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Autore: ShoweredThoughts    15/04/2014    1 recensioni
After the Ponds have departed from the Doctor's life, he finds solace in isolation on a cloud above England in 1842 vowed to no longer help anyone. He meets a certain nanny who makes an interesting impression on him and the people he cares deeply about.
Dopo che i Pond erano scomparsi dalla vita del Dottore, lui trova consolazione nell'isolamento su di un nuvola sopra l'Inghilterra del 1842, giurando di non aiutare più nessuno. Incontra Una certa tata fa un'interessante impressione su di lui e sulle persone a cui tiene di più.
CrossOver Doctor Who-Mary Poppins
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - 11
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiedo di nuovo scusa per questo ritardo, ma purtroppo l’università non mi lascia un attimo di respiro e di tempo. La stressante vita dello studente universitario, fra treni da prendere e lezioni da seguire, mi distruggerà, lo sento D:
Ma torniamo a noi.

PENULTIMO capitolo di questo crossover! Mi sta già piangendo il cuore, non riesco a pensare come starò quando posterò l’ultimo capitolo della traduzione T^T
Come sempre fatevi sentire!!! Fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia e della traduzione!! E, come sempre, consiglio e critiche sono super richiesti!! xD

A tra pochi (spero tanto pochi pochi) giorni con l’ultimo capitolo!! Intanto, buona lettura <3

 

 

 

Declaimer: Né io né l’autrice scriviamo per far soldi, anzi, e ovviamente non siamo noi ad aver creato i personaggi qui rappresentati e non ne deteniamo i diritti.
link alla storia in lingua originale.

 

 

 

 

 

Mary, who?

 

Chapter 5

 

 

 

 

Amy rientrò nella stanza e trovò Mary che osservare fuori dalla finestra.
“Oh, hai visto la statua dell’angelo.” Realizzò Amy, mentre teneva in braccio Anthony. “Il Dottore ti ha mai parlato degli Angeli Piangenti?”
“No.” Mary spostò lo sguardo su Amy. “Ci siamo incontrati solo per poco. Cosa sono?”
“Sono coloro che ci hanno spedito in questa epoca. Sono il motivo per cui non possiamo tornare nel Ventunesimo secolo.” Rispose con calma Amy, guardando come Anthony si fosse addormentato tra le sue braccia. “Un tocco e ti mandano indietro nel tempo, oppure un tocco e ti uccidono. Sono inarrestabili. E quantisticamente bloccati, il che significa…”

“Non posso muoversi quando li guardi.” Finì la frase Mary.
“Proprio così.”

Mary riportò con esitazione lo sguardo su Amy. “Non temete possa venire a prendervi?”
“No, in realtà è un fantoccio. È stata un’idea di Rory; forse se sembra che un Angelo Piangente ci stia sempre guardando, quelli veri ci lasceranno in pace, smettendo di seguirci. Un po’ strano, ma sembra funzionare (1). Amy ricambiò lo sguardo di Mary.
“Geniale.” Mary tornò a guardare la statua. “Ma per quale motivo seguono voi due?”
“Seguono principalmente me.” sospirò Amy. “Penso che stessi per diventare una di loro, ma l’intera razza degli Angeli Piangenti sparì in una crepa nel tempo. Dimenticati. Sembra che quelli che erano a New York sapessero cosa era successo.”
“Un angelo che ti guarda si pensa dia la sensazione di essere protetto. Suppongo non valga più adesso.” Commentò Mary.
Amy sorrise “Verissimo”

 

Amy fissò Mary per qualche altro secondo. “Sei una viaggatrice del tempo?”
“Per alcuni aspetti, sì.”
“Ma non sei un Signore del Tempo.”
Mary sorrise. “Perché non parliamo nel vostro salotto?”
Amy fece strada, tenendo cautamente il figlio tra le braccia.
“Quando avete deciso di adottare?” Chiese Mary.

“Rory ed io eravamo consapevoli che il Dottore non sarebbe potuto tornare indietro, e sapevamo che passare il resto delle nostre vite insieme era quello che avevamo sempre voluto. Abbiamo voluto qualcosa di costante nelle nostre vite, qualcosa che ci ricordasse che nonostante il Dottore fosse andato via potevamo ancora contare l’uno sull’altra. Anthony è entrato nelle nostre vite perché io e Rory volevamo un altro figlio. Sapendo che saremmo stati sempre con Anthony, e non avanti e indietro nel tempo, eravamo sicuri di poterlo crescere normalmente.” Ridacchiò “Nel modo più normale possibile.”

 

“Gli hai raccontato qualche storia, quindi? Sul Dottore?”
“Non ancora. Non è ancora arrivato all’età per capire quello che diciamo. Ma quando sarà penso lo faremo. Rory, lui, ehm…” Fece una pausa Amy. “Ha detto che quando noi ce ne saremo andati ed Anthony sarà ancora qui, avrà la stessa età di suo padre. Rory vorrebbe far sapere a Brian, suo padre, dove siamo, e Anthony sperò sarà in grado di spiegarglielo.”
“Sarà senza dubbio una questione complicata.” Affermò Mary.

“Altro che, viaggiare nel tempo è sempre complicato.”

 

“Allora, cosa fai nella tua vita quotidiana?” chiese curiosa Mary.
Amy sorrise. “Scrivo. Molto. Storie sulle mie avventure, storie su quello che sarebbe potuto succedere e su quello che sarebbe dovuto succedere. Li stiamo facendo pubblicare.”
“Sembra magnifico, Amelia.” Sorrise. “Ti si addice alla perfezione. Sono veramente felice di vedere come sei maturata in una giovane donna così splendida.”

Amy arrossì mentre il piccolo Anthony si era svegliato. Lo sguardo nei suoi occhietti la fece sorridere.
“Ti piacerebbe prenderlo in braccio?” Le chiese.
“Certo.” Mary allungò le braccia verso Anthony mentre Amy glielo passava.
La tata si alzò e iniziò a cullarlo. Il piccolo prese a ridacchiare verso Mary Poppins. E cercò più volte di afferrare il suo farfallino.
“Ecco qui! Non è buono come quello nella vecchia casa, ma è comunque delizioso.” Rory mise giù il vassoio con tè e biscotti.

Rory si mise poi vicino ad Amy e le stette affianco tutto il tempo mentre guardavano Anthony tra le braccia di Mary.
C’era qualcosa di straordinario per Amy e Rory nel vedere la tata dell’infanzia di Amy nuovamente davanti a loro. Era stata lei a dare la speranza ad Amy sul poter rivedere il Dottore. Era la stessa cosa che in questo momento pensava inconsciamente Amy, senza sapere che fosse possibile che anche lui stesse pensando la stessa cosa.

 

“È davvero curioso.” Disse Mary quando il piccolo riuscì ad acciuffare un capo del suo farfallino. “E si vede subito che adora afferrare le cose.”
“Già, gli piace proprio.” Rory si spostò per prenderlo in braccio e Mary glielo porse delicatamente.
“Oh, un momento.” Mary andò a prendere la sua borsa.
La mise sul tavolo e la aprì. Dopo alcuni secondi trovò un piccolo sonaglio d’argento che, pensava, sarebbe piaciuto al piccolo. Andando verso Anthony, agitò il giocattolo e fece ridere il bimbo. Subito lui si allungò a prenderlo e iniziò a scuoterlo con una certa veemenza.
“Posso vedere la mia stanza?” chiese Mary ad Amy e Rory.
“Certamente.” Amy si spostò. “Seguimi!”

La guidò alle stanze del piano superiore, e passarono davanti a quella dove Amy lavorava. Anche solo con un’occhiata Mary poté vedere quanto Amy stesse lavorando sodo – fogli pieni di storie e di racconti erano sparsi ovunque.

“Bene, eccoci arrivate.” Disse Amy aprendo una porta.
Mary entrò nella stanza. “È perfetta.”
Mise la sua borsa sul tavolino e la aprì. Amy guardò piena di stupore mentre Mary tirava fuori un appendiabiti e vi poneva il suo cappello.
“Quella borsa è più grande all’interno.” Rifletté Amy. “Proprio come con il Dottore.”
“Così mi è stato detto.” Disse Mary.
Il pianto del bambino catturò l’attenzione di Amy. “Un momento solo.”
“Certo, tranquilla.”

 

Mary si sistemò nella stanza e si diede una rinfrescata. Diede un'altra occhiata all’inquietante statua “angelo” seduta fuori e poi guardò verso il cielo.

“Oh, Dottore, se solo tu potessi vedere la tua Amelia adesso.”

 

 

 

 

(1)   Funny enough, it seems to work
Bene, questo “funny enough” mi ha tenuta un po’ in crisi, non sapendo quale fosse la traduzione più adatta e fosse strettamente necessario tenermi sul letterale nella traduzione di questa frase, ma spero di aver dato l’idea.

  
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