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Autore: nihaltali99    16/04/2014    4 recensioni
Finch è una ragazza timida e molto intelligente, ma soprattutto sola e adesso sta per raggiungere i famossisimi Hunger Games, perciò è sicura di andare a morte certa.
"Così la mia inutile vita si consumerà in un soffio, i favoriti mi cattureranno e se non lo faranno loro lo farà qualcun altro! Mi uccideranno e nessuno si ricorderà mai di me, per nessuno la mia vita avrà avuto un senso"
Fino a quando una notte non sogna un ragazzo, Laio. Laio è diverso da chiunque lei abbia mai incontrato, lui viene da un altro mondo e chi sa per quale motivo nei sogni la raggiunge. Anche lui è sempre stato solo, anche lui non è mai stato amato.
"Sono sempre stato solo, per mio padre sono un inetto, io non voglio uccidere, io non voglio essere come lui"
Forse è tutto solo un illusione, forse nulla è reale, ma se lo fosse?
Una fanfiction sulla coppia crossover FoxFace/Laio, spero vi piaccia :)
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Faccia di Volpe
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I due ragazzi si parlarono a lungo, si sentivano felici, era strano ma insieme stavano bene e diventavano ogni secondo più amici. Pian piano però i contorni delle cose sfumavano, e cominciarono a non sentire i loro corpi, se ne stavano andando. "Cosa succede?" chiese Finch preoccupata, Laio scosse la testa "No lo so..." le mani diventarono trasparenti "...stiamo scomparendo" erano sconvolti "E cosa ci succederà!?" domandò la ragazza tremante "Non preoccuparti" le appoggiò sulla guancia la mano quasi scomparsa "Probabilmente stiamo tornando a casa" le sorrise "Certo...casa" Finch abbassò lo sguardo "Comunque grazie" Laio ridacchio' "E di cosa?" Finch arrossi' "Di...non lo so...ma mi hai resa felice, mi sei stato amico" aveva una voglia matta di baciarlo, chi sa per quale motivo, scosse la testa "Come faccio a sapere se sei reale? Se non è stato tutto un sogno?" chiese la ragazza, Laio alzò gli occhi al cielo, come se stesse pensando "Uhm...ho trovato!" esclamò, Finch lo guardò confusa, il ragazzo sorrise e prese dalla cintola un pugnale, Finch rimase ancor più sorpresa "Che ci devi fare con un coltello!?" Laio non rispose, si recise un ricciolo biondo, poi lo mise tra le mani di Finch e le tagliò una piccola ciocca rossa che tenne per se, rimise il coltello al suo posto "Ecco fatto!" disse sorridendo, ma davanti alla faccia dubbiosa di lei si affrettò a spiegare "Se domani ci sveglieremo e avremo ancora tra le mani questi capelli...allora vorrà dire che non sarà stato solo un sogno" sorrise di nuovo e poi spari' e subito dopo anche Finch scomparve.

"Finch! Finch! Finch!" qualcuno urlava e sbatteva pugni contro la porta "Svegliati avanti!" la incito' la voce "Umpf..." disse la ragazza stiracchiandosi "Finch muoviti siamo quasi arrivati!" Finch sbuffo' "Ah sta zitto Mevis! Ora arrivo! Dammi un minuto!" gridò la ragazza ancora assonnata "Era ora!" ringhio' Mevis arrabbiato. Finch lo senti' allontanarsi e fece un sospiro di sollievo, fece per alzarsi, ma senti' tra le dita qualcosa di strano, era morbido, e si sfaldava tra le mani, guardò meglio, capelli, biondi precisamente, se li rigiro' tra le dita meravigliata "Ma allora Laio è vero" sussurrò. Una voce lievemente robotica annunciò "Mezz'ora all'arrivo! Mezz'ora all'arrivo! Tributi pronti! Tributi pronti!" sussulto' e subito corse a lavarsi e a vestirsi, infilò il grazioso vestito del giorno precedente, un'abitino bianco stretto in vita e con un'ampia e morbida gonna lunga fino alle ginocchia, e delle strette maniche bianche che arrivavano fino al gomito. Il giorno prima sua madre le aveva raccolto i capelli in una treccia; erano gli unici momenti in cui lei si sentiva davvero amata, pettinandole i capelli involontariamente la madre l'accarezzava e Finch fremeva di gioia a quel contantatto. Provo' a farsi una treccia, ma non appena passò una mano tra le ciocche una lacrima le rigo' il viso e fu costretta a rinunciare prima di scoppiare, così lasciò che i boccoli le cascassero sulle spalle in modo naturale, si fisso' allo specchio, era molto carina "Chi sa se a Laio piacessi così?" si chiese e abbozzo' un sorriso.
Apri' la porta e corse a fare colazione, non appena entrò nel vagone ristorante Mevis le si piazzo' davanti "Wow! È valsa la pena aspettare! Sei così bella" disse e si avvicinò più del dovuto, lei lo spinse via, ma non dopo aver ricevuto uno dei suoi disgustosi baci, corse a sedersi evitando i suoi sguardi pieni "d'amore". Per quanto ancora avrebbe resistito? Fortunatamente il treno arrivò cinque minuti in anticipo, così avrebbe avuto una scusa per allontanarsi da lui. Purtroppo non aveva fatto i conti con la folla adorante di Capitol City, che la travolse senza lasciarle nemmeno il tempo di respirare. Tutti le facevano domande che non riusciva a comprendere e nemmeno a sentire, alle quali rispose annuendo semplicemente, con tutta quella confusione non capiva più nulla.
In qualche modo quella giornata passò e Finch ne fu felice, finalmente avrebbe rivisto Laio, sentiva di non poter resistere senza, così strinse il sacchettino di cuoio dove aveva messo la ciocca bionda del ragazzo e si addormento' nella lussuossima stanza che le era stata assegnata a Capitol City, dimenticandosi del ragazzo orribile che dormiva nella stanza accanto.

Laio si svegliò di colpo e quasi cadde dalla branda del dormitorio comune, uno dei maestri stava sbattendo una spada contro uno scudo facendo un rumore terribile "Forza sveglia!" urlava, Laio sbadiglio' "Ma perché ci svegliano in questo modo!?" farfuglio' assonnato, Dohor ridacchio "Problemi femminuccia!?" chiese sfacciato, Laio lo guardo' seccato "No" gli disse sbuffando, si mise a sedere sulla branda "Ma che hai tra le mani!? Dove hai preso quei capelli!?" gli chiese Dohor ridendo, Laio lo guardo' confuso "Cosa...!?" si guardò le mani, stringeva una ciocca di capelli rossa, il suo cuore perse un battito "Finch" sussurrò, Dohor lo guardò divertito "Ti vedi di nascosto con una ragazza sfigato!?" Laio non ne pote' più, gli passò davanti come se non esistesse e corse a sistemarsi come se nulla fosse successo, stringeva ancora la ciocca tra le dita e si affrettò a metterla in una tasca della casacca, così lei gli sarebbe stata sempre vicina. Più passavano i giorni, più sentiva nostalgia di lei, adesso i suoi capelli erano in un piccolo sacchetto da cui non si separava mai, eppure lei non veniva, ogni notte aspettava con ansia il suo arrivo, ma lei non c'era. A volte credeva che non esistesse, ma poi toccava la ciocca e il suo cuore e i suoi sentimenti andavano in completa confusione e tempesta. Aveva provato a parlarne con Nihal, ma davanti alei si bloccava, quella ragazzina così triste in qualche modo gli somigliava e lui in qualche modo sentiva di provare qualcosa per lei. Ormai aveva scelto Nihal convinto che non avrebbe più rivisto Finch, ma poi era arrivato lui, il mago, che non solo con i suoi capelli rossi gli ricordava dolorosamente Finch, in più sentiva tra lui e Nihal un legame particolare, sapeva che la mezzelfo affermava di essere innamorata di uncavaliere di drago di nome Fen, ma ogni volta che vedeva quel rragazzo gli occhi le brillavano, e incredibilmente sorrideva, mentre in accademia lui non l'aveva mai vista felice. Si chiamava Sennar, era un amico d'infanzia di Nihal, da come lo definiva lei, ma si vedeva da chilometri che entrambi non erano completi se non erano insieme, Laio riusciva a sentire la forza del loro amore ed era geloso, ma anche arrabbiato, se Nihal era felice anche lui lo era e perciò si arrabbiava, perché non aveva il coraggio di ammettere il suo amore per Sennar e il ragazzo era troppo spaventato per dichiararsi, anche se a farsi avanti per litigare con Laio era sempre bravissimo, ma da un certo punto lo capiva, lui non poteva starle accanto mentre un perfetto sconosciuto si.
Daqquando aveva conosciuto Sennar era ricominciata la sua ossessione per Finch. Finalmente le sue preghiere furono esaurite, alla vigilia della sua prima battaglia, nella quale non avrebbe mai voluto combattere, ripenso' alla ragazza dai capelli rossi, erano passati mesi ormai, eppure quel viso era tutto per lui, così si addormento' col suo dolce ricordo.

Ed ecco finalmente quella stanza bianca tanto agognata, ed ecco formarsi la figura di quella dolce e bellissima ragazza, notò il suo meraviglioso sorriso, il viso di lei si accese non appena lo vide, gli corse in contro saltandogli letteralmente in braccio e stringendolo forte a se, Laio rimase sorpreso dell'improvvisa confidenza, ma in quel momento a nessuno dei due importava che si fossero visti una volta sola, dentro si conoscevano, dentro sentivano di amarsi "Sei venuto! Sei venuto!" esclamò Finch felice "Si, non potevo mancare" rispose lui stringendola ancora "Ma perché mi hai fatto aspettare così tanto? Perché tutti questi mesi?" chiese il ragazzo, lei si staccò leggermente "Come...ma ci siamo visti ieri! Cosa dici?"

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! :) lo so! Lo so! Non aggiorno da un secolo come minimo! Spero di non avervi delusi allora! ;) Nel prossimo si svelerà più o meno il mistero del tempo...e...arriverà il tanto desiserato (o almeno da me ^-^) bacio!!! ;) Bacionionioni! E alla prossima ;)
  
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