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Autore: kannuki    16/12/2004    6 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Maret si riscosse dal bacio di Natt e si spostò all’indietro, evitando di farsi toccare nuovamente

Maret si riscosse dal bacio di Natt e si spostò all’indietro, con lo sguardo stravolto.

Inciampò nella poltrona e cadde sul tessuto imbottito con un tonfo leggero...non è possibile...dio santo.. sembrava proprio lui..

Un silenzio pesante calò nella stanza. Maret respirava affannosamente, cercando di riprendersi dalla sorpresa.

Strinse le mani coperte dai guanti di morbida nappa color crema sui braccioli della poltrona e continuò a fissarlo.

Non può essere Tommy.. è a centinaia di chilometri da qui!

D’un tratto la consapevolezza di essere rimasta a bocca aperta davanti a tutti, la mandò in confusione. Cercò di ricomporsi in fretta : si schiarì la voce, lanciando un’occhiata accanto a sé. Ariel la guardava in maniera strana e Jesus non le staccava gli occhi di dosso.

Mi ha baciato…davanti a lui! Pensò all’improvviso toccandosi la bocca. Deglutì a vuoto più volte, rivolgendogli uno sguardo incerto. Già le dava fastidio che l’avesse fatto..e poi davanti.. perché se ne preoccupava?! Che gliene importava di Jesus?

 

Natt si era appoggiato nuovamente alla finestra inondata dal sole, compiaciuto per la reazione della donna. Chiuse gli occhi aspirando a fondo il sigaro nauseabondo..il breve soggiorno sarebbe stato molto piacevole se continuava così!

 “Capo..l’ incarico…così ce ne andiamo” mormorò Ariel notando lo sguardo omicida negli occhi

di Maret e l’ombra cupa che era calata sul viso del suo datore di lavoro.

Mai avrebbe pensato di assistere ad una cosa del genere! Maret che baciava un altro e ..quel figlio di puttana traditore di Natt..

“si..certo…” rispose tetro senza guardarla.

Quando uscirono l’uomo le seguì con lo sguardo “ quale ti scopi delle due?” gli chiese pacatamente.

Jesus lo fulminò con lo sguardo “nessuna delle due!”

Natt lo conosceva bene. Si era reso conto della tensione che regnava dentro di lui. Mascella contratta, occhio assottigliato e una vena che pulsava sul collo con forza.

“Quella alta,eh?”gli domandò sghignazzando.

Jesus lo folgorò un’altra volta.“Non c’è niente fra noi ” dovette ammettere suo malgrado.

Si alzò dalla sedia girevole consapevole di aver fatto la figura dell’idiota. Lo squadrò da capo a piedi e per la prima volta nella sua vita fece paragoni fra loro: Natt è il suo esatto contrario,

perennemente allegro e con la battuta sempre pronta. Anche quando era soprappeso attirava molte  ragazze..in più, dovette ammettere irritato, sembrava uscito da una rivista patinata in quel momento.

E vederlo accanto a Maret, perfetta a qualsiasi ora del giorno, fu un attimo.

Merda.

 Natt si mosse a disagio sulla poltrona…mai visto Jesus più incazzato!

“Ehi amico basta dirlo..non vado a mettere le mani sulla roba degli altri, lo sai!” esclamò contrito

”bastava che mi avvertissi!”

Jesus lo fissò a lungo, scettico. Dopo un po’ annuì e si rilassò. In effetti non l’aveva mai fregato.. per Natt l’amicizia era sacra.

Si passò una mano fra i lunghi capelli biondi più volte.

Lo fa sempre quando cerca di calmarsi, pensò Natt in silenzio.

Con calma si sedette,  appoggiandosi pesantemente allo schienale della sedia girevole. “ comunque è vero che non c’è niente..” gli disse sbuffando.

Natt gli rivolse un’occhiata sarcastica “chi è Tommy? Mi suona di ex”

Jesus annuì ”anche a me o non si spiega la reazione che ha avuto.” Guardò l’amico offeso per quelle parole “ehi faccio questo effetto alle donne, sai?” lo avvertì con una smorfia.

“Non a Maret..non è il tipo che frequenti tu!”

“Mi suona di insulto vero e proprio”  mormorò Natt serio.

“Diciamo che se non fossi identico a quel tipo a quest’ora starebbero raccogliendo i tuoi pezzi nel cortile qua sotto!”  affermò sorridendo alla visione di Maret che lo picchiava di santa ragione.

Natt restò sorpreso “è una tosta!”

“Molto!” ridacchiò divertito.“Chi diavolo potrebbe essere quel Tommy?” si chiese a bassa voce dopo un attimo.

“Fa qualche ricerca no?” gli propose vedendolo in difficoltà..neanche ai tempi di Daisy stava così.

“No..non mi va..” gli disse serio “Maret è una tipa particolare..”..

 “E ti sei preso una cotta, eh?” lo canzonò tirandogli un sigaro “fatti una fumata, scemo”

 

Le due donne camminavano in silenzio, evitando la folla frettolosa. Era quasi l'ora di pranzo, la gente è nervosa se non si riempie lo stomaco in fretta.

Maret era ancora sconvolta da quello che era successo, ma non sapeva che il bello doveva ancora venire! Si impone di non pensarci almeno per quelle due ore..prima il lavoro!

Ariel la guardò preoccupata: da quando erano riuscite dalla villa non aveva spiccicato una parola e continuava ad avere quell’aria inquieta anche se cercava di non darlo a vedere.

In macchina si era risistemata il rossetto in fretta, restando un attimo di troppo con lo specchio in mano.

Non si sta guardando realmente., aveva pensato la ragazza lanciandole qualche occhiata veloce.

 

“Decisamente bizzarro quel tipo”disse in tono leggero, cercando di instaurare un rapporto con ‘la strega cattiva di Biancaneve’, come la definiva Rex.

“Un completo idiota” le rispose secca.

“Sa..Jesus mi ha detto..”

“Ne parli parecchio… ti piace, per caso?” le domandò Maret all’improvviso.

"No " esclamò la ragazza incredula "non è il mio tipo..e poi è il capo!"

Già..era il capo. Cazzate.

"Bene..non si mescolano affari e vita privata in questo lavoro"..e tu cosa fai, Maret? chi stavi baciando due settimane fa?

..mi ha baciato lui..

Ariel ci restò male ma se al capo piaceva tanto, un motivo ci doveva pur essere!

"Il capo parla molto bene di lei..gli piace parecchio..penso che si sia preso una cotta" le disse pacatamente mentre Maret rallentava impercettibilmente il passo col cuore in tumulto.

 

Nel ristorante, una cameriera molto bella e distratta rovesciò casualmente un drink addosso ad una signora attempata che reagì violentemente. "la farò licenziare!" esclamò la vecchia recandosi in bagno per pulire la macchia. Maret si profuse in scuse, lanciando un'occhiata ad Ariel che faceva finta di leggere il menù.

Con discrezione, dopo un minuto, la ragazzina si alzò recandosi alla toilette delle signore.

Entrò sentendo i borbottii della donna ..adesso, è il momento buono!pensò Ariel tirando fuori la piccola pistola..le tremavano le mani..non ci riesco, pensò allarmata..ma ce la doveva fare o Jesus l'avrebbe uccisa..per non parlare di Maret!

Proprio in quel momento la porta del bagno si aprì e Maret apparve con uno smacchiatore"ancora lei?" esclamò la vecchia stizzita. "signora, questo prodotto è fenomenale per togliere le macchie" Sorrise incoraggiante guardando appena Ariel che cincischiava dietro di lei.

"mhf!" esclamò la vecchia porgendole la giacca.

Maret le sparò il prodotto sul viso. Con un gemito la vecchia si accasciò a terra mentre Maret la trascinava dentro una cabina sistemandola sul water "continua tu" disse ad Ariel sempre più nervosa.

La ragazza prese la pistola col silenziatore e puntò..sudava e tremava ma lo doveva fare. Sparò..il sangue uscì dalla ferita a fiotti..aveva preso un arteria.

"Bene, ora fila dalla finestra" le disse Maret chiudendo la cabina e spezzando la chiave dentro.

 

"Allora ?" le chiese Jesus quando tornarono. Ariel aveva l'aria sconvolta mentre Maret era gelida come al solito.

La donna non rispose..stava pensando a quello che era successo la mattina e alla frase della ragazza, cercando un ordine di priorità. Una battuta sarcastica le salì spontaneamente alle labbra."Come credi sia andata?" gli chiese sferzante...ma la stava ad ascoltare o no?!

Jesus guardava Ariel con aria preoccupata "ehi piccolina, hai una faccia.."

Una strana sensazione la attanagliò, mentre osservava il suo datore di lavoro che parlava con Ariel.

Quel tono così carino..

"Prenditi qualche giorno di vacanza..Rex va in città, perché non vai con lui?" continuò ignorando Maret che cercava di analizzare in fretta quel sentimento sconosciuto che stava invadendo ogni fibra del suo corpo.

Lo guardò nuovamente e sbattè gli occhi più volte...

..quel tono l’ aveva usato solo quando l'aveva baciata..e poi, sul ponte..

"Con.. Rex? Va bene capo" mormorò con una vocina flebile che fece venire i nervi alla donna all’istante. Posò pesantemente la borsa sul tavolo disturbandoli di proposito.

Jesus fece una smorfia ad Ariel che si mise a ridere "ecco così sei più carina..sta attenta a quel pagliaccio " le disse mentre lei gli buttava le braccia al collo e gli schioccava un bacio sulla guancia.

Maret stava per esplodere, quando vide il gesto con la coda dell'occhio.

Gelosia?!Non è possibile!

"Signora..la ringrazio molto della sua pazienza" si sentì dire dalla ragazza. Si voltò verso di lei col volto contratto "fa parte del lavoro" rispose dura.

Un gestaccio di Jesus la costrinse a cambiare atteggiamento "sei stata brava..dico davvero"

La ragazza si illuminò felice e sorrise “Allora io vado! Ciao capo." Li salutò con un gesto dalla mano mentre si fiondava giù per le scale.

"Vediamo se quei due si danno una smossa. Rex non fa altro che piagnucolare ..s’è preso una cotta per la piccolina” le disse allegro, vedendola chiacchierare con i suoi ragazzi all'entrata.

Quindi non le va dietro..pensò Maret sollevata. Una macchia marrone attirò la sua attenzione e le bloccò qualsiasi pensiero.

 

Il mozzicone di sigaro era ancora là. Lo fissò a lungo con sguardo greve.

quel dolore..di nuovo!Pensavo di averlo superato..

“Se n’è andato quel pallone gonfiato del tuo amico?” gli domandò con difficoltà, continuando a fissarlo cupa. Le stava venendo la nausea. Si allontanò un po’ dalla scrivania, sforzandosi di voltare la testa. Lo sguardo restava inchiodato sul sigaro e un flashback dell’incontro mattutino la mandò nel panico.

 Jesus la vide sedersi col viso indurito e poggiare il viso sulle mani a coppa. Chiuse la porta delicatamente e si inchinò davanti a lei.

Maret si ritrasse impercettibilmente, scostando le mani ed evitando di guardarlo. Si strinse le braccia sullo stomaco, restando con la schiena lievemente inclinata.. come se il peso che portava sulle spalle fosse troppo faticoso da sopportare.

“Maret, che ti succede?” le chiese preoccupato.

La ragazza non rispondeva persa nei ricordi..quei ricordi che odiava con tutta se stessa!  

“Niente!” disse in fretta “allora se n’è andato?”

La prospettiva di rivedere il fantasma vivente di Tommy non la entusiasmava di certo!

 

“Mi ha chiesto un favore, quindi sarai costretta a vederlo nuovamente..” mormorò adagio, osservando la gamma di emozioni che si alternavano sul viso della ragazza : sorpresa, incredulità ed infine un’ amara certezza.

Averla di nuovo così vicino lo mandò in subbuglio. Dopo quella nottata non gli aveva più rivolto la parola..anzi, lo trattava peggio di prima! Sperava che si fosse smosso qualcosa fra loro..invece..

Abbassò un attimo gli occhi e guardò la cinta del cappotto bianco che indossava, cercando di recuperare  il terreno che sentiva franare pericolosamente sotto i piedi.

“Gliel’hai fatto tu quel rigaccio sulla macchina?” le chiese sorridendo : quando Natt l’aveva scoperto era andato su tutte le furie e aveva bestemmiato in tre lingue !

 

“Si..” rispose Maret a stento…lo doveva vedere di nuovo?

..non ci riesco, non posso..

Jesus non riuscì a fare a meno di sporgersi verso di lei, allungando una mano per accarezzarle il volto contratto.

Quella lieve carezza la riscosse come se l’avesse schiaffeggiata.

..ha una cotta per te!

Possibile che fosse…la verità?

La sua mano scivolò sul braccio ricoperto dalla lana pesante. Jesus la studiava con una strana espressione.. quegli occhi così chiari..le ricordavano il mare calmo al mattino…   

 

‘dai tuffati, non è fredda!’

 La prendeva sempre in giro perché aveva paura dell’acqua. ‘Vai avanti tu..’rispondeva guardando la distesa calma. Il ragazzo usciva dall’acqua e la prendeva in braccio facendola gridare per il divertimento e la paura.

‘ Se ci rimango secca tornerò a tormentarti!’gli gridava prima che la lanciasse nell’acqua. Poi quando riemergeva tossendo e sputando Tommy era subito lì a consolarla con un sorrido divertito

 

“Maret..”

La ragazza si ridestò dal ricordo piacevole e doloroso allo stesso tempo. Lo guardò inquieta..che stava per dirle?

“Quella notte..io volevo..” Jesus stentava trovare le parole e lei certo non lo aiutava, con quello sguardo spaventato!  

Maret lo fissò sempre più allarmata..che voleva..che le stava dicendo? Non lo voglio sentire! Non in questo momento! Non con il fantasma di Tommy tornato a tormentarmi!

 

Si alzò di scatto facendolo quasi cadere all’indietro. Strinse la cinta in vita, allacciando a fatica

i bottoni grandi del cappotto “Me ne vado in vacanza.. non sono indispensabile, no?”gli chiese raccogliendo la borsa che era caduta a terra e si era rovesciata, rivelando il prezioso contenuto.

La vide chinarsi a raccogliere rossetti, fard e creme che fece sparire velocemente all’interno della sacca di pelle nera.

Il portafoglio aperto era scivolato accanto a lui. Lo raccolse per porgerglielo e restò piacevolmente sorpreso, quando vide una foto di Maret da piccola..carina! Pensò rimirando i lunghi capelli mossi che le scendevano sulle spalle..e quella signora chi è?

“Tua madre?” le chiese allungandole il portafoglio. Maret sobbalzò quando lo vide in suo possesso e  glielo strappò letteralmente  di mano “fatti gli affari tuoi!” esclamò nervosa.

Le cadde di nuovo e una serie di foto si sparpagliò sul pavimento accanto a lei. Maret sospirò esausta lasciandole a terra…a che serviva cercare di nasconderlo?

Jesus la guardò con una smorfia sul volto. Abbassò gli occhi e le raccolse una ad una : Maret che correva sul prato con un sorriso allegro, di nuovo quella signora dall’aria gentile..e poi...in fondo… restò sconcertato davanti la foto del ragazzo che Maret voleva gelosamente celare ai suoi occhi.

“Natt?!”esclamò incredulo squadrandola.

“Tommy..” sussurrò Maret restando seduta sul pavimento freddo. Diede un colpetto alla borsa allungando la mano verso Jesus per riprendere la foto “il mio ex grande amore..”

 

Il tempo sembrava essersi fermato mentre Jesus guardava Maret allibito. Le porse la piccola foto che la ragazza gettò all’interno della borsa e le diede una mano a rialzarsi. Maret non lo guardò neanche una volta.

Sulla finestra un uccellino si fermò cinguettando festosamente, ma volò di nuovo via, quando sentì i rumori che provenivano dalla stanza.

“Hai capito adesso?” gli chiese con un filo di voce, sedendosi sulla poltrona stancamente. L’uomo annuì lentamente sistemandosi di fronte a lei.

“Maret..è il passato..” le disse a bassa voce : se teneva quella foto ci pensava ancora, non l’ aveva dimenticato..quindi lui.. 

“Lo so..” annuì fissandosi le unghie curate “ è un fantasma difficile da esorcizzare, il mio”

Jesus guardò il capo leggermente reclinato della ragazza e si sporse verso di lei “secondo me ti farà bene stare a contatto con quel tonto” le disse incoraggiante, sentendosi sconfitto in partenza dall’ex di Maret.

 

Lo guardò per un attimo e le parole di Ariel le ritornarono in mente bruscamente.

..si è preso una cotta..

La visione di Natt si sovrappose a quella di Jesus, mandandola nel panico più completo.

“Non lo vuoi proprio capire che non posso stare vicino a quello?!”sbraitò di punto in bianco,

alzandosi dalla poltrona arrabbiata “cercati qualcun’ altro!”

Jesus restò un attimo perplesso dalla reazione violenta. La vide spalancare la porta dell’ufficio e andarsene in fretta “Maret! Torna subito qua!” esclamò infuriato “non abbiamo finito di parlare…e ti sei dimenticata l’assegno!” le disse ironico per farla tornare indietro.

Un’altra porta che sbattè rabbiosamente, stroncò le sue parole. Jesus sbuffò più volte esasperato! Che doveva fare con quella pazza?!

  
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