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Autore: Sweet black    20/04/2014    3 recensioni
[Fa parte della serie: "Un equivoco momentaneo, una conseguenza continua, due eterni eroi"]
Cosa accadrebbe se Goku, pur di farsi perdonare dalla moglie, fosse "costretto" a diventare momentaneamente Great Saiyaman?
Cosa ne penserà Gohan? E Chichi?
Il nostro eroe combinerà qualche guaio? O sarà principalmente Gohan a pagarne le conseguenze?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Videl | Coppie: Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Momentaneamente Great Saiyaman



Capitolo 3

-Oh no! Cosa faccio adesso? Devo avvisare assolutamente Gohan!- Fece Goku saltellando a destra e a sinistra, in un evidente richiesta di aiuto dalla moglie.

-No! Non hai sentito? Non c'è tempo, devi andare subito lì- gli mise fretta.

-M-ma Gohan ha detto...-

-No, sbrigati!- lo interruppe.

-Si, ma...- volse lo sguardo in basso. -...  E noi due?-.

 

-Io volevo che questo fosse il nostro pomeriggio speciale!- sorrise un po' amaramente e un po' fra sé e sé.

Chichi gli sorrise a sua volta:-Non fa niente sono abituata a vederti scomparire di tanto in tanto, avremo altre occasioni... Ora vai e, mi raccomando, non mettere nei casini Gohan!-

-Ma...-

-Niente storie!- lo spinse lei.

Goku prese il volo, non convinto che quello fosse il miglior modo di risolvere la situazione.

Si allontanò dalla moglie, in un primo momento guardandola, poi proseguendo dritto per la sua strada.

 

Si fermò.

Scese in picchiata e poi risalì.

Tornò indietro.

 

-Goku! Vai!- lo incitò, senza però non aver notato che l'uomo teneva qualcosa nascosto dietro alla schiena.

All'improvviso le porse un mazzo di margherite, sussurrandole un debole "scusami ancora, tesoro".

Si rialzò in volo e si allontanò, lasciandola sola.

Alle volte sapeva essere proprio innocentemente romantico...

 

*****

 

L' edificio centrale... L'edificio centrale, si... Ma qual era l'edificio centrale?

Goku si guardò in torno: i palazzi erano tutti uguali, in quella situazione sarebbe stato impossibile trovare il posto giusto. E poi... 

Come si doveva comportare? Lui non era il vero Great Saiyaman e Gohan non gli aveva spiegato molto. 

Però il succo della faccenda era un altro: doveva salvare delle persone!

 

Prese quota, pensando che almeno dall'alto avrebbe avuto una visuale più ampia della grande città.

Notò subito una consistente folla di persone, a pochi isolati di distanza, e un gran numero di auto della polizia.

-Forse è lì- intuì, dirigendosi velocemente sul posto.

 

-B-buon giorno... È successo qualcosa?- domandò impacciato, appena toccò terra.

-Finalmente! Great Saiyaman, sei arrivato! Il malvivente è al quindicesimo piano, abbiamo fatto evacuare tutti, ma c'è assolutamente bisogno del tuo intervento!- lo assalì il capo della polizia.

-Eh? Io? C-cosa dovrei fare?- rispose spiazzato, ringraziando il casco che copriva la sua espressione di disagio.

-Fai come al solito! Ferma quel pazzo, Videl è già lì, ma potrebbe essere in difficoltà-.

Il provvisorio Great Saiyaman annuì e si apprestò ad entrare nell'edificio.

 

Dopotutto indossando quel costume aveva completamente assorbito tutte le responsabilità che ne conseguivano, e oltretutto aveva già salvato il mondo numerose volte... Di sicuro catturare un criminale sarebbe stata una passeggiata!

 

-Non ti sembra che oggi Great Saiyaman sia un po' strano? Magari non si sente tanto bene...-il capo della polizia si rivolse ad un suo collega.

-Già... Ha notato che non ha nemmeno fatto il suo solito balletto stravagante? Deve stare proprio male!- rispose questo.

 

Al piano terra, da dove entrò Goku, c'era quella che appariva come una lussuosa reception. Tuttavia era completamente deserta.

-Quel tizio ha detto che è al quindicesimo piano che devo andare...- disse. -Vuol dire che prenderò l'ascensore... Non vorrei che il vestito si impigliasse da qualche parte e che si strappasse, mentre corro per le scale- considerò, mentre premeva il tasto di chiamata per l'ascensore.

Le porte si aprirono.

-Che fortuna! È già qui!- sorrise salendo e poi premendo il tasto del quindicesimo piano.

 

Le porte si riaprirono e l'ascensore segnò che era arrivato al piano desiderato.

Uscì, guardandosi intorno: c'era un lungo corridoio, perciò poteva andare sia a destra che a sinistra... Ma qual era la direzione giusta? Lì intorno c'erano solo uffici!

La cosa più ovvia da fare era localizzare l'aura del malvivente, però non era certo che l'avrebbe trovata... Era probabile che quel tizio avesse un ki molto debole, facile da confondere nell'insieme delle persone al di fuori dell'edificio, quindici piani più in basso.

Comunque fare un tentativo non era una cattiva idea...

 

Si concentrò al massimo, chiuse gli occhi e avvertì subito una presenza in rapido avvicinamento.

Si girò di scatto.

Qualcuno, con una forza leggermente al di sopra del normale, stava salendo di corsa le scale.

 

-Videl?- fece sorpreso. -Ciao!- salutò allegramente l'uomo, dimenticandosi per un momento che indossava il costume del figlio.

-Ciao un corno!- rispose questa, sedendosi a terra evidentemente sfinita. -Come... hai fatto... a superarmi, Gohan?- chiese con affanno.

-Eh? Io? Ho preso l'ascensore! Però io non sono...-

-Idiota!- lo interruppe malamente lei.

 

Goku fu sorpreso di come Videl trattasse male Suo figlio, pur non essendo lui, in quel momento... Ma era sempre così?

-Potevi rimanere... bloccato...-gli fece notare, mentre ancora riprendeva fiato. -O qualcuno poteva tenderti... una trappola! Sei veramente... uno stupido!-.

 

Ora il saiyan era ancora più sorpreso: Videl era scontrosa, questo si, ma in realtà si preoccupava per suo figlio... che ci fosse qualcosa sotto?

Sorrise.

-Non ti preoccupare, nulla può fermarmi!- esclamò.

-Forza, andiamo- si alzò lei, pronta per fare strada.

 

-Eccoti qui, razza di malvivente!-esclamò coraggiosa, la ragazza, quando entrando in un ufficio notò una figura dietro un pilastro.

Goku non poté fare a meno di considerare la giovane molto coraggiosa... Quasi quasi gli ricordava la sua Chichi!

-Videl! Eccoti qui finalmente! Ti aspettavo tesoro- fece il tizio misterioso, con tono molto poco normale.

-Tesoro? Tesoro a chi?! Chi ti credi di essere?- sbottò questa.

-Avevo espressamente chiesto che venissi qui, sola... E invece ti sei portata quel pagliaccio- l'uomo uscì da dietro la colonna, mostrando il suo volto, non inaspettatamente, poco affidabile.

 

Era un tipo sui trent'anni, non molto alto e con un espressione strana in volto; teneva in mano qualcosa che sembrava un pulsante, mentre dalla tasca della felpa gli usciva il manico di una pistola. In conclusione era armato, ma Videl questo già lo sapeva.

 

-Non mi piace quando qualcuno disubbidisce ai miei ordini- continuò questo.

-Sai cosa me ne importa!- gli rispose Videl.

-Attenta tesoro, se ti comporti così qualcuno potrebbe finire male- fece, ridendo e mostrando il pulsante, probabile detonatore per le bombe lì piazzate. -E tu, damerino colorato, non dici nulla? Sapete già che ho piazzato dell'esplosivo qui in giro e che, se non fate quello che vi dico, faccio saltare in aria tutti, no?-.

Goku strinse i pugni e lo guardò trucemente: avrebbe potuto metterlo KO con un calcio o un semplice pugno, ma c'era il rischio che quel malvivente azionasse le bombe.

-Cara la mia Videl, hai pensato alla mia proposta?- parlò di nuovo l'uomo armato.

-Proposta? Quale proposta?-

-Oh... Non te l'hanno detto gli sbirri la sotto?- sghignazzò questo. -Se vuoi posso evitare di far esplodere questo edificio, ad una condizione sola-.

-Parla!-

-Tu, cara, dovrai diventare mia moglie... Qui... Subito- sghignazzò di nuovo, facendo sgranare gli occhi a Videl e allo stesso Goku.

 

-Eh? Ehi, amico.. Ti dò un consiglio: arrenditi subito. Quello che dici non ha senso!-intervenne il provvisorio Great Saiyaman. -Credi davvero che Videl accetterà una cosa simile? E poi come diavolo fa a sposarti qui, adesso?-.

-Questi sono problemi vostri... Vi ricordo che io...-

-Lo abbiamo capito che puoi far saltare in aria tutti, ma stai pur certo che non accetterò mai una cosa così folle!- sbottò ancora, lei. -Hai come minimo sedici anni in più di me e poi, io, sono già impegnata!-

-Impegnata?!- fece il tipo losco. -E con chi?- continuò.

 

Quella che sembrava una situazione delicata stava diventando un botta e risposta molto strano, così strano che anche un tipo come Goku lo avrebbe notato subito.

 

-Con lui!- Videl indicò inaspettatamente Goku che, a dir poco sorpreso, sgranò gli occhi.

 

Hai capito suo figlio! Sembrava sempre indaffarato e preoccupato per la scuola, ma in realtà si divertiva eccome...

 

-Ehm... Si, è vero!- confermò Goku, convinto.

Anche Videl annuì, ma proprio in quel momento l'uomo prese la pistola e la puntò contro Great Saiyaman.

-Voglio vedere se sarai ancora impegnata dopo che l'avrò ammazzato davanti ai tuoi occhi...- gridò follemente.

-Pazzo!!!- gli gridò Videl. -Cosa credi di fare?!- continuò, consapevole che nemmeno un proiettile avrebbe scalfito il suo amato Gohan.

Per tutta risposta l'uomo premette il grilletto, facendo partire il colpo.

Videl non riuscì a trattenersi dal sobbalzare, mentre Great Saiyaman afferrava la pallottola al volo e si lanciava contro l'avversario colpendolo alle spalle e facendolo svenire.

 

-Ora siamo sicuri che non farà esplodere nulla- disse poi, togliendogli di mano quel pulsante apparentemente tremendo.

-A-accipicchia!- Videl sbatté per qualche volta le palpebre, incredula. -Non sei mai stato così veloce- notò ancora confusa. -Non ti ho praticamente visto!-.

-Ah, beh... Diciamo che volevo concludere in fretta- ammise, lasciando andare il corpo svenuto del malvivente a terra.

E in effetti era realmente così: Goku non vedeva l'ora di tornare a casa e togliersi quel vestito, per riprendere la sua normalissima vita da eroe.

-Sei stato anche insolitamente cruento, non che la cosa mi dispiaccia...-

-Ha tentato di ucciderci... Ed era un tipo pericoloso, perciò l'ho sistemato in questo modo- osservò. -Bene, ora ci pensi tu? Io torno a casa, ciao!- e fece per andarsene.

 

Non appena passò di fianco alla ragazza, però, questa lo fermò prendendogli il braccio.

-A-Aspetta!- arrossì, sotto lo sguardo stupefatto di Goku.

Suo figlio faceva quell'effetto a tutte le ragazze?

 

-Praticamente mi hai salvato la vita un'altra volta... Perciò... Perciò mi devo sdebitare- lo fissò negli occhi, anche se realmente non poteva vederli, perché era coperto dal casco.

-Ehm... No, tranquilla, non ce n'è bisogno!- tentò di farla desistere.

 

Doveva andarsene, e in fretta anche! Non poteva dire a Videl che in realtà lui non era Gohan, perché era sicuro che, dopo aver praticamente detto che stavano insieme, pur non sapendone nulla, si sarebbe vergognata a morte nello scoprire che in realtà lui era Goku, però non poteva nemmeno lasciare che lei...

-Videl, davvero... Devo andare, mi aspettano a casa!- insistette.

-Un attimino ancora... Ti prego!- supplicò con occhi dolci. -Prima hai confermato che stiamo insieme ed... ecco... vorrei sapere se era solo per impressionare quel tipo o... lo pensi veramente...- chiese con non poco imbarazzo.

-Ehm... Io... Beh... Non saprei... Lo penso, credo-disse stupidamente.

Quel vestito cominciava a stargli veramente stretto. 

Stava probabilmente mettendo nei guai suo figlio, dicendo cose che Gohan poteva anche non pensare...

Come avrebbe fatto a spiegargli che lo aveva impersonato nella lotta al crimine, senza prima avvisarlo?! Voleva che la cosa rimanesse segreta, ma di quel passo avrebbe dovuto per forza rivelargli tutto!

 

Videl si avvicinò di più a lui, e gli appoggiò due mani sui pettorali.

-La tua voce oggi è così diversa, ma così calda...- sussurrò, facendo violentemente arrossire l'uomo.

Accidenti, ma in che razza di situazione si era cacciato? Stava si impersonando suo figlio, nel peggiore dei modi, ed in più gli stava fregando la ragazza, tradendo di conseguenza sua moglie...Tutto ciò non aveva senso!

Se solo non si fosse messo in testa di indossare quel costume...

 

-Io Videl, non posso!- esclamò indietreggiando, per poi scappare via, lasciando la ragazza con un palmo di naso.
 

*****

 

-Papà! Sei tornato finalmente! Ma si può sapere dove sei stato?- lo assalì di domande Gohan, non appena varcò la soglia di casa.

-La mamma è tornata?- chiese invece Goku.

-Si, ma tu... Dove sei stato? Il mio costume... Non si è rovinato, vero?-

-No, non ti preoccupare- gli rispose con tono pacato, chiudendo la porta e restituendogli immediatamente il suo orologio.

-La mamma mi ha detto che ti ha perdonato, quindi è andato tutto bene- fece il figlio, rimettendosi il congegno al polso.

Goku annuì, buttandosi a peso morto sul divano.

-E posso sapere perché non sei venuto subito a casa? Ti avevo detto di tornare subito!- continuò, con tono quasi di rimprovero.

-Non ricordavo, scusami- sospirò l'uomo. -Comunque non l'ho indossato più, dopo che tua madre mi ha perdonato- mentì.

-Meno male- tirò un sospiro di sollievo. -Ora vado a studiare- e detto ciò si allontanò, diretto verso la sua camera.

 

-In che guaio mi sono cacciato!- si portò una mano alla testa.

Se non altro pareva che Chichi non avesse detto nulla a Gohan della chiamata del capo della polizia, o almeno questo era quello che era emerso dal tono del figlio.

-Forse mi converrà andare a riprendere Goten- rifletté, per poi teletrasportarsi a casa di Trunks, dove attualmente si trovava il suo secondogenito.

 

*****

 

Il lunedì di scuola arrivò rapidamente.

-Ciao, Videl!- salutò Gohan, appena vide la giovane all'entrata.

-Ciao...- salutò con una insolita timidezza lei, quasi come se si sentisse a disagio.

-Come va?- continuò lui.

-Bene, credo... Tu?-

-Benissimo! Più precisamente perché sono arrivato in orario e ti ho incontrata fuori da scuola- ammise, arrossendo un po'.

Videl non rispose, mentre la campanella suonò.

-Entriamo o faremo tardi- disse Gohan, non notando inizialmente questa sua inquietudine.

-Gohan, io... Volevo chiederti se tu...-

-Mh?-

-No, nulla...-

Lui fece spallucce ed entrò nell'edificio scolastico, seguito dalla ragazza.

 

*****

 

L'agognata campanella dell'intervallo suonò e buona parte degli studenti uscirono dall'aula.

In quella piccola parte di ragazzi rimasti in classe rientravano invece Gohan e Videl, i due stavano in un angolino, in disparte, per non essere disturbati.

-Videl... Ti vedo un po' strana, oggi. C'è qualcosa che non va? Ne vuoi parlare con me?- chiese preoccupato, segno che finalmente aveva intuito qualcosa di diverso lei.

-Per la verità, si... Ecco, io sono un po' confusa- si decise a parlare. -È per quello che è successo  Sabato...-

-Sabato?- chiese. -Hai litigato con qualcuno?-

-No, è che sei scappato dall'edificio centrale, quando io... Mi sono avvicinata a te...- 

Gohan, non capì esattamente di cosa stesse parlando, ma comunque stette in silenzio lasciandola continuare.

-Io... ti chiedo scusa... Forse, ho frainteso il nostro rapporto- abbassò lo sguardo, fin troppo imbarazzata.

-In che senso frainteso? Da quando mi hai detto che ti piacerebbe, si ecco, essere più che un amica per me, non faccio altro che pensarci- le disse, cercando di tranquillizzarla. -Penso davvero di provare... Più che un amicizia, ma pensavo avessimo chiarito su questo punto- sussurrò, per evitare di essere sentito da qualcuno al di fuori di lei.

-Eppure, dopo che hai messo KO quel malvivente mi sei sembrato un po'… non so esattamente, come se ti sentissi fuori luogo... O come se non volessi che io...-

-Quale malvivente?- chiese spiegazioni, perché era evidente che si fosse perso qualcosa.

-Quello armato, che voleva far saltare in aria l'edificio, comunque…-

-Non mi dice nulla, e poi non ci siamo visti sabato- 

-Non me lo sto inventando, Gohan- alzò un po' la voce, attirando anche l'attenzione di qualche compagno.

-Ti dico che sabato non ci siamo visti, davvero!-

-Ma se sei intervenuto come sempre travestito da Great Saiyaman e con qualche mossa hai steso quel tipo!- sussurrò questa volta.

A quelle parole una scintilla si accese nella testa del ragazzo, e se…

 

-Papà…- sussurrò tra sé e sé.

-Allora, non ti ricordi nulla?- chiese ora la ragazza.

-Ah, si... Scusami, proprio non mi ricordavo!- stette al gioco lui.

-Tornando al discorso di prima, forse ho davvero frainteso- abbassò nuovamente lo sguardo. -Se ti da fastidio che io… Si, insomma… Basta che tu me lo dica-.

-Eh? No, non mi dai affatto fastidio, anzi…- si bloccò cercando di formulare qualche scusa.-Sai, l'altro ieri avevo un po' di mal di testa e non ero molto lucido- disse.

-Ne sei sicuro? Perché se tu vuoi che rimaniamo solo amici... Io, non me la prendo, cioè è colpa mia- disse lei.

-Ma cosa dici?- la prese istintivamente per mano. -È colpa mia!- 

 

L'espressione sorpresa e gli occhi spalancati della ragazza lo avevano lasciato un po' imbarazzato, nemmeno lui si era accorto della sua stessa impulsività.

Tuttavia non lasciò la presa.

-Come ti ho detto prima, non mi sentivo molto bene- insistette.

-Effettivamente non hai fatto neanche la tua solita entrata scenografica-osservò lei.

-Visto?-

-E avevi anche una voce un po' diversa, per caso eri anche raffreddato?- chiese lei.

-Già!- Rispose, ormai del tutto convinto che suo padre avesse preso il suo posto proprio quel preciso sabato, a sua insaputa naturalmente.

-Ma allora…-

-Puoi pure continuare quello che avevo interrotto io sabato- cercò di formulare una frase convincente con quello che aveva capito da tutta la faccenda.

Videl gli sorrise e con un po' di Imbarazzo si avvicinò a lui, poggiando le sue mani sui pettorali scolpiti del ragazzo e avvicinando ancora di più il suo viso.

Si alzò sulle punte, chiuse gli occhi e diede al ragazzo un dolce bacio a fior di labbra.

 

Quando si separò da lui e riaprì gli occhi non poté fare a meno di soffocare una risatina: Gohan era immobile davanti a lei, pietrificato, ma con un sorriso ebete stampato in faccia.

Per farlo destare dal suo "coma" la ragazza gli tirò una gomitata, facendolo così sobbalzare.

Gohan la fissò perplesso e lei incrociò le braccia al petto, facendo appello a tutto il suo orgoglio.

-Io… Beh, accipicchia- si passò una mano tra i capelli, confuso.

 

Già, confuso. Sia per il bacio appena ricevuto, sia perché quel sabato Videl non aveva saputo distinguere suo padre da lui. E se Goku non fosse, da quello che aveva capito, fuggito?
Sospirò.

 

Beh, gli era andata bene!
Però, appena sarebbe tornato a casa, avrebbe sicuramente chiesto un paio di cosette a suo padre...



Angolo autrice:
Buona pasqua a tutti! XD
No, comunque...
Questa è la prima storia di più capitoli che termino!!! 
Che dire? Sono felicissima!

Sicuramente avrete notato il finale un po' aperto, no? Ebbene... ho deciso che scriverò, spero in un futuro non troppo lontano, una continuazione.
Si, insomma... vi ho lasciati in sospeso sul lavoro di Goku e sul rapporto di Gohan e Videl, la ragazza non immagina minimamente che per una volta ha combattuto al fianco di Goku, e non di Gohan...
Ebbene, allora ringrazio tutti coloro che hanno recensito, preferito, ricordato e seguito la mia piccola storia: Alima, Rohan, Videlked, Androide n 18, Celiene, gohan supremo il migliore, una_rara_specie, Nede, Cri Cri.
Grazie a tutti! ^-^
Alla prossima!


Sweet Black


 

  
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