Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: rhys89    19/04/2014    1 recensioni
E se, per uno stupido errore, Natsu diventasse una ragazza… e non ricordasse più di essere stato un uomo?
Di fianco ad Happy, nel punto esatto dove poco prima si era fermato Natsu, c’è una ragazza dai capelli rosa che indossa i suoi stessi vestiti e si guarda intorno stranita.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Gray Fullbuster, Happy, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Angolino dell'autrice

Buonsalve e buona Pasqua!! ^-^
Ok, in effetti avrei voluto aspettare di averla già conclusa su computer, prima di iniziare a postarla... ma siccome la pazienza non è una delle mie migliori virtù, ho raggiunto il compromesso con me stessa di pubblicarne un capitolo a settimana da oggi: in totale saranno quattro capitoli di cui due già pronti, un terzo quasi finito e poi l'ultimo da scrivere.
Spero davvero di non interrompermi e di pubblicare tutti i sabati, ma in caso contrario vi chiedo scusa fin da subito! ^_^"
Per il resto che dire... è la prima gender bender che scrivo, quindi non so cosa ne è venuto - e ne verrà - fuori... a voi l'ardua sentenza! ^_-
Questa storiella è ambientata in un punto imprecisato prima dei sette anni di vuoto e dopo la sconfitta di Deliora... ma per il resto gli accenni alla trama di Fairy Tail sono minimi.
Un piccolo, importantissimo appunto: come avrete visto dall'introduzione, Natsu in questa storia ha perso/perderà i suoi ricordi. Ecco, io volevo solo farvi presente che il carattere di una persona è di base lo stesso fin dalla nascita, ma più che altro il modo di fare, di rapportarsi con gli altri e - talvolta - anche di pensare, sono influenzati in massima parte dal suo vissuto. Tutto questo per dirvi che, se Natsu vi sembrerà a tratti OOC... bhé, sappiate che è una cosa voluta. Tutto qui.
Il POV è quello di Gray e... niente, credo sia tutto. Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno e/o commenteranno, spero di non deludervi!

Buona lettura a tutti! ^_^



Capitolo 1
Una ricompensa inaspettata

La nuova missione si è rivelata più semplice del previsto, alla fine, nonostante le premesse burrascose.
Chi l’avrebbe mai detto che tu e Testa a Fiammifero sareste riusciti a stare insieme per ben quattro giorni senza distruggere – quasi – niente?
«E questo è l’ultimo.» Sta dicendo proprio Natsu, infilando l’ennesimo libro antico in una sacca già piena fino a scoppiare. «Andiamo a riscuotere la ricompensa, Happy!» Esclama poi tutto contento.
«Aye sir!» Gli fa subito eco l’exceed.
«Pervertito, vieni anche tu?» Ti chiede poi con un ghigno, guardandoti da sopra la spalla.
In effetti però – ti ritrovi a pensare mentre una vena inizia a pulsarti in fronte per l’irritazione – faresti meglio ad aspettare di essere tornato alla gilda, prima di cantar vittoria.
«Che hai detto, idiota?» Gli urli contro, strattonandolo per il gilet.
«Che devi rivestirti, pervertito!» Ti rimbecca lui con lo stesso tono.
Oh merda!
Lasci subito la presa e recuperi maglia, giacca e pantaloni, rimettendoteli in fretta e furia sotto lo sguardo divertito dei tuoi nakama prima di incamminarti con loro verso il negozio del vostro cliente.

«È un po’ inquietante, non è vero?» Sussurra Happy una volta varcata la soglia, volando più vicino a Natsu.
In effetti non puoi certo dargli torto.
Superate un mucchietto di quelle che hanno tutta l’aria di essere teste di coniglio avvizzite e raggiungete il piccolo bancone in ferro battuto.
«Oh, li avete già recuperati?» Esclama deliziato il proprietario, vedendovi arrivare.
Buffo come quell’uomo sembri tanto normale, vista tutta la robaccia che tiene in negozio.
Poggiate di fronte a lui entrambe le borse stracolme di libri e «Ci sono tutti, può controllare.» ribatti con un mezzo sorriso, massaggiandoti piano la spalla su cui avevi tenuto il peso.
Lo vedi annuire senza nemmeno guardarvi, felice come un bambino a Natale, poi si scusa e sparisce un momento nel retro.
Quando ritorna ha in mano, oltre al sacchetto con il compenso pattuito, anche due boccette di vetro e quello che ha tutta l’aria di essere un…
«Pesce!» Urla qualcuno a caso da dietro le tue spalle, fiondandosi sul regalo con la bava alla bocca.
Il signor Takano sorride al gatto e poi si rivolge a voi.
«Ecco la ricompensa» e mette i soldi sul ripiano «e un piccolo extra, per lo splendido lavoro.» aggiunge, porgendovi anche le due ampolle.
Ne prendi una e guardi sospettoso il liquido azzurro all’interno, ma inaspettatamente è Salamander a dar voce alla tua domanda.
«Che cos’è?» Chiede a bruciapelo, stappando la sua fiala per annusarne il contenuto.
«Oh, è una semplice pozione ricostituente di mia produzione.» Vi spiega. «Niente di speciale, ma dovrebbe aiutarvi a recuperare un po’ di energie per il viaggio di ritorno.» Conclude stringendosi nelle spalle, iniziando poi a disporre i libri davanti a sé per ammirarli meglio.
Tu e Natsu vi guardate di sottecchi e poi sorridete complici: queste piccole premure fanno sempre piacere.
Così, dopo aver ringraziato il vostro cliente – «Grazie a voi!» – uscite di nuovo all’aria aperta, godendovi il tiepido sole del primo pomeriggio e, soprattutto, l’idea che presto sarete di nuovo a casa.

Non avete fatto neanche cento metri che senti Happy chiedere «Neh Natsu, com’è?» e i passi dietro di te fermarsi all’improvviso. Ti volti quindi verso i tuoi nakama e vedi che, come prevedibile, Testa a Fiammifero ha già tracannato tutta la sua pozione e ora sta osservando il contenitore vuoto con aria piuttosto stupida.
«Dall’odore speravo meglio.» Sentenzia dopo un po’, l’espressione vagamente delusa.
“Almeno non sembra cattiva.” Ti ritrovi a pensare, sollevato: a volte quegli intrugli energetici sono a dir poco disgustosi.
Stappi la tua boccetta e fai per berla, quando Happy interrompe all’improvviso i suoi sproloqui su quanto invece fosse buono il suo pesce per lanciare un grido acuto.
Ma che diavolo…
Lasci cadere l’ampolla e ti metti subito in posizione di difesa, guardandoti intorno in cerca di eventuali nemici… ma, a parte un paio di ragazzi piuttosto distanti e una signora che vi ha lanciato un’occhiataccia prima di riprendere a camminare, la strada è deserta.
Controlli ancora per qualche secondo, poi sospiri e ti rilassi: falso allarme.
Fai per chiedere all’exceed cosa diamine avesse da agitarsi tanto, quando… quando lo vedi con i tuoi occhi.
Oh porca…
Di fianco ad Happy, nel punto esatto dove poco prima si era fermato Natsu, c’è una ragazza dai capelli rosa che indossa i suoi stessi vestiti e si guarda intorno stranita.
Questo è un incubo… deve esserlo!
«N-Natsu…» Provi a chiamarlo – a chiamarla… insomma, ad attirare la sua attenzione – sperando forse che il tuo amico si metta a ridere e torni improvvisamente normale.
Quando invece non ricevi risposta ti avvicini e le tocchi piano un braccio, ma a quel contatto inaspettato la vedi sussultare e ritirarsi istintivamente.
Brutto, bruttissimo segno.
«Natsu… sei tu?» Chiedi ancora col tono più rassicurante che riesci a trovare, allontanandoti intanto di un passo per non spaventarla.
E cercando di non pensare a quanto suoni strana quest’ultima parte.
Lei sbatte un paio di volte le palpebre e «Dici a me?» domanda innocentemente, indicandosi col dito.
Ma prima che tu possa rispondere – prima che tu possa sapere cosa rispondere – un mini proiettile blu si fionda in lacrime tra le sue braccia.
«Natsu! Che ti è successo?» Mugola Happy con voce rotta e Natsu, – ammesso e non concesso che quella ragazza sia davvero lui – dopo un primo momento di esitazione, sorride intenerita e se lo stringe contro.
«No, non piangere…» Sussurra cullandolo dolcemente, alzando poi gli occhi verso di te in una muta richiesta di aiuto.
E tu saresti davvero felice di darle una mano… se solo sapessi come fare.
Che situazione del cazzo…
Ti passi nervosamente le dita tra i capelli, cercando di pensare più in fretta che puoi… e poi la tua attenzione viene attirata dai frammenti di vetro sparsi in terra poco lontano, sopra un rimasuglio di liquido azzurrognolo.
Ma certo!
«Happy, ora calmati… credo di aver capito cos’è successo.» Gli dici, aspettando paziente che l’exceed alzi i suoi occhioni lucidi su di te prima di continuare.
Poi, guardando alternativamente lui e Natsu, spieghi che deve essere stato quell’intruglio energizzante – o presunto tale – che vi ha dato il vostro cliente a fare… quello.
«Quindi quella pozione mi ha… mi ha fatto perdere la memoria e mi ha anche… trasformata?» Ricapitola la ragazza dopo alcuni secondi di silenzio attonito.
«È l’unica spiegazione possibile.» Confermi, stringendoti nelle spalle. «So che è difficile da credere, ma…»
Lei però scuote decisa la testa e «No, non è quello…» ti interrompe. «Voglio dire,» si corregge «la parte dell’essere in realtà un ragazzo è… bhé, assurda, ma… ma voi due, io…» si ferma un momento e si mordicchia il labbro inferiore, forse cercando le parole giuste per spiegarsi «I vostri volti mi sono familiari.» dice poi, semplicemente. «In un certo senso io so di conoscervi… anche se non mi ricordo nemmeno come vi chiamate.» Conclude mesta. «O come mi chiamo io.» Aggiunge in un soffio appena percettibile, l’aria talmente afflitta che l’unica cosa che vuoi, adesso, è tirarla su di morale.
E anche Happy deve pensarla allo stesso modo, perché le tocca piano il viso con la zampa per attirare la sua attenzione.
«Tu sei Natsu.» Le dice poi con un gran sorriso. «Natsu Dragneel. Io sono Happy e lui» e qui ti indica «è Gray. Siamo tuoi nakama, perché facciamo tutti parte di Fairy Tail.»
«F-Fairy Tail?» Mormora lei, confusa.
«È la nostra gilda.» Le spieghi allora, intromettendoti nella conversazione. «Una gilda di maghi.» Specifichi poi.
La vedi sgranare appena gli occhi, poi «Ehm… Gray?» ti chiama, titubante.
Le sorridi incoraggiante.
«Dimmi.»
«Ecco… non sarebbe meglio se ti rivestissi?»
Ah!
Ti affretti a raccogliere i tuoi vestiti e li indossi il più velocemente possibile, imbarazzato a morte, saltellando per infilarti i pantaloni mentre Natsu ride di gusto. Quando poi hai messo anche il resto ti volti a lanciarle un’occhiataccia, ma…
«Come sei buffo!» Esclama lei, sorridendo divertita mentre Happy le svolazza accanto.
E nonostante tutto sei talmente sollevato che abbia abbandonato l’aria depressa di poco fa che non puoi fare a meno di sorriderle a tua volta.
Poi il tuo sguardo cade inevitabilmente più in basso… e allora ti accorgi subito di un particolare che prima, con l’exceed a fare da scudo, non avevi notato. Così, con la sgradevole sensazione di essere miseramente arrossito, volti la testa di lato e ti togli di nuovo la giacca per poi passarla a lei.
«Mettitela.» Borbotti senza guardarla.
«E perché?»
Perché quel dannato gilet non copre assolutamente niente!
«Perché è meglio così… fidati
Natsu non ribatte ma probabilmente ha capito da sola, perché un momento dopo la senti sfilarti il capo dalle mani. Solo allora ti giri di nuovo verso di lei.
Lei che, avvolta nel tuo giubbotto, sembra ancora più piccola.
Sorridi intenerito nel vederla combattere con le maniche troppo lunghe – il vecchio Natsu ti avrebbe arrostito per un simile affronto – e ti avvicini per aiutarla a sistemarle.
«Ecco fatto.» Mormori dopo aver rimboccato anche la seconda, ricevendo in cambio un sorriso riconoscente.
Poi, di comune accordo, tornate nel negozio di prima a chiedere spiegazioni al vostro cliente.
Sperando con tutto il cuore che lui sappia cosa fare.

Quando il signor Takano si accorge di te, ti saluta con un gran sorriso.
«Salve!» Esclama allegramente. «Avete dimenticato qualco…» Alla vista di Natsu, però, il poveretto sbianca come un cencio e «Oh santo… aspettate qui.» borbotta, prima di sparire in fretta e furia nel retrobottega.
Lasciandovi soli come degli imbecilli.
Rimanete lì impalati per qualche minuto, guardandovi intorno vostro malgrado per passare il tempo, quando vedi una ragazza avvicinarsi al bancone. Non sembra una cliente – anche perché sarebbe dal lato sbagliato, rifletti poi – e quindi decidi di rivolgerti a lei: dopotutto, se lavora qui, conoscerà la merce del negozio… no?
«Salve.» Esordisci, per attirare la sua attenzione.
La ragazza sorride cordiale e «Salve! Posso aiutarvi?» chiede.
Sorridi anche tu.
«Spero proprio di sì.» Ribatti. E, in breve, le spieghi qual è il vostro problema.
Lei non ti interrompe neanche una volta, ma ad ogni nuovo particolare si fa più corrucciata e, alla fine, sospira profondamente.
«Temo che vi siate cacciati in un bel guaio…» Mormora, e il suo tono cupo non promette nulla di buono.
Tanto che Natsu, al tuo fianco, si stringe al petto un Happy decisamente ansioso.
In effetti anche tu hai un pessimo presentimento.
«G-guaio?» Balbetti.
La vedi annuire con aria grave, poi «Già.» conferma. «Non so come sia potuto accadere, ma siete vittime di un incantesimo davvero potente… tanto potente che spezzarlo è quasi impossibile. Ma…» aggiunge, dopo una pausa ad effetto che vi ha fatto rabbrividire fin dentro le ossa «un modo c’è, per fortuna.»
Sospiri di sollievo.
«E sarebbe?» Chiede Natsu, impaziente.
Sorridi: almeno in quello è rimasto sempre il solito.
Ma il sorriso ti muore presto sulle labbra.
«Il bacio del vero amore.» Sentenzia la giovane in un sussurro, guardandovi intensamente.
Il bacio… ma stiamo scherzando?
«Il cosa?» Esclami con voce strozzata, mentre l’exceed dà delle leggere pacche sulla schiena alla tua compagna, cui era andata di traverso la saliva per la sorpresa.
Prima che la negoziante possa rispondervi, però, vedete il signor Takano che torna a grandi passi verso di voi e «Kaoru!» esclama arrabbiato, facendola sobbalzare come una bambina sorpresa con le mani nella marmellata.
«Sì, papà?» Domanda con fare innocente, abbandonando all’istante i modi seriosi di poco fa… ma l’uomo non si lascia ingannare da quel faccino d’angelo.
«Per l’ultima volta: smettila di spaventare i clienti con le tue sciocchezze!» La rimprovera, prima di girarsi verso di voi. «Le mie scuse,» mormora dispiaciuto, mentre la figlia – dopo una linguaccia – sparisce silenziosa così com’era apparsa «ero andato a controllare in magazzino e… non so come dirvelo… Vedete, io credevo fosse una semplice pozione energizzante – è per quello che ve l’ho regalata – ma… ecco, come vi dicevo sono stato in magazzino e… a quanto pare qualcuno ha scambiato le casse. E la colpa è anche mia per non aver controllato bene l’etichetta, certo, ma…»
«Insomma, vuole dirci che diamine era l’intruglio che ci ha dato sì o no?» Sbotti, ancora irritato per essere stato bellamente preso in giro da quella mocciosa.
«C-certo. Ecco… quella era una pozione per cambiare sesso.» Vi rivela infine, asciugandosi il sudore con un fazzoletto.
Ti sbatti una mano alla fronte, esasperato.
«Questo l’avevamo notato da soli, grazie.» Commenti sarcastico. «Anche se non ho capito perché diamine tiene…»
Ma Natsu si intromette prima che tu possa aggiungere altro e «Ma allora come mai ho perso la memoria?» gli domanda a bruciapelo.
Sbuffi irritato per l’interruzione, ma lasci correre: in fondo è lei quella coinvolta in prima persona.
A quella rivelazione, però, l’uomo la guarda sorpreso.
«Hai perso la memoria?» Ripete, come per essere sicuro di aver capito bene. E quando lei conferma con un gesto del capo «Uhm, certo che siete sfortunati.» commenta piano, quasi parlando tra sé.
«In che senso?» Chiede ancora la ragazza.
«Ecco… la perdita di memoria è solo un… diciamo effetto collaterale, che si verifica nei rari casi in cui l’organismo della persona che assume la pozione cerchi di combatterne l’incantesimo. Comunque,» riprende subito, prima che iniziate a preoccuparvi sul serio «la buona notizia è che, ovviamente, produco anche la contro-pozione che ripristinerà tutto, sia la trasformazione che la perdita di memoria.»
Un enorme sospiro di sollievo esce all’unisono dalle vostre tre bocche, facendo sorridere il proprietario…
«Ottimo.» Dici quindi, sbrigativo. «Allora potrebbe darcene una, per favore? Così possiamo andarcene…»
… che però, a quelle parole, si gratta la testa imbarazzato.
Oddio che altro c’è, ancora?
«Ehm, vedete… il fatto è che io ho… ecco, ho esaurito le scorte. Ma ho già ordinato altri ingredienti!» Aggiunge in fretta, spaventato dal tuo sguardo omicida. «Arriveranno al massimo entro un paio di giorni, poi ce ne vorrà circa un altro per la preparazione… Vi prego di avere pazienza fino a quel momento.» Conclude, con aria tanto contrita che la tua rabbia si sopisce del tutto: dopotutto non vi ha certo causato problemi di proposito, e poi la situazione non è grave come temevi all’inizio, anzi…
Anche i tuoi compagni devono pensarla allo stesso modo, perché Natsu «Bhé, se si tratta solo di qualche giorno direi che possiamo aspettare…» lo rassicura dopo qualche momento di esitazione, guardando sia te che Happy come per chiedervi conferma.
Non che abbiate chissà quali alternative, in effetti…
Il signor Takano le sorride riconoscente.
«Naturalmente il vostro soggiorno qui sarà a mie spese.» Dice poi in tono pratico, ignorando le vostre – flebili – proteste. «C’è una locanda, qui vicino, dove mi conoscono: consegnate questo» e vi porge un foglio in cui scarabocchia in fretta un paio di righe per poi firmarle «al gestore, e ditegli di mettere la camera e i pasti sul mio conto.»
Prendete il foglietto e ringraziate, ma prima che possiate uscire l’uomo vi richiama.
«Aspettate!» Esclama, prima di sparire di nuovo nel retro.
Quando – dopo pochi minuti – torna, porge a Natsu un sacchetto piuttosto voluminoso.
«Sono alcuni vestiti di mia figlia.» Le spiega con un sorriso. «Avete più o meno la stessa taglia, quindi dovrebbero andarti bene.»
La ragazza accetta riconoscente il pensiero, poi raggiunge te ed Happy ancora fermi sulla porta e, dopo aver salutato, uscite insieme dal negozio.

Una volta fuori vi incamminate in silenzio verso la locanda indicatavi, ciascuno perso nei propri pensieri. Per quanto ti riguarda, temi che a Fairy Tail possano preoccuparsi, non vedendovi tornare: è vero che il signor Takano ha parlato di soli tre giorni al massimo, ma gli imprevisti possono capitare – lo sai per esperienza – e una settimana o più di ritardo, in missioni brevi come questa, non passa certo inosservata…
L’idea giusta ti viene all’improvviso, chiara e semplice, e allora ti fermi tanto di scatto che i tuoi nakama quasi ti finiscono addosso.
«Ehi, che ti prende?» Domanda Natsu, sorpresa da quella brusca frenata.
Scuoti la testa senza risponderle, invece ti rivolgi ad Happy.
«Ehi Happy, te la sentiresti di andare fino alla gilda ad avvertire il vecchio e gli altri di quel che è successo?» Gli chiedi: in volo lui potrebbe raggiungere Magnolia molto più velocemente di qualsiasi corriere, senza contare che sarebbe decisamente più affidabile. Inoltre, al contrario di un piccione viaggiatore, saprebbe rispondere a tutte le loro domande e tranquillizzarli molto meglio di un messaggio scritto…
Ma d’altro canto sai bene quanto gli costi separarsi da Natsu, così, vedendolo esitare, stai quasi per rassicurarlo e dirgli che troverete qualche altra soluzione… quando lui sorride e «Aye sir!» esclama contento, facendo una piroetta a mezz’aria.
“Forse è fiero di avere finalmente una missione personale da portare a termine.” Rifletti, sorpreso dalla sua reazione.
Poi, dopo un ultimo abbraccio a Natsu, vi saluta entrambi e vola via.
«Mi mancherà quel piccoletto.» Mormora dispiaciuta la ragazza, dopo qualche secondo di silenzio.
Sorridi: neanche la perdita di memoria è riuscita a spezzare il loro legame.
«Lo rivedrai tra qualche giorno.» La rassicuri, stringendole piano una spalla.
Continuate a guardare l’exceed allontanarsi sempre di più nel cielo azzurro, fino a sparire oltre l’orizzonte.
   
 
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