Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _delilahmae_    22/04/2014    1 recensioni
Alcuni dicono che non si dovrebbe scappare dai propri problemi; ma Avery Holmes e Niall Horan stanno facendo esattamente questo.
scappando dal proprio inferno quotidiano fatto di minacce e perseguitazioni si troveranno nello stesso posto: uno squallido motel dimenticato da tutto e tutti.
cos'hanno in comune una semplice ragazza in cerca di tranquillità per lei e Aimee e una superstar della band piu famosa del momento?
il destino giocherà le sue carte per farli scontrare ed incontrare.
-Attenzione questa storia contiene situazioni delicate.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Niall Horan 

Guardai il telefono con un po' di preoccupazione, un po' di tempo fa avevo ricevuto due di questi spaventosi messaggi  tutti provenienti da una stessa anonima mail , ma dei quali non avevo parlato con nessuno...nessuno poteva ipotizzarne l'esistenza. O almeno lo pensavo.
Dei brividi mi attraversarono la schiena quando lessi nuovamente il messaggio:

 NIALL HORAN DEVE MORIRE

Volevo capire chi avesse potuto mandarmi un tale messaggio,  come avessero fatto a scoprire il mio quasi impossibile indirizzo mail che consisteva in una seire di lettere numeri inseriti in un ordine illogico e capire cosa avessi fatto di male perchè qualcuno volesse che io morissi.
In quel momento avrei voluto solo chiudermi a riccio e piangere ma invece fui obbligato a fingere un falso sorriso. 
Deo era seduto vicino a me con il suo telefono  e in me aleggiava l'idea che tutti mi sarebbero stati addosso se avessi iniziato a  piangere per via della situazione che si era venuta a creare; tutto ciò che in quel momento volevo era mia madre, il mio vecchio letto e soprattutto qualche risposta.

Cosa avevo fatto di male?
Mi meritavo davvero tutto questo?

Come al solito non dissi nulla a nessuno. Supposi che presto tutto sarebbe scivolato via come il vento che avrebbe spazzato via le foglie oramai secche, era solo un altro degli hater che avevamo e che era riuscito a rintracciare la mia email. 
Non riuscivo a lasciarlo passare e nella mia testa era ormai un pensiero fisso. Non poteva passare, o almeno, non quando c'erano così tante cose che succedevano nella mia vita e quando non avevo bisogno di qualcosa che mi avrebbe buttato giù e aggiunto più stress nella mia routine.

Chiunque fosse avrebbe smesso ,mi dissi.
Mi sbagliavo, sì, mi sbagliavo di grosso.

"Pronti, ragazzi?" chiese Liam, rivoltando tra le mani il microfono e mettendosi a posto il cappellino. Sentivo già gli urli di milioni di fan e il mio sangue pompare rapidamente nelle vene.
Amavo la sensazione che avevo prima di ogni show, c'era sempre quel pizzico di agitazione che affollava le nostre menti e ci faceva salire l'adrenalina necessaria per dare il meglio di noi nella performance.
Il fatto che le persone venissero per vedere me esibirmi era abbastanza per farmi terrorizzare.
Mettemmo tutti le mani in cerchio e intonammo la canzone 'al lavoro' di Biancaneve che eseguivamo prima di ogni concerto, una tradizione per noi.
Con la bottiglietta di acqua fredda in mano e l'ansia da prestazione che saliva corsi verso la mia piattaforma di entrata. Era il mio momento e nulla poteva rovinarmelo

"Lo hai ottenuto tu Niall, farai del tuo meglio."

Ogni concerto mi ripetevo mentalmente queste parole di mia madre che mi disse alla mia prima performance da piccolo allo spettacolo di fine anno alle elementari.
Sembrava scadente e ridicolo quando lo dicevo ad alta voce, per questo non lo avevo mai pronunciato davanti agli altri.
Poi il mio telefono suonò, alzai il sopracciglio, pensavo di averlo messo in silenzioso per lo show, appoggiai la mia bottiglia di acqua per terra e guardai lo schermo. Era un'altra mail : 

Niall Horan Morirà

Improvvisamente il mio sangue si raggelò diventando freddo quasi quanto la bottiglietta di acqua che avevo in mano e la mia faccia persino più pallida del solito. 
La mail arrivava dalla stessa persona alla quale non volevo rispondere. Il suo indirizzo mail come il mio era un accozzaglia di lettere e numeri e il solo guardarla mi terrorizzava.
Ed eccomi qui, solo nel buio e vulnerabile.
"Andiamo, facciamolo" fischiò Harry da lontano facendomi sussultare e tornare alla realtà.
" Che cazzo, Harry" dissi riprendendo fiato e facendo sfilare il mio telefono di nuovo in tasca torturandomi come sempre il labbro superiore.
Da quando avevo ricevuto questi messaggi non lo avevo detto a nessuno, ma se c'era una persona a cui avevo riferito tutto quello era Louis. Ne aveva fatto una barzelletta, un giochetto. Mi aveva promesso però che non lo avrebbe detto a nessuno e per ora questo mi tranquillizzava.
Solitamente dopo aver ricevuto questo tipo di messaggi mi calmavo da solo, autoconvincendomi che era solo una delle tante persone in cerca di fama e attenzione, ma stavolta mi non fu proprio così.

Ne era apparso un altro .
Eravamo sul pullman in direzione di una nuova città. 
Era sera tardi e molte luci erano già state spente e quasi tutti i ragazzi della crew erano andati a dormire, infatti queste erano alcune delle poche notti in cui potevamo dormire più di 8 ore e andavano fatte tesoro.

Ancora, eccomi qua, seduto nella mia stanza mentre fissavo il cellulare e stavo quasi per farmela addosso. Tutto per colpa di quel fastidioso e stupido anonimo che aveva preso metà dei miei pensieri. Era una situazione ridicola.

Poi qualcuno bussò alla mia porta e rapidamente misi via il telefono.

" Vieni,entra" invitai cautamente ad entrare cercando di non far svegliare nessuno, specialmente Lux. Sapevo che se si fosse svegliata lei automaticamente si sarebbero svegliati tutti e non ne sarebbe stato felice nessuno.
Louis entrò chiudendo piano  la porta della mia stanza.Indossava una semplice maglia bianca e un paio di pantaloni della tuta che molto probabilmente aveva rubato dalle mie valige. Mi guardò attentamente e si sedette accanto a me sulla morbida pelle nera del mio divano, pattandomi?? la schiena.
" Non riesci a dormire neanche tu vero?" disse scuotendo la sua testa e aggiustandosi i capelli da una parte. "Sono stanco ma non riesco ad addormentarmi".
Acconsentii soltanto, incapace di parlare. Stavo ancora pensando a quell'irritante anonimo chiedendomi come mai lo avessero fatto e perchè lo trovasse così divertente. Cercavo di dire a me stesso, di autoconvincermi ,che stravo esagerando ma in realtà, dopo aver ricevuto così tabti messaggi sapevo che non era così.
"Niall, sembri un po' fuori forma" disse Louis avvicinandosi alle mie guance. Io alzai le spalle e deglutii violentemente. 
"Okay,allora, sputa questo rospo. Dillo a Louis" disse girandosi nella mia direzione " Sono tutt'orecchi. Davvero, dimmi, che succede amico?"
"Io...okay,ascolta" iniziai, chiudendo gli occhi e sospirando "Prima di tutto devi promettermi che non lo dirai a nessuno" lo guardai e lui fece segno di chiudersi la bocca con una cerniera.
"Bene, allora, ultimamente c'è sempre un pensiero fisso nella mia mente che mi spaventa un po'. Non so se sono io che sto esagerando ma contiunano ad arrivarmi degli strani messaggi da persone che non conosco, degli anonimi. Ognuno di questi dice qualcosa di spaventoso , come per esempio che devo morire. Ho appena ricevuto adesso l'ultimo di questi messaggi di minaccia."  
Louis mi guardò con cipiglio e annuì guardando un punto fisso nella stanza, come se stesse realmente pensando. Mentre accennai un sorriso pensai tra me e me che era bello poter dire il mio piccolo segreto a qualcuno, mi sembrava come se non fossi realmente matto!
"Niall c'e solo una cosa che ti devo dire.." disse il più grande guardandomi fisso e con aria seria.
"Si..Dimmi pure Lou"
"Ehm...quella persona sono io!!" disse piuttosto ad alta voce, io sobbalzai e mi imbarazzai un attimo, magari stavo rendendo la situazione più inquietante del dovuto.
"Okay, vado a letto" sbadigliò Louis stanco morto mentre lasciava la mia stanza.
Per il resto della notte continuai a dirmi che tutto questa preoccupazione era inutile ma c'era sempre qualcosa nella mia testa che mi portava a pensare diversamente.


"Che cosa state facendo ragazzi stasera?" urlò Zayn alla folla già parecchio urlante. In quel momento mi accorsi di aver dimenticato i messaggi minatori.
"Mi dispiace ma questa sarà l'ultima canzone della serata" continuò. Dal pubblico giunse un boo e io scossi la testa in segno di disapprovazione, ridendo ancora.
"Non posso credere che sia l'ultimo concerto del tour" dissi sospirando " è strano,sapete? Non ci credo che sia tutto finito"
"Già, è vero" aggiunse Harry annuendo buttando il contenuto della mia bottiglietta addosso alla folla. "penso che dopo andrò al club, vuoi venire?"
"Perchè no" dissi scompigliando i suoi capelli.

Con la coda dell'occhio avevo visto una ragazza  nelle prime file con qualcosa indosso che le copriva il volto, pensavo fosse qualche sua tendenza religiosa, presto però capii che non era un seplice velo integrale,no era qualcosa di diverso. 
" Guarda" disse Harry sbucciansdo la sua banana abitudinale sul palco e lanciando la buccia verso il pubblico, laddove due ragazze si stavano battendo per averla. La ragazza mi sorrise facendomi l'occhiolino e tirando fuori il suo telefono, come se volesse farmi una foto, invece in quello stesso momento il mio telefono, che doveva essere spento, vibrò. Era un'altra mail, la guardai e lessi di nuovo: 

Tempo per Niall Horan di morire

Improvvisamente ci fu un grande boato e sentii molti urli, grida di terrore. Nello stesso istante vidi una pallottola volare accanto alla mia testa,in pochi secondi l'arena era nel caos.
Harry mi coprì istintivamente con una mano guardando verso la ragazza con il velo. Lei non c'era più, come se la sua immagine fosse sempre stata un ologramma, invisibile, impalpabile. Io sapevo che era lì, lo avrei giurato davanti al mondo intero.
In un battito di ciglia la sicurezza mi portò nel backstage e Paul mi guardò spaventato e arrabbiato allo stesso momento.
"Louis mi ha detto dei messaggi che hai ricevuto Niall, perchè diavolo non me ne hai mai parlato?" fece lui con fare aspro e un'espressione contrita.
"Non importa oramai, ma capisci che potevi, anzi stai mettendo l'intera band in pericolo?"
Non sapevo che dire, le mie mani tremavano, i miei occhi pieni di paura e terrore. Non parlavo, non mi muovevo e faticavo a respirare. Paul mi raggiunse e mi afferrò per le spalle scuotendomi alla ricerca di una reazione.
" Niall dobbiamo portarti via da qua. Qui non solo tu sei in pericolo, ma anche chiunque sia intorno a te. Dovrai nasconderti."  Ecco la sentenza di Paul, che a mio malgrado avrei accettato.








Ed eccomi di nuovo qui ragazzuole con un nuovo capitolo della nostra ff !! 
cosa ne pensate? 
Stiamo finalmente iniziando a capire cosa spinge questa volta il nostro caro Niall ad andare via, a scappare. Spero sia chiaro tutto. Devo ammettere che tradurre questo capitolo non è stato molto semplice. Le americane fanno frasi molto concise e renderle in italiano non è sempre rose e fiori. Ecco adesso mi sento che mi tirerete i pomodori perchè ho fatto un pasticcio! aha 
Niente, dal prossimo capitolo inizieremo a conoscere l'ambientazione di questo Motel 6 dove i nostri protagonisti si incontreranno magari? o si scontreranno? 
Fatemelo sapere in una recensione se vi va, lo sportello disagio multiplo sarà sempre aperto :)

Come sempre mi potete trovare su twitter @sensivitness 


Buona giornata! xx

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _delilahmae_