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Autore: Neko    09/04/2014    4 recensioni
Le nostre eroine sono potute tornare alle loro vite normali solo per poco. Nemmeno il tempo di riposare che un nuovo nemico, subdolo quanto tutti gli altri, se non peggio, compare a portare scompiglio nella vita delle guerriere Sailor e il loro obbiettivo è lo stesso di sempre, eliminare la principessa Serenity, ma cosa accade se il nemico non attaccherà direttamente lei, ma qualcosa a cui è strettamente legata, portando ripercussioni su tutti?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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“D’accordo, combattiamo

Questo capitolo anche se l’avevo già scritto, l’ho completamente cambiato e quindi ci ho messo più tempo a pubblicare. Spero che possa essere un po’ credibile.

Buona lettura.

 

Capitolo 6: Dodici avversari

 

“D’accordo, combattiamo!” disse Usagi, facendo sospirare di sollievo i suoi genitori e le sue compagne, sebbene non potessero ancora rilassarsi del tutto.

La folla invece era divisa a metà. Vi erano persone che gioivano allo spirito combattivo delle guerriere, altri invece, avrebbero preferito che la loro paladina della legge si fosse consegnata, non credendo che ella potesse davvero riuscire a sconfiggere il nemico.

Queste persone non avevano idea degli avversari che le Sailor avevano affrontato in passato.

Avevano semplicemente sentito da alcuni giornalisti, di sporadiche battaglie che le ragazze avevano affrontato con dei mostri, in genere con uno soltanto alla volta. Non sapevano quanto potessero essere forti quegli automa, ma dubitavano che questi avessero avuto le capacità che invece mostravano quelle due donne.

Kayoko sbuffò quando capì che era andata male, mentre Kendra non fece una piega.

Sperava sì in un esito diverso, ma in fin dei conti non si era sorpresa più di tanto della resistenza della guerriera della luna.

La donna fece un cenno con la testa alla sua servitrice, la quale comprese quali erano le intenzioni della sua padrona.

Non voleva ancora sporcarsi le mani, quindi avrebbero ancora cercato di portare Sailor Moon allo sfinimento e Kayoko era entusiasta all’idea.

Quest’ultima fece apparire davanti a sé, diversi portali dentro i quali sembrava di vedere un pezzo di universo con diverse stelle al suo interno.

Le Sailor si misero in guardia. Ami cercava di capire che intenzioni avessero le nemiche.

Una notte, mentre rimuginava sugli attacchi nemici, ebbe un’intuizione. I loro avversari le stavano mettendo in difficoltà utilizzando vari elementi che costituivano lo spazio. Il loro giocare con la luna, gli asteroidi che ci lanciavano contro, gli automa che inglobavano al loro interno dei buchi neri e ora quei portali che nascondevano al loro interno delle stelle.

Provò a pensare a diversi elementi dell’astronomia, che potevano aiutarla a capire a cosa sarebbero andate presto incontro, ma quelle stelle, disposte in un determinato modo, differente da portale a portale, non le diedero idee.

Poi le contò e allora comprese. Erano in tutto dodici e  la disposizione di alcune di quelle stelle, le sembravano familiari. I nemici non volevano usare contro di loro l’astronomia, questa volta si sarebbero basati sull’astrologia.

“Fate attenzione ragazze, qualsiasi cosa ne uscirà fuori da quei portali, avrà a che fare con le costellazioni dello zodiaco!” disse Ami lanciando un’occhiata alle compagne.

“Intendi dire che voglio usare i segni zodiacali contro di noi?” chiese Sailor Nettuno sorpresa e spostando il suo sguardo verso i portali, vide delle sagome comparire.

“Stanno arrivando!” disse infine la guerriera di Nettuno.

Da li a pochi secondi dodici esseri dalle caratteristiche più disparate, ma riconoscibili, si trovavano davanti a loro.

Le guerriere si misero a studiarne uno ad uno, cercando anche un modo per affrontarli.

Vi erano:

-         Capricorn: un essere con il busto da donna, il corpo da capra e la coda di una sirena. Aveva capelli castani con un’acconciatura strana, che si divideva in due code che stavano perfettamente immobili, come se non un alito di vento sfiorasse quei capelli. Fu a quel punto che le guerriere si domandarono se quelle code che andavano verso l’indietro fosseroo effettivamente capelli o le corna che caratterizzava il segno del capricorno.

-         Acquarius: Una ragazza bella e con un sorriso sulle labbra. A vederla non sembrava minacciosa, ma le ragazze sapevano di non dover sottovalutare il nemico, soprattutto se questo sembrava innocua. Non aveva una vera consistenza solida, era più acqua che era stata plasmata in forma umana. I suoi lunghi capelli si muovevano come onde del mare e i particolari del vestito, anch’esso d’acqua, lo facevano sembrare di seta. In mano teneva una grossa anfora.

-         Pisces: erano esattamente quello che le guerriere si aspettavano. Due grossi pesci, simili a delle carpe, uno blu e uno rosso. Avevano l’aria stupida e continuavano ad aprire e chiudere la bocca. Ma le spine presenti sulle pinne di entrambi gli avversari, fecero comprendere che anche loro potevano nascondere delle insidie.

-         Taurus: un essere simile al Minotauro. Grande, grosso e  muscoloso, con corna tutte usurate per il troppo utilizzo, ma comunque dolorose se avessero infilzato qualcuno. Sfregava il piede destro a terra, alzando della polvere. Era pronto per la battaglia.

-         Gemini: era un essere solo con due teste. Il corpo un po’ deforme in quanto sembrava che si fossero fusi insieme. Uno aveva sul volto un sorriso, l’altro era triste e se uno di loro voleva cambiare espressione, di conseguenza anche l’altro lo faceva, stando a simboleggiare il loro doppio volto. Avevano entrambi capelli forti e ricci, tanto da sembrare parrucche di clown.

-         Cancer: Anch’essa una ragazza dal bell’aspetto come Acquarius, ma il suo volto non era tranquillizzante, infatti sembrava incavolata, pronta a stringere qualcuno nelle sue tenaglie, poste al posto delle mani. Aveva un abitino color salmone semplice, in stile grego con qualche bordatura dorata, che si abbinavano al cerchietto situato tra i suoi capelli rossi tagliati a caschetto.

-         Leo: un leone dalla criniera di fuoco e dalle zanne talmente lunghe da essere incapace di chiudere la bocca, senza che questi spuntassero fuori. Veniva chiamoto dai suoi colleghi, tigre dai denti a sciabola, nomignolo che lo infastidiva e che lo portava a incrementare il fuoco della sua criniera fino ad avvolgerlo completamente per investire coloro che aveva osato chiamarlo in quel modo.

-         Virgo: una ragazza dalla pelle bianca e dai capelli biondo cenere e due occhi azzurri capaci di incantare, se non avesse una brutta cicatrice sul volto che le deturpava la sua bellezza. Lei accusava il fatto di non aver mai avuto un ragazzo proprio a causa di quello sfregio che si portava dietro.

-         Aries: dall’aspetto poteva sembrare una bambina sugli otto anni. Assomigliava molto a Chibiusa. Anch’essa aveva i capelli rosa. Li portava legati in due codine che le cadevano davanti e dai capelli le spuntavano due corna arrotondate. I suoi occhi grandi e marroni avevano già adocchiato la sua avversaria e Sailor Chibiusa fece un passo indietro, quando capì che segno zodiacale ce l’aveva con lei.

-         Libra: una ragazza dai capelli viola che sembravano aver vita propria. Questi si dividevano perfettamente in due e sembravano sempre alla ricerca di qualcosa da pesare. Anch’essa indossava un vestito in stile greco corto e aveva uno sguardo che non prometteva niente di buono.

-         Scorpio: come Taurus era di grosse dimensioni. Aveva l’aspetto di un umano palestrato. Era a petto nudo e portava dei pantaloni ben attillati che lasciavano intravedere la forma di ogni singolo muscolo. Aveva delle forbici in mano intrisi di una sostanza violacea, esattamente come quello che colava dal pungiglione della sua coda. Sulla testa non aveva dei capelli, ma tanti piccoli scorpioni agguerriti, sebbene non potessero abbandonare il capo del loro portatore e pungere qualcuno.

-         Sagitarius: un centauro molto affascinante dai lunghi capelli biondi e occhi verdi. Anch’esso a petto nudo con una sola stringa di pelle larga, che gli copriva in parte i pettorali e che gli consentivano di portarsi dietro la sua faretra, apparentemente priva di frecce, mentre dove vi era la unione tra il corpo umano e quello di cavallo, vi era una cintura dorata dove appendeva vari tipi di arco, i quali erano di piccole dimensioni, finchè non venivano estratti.

 

Le persone terrorizzate da quei mostri si erano andate a nascondere dove potevano, accalcandosi contro i muri, altri erano scappati nelle aule, sperando di trovare qualche finestra aperta da cui poter uscire.

Kenji, Ikuko e Shingo guardavano quegli esseri a bocca aperta. Non avevano ancora digerito la notizia della scoperta dell’identità di Sailor Moon, che ora avrebbero dovuta vederla in azione, rischiando la sua vita per loro.

Ikuko ebbe l’istinto di raggiungere Usagi, che si trovava insieme alle sue compagne, pronta a dare battaglia, ma Kenji la fermò.

La guardò e scosse la testa. Non dovevano intromettersi e come aveva detto Mamoru, avrebbero dovuto avere fiducia in lei.

Andarono a nascondersi dietro qualche albero, sebbene non fossero i primi ad aver avuto quell’idea, ma erano ancora troppo scoperti. Speravano solo di non intralciare le guerriere.

 

Kendra e Kayoko non dissero nulla. I dodici segni zodiacali sapevano quello che dovevano fare. La prima li aveva fatti reclutare e addestrare. Non erano cattivi per natura, al contrario, ma Kendra era riuscita a far loro il lavaggio del cervello, facendo cambiare loro la parte da cui stare.

 

“Ragazze siamo undici contro dodici, direi di prenderne uno a testa!” disse Urano cercando il suo avversario.

“E quello che avanza?” chiese Sailor Venus.

“Se ne occupa la prima che riesce a sbarazzarsi del suo avversario!” disse Urano alzando le spalle.

“Aspettate un attimo!” disse Ami agitata “Non possiamo eliminarli!”

“Cosa?” chiese Sailor Jupiter.

Sailor Mercury ha ragione. Sia che crediate o meno nell’astrologia, anche loro fanno parte dell’universo e la loro sparizione potrebbe compromette l’equilibrio delle cose!” Disse Mamoru, mentre veniva guardato da Usagi, la quale voleva capire cosa realmente dovessero fare.

“Esatto. Pensateci! Se la loro eliminazione portasse all’esplosione delle stelle che li compongono? Si creerebbero numerosi buchi neri che unendosi si potrebbero anche trasformare in un enorme aspirapolvere che potrebbe aspirare tutto intorno a e non possiamo escludere che la forza gravitazionale si faccia sentire anche nel nostro sistema solare. Sappiamo ancora così poco sull’universo da poter solo fare ipotesi, ma comunque non vale la pena di rischiare!” disse Ami cercando di essere il più chiara possibile.

“Allora ci limiteremo a stenderli!” disse Sailor Urano, sfoderando un pugno contro la sua propria mano.

Sailor Venus sospirò “Facile più a dirsi che a farsi!”

Lo scontro tra le guerriere e i segni zodiacali cominciò. Le ragazze non ebbero la possibilità di scegliere con chi scontrarsi, che ogni segno aveva adocchiato la guerriera con cui scontrarsi. Solo il segno dei pesci era rimasto imbambolato e non sembrava volersi muovere.

Aries era andata incontro a Chibiusa e fermandosi, la guardò sorridendole dolcemente, traendo in inganno la bambina, che le sorrise di rimando, prima di vedere la sua avversaria saltarle addosso e cominciare a tirarle i capelli. Chibiusa cercò di difendersi a sua volta tirandole l’acconciatura e più che una battaglia tra una Sailor e un nemico, sembrava una zuffa tra bambine che stavano litigando per il possesso di una bambola.

Seguendo l’esempio di Aries, anche gli altri segni zodiacali andarono all’attacco. Scorpio scelse Sailor Saturn e tra loro incominciò uno scontro falce contro aculeo velenoso. La ragazza di saturno era abile a parare i colpi, anche grazie al suo scudo di saturno, ma doveva fare attenzione al suo veleno, capace di penetrare anche le sue difese, agendo come un forte acido.

Taurus scelse di battersi con Sailor Urano. Gli sembrava la più tosta e la più portata allo scontro fisico. Ma il segno non aveva tenuto conto di una cosa. Lui era sicuramente il più forte fisicamente, ma la sua mole lo rendevano pesante, mentre Sailor Urano, grazie alla sua agilità, riusciva a schivarlo facilmente prendendolo anche in giro. La guerriera però non aveva tenuto conto di un’arma del toro e si ritrovò a terra quando ricevette una frustata dalla coda dell’essere. Fece appena in tempo a fare una capriola all’indietro, prima che venisse calpestata da uno zoccolo del toro.

Virgin scelse Sailor Pluto come suo avversario. Lei non aveva delle vere e proprie armi come la maggior parte dei suoi colleghi, ma Pluto ebbe difficoltà ad aver la meglio contro la ragazza. Essa infatti usava l’elemento terra per prenderla alla sprovvista, scavando fosse per poi rimbucare dal nulla, colpendo la guerriera da sotto.

Con questo suo metodo di combattimento non fece nemmeno fatica a schivare gli attacchi della guerriera, finchè Sailor Pluto, stanca di giocare, lanciò un meteorite di plutone dentro una delle fosse dentro la quale la ragazza si era appena nascosta, stanandola e colpendola.  La terra si aprì sotto i piedi della guerriera e dopo un forte bagliore, trovò Virgin a terra priva di sensi. Il colpo era stato forte e diretto e l’avversaria non aveva avuto scampo.

Cancer aveva scelto Sailor Mercury. Attaccava sia con le chele, che avrebbero già più volte tagliato i capelli della guerriera se questa li avesse portati lunghi, sia con getti d’acqua che gli uscivano sia dalle chele, che dalla bocca. Vi era uno scontro tra getti d’acqua, ma le due avversarie erano alla pari. L’unica cosa che le distingueva era la resistenza. Cancer era infatti molto più resistente di Ami, la quale non riuscendo più ad attenere attivo il suo potere sull’acqua, si era dovuta gettare a terra, per impedire di essere investita dal getto d’acqua. Questo se l’avesse colpita non le avrebbe fatto chissà quale danno, il male ci sarebbe stato se, grazie alla potenza del getto, fosse stata scaraventata contro un muro o una finestra.

Ami continuò a schivare i colpi, finchè non decise di tentare una mossa che non usava da ormai parecchio tempo. Usò le bolle di nebbia con azione congelante, proprio nell’istante in cui Cancer stava sparando un altro getto e questo, cominciando a congelare, portò il corpo della nemica a subire gli stessi effetti fino a far diventare il segno del cancro, un bel ghiacciolo.

Mentre il corpo di Ami si riposava, la sua mente continuava a lavorare.

“Il cancro ha usato l’acqua!” disse per poi guardarsi intorno “Il segno della vergine ha usato la terra!” disse guardando il campo dissotterrato dove si trovava Sailor Pluto con la sua avversaria sfinita. Successivamente spostò lo sguardo verso Sailor Venus che stava combattendo con Leo, il quale sembrava un po’ seccato nell’aver scelto l’avversaria sbagliata. Infatti Sailor Venus non aveva difficoltà a contrastare gli attacchi del fuoco del segno, in quanto la luce, il suo elemento, era di sicuro più potente e più forte.

“Il leone usa il fuoco!” disse Ami e poi si ricordò. Ogni segno zodiacale era legato a un elemento: fuoco, aria, terra e acqua.

Ogni Senshi era stata scelta dal proprio avversario in base alle capacità simili o per potenza fisica, come lei con Cancer e Sailor Mars con Sagitarius. Questi ultimi infatti si stavano sfidando a suon di frecce di fuoco, non avendo nessuno dei due la meglio sull’altro.

“Ragazze, ogni segno è caratterizzato da un elemento, cercate di scontrarvi con il vostro opposto. Tu Sailor Nettuno usa il tuo potere con Leo e Sagitarius, Sailor Jupiter, concentrati sui segni d’acqua. Fai attenzione l’acquario anche se fatto d’acqua è un segno d’aria. Sailor Mars dai una mano a Sailor Urano con il toro!” gridò alle sue compagne, ma non tutte erano riuscite a liberarsi del proprio avversario mettendo in atto il piano della ragazza.

“Mancano i segni d’aria. L’aria viene sconfitta dalla terra, chi tra noi ha questo elemento?” si domandò Ami guardandosi intorno. Vide Mamoru battersi con Gemini, il quale sembrava  ferito a causa delle rose che l’uomo gli aveva lanciato.

“Bene, Mamoru deve aver già capito tutto!” si disse tra sé la guerriera, per niente sorpresa.

Successivamente spostò lo sguardo su Usagi. La guerriera della luna si stava scontrando con Capricorn, forse uno dei segni più  duri da battere a causa della sua testardaggine. Difficilmente si sarebbe arreso, anche se stremato.

Usagi però non sembrava molto concentrata sul suo avversario. Si limitava a schivare i colpi e quando vi era qualche momento di pausa, lanciava delle occhiate veloci a Sailor Chibiusa, la quale se le stava ancora suonando con Aries.

Si rotolavano entrambe per terra, continuando a picchiarsi, ma Chibiusa fu presto svantaggiata quando, trovandosi sotto l’avversaria, quest’ultima le diede una testata che le fece perdere i sensi.

Sailor Chibiusa!” urlò Usagi e schivando un nuovo attacco di Capricorn, si abbassò a terra per fare lo sgambetto alla capra, la quale perse l’equilibrio.

La ragazza della luna approfittò del momento per andare in soccorso di Chibiusa.

Alzò il suo scettro puntandolo contro Aries, quando questa si stava nuovamente preparando ad attaccare la bambina priva di sensi.

“scettro della luna eterna.. luce dei petali di stelle.. entra in azione!” urlò la ragazza, colpendo in pieno Aries, la quale si mise a urlare.

Una luce accecante si sprigiono e al suo spegnimento, Aries era ancora lì, ma qualcosa di diverso la caratterizzava. Aveva lo sguardo confuso e si guardava attorno cercando di capire la sua situazione.

Quando vide ai suoi piedi Chibiusa svenuta, cercò di prestarle soccorso, sebbene non sapesse cosa fare.

Sailor Moon le si avvicinò e disse “Tu sei Aries vero? Eri sotto il controllo di Kendra per caso?”

Aries alzò le spalle non sapendo cosa rispondere. La sua testa era annebbiata. Non ricordava nulla.

“Puoi tornare a casa. Non ce l’abbiamo con te, ma stai attenta alle brutte influenze!” continuò Usagi.

La bambina sorrise e annuendo, si avvicino al suo portale e vi entrò dentro. Alla sua sparizione, anche il portale scomparve.

“Ottimo lavoro Sailor Moon. Pensi di poter anche far tornare un po’ di sale in zucca anche agli altri?” Chiese Sailor Mars, non riuscendo a liberarsi di Sagitarius per poter aiutare Sailor Urano. Anzì, ogni volta che cercava di allontanarsi, il cavallo la superava e le si parava davanti.

“Posso provare!” disse Sailor Moon, prima di trovarsi nuovamente Capricorn davanti che la guardava con gli occhi stretti a fessure.

“Meteorite di Plutone!” urlò Setsuna, intervenendo in soccorso della sua principessa.

“Occupati di Virgin e di Cancer. Sono già fuori combattimento, dovrebbe essere facile ritrasformarli!” spiegò la guerriera del tempo. Di fatto fu così e liberando i due segni dall’influenza del male, anche altri due portali si chiusero.

Sailor Nettuno riuscì a liberarsi per qualche istante dalle grinfie di Acquarius, la quale, essendo un segno d’aria, aveva la meglio suo potere dell’acqua.

La guerriera di Nettuno ebbe il tempo solo di chiamare a sé il potere del maremoto di Nettuno e scagliarlo contro Leo, prima di ritrovarsi imprigionata dal potere dell’acquario, che l’aveva imprigionata in una tromba marina, con un vento tagliente, che le stava, non solo lacerando l’abito, ma anche provocando diversi graffi.

Leo si sentiva esausto a causa dello spegnimento del fuoco a causa dell’acqua, ma provò comunque ad attaccare nuovamente con i suoi artigli, ma il potere curativo di Sailor Moon, lo sorprese e da li a poco, anch’esso era tornato innocuo tanto che Sailor Venus potè avvicinarsi per accarezzarlo dietro le orecchie.

Sailor Moon però non perse tempo e andò in soccorso di Sailor Nettuno, ancora imprigionata in quel vortice d’aria che oltre a ferirla, le provocava una sensazione di soffocamento. La ragazza della luna riutilizzò nuovamente il suo potere e sebbene Acquarius non fosse esausta, non fece resistenza e anch’ella guarita se ne andò.

Rimanevano ancora sette segni zodiacali da combattere, ma nella frenesia della lotta, nessuno si rese conto che l’unico di loro a non aver ancora mosso un passo, si era gonfiato a dismisura.

I due pesci del segno zodiacale dei pesci si erano trasformati e se prima sembravano due carpe, ora somigliavano più a dei pesce palla. Rilasciarono una scarica di aculei, i quali andarono a colpire tutto quello che incontravano. La gente per fortuna era riuscita a proteggersi. Mamoru era corso in soccorso di Chibiusa e stringendola a sé, l’aveva protetta con il suo mantello. Sailor Urano si nascose tranquillamente dietro Taurus, il quel venne colpito, senza però alcun danno. Sailor Moon, fece da scudo a Sailor Nettuno, già mal ridotta di suo, ma Sailor Jupiter fece da scudo a sua volta  a Sailor Moon. Sailor Pluto riuscì a proteggere se stessa roteando velocemente il suo bastone, mentre Capricorn, nel tentativo di colpirla mentre era distratta, venne colpito al fondo schiena da diversi aculei, facendolo imbestialire e facendolo puntare sulla causa del suo dolore.

Sailor Saturn si era protetta con lo scudo di Saturno, del quale usufruirono volentieri anche Sailor Mars, Sailor Venus, Scorpio e Sagitarius.

 

Kayoko sbuffò a vedere che ad uno ad uno i segni zodiacali guarivano dalla loro influenza, ma Kendra, avvertendo qualcosa disse “Richiama i segni zodiacali rimasti. Sta arrivando!”

Kayoko ben consapevole di cosa stesse parlando obbedì e dopo che tutti i segni zodiacali scomparvero all’interno dei loro portali       disse “Sei stata in gamba Sailor Moon e anche voi guerriere Sailor, ma ora voglio vedere cosa vi inventerete!”

Kendra prese la parola “Ricordati Sailor Moon, se vuoi salvare queste persone, la mia offerta di consegnarti a me di tua spontanea volontà e ancora valida!” disse per poi sparire, liberando così anche le vie di uscite, anche se nessuno se ne accorse, troppo sconvolti da quanto era successo.

Sailor Moon sospirò e si buttò sulle ginocchia esausta. Tra l’attacco alla luna e il suo ripetuto utilizzo del potere per aiutare i segni zodiacali, si sentì svuotata dalle sue energie. I suoi genitori l’affiancarono immediatamente e Ikuko strinse forte  a sé la figlia, domandandole come si sentisse. Era sollevata che tutto fosse finito e che tutti erano ancora vivi.

 “Sono solo stanca mamma, non preoccuparti! Piuttosto Chibiusa come sta?” Chiese Usagi alzandosi in piedi e raggiungendo Mamoru che teneva in braccio la sua futura bambina.

“è solo svenuta, ma domani avrà un bel bernoccolo in testa!” disse sorridendo.

“Che sollievo!” disse Sailor Moon, mentre si girava a controllare anche le sue compagne. Solo Sailor Nettuno sembrava ferita, ma Hotaru stava già provvedendo a curare le sue ferite.

Sta quasi per affermare che per quella volta era tutto finito, finchè le urla disperate di Luna e Artemis la misero in allarme.

Sailor Moon è terribile!”

I due gatti erano terrorizzati e prima che le guerriere potessero chiedersi il perché, i presenti udirono al di fuori delle mura scolastiche, diverse urla di disperazione.

“Cosa sta succedendo?” Chiese Shino preoccupato, sopprimendo la sua curiosità di saperne di più sui due gatti parlanti.

“Luna calma, cosa è successo?” chiese Sailor Mars, guardando la micina dall’alto verso il basso.

“Il pianeta terra è stato completamente sommerso dalle acque e sta…sta arrivando uno Tsunami gigantesco anche qui!” disse Artemis con il fiatone.

Usagi sbiancò “Non è possibile!Io…io non sono riuscita a…a difendere la terra, mi dispiace!”

“Non dispiacerti, non è ancora tutto perduto. Noi siamo ancora vivi e troveremo un modo per risolvere il problema!” disse Sailor jupiter cercando di restare calma.

“Saremo vivi ancora per pochissimo tempo!” disse Sailor Mercury, notando l’enorme onda, alta come minimo una cinquantina di metri, oscurare il sole e dirigersi verso di loro in tutta la sua potenza.

Tutti cominciarono a urlare, parenti e amici si abbracciarono terrorizzati, ma nessuno provò a scappare, sapendo che sarebbe stato completamente inutile.

 

 

 

 

 

 

 

  
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