aggiunse Elsa curiosa.

«Non vi preoccupate, abbiamo pensato anche a questo» rispose felice Tomelilla.


Arrivarono al villaggio, la banda entrò e i ragazzi si disposero su due file, come delle guardie del corpo, come misero piede all'interno del villaggio, scoppiarono in aria coriandoli e stelle filanti, tutto era bellissimo, l'aria sapeva di festa.


Arrivarono subito in piazza della Quercia, dove il grande albero aspettava di essere presentata agli ospiti.

«Lei è Quercia, che ha dato il nome al nostro villaggio, Quercia?!... lei è la regina Elsa, con sua sorella, la principessa Anna, Kristoff il fidanzato della principessa a quanto ho capito... la renna si chiama Sven e il pupazzo di neve si chiama Olaf» presentò Duff, che fino a quel momento aveva osservato in silenzio la sua amata Tomelilla, conversare con le sovrane.


«Ciaaaaaaaooooooooo amiiiiiiiiiciiiiiiii, èèèèèèèèè uuuuun piiiiiaaaaceeereeee coooooonooooosceeeerviiiiiii, vooooooiiiiiii eeeeraaaaavaaaaateeeee piiiiiccoooooleeeeee quuuaaaaandooooooo viiiii hoooooo cooooonooooosciiiiuuuuuutoooooo e maaaaaaaagaaaaaaariiiiii noooon viiii riiiiicoooordaaaaaaateeeeeeee diiiiiiii meeeeee...» attaccò Quercia con il suo vocione.

«Si, cara amica, mi ricordo di te, ma magari mia sorella no, forse era troppo piccola l'ultima volta che siamo venute a Fairy Oak... è un piacere anche per me rivederti» rispose Elsa rivolgendo al grande albero un sorriso adorabile.


Subito dopo aver parlato con Quercia, si diede ufficialmente inizio alla festa, con musica e tanto altro. I ragazzi sommersero la regina ma sopratutto la principessa di domande e curiosità, la principessa rispondeva volentieri alle domande, era molto contenta di avere tante persone con cui parlare, Olaf insegnò a Cecilia Buttercup a ballare e a pattinare sul ghiaccio. La regina Elsa infatti mostrò agli abitanti di Fairy Oak il suo affascinante potere, come faceva con la sorellina quando erano piccole, prima che Anna si facesse male. Aveva imparato a controllarlo ora, era più sicura di sé e non aveva paura di congelare tutto per sempre, ora oltre che far apparire sapeva anche come sciogliere la neve, lo sapeva fare grazie all'amore che sua sorella aveva mostrato per lei.


La sera arrivò presto e piano piano i cittadini salutavano ed augurando la buonanotte agli ospiti, si ritiravano nelle loro case fresche e confortevoli.

I ragazzi avevano già mostrato a tutti, organizzati da vaniglia, il posto dove avrebbero dormito. Per Sven, i magici della luce avevano creato una bellissima stalla per lui e per i cavalli che erano arrivati in nave, con cui Sven aveva stretto amicizia lungo il viaggio.

Per Olaf sempre i magici della luce, avevano creato una casetta tutta per lui dove avevano fatto apparire un refrigeratore pensato per non farlo sciogliere, anche se aveva la sua amata nuvoletta che lo seguiva ovunque.

Elsa aveva dato il suo contributo dando origine ad una piccola nevicata che si sarebbe ricreata, i bambini si erano tanto affezionati a quel piccolo combina guai in neve e alle canzoncine che il pupazzo, componeva per loro, ne creava una per ogni circostanza.


Elsa e Anna si ritirarono in casa Periwinkle, dove il signor Cicero, da gentil uomo quale era si era preoccupato di chiedere, se preferissero dormire in una stanza ampia insieme o se volevano dormire nella stessa camera.

Anna lasciò decidere alla sorella un po' con il batticuore, lei adorava dormire con Elsa, da quando erano piccole.

Elsa optò per la camera insieme ed Anna fu lì lì per saltarle addosso e stringerla in un abbraccio, ma si trattenne. Le gemelle chiesero alle sovrane se prima di andare a letto volessero salire in camera loro per parlare un po'. Accettarono con gioia e poco dopo si trovarono a parlare sedute sui letti, Pervinca ed Elsa parlavano sul letto della giovane streghetta del buio, mentre Anna e Vaniglia chiacchieravano felicissime sul letto ordinatissimo di Babù.


«Maestà, ho una domanda un po' privata e se vuole può anche non rispondermi, ma sono molto curiosa...» iniziò Vì.

«Chiedi non ti preoccupare Pervinca» la incoraggiò Elsa.

«ok... volevo sapere se nel vostro cuore c'è qualcuno, si qualcuno che vi piace e viceversa?» domandò Pervinca.

«Beh, in effetti qualcuno c'è, ma non dirlo a nessuno...» attaccò la regina diventando lievemente rossa in viso.

A Pervinca si accesero gli occhi.«chi è? Non lo dico a nessuno, eccetto mia sorella, con lei non ho segreti» disse Vì.

«si chiama Jack, Jack Frost, ha il mio stesso potere...» confessò Elsa.

«COSA? Ma Jack Frost non esiste, è solo una leggenda» rispose Pervinca con una faccia scioccata della serie, mi stai prendendo in giro?.

Elsa sorrise e rispose «Invece esiste veramente, è solo che non si fa vedere di solito, hai presente quando nevica?» chiese dolcemente. «Si certo ma...» cercò di controbattere Pervinca.

«È sempre opera sua, sai, ci siamo conosciuti così. Era fine autunno, io ero triste e la neve a cominciato a scendere, lui era venuto per portare un po' di neve, ma arrivando e trovando già tutto bianco, è rimasto sbalordito e voleva sapere da dove arrivasse quella neve visto che lui non l'aveva portata. Seguendo il mio potere è arrivato in camera mia, io mi spaventai molto e per poco non mi misi ad urlare, ma lui mi tranquillizzò si presentò e dalla corona che portavo ancora sul capo, intuì che ero una regina e s'inchinò.» raccontò Elsa, con la mente a quel giorno.

«che bello e poi cosa successe?»domandò Vaniglia, che con Anna si erano avvicinate al letto di Pervinca.

«Mi chiese se sapessi da dove arrivava la neve e io risposi che ero io a crearla. Lui mi rispose che anche lui aveva lo stesso potere, poi iniziammo a parlare e continuammo tutta la notte, finché io non mi addormentai, la mattina dopo lui non c'era più, ma sul mio comodino c'era un biglietto che diceva : Sono veramente felice di averti conosciuta Elsa, tornerò a trovarti molto presto, con la speranza che tu non mi rubi il lavoro.».


Qualche giorno dopo Jack tornò a trovare Elsa, e lo fece per molte altre notti e ogni volta si avvicinavano sempre di più l'uno all'altro: si erano innamorati.

«Bene ora a letto tutte, è molto tardi ed è stata una giornata molto lunga, buona notte Vaniglia, buona notte Pervinca.» augurarono Elsa ed Anna alle gemelle.


Mi dispiace se non aggiorno spesso, ma non riesco, perchè ho molto da studiare ultimamente, alla prossima. grazie per aver letto.

  
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