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Autore: Emily Brolo    22/04/2014    2 recensioni
Noah ha ventun anni, è sexy e arrogante, e nessuno riesce a dirgli di no. Caroline ha solo diciannove anni, è splendida e complicata, e piena di orgoglio.
Tra i due nasce una storia d'amore clandestina, fatta di sguardi, sfide e vendette. E' un gioco che non finisce mai, crudo e violento.
"Non avevamo nulla da perdere o guadagnare e nulla da desiderare, eccetto noi."
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: PWP, Threesome, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Fu così che mi risvegliai stesa a terra con il mal di testa e la vista appannata. Forse era colpa del caldo, oppure della sbornia che avevo ancora addosso dalla sera precedete, l'unica cosa di cui ero certa era che non avevo mai passato una notte così. 

"Credo che quando tutto finisce ogni cosa torna alla mente come dei flash. Avete presente? È come un caleidoscopio di ricordi; tutto torna indietro. Ma non lui. Penso che una parte di me sapesse che sarebbe accaduto già nell’istante in cui l’ho visto. Non è qualcosa che ha detto o che ha fatto, è stata una sensazione che è arrivata in quel momento. Sapevo che il suo mondo si muoveva troppo velocemente e bruciava troppo luminoso, ma ho pensato: ‘quanto può essere diabolico essere attratti da qualcuno che sembra così angelico quando ti sorride?’ Forse ne era consapevole quando mi ha vista. Mi chiedo se ho semplicemente perso il mio equilibrio. Credo che la parte peggiore di tutto questo non sia stata perdere lui, ma perdere me stessa.
Eravamo tutti alla festa al parco, dove avrebbero suonato i Green Day. Era ancora giorno, e fu lì che lo vidi la prima volta: aveva un cappello nero in testa, con occhiali da sole tondi, un sorriso da dannato e un'aria vissuta e misteriosa come pochi potevano permettersi di avere.
Stava appoggiato sul cofano della sua auto e masticava una gomma, per un istante mi sorrise. Era molto sicuro di sè, e quella sicurezza mi piaceva.
Mi aveva incuriosito nonostante sembrava che non gli interessasse realmente di conoscermi, ma amo le sfide, e lui era una sfida. 
Lo osservavo e più lo facevo, più l'intenzione di avvicinarmi a lui aumentava, così lo feci. Andai nella sua direzione, più convinta che mai.

'Bella macchina' - Diedi una pacca sul cofano - ' che modello è?' - Continuai.
Mi guardò di sfuggita con la coda dell'occhio - 'E' una Spider d'epoca' - Non aggiunse altro.
'Spero di non averti interrotto' 
'Oh, era proprio questa la tua intenzione presumo' - rise sotto i baffi.
Non mi piacque il modo con cui mi aveva risposto, allora mi allontanai guardandolo male.
'Noah' - Mi prese per un braccio bloccandomi, poi continuò - ' non ho detto che tu non sia una piacevole interruzione' 
Sorrisi intitmidita.
'Caroline' 
Iniziammo a guardarci in silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante, piuttosto un silenzio di sfida. 
'Andiamo' - Disse facendo un cenno con la testa.

Lo seguii fino al bar. Non so perchè lo feci, non sapevo assolutamente chi fosse, da dove venisse, che persone frequentasse. Ma il suo sorriso mi aveva rapita, era come una calamita, dovunque fosse andato, io l'avrei seguito."

Questo è l'ultimo ricordo intatto che mi rimane di quel giorno, tutto il resto è sfumato, ricordi di scene che vanno e vengono, che mi passano per la testa come scene di un film. 

"La musica era molto forte e il suo corpo si muoveva con il mio, i nostri sguardi si incrociavano di continuo, l'intesa diventava sempre più forte e intensa, come se tutta quella folla intorno a noi non ci fosse, come se fossimo una cosa unica. Ad un tratto si fermò tutto, il mio cuore, le mie paure. Mi fermai io. Ero totalmente persa in lui, ero completamente atratta da lui. 
Improvvisamente con uno scatto mi prese per la vita e mi trascinò verso di lui. I nostri respiri si unirono e le nostre labbra si toccarono. Mi baciò talmente forte che ne fui rapita. 
'Andiamocene via da qui' 
Risposi con un sorriso."

Un'altro flash attaccò la mia testa, stavo iniziando a ricordare.

"Ero sdraiata sul letto, le lenzuola mi sfioravano appena, e ascoltavo il suono della sua chitarra. La canzone era finita e tra noi ci fu il silenzio. Posò la chitarra a terra e si avvicinò a me. Mi girai sul fianco e la sua mano destra scivolò sui miei fianchi, scoprendomi a tratti. Iniziò a darmi dei piccoli baci dul collo, finendo con un leggero morso. Strinsi il suo corpo con le gambe e accennai a tirarsi verso di me perché non volevo  accontentarmi solo del piccolo morso. Mi guardò. Le mie mani sentirono il calore della sua schiena. I nostri corpi, presi dalla passione si mescolano, veloci come non mai. Rimasero lì i nostri corpi avvinghiati perchè non eravamo ancora sazi l'uno dell'altra. Il suo corpo mascolino mi lasciava senza fiato, era lì accanto al mio e io non avevo mai provato un piacere così grande" 

Stop. Non avevo intenzione di ricordare, mi sentivo che dovevo pensare ad altro. Tipo come trovare le mie amiche. D'altronde mi trovavo stesa a terra, ancora ubriaca e sporca. Dovevo smettere di bere, era uno dei miei vizi più grandi ma non mi piace pensare troppo, e quando non sono in me non ho bisogno di ragionare. Sono sempre stata una persona che scappa dai problemi, probabilmente l'ho ereditato da mia madre che ha abbandonato me e mio fratello un anno fa, andandosene di casa con il suo nuovo compagno. Adesso viviamo con nostro padre in Florida. Non che questo mi importi, sono sempre stata una menefreghista, senza paure, uno spirito libero. Probabilmente la causa di tutto questo è stata l'educazione di mamma, che non era mai presente e quindi non avevamo regole in casa. Adesso è tutto diverso, mio padre è un pastore, quindi in casa vige l'educazione e lo studio. 
Questo mi porta a ribellarmi ancor di più, partendo dal frequentare i cattivi ragazzi, come.. Noah. 

"Eravamo tornati alla festa. Io ero guidata da lui che conosceva il posto meglio delle sue tasche. Passeggiava tra la gente movimentata come se conoscesse tutti. Ma io a differenza sua ero piu sconosciuta a tutto ciò, quindi più curiosa di guardarmi intorno, ascoltare l'altissima musica, vedere le luci sfiorare i corpi delle persone, notare i sorrisi spavaldi. Finchè mi ritrovai sola, lui era sparito. Nell'agitazione iniziai a ballare assieme a tutti gli altri. Quando con la coda dell'occhio lo vidi ad un metro da me e mi bloccai. Stava baciando una bionda. La stava baciando nello stesso modo in cui aveva baciato me per tutta la sera. E quando si accorse della mia presenza, fece un sorriso con metà bocca e mi fece segno di unirsi a loro."

A quel punto dentro di me scoppiarono milioni di emozioni. I nervi andarono a mille. Sapevo dal primo momento che l'avevo visto che non era un tipo  per bene, e ovviamente volevo rischiare come sempre. Mi piaceva l'odore della conquista, del proibito. E in questo modo ho scatenato in me il mio lato più cattivo e vendicativo, per aver permesso a un coglione di usarmi. 
Ma adesso non penso di dimenticarmi il suo volto, è rimasto impresso nella mia mente e sarà difficile mandarlo via.
  
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