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Autore: kk549210    21/04/2014    1 recensioni
La vita dolceamara dei piccoli insetti ronzanti in sei brevi quadretti narrativi...
Genere: Satirico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GIUDITTA, APE ARCHITETTO
 
 
Era ormai tarda notte e Giuditta era  ancora al lavoro, nello studio, curva sul suo tavolino da disegno. L’indomani sarebbe stato un giorno importante per lei: la commissione edilizia avrebbe esaminato i suoi progetti per le nuove abitazioni popolari e... chissà se li avrebbe approvati! Ogni volta che la commissione giungeva nell’ufficio per approvare dei nuovi piani urbanistici, Giuditta sentiva battere forte il cuore per l’emozione e sperava che le sue idee potessero essere apprezzate da quel gruppo di burocrati antiquati e retrogradi. Ciò però non si verificava mai: dopo una sommaria occhiata ai progetti, i commissari scuotevano il grosso testone e le dicevano che non erano realizzabili sul piano  pratico, perché non rispondevano alle esigenze di funzionalità presenti nella comunità, oppure perché i costi di realizzazione erano troppo elevati. Insomma, si trovava sempre qualche scusa per non tradurre in realtà i progetti di Giuditta che, nonostante raccogliesse quasi sempre giudizi negativi dalla commissione edilizia, era un valente architetto.
- Basta così! - disse l’ape tra sé e sé - Sono due ore che sto riguardando questi lucidi... anche se questo non porterà a nulla di costruttivo! La commissione non vuole mai realizzare i miei progetti, a parte quando le spese di realizzazione sono davvero basse... questo avviene solamente perché loro, come quadri dirigenti, vivono in splendide residenze, mentre le operaie e gli altri lavoratori sono costretti a vivere in abitazioni anguste e malsane! Non vedo l’ora di andare in pensione, così almeno potrò ritirarmi da questo mondo corrotto dell’edilizia! Ah, se potessi rinascere un’altra volta! Cambierei di certo mestiere, oppure, ancora meglio, chiederei all’ape regina di farmi nascere fuco, così potrei starmene in ozio completo dalla mattina alla sera! - Ormai scoraggiata, Giuditta si alzò dalla sedia, ripose i progetti in un cassetto, uscì dall’ufficio chiudendo delicatamente la porta e tornò a casa, dove crollò subito addormentata.
L’ape iniziò a sognare: si trovava in una grande e solare colonia di api, dove tutte le case erano luminose e gli abitanti allegri e gioviali; le operaie si dirigevano verso le fabbriche fischiettando allegramente e le piccole larve saltellavano spensierate in immensi parchi, pieni di alberi e di piccole casette di legno per giocare... Quella era la città che l’ape architetto progettava da tanto tempo... Ad un certo punto Giuditta udì una voce che la chiamava: nella piazza principale c’era una gran festa e la banda cittadina suonava un allegro motivo. Il sindaco voleva donare all’ape le chiavi della città, in segno di gratitudine per il suo instancabile lavoro di architetto. Giuditta era felicissima ed emozionata... ma si svegliò di soprassalto e vide sopra di lei il soffitto della sua celletta, realizzato con cera di mediocre qualità ed esclamò con amarezza: - Era solo un sogno...
  
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