Questo capitolo anche se l’avevo già
scritto, l’ho completamente cambiato e quindi ci ho messo più tempo a
pubblicare. Spero che possa essere un po’ credibile.
Buona lettura.
Capitolo 6: Dodici
avversari
“D’accordo, combattiamo!” disse Usagi, facendo sospirare di sollievo i suoi genitori e le
sue compagne, sebbene non potessero ancora rilassarsi del tutto.
La folla invece era divisa a metà. Vi erano
persone che gioivano allo spirito combattivo delle guerriere, altri invece,
avrebbero preferito che la loro paladina della legge si fosse consegnata, non
credendo che ella potesse davvero riuscire a sconfiggere il nemico.
Queste persone non avevano idea degli
avversari che le Sailor avevano affrontato in
passato.
Avevano semplicemente sentito da alcuni
giornalisti, di sporadiche battaglie che le ragazze avevano affrontato con dei
mostri, in genere con uno soltanto alla volta. Non sapevano quanto potessero
essere forti quegli automa, ma dubitavano che questi avessero avuto le capacità
che invece mostravano quelle due donne.
Kayoko sbuffò quando capì che era andata male,
mentre Kendra non fece una piega.
Sperava sì in un esito diverso, ma in fin
dei conti non si era sorpresa più di tanto della resistenza della guerriera
della luna.
La donna fece un cenno con la testa alla
sua servitrice, la quale comprese quali erano le intenzioni della sua padrona.
Non voleva ancora sporcarsi le mani, quindi
avrebbero ancora cercato di portare Sailor Moon allo sfinimento e Kayoko era
entusiasta all’idea.
Quest’ultima fece apparire davanti a sé, diversi
portali dentro i quali sembrava di vedere un pezzo di universo con diverse
stelle al suo interno.
Le Sailor si
misero in guardia. Ami cercava di capire che intenzioni avessero le nemiche.
Una notte, mentre rimuginava sugli attacchi
nemici, ebbe un’intuizione. I loro avversari le stavano mettendo in difficoltà
utilizzando vari elementi che costituivano lo spazio. Il loro giocare con la
luna, gli asteroidi che ci lanciavano contro, gli automa che inglobavano al
loro interno dei buchi neri e ora quei portali che nascondevano al loro interno
delle stelle.
Provò a pensare a diversi elementi
dell’astronomia, che potevano aiutarla a capire a cosa sarebbero andate presto
incontro, ma quelle stelle, disposte in un determinato modo, differente da
portale a portale, non le diedero idee.
Poi le contò e allora comprese. Erano in
tutto dodici e la disposizione di alcune
di quelle stelle, le sembravano familiari. I nemici non volevano usare contro
di loro l’astronomia, questa volta si sarebbero basati sull’astrologia.
“Fate attenzione ragazze, qualsiasi cosa ne
uscirà fuori da quei portali, avrà a che fare con le costellazioni dello
zodiaco!” disse Ami lanciando un’occhiata alle compagne.
“Intendi dire che voglio usare i segni
zodiacali contro di noi?” chiese Sailor Nettuno
sorpresa e spostando il suo sguardo verso i portali, vide delle sagome comparire.
“Stanno arrivando!” disse infine la
guerriera di Nettuno.
Da li a pochi secondi dodici esseri dalle
caratteristiche più disparate, ma riconoscibili, si trovavano davanti a loro.
Le guerriere si misero a studiarne uno ad
uno, cercando anche un modo per affrontarli.
Vi erano:
-
Capricorn: un essere con il busto da donna, il corpo da
capra e la coda di una sirena. Aveva capelli castani con un’acconciatura
strana, che si divideva in due code che stavano perfettamente immobili, come se
non un alito di vento sfiorasse quei capelli. Fu a quel punto che le guerriere
si domandarono se quelle code che andavano verso l’indietro fosseroo
effettivamente capelli o le corna che caratterizzava il segno del capricorno.
-
Acquarius: Una ragazza bella e con un sorriso sulle labbra.
A vederla non sembrava minacciosa, ma le ragazze sapevano di non dover
sottovalutare il nemico, soprattutto se questo sembrava innocua. Non aveva una
vera consistenza solida, era più acqua che era stata plasmata in forma umana. I
suoi lunghi capelli si muovevano come onde del mare e i particolari del
vestito, anch’esso d’acqua, lo facevano sembrare di seta. In mano teneva una
grossa anfora.
-
Pisces: erano esattamente quello che le guerriere si
aspettavano. Due grossi pesci, simili a delle carpe, uno blu e uno rosso.
Avevano l’aria stupida e continuavano ad aprire e chiudere la bocca. Ma le
spine presenti sulle pinne di entrambi gli avversari, fecero comprendere che
anche loro potevano nascondere delle insidie.
-
Taurus: un essere simile al Minotauro. Grande, grosso
e muscoloso, con corna tutte usurate per
il troppo utilizzo, ma comunque dolorose se avessero infilzato qualcuno.
Sfregava il piede destro a terra, alzando della polvere. Era pronto per la
battaglia.
-
Gemini:
era un essere solo con due teste. Il corpo un po’ deforme in quanto sembrava
che si fossero fusi insieme. Uno aveva sul volto un sorriso, l’altro era triste
e se uno di loro voleva cambiare espressione, di conseguenza anche l’altro lo
faceva, stando a simboleggiare il loro doppio volto. Avevano entrambi capelli
forti e ricci, tanto da sembrare parrucche di clown.
-
Cancer: Anch’essa una ragazza dal bell’aspetto
come Acquarius, ma il suo volto non era
tranquillizzante, infatti sembrava incavolata, pronta a stringere qualcuno
nelle sue tenaglie, poste al posto delle mani. Aveva un abitino color salmone
semplice, in stile grego con qualche bordatura dorata,
che si abbinavano al cerchietto situato tra i suoi capelli rossi tagliati a caschetto.
-
Leo:
un leone dalla criniera di fuoco e dalle zanne talmente lunghe da essere
incapace di chiudere la bocca, senza che questi spuntassero fuori. Veniva chiamoto dai suoi colleghi, tigre dai denti a sciabola,
nomignolo che lo infastidiva e che lo portava a incrementare il fuoco della sua
criniera fino ad avvolgerlo completamente per investire coloro che aveva osato
chiamarlo in quel modo.
-
Virgo: una ragazza dalla pelle bianca e dai capelli
biondo cenere e due occhi azzurri capaci di incantare, se non avesse una brutta
cicatrice sul volto che le deturpava la sua bellezza. Lei accusava il fatto di
non aver mai avuto un ragazzo proprio a causa di quello sfregio che si portava
dietro.
-
Aries: dall’aspetto poteva sembrare una bambina sugli
otto anni. Assomigliava molto a Chibiusa. Anch’essa
aveva i capelli rosa. Li portava legati in due codine che le cadevano davanti e
dai capelli le spuntavano due corna arrotondate. I suoi occhi grandi e marroni
avevano già adocchiato la sua avversaria e Sailor Chibiusa fece un passo indietro, quando capì che segno
zodiacale ce l’aveva con lei.
-
Libra:
una ragazza dai capelli viola che sembravano aver vita propria. Questi si
dividevano perfettamente in due e sembravano sempre alla ricerca di qualcosa da
pesare. Anch’essa indossava un vestito in stile greco corto e aveva uno sguardo
che non prometteva niente di buono.
-
Scorpio: come Taurus era di
grosse dimensioni. Aveva l’aspetto di un umano palestrato.
Era a petto nudo e portava dei pantaloni ben attillati che lasciavano
intravedere la forma di ogni singolo muscolo. Aveva delle forbici in mano
intrisi di una sostanza violacea, esattamente come quello che colava dal
pungiglione della sua coda. Sulla testa non aveva dei capelli, ma tanti piccoli
scorpioni agguerriti, sebbene non potessero abbandonare il capo del loro
portatore e pungere qualcuno.
-
Sagitarius: un centauro molto affascinante dai lunghi capelli
biondi e occhi verdi. Anch’esso a petto nudo con una sola stringa di pelle larga,
che gli copriva in parte i pettorali e che gli consentivano di portarsi dietro
la sua faretra, apparentemente priva di frecce, mentre dove vi era la unione
tra il corpo umano e quello di cavallo, vi era una cintura dorata dove
appendeva vari tipi di arco, i quali erano di piccole dimensioni, finchè non venivano estratti.
Le persone terrorizzate da quei mostri si
erano andate a nascondere dove potevano, accalcandosi contro i muri, altri erano
scappati nelle aule, sperando di trovare qualche finestra aperta da cui poter uscire.
Kenji, Ikuko e Shingo guardavano quegli esseri a bocca aperta. Non avevano
ancora digerito la notizia della scoperta dell’identità di Sailor
Moon, che ora avrebbero dovuta vederla in azione,
rischiando la sua vita per loro.
Ikuko ebbe l’istinto di raggiungere Usagi, che si trovava insieme alle sue compagne, pronta a
dare battaglia, ma Kenji la fermò.
La guardò e scosse la testa. Non dovevano
intromettersi e come aveva detto Mamoru, avrebbero
dovuto avere fiducia in lei.
Andarono a nascondersi dietro qualche
albero, sebbene non fossero i primi ad aver avuto quell’idea,
ma erano ancora troppo scoperti. Speravano solo di non intralciare le
guerriere.
Kendra e Kayoko non
dissero nulla. I dodici segni zodiacali sapevano quello che dovevano fare. La
prima li aveva fatti reclutare e addestrare. Non erano cattivi per natura, al contrario,
ma Kendra era riuscita a far loro il lavaggio del
cervello, facendo cambiare loro la parte da cui stare.
“Ragazze siamo undici contro dodici, direi di
prenderne uno a testa!” disse Urano cercando il suo avversario.
“E quello che avanza?” chiese Sailor Venus.
“Se ne occupa la prima che riesce a
sbarazzarsi del suo avversario!” disse Urano alzando le spalle.
“Aspettate un attimo!” disse Ami agitata “Non
possiamo eliminarli!”
“Cosa?” chiese Sailor
Jupiter.
“Sailor Mercury ha ragione. Sia che crediate o meno
nell’astrologia, anche loro fanno parte dell’universo e la loro sparizione
potrebbe compromette l’equilibrio delle cose!” Disse Mamoru,
mentre veniva guardato da Usagi, la quale voleva
capire cosa realmente dovessero fare.
“Esatto. Pensateci! Se la loro eliminazione
portasse all’esplosione delle stelle che li compongono? Si creerebbero numerosi
buchi neri che unendosi si potrebbero anche trasformare in un enorme aspirapolvere
che potrebbe aspirare tutto intorno a sè e non
possiamo escludere che la forza gravitazionale si faccia sentire anche nel
nostro sistema solare. Sappiamo ancora così poco sull’universo da poter solo
fare ipotesi, ma comunque non vale la pena di rischiare!” disse Ami cercando di
essere il più chiara possibile.
“Allora ci limiteremo a stenderli!” disse Sailor Urano, sfoderando un pugno contro la sua propria
mano.
Sailor Venus sospirò
“Facile più a dirsi che a farsi!”
Lo scontro tra le guerriere e i segni
zodiacali cominciò. Le ragazze non ebbero la possibilità di scegliere con chi
scontrarsi, che ogni segno aveva adocchiato la guerriera con cui scontrarsi.
Solo il segno dei pesci era rimasto imbambolato e non sembrava volersi muovere.
Aries era andata incontro a Chibiusa
e fermandosi, la guardò sorridendole dolcemente, traendo in inganno la bambina,
che le sorrise di rimando, prima di vedere la sua avversaria saltarle addosso e
cominciare a tirarle i capelli. Chibiusa cercò di
difendersi a sua volta tirandole l’acconciatura e più che una battaglia tra una
Sailor e un nemico, sembrava una zuffa tra bambine
che stavano litigando per il possesso di una bambola.
Seguendo l’esempio di Aries,
anche gli altri segni zodiacali andarono all’attacco. Scorpio
scelse Sailor Saturn e tra
loro incominciò uno scontro falce contro aculeo velenoso. La ragazza di saturno
era abile a parare i colpi, anche grazie al suo scudo di saturno, ma doveva
fare attenzione al suo veleno, capace di penetrare anche le sue difese, agendo
come un forte acido.
Taurus scelse di battersi con Sailor
Urano. Gli sembrava la più tosta e la più portata allo scontro fisico. Ma il
segno non aveva tenuto conto di una cosa. Lui era sicuramente il più forte
fisicamente, ma la sua mole lo rendevano pesante, mentre Sailor
Urano, grazie alla sua agilità, riusciva a schivarlo facilmente prendendolo
anche in giro. La guerriera però non aveva tenuto conto di un’arma del toro e
si ritrovò a terra quando ricevette una frustata dalla coda dell’essere. Fece
appena in tempo a fare una capriola all’indietro, prima che venisse calpestata
da uno zoccolo del toro.
Virgin scelse Sailor Pluto come suo avversario. Lei non aveva delle vere e
proprie armi come la maggior parte dei suoi colleghi, ma Pluto
ebbe difficoltà ad aver la meglio contro la ragazza. Essa infatti usava
l’elemento terra per prenderla alla sprovvista, scavando fosse per poi
rimbucare dal nulla, colpendo la guerriera da sotto.
Con questo suo metodo di combattimento non
fece nemmeno fatica a schivare gli attacchi della guerriera, finchè Sailor Pluto,
stanca di giocare, lanciò un meteorite di plutone
dentro una delle fosse dentro la quale la ragazza si era appena nascosta,
stanandola e colpendola. La terra si
aprì sotto i piedi della guerriera e dopo un forte bagliore, trovò Virgin a terra priva di sensi. Il colpo era stato forte e
diretto e l’avversaria non aveva avuto scampo.
Cancer aveva scelto Sailor
Mercury. Attaccava sia con le chele, che avrebbero
già più volte tagliato i capelli della guerriera se questa li avesse portati
lunghi, sia con getti d’acqua che gli uscivano sia dalle chele, che dalla
bocca. Vi era uno scontro tra getti d’acqua, ma le due avversarie erano alla
pari. L’unica cosa che le distingueva era la resistenza. Cancer
era infatti molto più resistente di Ami, la quale non riuscendo più ad attenere
attivo il suo potere sull’acqua, si era dovuta gettare a terra, per impedire di
essere investita dal getto d’acqua. Questo se l’avesse colpita non le avrebbe
fatto chissà quale danno, il male ci sarebbe stato se, grazie alla potenza del
getto, fosse stata scaraventata contro un muro o una finestra.
Ami continuò a schivare i colpi, finchè non decise di tentare una mossa che non usava da
ormai parecchio tempo. Usò le bolle di nebbia con azione congelante, proprio
nell’istante in cui Cancer stava sparando un altro
getto e questo, cominciando a congelare, portò il corpo della nemica a subire
gli stessi effetti fino a far diventare il segno del cancro, un bel ghiacciolo.
Mentre il corpo di Ami si riposava, la sua
mente continuava a lavorare.
“Il cancro ha usato l’acqua!” disse per poi
guardarsi intorno “Il segno della vergine ha usato la terra!” disse guardando
il campo dissotterrato dove si trovava Sailor Pluto con la sua avversaria sfinita. Successivamente spostò
lo sguardo verso Sailor Venus
che stava combattendo con Leo, il quale sembrava un po’ seccato nell’aver
scelto l’avversaria sbagliata. Infatti Sailor Venus non aveva difficoltà a contrastare gli attacchi del
fuoco del segno, in quanto la luce, il suo elemento, era di sicuro più potente
e più forte.
“Il leone usa il fuoco!” disse Ami e poi si
ricordò. Ogni segno zodiacale era legato a un elemento: fuoco, aria, terra e
acqua.
Ogni Senshi era
stata scelta dal proprio avversario in base alle capacità simili o per potenza
fisica, come lei con Cancer e Sailor
Mars con Sagitarius. Questi
ultimi infatti si stavano sfidando a suon di frecce di fuoco, non avendo
nessuno dei due la meglio sull’altro.
“Ragazze, ogni segno è caratterizzato da un
elemento, cercate di scontrarvi con il vostro opposto. Tu Sailor
Nettuno usa il tuo potere con Leo e Sagitarius, Sailor Jupiter, concentrati sui
segni d’acqua. Fai attenzione l’acquario anche se fatto d’acqua è un segno d’aria.
Sailor Mars dai una mano a Sailor Urano con il toro!” gridò alle sue compagne, ma non
tutte erano riuscite a liberarsi del proprio avversario mettendo in atto il
piano della ragazza.
“Mancano i segni d’aria. L’aria viene
sconfitta dalla terra, chi tra noi ha questo elemento?” si domandò Ami
guardandosi intorno. Vide Mamoru battersi con Gemini,
il quale sembrava ferito a causa delle
rose che l’uomo gli aveva lanciato.
“Bene, Mamoru
deve aver già capito tutto!” si disse tra sé la guerriera, per niente sorpresa.
Successivamente spostò lo sguardo su Usagi. La guerriera della luna si stava scontrando con Capricorn, forse uno dei segni più duri da battere a causa della sua
testardaggine. Difficilmente si sarebbe arreso, anche se stremato.
Usagi però non sembrava molto concentrata sul
suo avversario. Si limitava a schivare i colpi e quando vi era qualche momento
di pausa, lanciava delle occhiate veloci a Sailor Chibiusa, la quale se le stava ancora suonando con Aries.
Si rotolavano entrambe per terra,
continuando a picchiarsi, ma Chibiusa fu presto svantaggiata
quando, trovandosi sotto l’avversaria, quest’ultima
le diede una testata che le fece perdere i sensi.
“Sailor Chibiusa!” urlò Usagi e schivando
un nuovo attacco di Capricorn, si abbassò a terra per
fare lo sgambetto alla capra, la quale perse l’equilibrio.
La ragazza della luna approfittò del momento
per andare in soccorso di Chibiusa.
Alzò il suo scettro puntandolo contro Aries, quando questa si stava nuovamente preparando ad
attaccare la bambina priva di sensi.
“scettro della luna eterna.. luce dei
petali di stelle.. entra in azione!” urlò la ragazza, colpendo in pieno Aries, la quale si mise a urlare.
Una luce accecante si sprigiono e al suo
spegnimento, Aries era ancora lì, ma qualcosa di
diverso la caratterizzava. Aveva lo sguardo confuso e si guardava attorno
cercando di capire la sua situazione.
Quando vide ai suoi piedi Chibiusa svenuta, cercò di prestarle soccorso, sebbene non
sapesse cosa fare.
Sailor Moon le si
avvicinò e disse “Tu sei Aries vero? Eri sotto il
controllo di Kendra per caso?”
Aries alzò le spalle non sapendo cosa
rispondere. La sua testa era annebbiata. Non ricordava nulla.
“Puoi tornare a casa. Non ce l’abbiamo con
te, ma stai attenta alle brutte influenze!” continuò Usagi.
La bambina sorrise e annuendo, si avvicino
al suo portale e vi entrò dentro. Alla sua sparizione, anche il portale
scomparve.
“Ottimo lavoro Sailor
Moon. Pensi di poter anche far tornare un po’ di sale
in zucca anche agli altri?” Chiese Sailor Mars, non riuscendo a liberarsi di Sagitarius
per poter aiutare Sailor Urano. Anzì,
ogni volta che cercava di allontanarsi, il cavallo la superava e le si parava
davanti.
“Posso provare!” disse Sailor
Moon, prima di trovarsi nuovamente Capricorn davanti che la guardava con gli occhi stretti a
fessure.
“Meteorite di Plutone!”
urlò Setsuna, intervenendo in soccorso della sua
principessa.
“Occupati di Virgin
e di Cancer. Sono già fuori combattimento, dovrebbe
essere facile ritrasformarli!” spiegò la guerriera del tempo. Di fatto fu così
e liberando i due segni dall’influenza del male, anche altri due portali si
chiusero.
Sailor Nettuno riuscì a liberarsi per qualche
istante dalle grinfie di Acquarius, la quale, essendo
un segno d’aria, aveva la meglio suo potere dell’acqua.
La guerriera di Nettuno ebbe il tempo solo
di chiamare a sé il potere del maremoto di Nettuno e scagliarlo contro Leo,
prima di ritrovarsi imprigionata dal potere dell’acquario, che l’aveva
imprigionata in una tromba marina, con un vento tagliente, che le stava, non
solo lacerando l’abito, ma anche provocando diversi graffi.
Leo si sentiva esausto a causa dello spegnimento
del fuoco a causa dell’acqua, ma provò comunque ad attaccare nuovamente con i
suoi artigli, ma il potere curativo di Sailor Moon, lo sorprese e da li a poco, anch’esso era tornato innocuo
tanto che Sailor Venus potè avvicinarsi per accarezzarlo dietro le orecchie.
Sailor Moon però non
perse tempo e andò in soccorso di Sailor Nettuno,
ancora imprigionata in quel vortice d’aria che oltre a ferirla, le provocava
una sensazione di soffocamento. La ragazza della luna riutilizzò nuovamente il
suo potere e sebbene Acquarius non fosse esausta, non
fece resistenza e anch’ella guarita se ne andò.
Rimanevano ancora sette segni zodiacali da
combattere, ma nella frenesia della lotta, nessuno si rese conto che l’unico di
loro a non aver ancora mosso un passo, si era gonfiato a dismisura.
I due pesci del segno zodiacale dei pesci
si erano trasformati e se prima sembravano due carpe, ora somigliavano più a
dei pesce palla. Rilasciarono una scarica di aculei, i quali andarono a colpire
tutto quello che incontravano. La gente per fortuna era riuscita a proteggersi.
Mamoru era corso in soccorso di Chibiusa
e stringendola a sé, l’aveva protetta con il suo mantello. Sailor
Urano si nascose tranquillamente dietro Taurus, il
quel venne colpito, senza però alcun danno. Sailor Moon, fece da scudo a Sailor
Nettuno, già mal ridotta di suo, ma Sailor Jupiter fece da scudo a sua volta a Sailor Moon. Sailor Pluto
riuscì a proteggere se stessa roteando velocemente il suo bastone, mentre Capricorn, nel tentativo di colpirla mentre era distratta,
venne colpito al fondo schiena da diversi aculei, facendolo imbestialire e
facendolo puntare sulla causa del suo dolore.
Sailor Saturn si era
protetta con lo scudo di Saturno, del quale usufruirono volentieri anche Sailor Mars, Sailor
Venus, Scorpio e Sagitarius.
Kayoko sbuffò a vedere che ad uno ad uno i segni
zodiacali guarivano dalla loro influenza, ma Kendra,
avvertendo qualcosa disse “Richiama i segni zodiacali rimasti. Sta arrivando!”
Kayoko ben consapevole di cosa stesse parlando
obbedì e dopo che tutti i segni zodiacali scomparvero all’interno dei loro
portali disse “Sei stata in gamba Sailor Moon e anche voi guerriere
Sailor, ma ora voglio vedere cosa vi inventerete!”
Kendra prese la parola “Ricordati Sailor Moon, se vuoi salvare
queste persone, la mia offerta di consegnarti a me di tua spontanea volontà e
ancora valida!” disse per poi sparire, liberando così anche le vie di uscite,
anche se nessuno se ne accorse, troppo sconvolti da quanto era successo.
Sailor Moon sospirò e si
buttò sulle ginocchia esausta. Tra l’attacco alla luna e il suo ripetuto
utilizzo del potere per aiutare i segni zodiacali, si sentì svuotata dalle sue
energie. I suoi genitori l’affiancarono immediatamente e Ikuko
strinse forte a sé la figlia,
domandandole come si sentisse. Era sollevata che tutto fosse finito e che tutti
erano ancora vivi.
“Sono
solo stanca mamma, non preoccuparti! Piuttosto Chibiusa
come sta?” Chiese Usagi alzandosi in piedi e raggiungendo
Mamoru che teneva in braccio la sua futura bambina.
“è solo svenuta, ma domani avrà un bel
bernoccolo in testa!” disse sorridendo.
“Che sollievo!” disse Sailor
Moon, mentre si girava a controllare anche le sue
compagne. Solo Sailor Nettuno sembrava ferita, ma Hotaru stava già provvedendo a curare le sue ferite.
Sta quasi per affermare che per quella
volta era tutto finito, finchè le urla disperate di
Luna e Artemis la misero in allarme.
“Sailor Moon è terribile!”
I due gatti erano terrorizzati e prima che le
guerriere potessero chiedersi il perché, i presenti udirono al di fuori delle
mura scolastiche, diverse urla di disperazione.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Shino preoccupato, sopprimendo la sua curiosità di saperne
di più sui due gatti parlanti.
“Luna calma, cosa è successo?” chiese Sailor Mars, guardando la micina dall’alto verso il basso.
“Il pianeta terra è stato completamente
sommerso dalle acque e sta…sta arrivando uno Tsunami gigantesco
anche qui!” disse Artemis con il fiatone.
Usagi sbiancò “Non è possibile!Io…io non sono
riuscita a…a difendere la terra, mi dispiace!”
“Non dispiacerti, non è ancora tutto
perduto. Noi siamo ancora vivi e troveremo un modo per risolvere il problema!”
disse Sailor jupiter
cercando di restare calma.
“Saremo vivi ancora per pochissimo tempo!”
disse Sailor Mercury,
notando l’enorme onda, alta come minimo una cinquantina di metri, oscurare il sole e dirigersi
verso di loro in tutta la sua potenza.
Tutti cominciarono a urlare, parenti e
amici si abbracciarono terrorizzati, ma nessuno provò a scappare, sapendo che
sarebbe stato completamente inutile.