Grazie a Williamslaughx per il bellissimo banner che ha creato per questa storia.
- Chapter 8 -
*E'
un capitolo un po' rosso, quindi se pensate che possa urtare la vostra
sensibilità non leggetelo, io vi ho avvertiti.
Io
e
Zayn balliamo in modo lento, nonostante la gente intorno a noi si stia
muovendo
caoticamente e la canzone sia tutt'altro che lenta.
Mentre io cingo con le braccia il collo di Zayn, lui ha le
mani poggiate
delicatamente intorno alla mia vita.
Balliamo in silenzio, guardandoci negli occhi... è come se
fossimo in un mondo tutto
nostro, imprigionati l'uno negli occhi caldi dell'altro.
Fregandocene della calca di gente che ci balla intorno disegniamo
piccoli
cerchi con i nostri corpi e mentre balliamo non riesco a far altro che
chiedermi se anche lui si sente come me, se anche lui si sente a casa.
- Era da tanto che non succedeva.- Dico, maledicendomi subito dopo.
Zayn mi guarda interrogativo dall'alto.
- Non succedeva cosa?- Chiede.
- Noi due insieme, che non litighiamo ma semplicemente ci guardiamo
negli
occhi.
Abbiamo bisticciato persino quando ci siamo rivisti per l'intervista,
ma quando
stavamo insieme no, non avevamo bisogno di parole noi. Questa
è una delle cose
che più mi manca di noi due insieme e alla quale odio dover
rinunciare per
sempre.-
- Icy, sai che non devi per forza rinunciare a me, a noi.-
Dice quelle
parole, e dal suo sguardo capisco che ci crede, lui crede davvero che
io
potrei...
- E invece sì! Da quando ci siamo rincontrati sono stata
presa da una marea di
sentimenti contrastanti e dubbi, quello che c'era tra noi, da parte mia
- e
credo anche da parte tua - non è svanito del tutto, non
immagini quanto vorrei
poter mandare all'aria tutto e stare con te, eppure...-
- E allora? Non vedi che il problema è inesistente?- Chiede
stringendomi un po'
di più a sé.
Poggio la testa sull'incavo del suo collo e sospiro.
- Zayn, non posso... Il problema c'è eccome: domani mi sposo
e non posso avere
dubbi in questo momento, né mandare all'aria tutto. Non
siamo più ragazzini,
soffrirebbe troppa gente.- Dico, con le lacrime agli occhi e tirando su
col
naso.
Zayn mi guarda amareggiato.
- Non puoi sacrificarti per il bene comune, non puoi essere
così sciocca! A te,
alla vita che avrai se domani sposerai Peter, pur non amandolo, non ci
pensi?-
Faccio per dire che no, non è vero che non amo Peter ma so
che mentirei a lui e
a me stessa, ora come ora, quindi me ne sto in silenzio.
- Vedi? Non obbietti, e questo perché tu non vuoi sposare un
ragazzo perfetto
con un matrimonio perfetto a cui parteciperanno ospiti altrettanto
perfetti.
No. Tu non vuoi questo.
Io non mi chiamo Peter, non ho studiato in uno dei migliori college
d'America e
non posso assicurarti che la nostra sarà una vita tutta rosa
e fiori, né che
non litigheremo mai più ma d'altronde che importa!
Tu ami il mio carattere insopportabile e ami litigare con me, sai che
ogni
giorno sarà diverso da quello precedente e ti posso
assicurare che la vita con
me sarà tutto fuorché noiosa... tu le sai bene
queste cose, Icy, eppure
sei così stupida da volervi rinunciare.-
Quando finisce di parlare ho gli occhi pieni di lacrime e il cuore mi
batte
velocissimo.
Per quanto vorrei non fosse così, lui ha ragione ma io non
posso davvero
cambiare le cose.
Sei solo una codarda.
- Hai ragione te, è vero ma io non posso cambiare le cose,
davvero.- Dico, tutto
d'un fiato.
- Tu potresti e vorresti cambiare le cose, è solo che non ne
hai il coraggio.-
Colpita nel segno.
- Io penso che il destino ci abbia fatto rincontrare
così presto per una
ragione ben precisa, ma se è davvero questo che desideri,
allora ti lascerò
fare. Sposa Peter e vai a vivere con lui in una bella villa con tanto
di
giardino e piscina.
Ogni
domenica incontrerai i tuoi odiosi suoceri e vedrai pochissimo i tuoi
genitori
e tuo fratello.
Molto probabilmente tu e tuo marito avrete anche dei figli, con i
capelli
biondi e i tuoi occhi ma Icy, dovrai vivere con il rimpianto di
qualcosa che
non c'è stato.
E quando ogni mattina ti sveglierai e vedrai accanto a te un ragazzo
biondo con
gli occhi azzurri, allora ti immaginerai i miei capelli ed i miei occhi
al
posto dei suoi, il mio corpo accanto a te nel letto ed in quel momento
sarai
fottuta, perché non c'è niente di peggio al mondo
che una cosa del genere.
Ma ehi, ti auguro di essere felice.- Dice, posandomi un bacio sulla
fronte e
abbandonandomi lì, nel mezzo della pista da ballo, in
lacrime.
-
Dopo
essere passata al bagno per
sciacquarmi via dal viso le lacrime, decido di tornare in hotel.
- Già te ne vai?- Chiedono le mie amiche, non appena torno
al divanetto dove ho
lasciato gli altri; Zayn se ne sta seduto in un angolo con
una birra in
mano e parla con Louis, facendo finta che io non esista.
- Sì, davvero, domani è un giorno importante e
non voglio arrivare all'altare
con le occhiaie quindi chiamerò un taxi e me ne
andrò.- Dico, sorridendo.
Le mie amiche mi salutano con un bacio dicendomi che verranno domani
mattina
presto a casa mia per prepararmi e poi vanno a ballare, saluto anche
gli altri
- escluso Zayn - ma, quando mi volto per andarmene è proprio
la sua voce a
fermarmi.
- Aspetta, Icy, potrebbe non essere sicuro prendere un taxi a
quest'ora,
ti accompagno.-
Alzo le spalle, fingendo che il suo cambiamento di atteggiamento non mi
stia
provocando nessuna sorpresa e mi avvio verso l'uscita con Zayn alle mie
spalle.
- Ora puoi anche smettere di essere gentile, non ci sono più
gli altri.- Dico,
non appena siamo fuori dal locale.
- Senti Icy, mi volevo scusare. Forse sono stato un po' troppo duro
prima, ma
mi fa davvero rabbia il fatto che tu voglia sposare quell'uomo,
comunque... non
per questo però, devo fare lo stronzo con te quindi scusa.-
Dice, avvicinandosi
a me che gli do ancora le spalle.
Con delicatezza mi fa voltare verso di lui e mi guarda preoccupato.
- Perché piangi?- Chiede, catturando una lacrima con il
pollice.
Piango.
Quand'è che ho ricominciato a piangere? Nel momento in cui
mi sono avviata con
lui verso l'uscita del locale o poi, quando mi ha chiesto scusa?
Non lo so.
Tutto ciò che so è che piango perché
ha ragione su tutto e infatti glie lo
dico.
- Piango perché avevi fottutamente ragione prima, a dirmi
quelle cose.
Piango perché quello che hai detto è la
verità e non posso sfuggire alla
verità, soprattutto se quella verità me l'hai
detta tu. -
Dico, cercando di calmare le lacrime e, mentre cerco di calmarmi Zayn
allarga
le braccia e io mi ci butto letteralmente dentro.
Con una mano mi stringe forte e con l'altra mi accarezza i capelli,
mentre io
non riesco a far altro che starmene inerme tra le sue braccia e
piangergli
addosso tutte le mie lacrime, sporcandogli la maglia di rimmel.
Mentre mi stringe non posso far a meno di pensare che questa potrebbe
essere
l'ultima volta che mi abbraccia così forte, l'ultima volta
che sentirò così da
vicino il suo buon odore che mi da sempre alla testa.
E allora mi viene un'idea pazza in mente, un'idea che ho avuto persino
nel momento
un cui l'ho rivisto il giorno dell’intervista, un'idea da
masochisti, persino
egoista ma che in quel momento mi sembra la più giusta di
tutte.
Così, quando sta per parlare, poggio l'indice sulle sue
labbra e lo passo per
tutto il loro contorno.
- Potrò sembrarti una pazza con disturbi del comportamento
ma credo che l'unica
soluzione per liberarmi definitivamente dei sentimenti che provo per te
sia
averti per l'ultima volta.
Anima e corpo. Quindi Zayn, fai l'amore con me, ho bisogno solo di
un'ultima
notte.
Un'ultima notte insieme a te.- Dico, e ora le lacrime hanno cessato di
scendere,
lasciando spazio a tanta agitazione e a tanta paura.
Paura che possa indignarsi ed andarsene offeso, paura che possa
rifiutare per l’orgoglio.
Ma tutto ciò che fa è chiedermi se ne sono sicura
e dirmi che il ricordo di
questa notte insieme, una volta sposata, sarà insopportabile.
Ma io dico che sì, sarò abbastanza forte da
sopportarlo e che come dice il
detto, è meglio fare qualcosa e vivere per sempre con il suo
ricordo, brutto o
bello che sia, piuttosto che pentirsi di non averla fatta; subito dopo
mi butto
letteralmente tra le sue braccia e poggio le labbra sulla sua bocca.
Quando socchiude le labbra le nostre lingue si incontrano e si
intrecciano nel
modo più naturale possibile, senza smettere di baciarmi mi
guida fino
all'ingresso dell'hotel - grazie a Dio siamo venuti in questo locale! -
e poi
fin dentro l'ascensore dove pigia il pulsante del suo piano e mi spinge
contro
una delle pareti dell'abitacolo, con tanta forza da farmi arrossire.
Mentre l'ascensore sale non ci stacchiamo neanche per un momento l'una
dall'altro - per fortuna è abbastanza tardi ed è
improbabile che qualcuno torni
a quest'ora - e poi quando le porte si riaprono Zayn mi spinge fuori e
per poco
non cadiamo.
- Sei sicura, allora?- Chiede staccandosi da me e aprendo la porta
della sua suite.
Annuisco con forza e lui mi tira dentro prendendomi subito in braccio
e,
richiudendosi la porta alle spalle con un calcio, mi porta in camera
sua.
Mantenendo
il contatto visivo mi adagia delicatamente sul letto e riprende a
baciarmi;
mentre con lentezza estenuante mi sfila il vestito rosso gli passo una
mano tra
i capelli e lentamente la faccio scendere sulla schiena coperta da fin
troppi
indumenti.
Così gli tolgo la giacca di pelle e la maglia bianca,
così contrastante con la
sua pelle d'ambra.
Lo osservo con attenzione sorridendo nel constatare che non
è cambiato affatto
e gli passo una mano sulle spalle e poi sui pettorali percorrendo con
le dita
una linea immaginaria che mi porta a posare le mani esattamente
all'altezza del
cuore che batte fortissimo, quasi quanto il mio.
Oramai rimasta solo in biancheria intima mi stendo e Zayn mi viene
sopra,
cercando di non pesarmi, e comincia a baciarmi il collo e a lasciarmi
piccoli
morsi qua e là sulle spalle.
Sospiro piacevolmente sorpresa quando con la bocca passa dal collo allo
sterno
e poi giù, nell'incavo tra i due seni.
Mentre continua a baciarmi in quel punto, con una mano mi slaccia il
reggiseno
e io, con frenesia, me lo levo gettandolo da qualche parte nella stanza.
Con l'altra mano prende a massaggiarmi i seni e i capezzoli inturgiditi
e io
comincio a gemere incontrollata.
Sono come creta tra le sue mani, quando sostituisce la bocca alle mani
io gli
infilo una mano tra i capelli e stringo, in preda al piacere e, mentre
continua
il lavoro sui miei seni, con le mani passa ad accarezzarmi le coscie, e
io mi
stringo ancora di più a lui.
Così, stanca di starmene ferma, rivolto la situazione e gli
sfilo i pantaloni,
lasciandolo in boxer e sedendomi a cavalcioni sul suo membro, che sento
turgido
e forte attraverso il tessuto oramai bagnato delle mie mutandine.
Mi struscio su di questo, provocando un'immenso piacere sia a me che a
Zayn che
riportandomi sotto di sé scende con le mani fino dentro le
mie mutandine e comincia
a massaggiarmi nei miei punti più sensibili facendomi
arrivare quasi subito
all'orgasmo.
Così me le sfila e, dopo essersi sfilato anche i suoi boxer,
si posiziona tra
le mie gambe e dolcemente entra in me.
Quando arpiono le mie gambe intorno alla sua schiena comincia ad
entrare e ad
uscire da me.
Sussurro e urlo il suo nome, e lui fa lo stesso.
Facciamo l'amore tutta la notte, incuranti di chi possa sentirci e,
più volte,
ci uniamo come pezzi di puzzle fatti a posta per combaciare.
Alla fine, ci addormentiamo l'uno fra le braccia dell'altra esausti.
Consapevoli che la notte sta per finire e che dovremmo abbandonarci una
volta
per tutte.
The Girl With The Fire Inside
Ehi ragazze/i! Siete sopravvissuti alla scena super hot?!
Comunque, stavolta sono stata più che puntuale col capitolo, anzi.
Direi che sono in anticipo, non credete?
Il fatto è che ce l'avevo già tutto in mente e stavolta mi piace davvero tanto, ho persino pianto mentre lo scrivevo!
Quindi spero vi piaccia tanto quanto piace a me, vi auguro una serena Pasqua e Pasquetta!
Un bacio