Quindici aprile: farfalle.
Mi sento stanca, sfibrata, frammentata;
nonostante il piacevole torpore del sonno indotto;
i pensieri gravano come macigni e si contorcono
creando nodi spessi e forti - non riesco a districarli;
l’atlante geme, scricchiola, incapace di sostenere
il peso del cranio pieno e pullulante di immagini, suoni, parole.
Però fuori il sole splende, sai?
Balugina su ogni superficie, in ogni volto, tra ogni sorriso;
e le farfalle frullano le indomite ali civettuole,
e, galleggiando di fiore in fiore,
baciano i loro petali color pastello.
Tutto splende;
magari
riuscirò a trovarne un barlume
anch’io,
di quel sole.
*