Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Clacli The Dreamer    13/04/2014    1 recensioni
Questa che sto per raccontarvi è la storia di una ragazza,una ragazza dall'atteggiamento sicuro e deciso,una ragazza che è pronta ad affrontare qualsiasi cosa pur di difendere il suo onore e la sua famiglia....ma soprattutto questa è la storia di una ragazza che ha perso la capacità di sognare ad occhi aperti e fantasticare.Una cosa terribile a parer mio!.Come mai le è successo ciò,vi starete chiedendo voi.Beh,per scoprirlo perché non aprite la pagina e leggete?
Una storia ricca di amore,passione,fantasia e amicizia attende solo voi!
Allora?Cosa aspettate?
-------------------------
Salve a tutti!Io sono Clacli Frost,frequento la seconda media,ho 11 anni e mezzo (visto che 12 li compio a febbraio) e questa è la mia prima storia in questo fandom,quindi siate buonini...per favore!
Vabbè,dai sto dando fastidio e quindi io vi lascio col dirvi che aspetto delle vostre recensioni,buone o cattive che siano,mi raccomando!
Ci vediamo dentro!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                     Capitolo Quattro 

                                           IL TRASLOCO                    

Avril sbatté con violenza la porta dietro di se, arrabbiatissima e con il cuore spezzato per l'ennesima volta in quella giornata : mai sua zia l'aveva sgridata in quel modo. Mai!
" Forse la gente ha ragione " pensò la ragazza sedendosi sul letto ed avvolgendo le braccia intorno a se " Forse davvero sono egoista e menefreghista : non m'importa di niente e di nessuno, nemmeno di colei che mi ha curato fin da quando avevo sei anni!Non ho speranze... "
Con un sospiro addolorato Avril allungò un braccio verso il comodino, dove vi era posta la foto che rappresentava lei all'età di cinque anni e i suoi genitori. Erano tutti  felici e contenti allora.
Con un sorriso malinconico la ragazza sfiorò con la punta delle dita la foto, quasi preoccupata di danneggiarla.
- Mi mancate, lo sapete? - chiese guardando la foto - se foste qui probabilmente io non sarei così giù : andrei a giocare con dei ragazzi, incomincerei ad uscire e a frequentare gente nuova....invece guardate qua, che fine! - 
Strinse la foto al petto e finalmente, finalmente dopo una giornata di esperienze per niente piacevoli, Avril Forester liberò le lacrime che almeno una volta al giorno le occupavano il viso. Con un ultimo singhiozzo la giovane si stese sul letto,la stanchezza ebbe la meglio su di lei e fu così che si addormentò : con le lacrime che ancora le solcavano il viso e la foto della sua famiglia appoggiata al petto.

Tre ore dopo Avril fu svegliata da un forte trambusto che proveniva dal piano di sotto e si mise a sedere di scatto sul letto, guardandosi intorno e facendo cadere sul pavimento la foto dei suoi genitori.
- Oh no! - affermò con gli occhi sbarrati e raggiungendo l'oggetto per terra con una mano. Lo guardò, lo ispezionò e fece un sospiro di sollievo accorgendosi che non si era danneggiato. Quindi, per non correre più rischi, poggiò la foto sul comodino, dove era al sicuro. Dopodiché si alzò dal letto, uscì dalla camera e percorse le scale, esitante.
- Zia? - domandò, oltrepassando l'ultimo gradino e guardandosi intorno.
Sussultò vedendo che tutta la stanza era ricoperta da....scatoloni?
- Ma che diavolo...? - mormorò la ragazza evitandone uno.
- Avril! - la voce di Lucy le arrivò alle spalle e lei si girò scorgendo la zia con in mano un' altra scatola, dalla quale si intravedevano dei vestiti ed il volto era sorridente e allegro.
La ragazza aggrottò la fronte ed indicò il casino intorno a loro.
- Si può sapere cosa ci fanno qui tutti questi scatoloni? - chiese guardando con aria curiosa Lucy. Quest'ultima sospirò e posò l'oggetto sul pavimento, avvicinandosi alla nipote e mettendole una mano sulla spalla.
- So che quello che sto per dirti ti risulterà difficile da credere, ma è da quasi un mese che sto prendendo in considerazione questa cosa.. - affermò la donna dolcemente.
- Quale cosa? - chiese Avril.
- L'idea del trasloco. Sai, non ho potuto fare a meno di notare che questo posto, questa casa, ti rendono triste e depressa, per questo motivo ho pensato di andare in un ambiente migliore -  
La ragazza guardò profondamente negli occhi della zia e chiese con voce stupefatta:
- traslocare? -
- Già -
La ragazza aggrottò le sopracciglia nel pensiero: non sarebbe stata una cattiva idea, infondo. Sua zia aveva ragione: quella casa e New York le mettevano tristezza e angoscia. Forse se fosse andata in un posto migliore probabilmente qualcosa sarebbe cambiata. C'era solo un problema...
- Dove abbiamo intenzione di andare? - domandò a Lucy.
Questa sembrò cadere dalle nuvole.
- Oh, giusto, giusto, quasi dimenticavo... - disse con una risatina - ....andremo in campagna, più precisamente in una cittadina che si chiama Yorken, si lo so, è un nome strano. Comunque, lì vivono dei parenti miei e di tua madre. Li ho già avvisati del nostro arrivo e loro sembravano impazienti di vederti. Sono molto gentili, e hanno anche un figlio che si chiama Alexander. Sono sicura che  ci  troveremo  bene lì  : la campagna è il posto ideale per iniziare una nuova vita -
Detto questo la donna sorrise e baciò la fronte della nipote, per poi darle le spalle e raccogliere lo scatolone con dentro i suoi vestiti. Fece per andare nell'altra stanza quando si fermò di scatto e si girò verso Avril, con uno sguardo....triste.
- Senti, Avril, riguardo a prima io... - cercò di scusarsi, ma la nipote la interruppe alzando le mani per fermarla:
- No, no va tutto bene, quello che è passato è passato. Ora dobbiamo solo pensare al futuro, giusto? -
Lucy sorrise, annuì ed entrò nella sua camera da letto.
Avril aspettò che la porta si chiudesse per poi sospirare rumorosamente e buttarsi sul divano, osservando il soffitto con un braccio dietro la testa. Ok,quindi stava per andare a vivere in una cittadina di campagna il cui strano nome era 'Yorken' e stava per dividere la casa con  altre tre persone!Si, sarebbe stata dura. Decisamente.
" Meglio se iniziò a sistemare le mie cose  " pensò alzandosi dal divano con un gemito e prendendo con entrambe le mani uno scatolone, avviandosi poi verso la sua stanza.
Appena arrivata di fronte alla porta diede un calcio a questa che si aprì con un cigolio. Quindi iniziò a svuotare la sua stanza : cominciò col piegare i vestiti e a metterli dentro uno scatolone con molta cura, poi passò agli altri oggetti della camera, medi e piccoli, ed infine, sopra una pila di cose, posizionò la foto dei suoi genitori a cui teneva tanto. Dopodiché sigillò gli scatoloni con lo scotch e li portò al piano di sotto.
Fatto questo si recò nella camera da letto della zia trovandola sdraiata sul letto, intenta a guardare il soffitto.
- Zia? - la chiamò con voce gentile.
La nominata si mise a sedere sul letto e guardò la nipote.
- Scusa, ti ho disturbata? - chiese quest'ultima turbata.
- No, no, stavo solo....pensando - ammise la donna fissando la nipote.
- pensando a cosa, esattamente? - domandò lei.
Lucy esitò e Avril si sedette al suo fianco sul letto.
- Stavo pensando alla nostra nuova vita e a come questa potrebbe cambiare - rispose la donna.
Avril emise una risatina e prese la mano della zia nella sua.
- Finché resteremo insieme... - disse con voce sincera - ....ogni vita per me andrà bene : che sia ricca di prosperità oppure carica di miseria, non mi interessa. Basta che restiamo unite e tutto andrà per il meglio....me lo hai detto tu -
Lucy guardava la nipote con gli occhi sbarrati, poi allungò le braccia e la intrappolò in un abbraccio.
- Questa è la mia principessa - mormorò nei capelli dai mille colori di Avril.
Quest'ultima, dal canto suo, era rimasta pietrificata : era passato molto tempo da quando qualcuno l'aveva abbracciata con una simile intensità ed il calore di quel gesto la faceva sentire felice, completa. Quell'abbraccio le ricordava sua madre. 
Dopo circa tre minuti le due si separarono e si guardarono negli occhi.Poi Avril si alzò in piedi.
- Dove vai? - le domandò la zia.
- Dovevo chiederti una cosa... - ammise la ragazza grattandosi la nuca con una mano. Cos'era che doveva domandarle? Ah,si!
- Volevo chiederti a che ora dobbiamo partire - disse la ragazza.
Lucy sbarrò gli occhi, controllò il suo orologio da polso e , sussultando , si alzò in piedi.
- Zia, c'è qualcosa che non va? - domandò Avril uscendo dalla stanza e seguendo Lucy al piano di sotto.
- No, è solo che il camion dei traslochi sarà qui tra meno di mezz'ora ed io devo ancora mettere a posto delle cose e.... - 
- Ehi, ehi tranquilla zia. Ti aiuterò io a riordinare le ultime cose - la rassicurò la ragazza.
La donna si calmò e sorrise.
- Grazie, Avril - 
Detto questo le due si misero a lavoro.

Il camion dei traslochi arrivò intorno alle sette di sera e per caricare tutto i bagagli ci volle più di un'ora. Al termine di questa, finalmente , tutta la casa era svuotata delle cose di Avril e Lucy Forester.
Quest'ultime intanto si misero in macchina dietro al camion che iniziò a camminare, seguito quindi dall'auto delle due Forester.Lucy era al volante e Avril si trovava sul sedile al suo fianco con il mento appoggiato sul palmo della mano e lo sguardo rivolto verso l'esterno.
" Stai iniziando una vita nuova, Avril " si disse " lasciati il passato alle spalle e pensa al futuro che ti attende. Magari le cose cambieranno " 
Ma dentro di se la giovane sapeva che la sua situazione non poteva cambiare : la tristezza c'era sempre, l'agonia e la rabbia col mondo le occupavano ancora il cuore  e il vuoto nel petto era difficile da colmare.
Una cosa però era certa : ci avrebbe provato.
________________________________________

ANGOLO AUTRICE :

Salve a tutti!Come vedete ho fatto presto ad aggiornare ^_^.Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia, per me significa davvero tanto....grazie mille!D'ora in poi cercherò di aggiornare molto più spesso.Ultimamente sono molto impegnata ed è difficile trovare del tempo libero, ma cercherò di fare del mio meglio per aggiornare presto.
Ancora una volta ringrazio chi mi segue e i lettori silenziosi.
Grazie tante!
Ci vediamo alla prossima!
Adesso vi metto qui il titolo del prossimo capitolo : L'arrivo.
Fatto questo ci risentiamo al prossimo!
Vostra Clacli Frost.












                                                              
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Clacli The Dreamer