Ventidue aprile: fiducia – collaborazione.
“L’unica cosa che ti rimane da fare ora
è continuare ad andare avanti;
a cercare, a guardare, a costruirti un tuo sentiero.
Non puoi fermarti.”
è continuare ad andare avanti;
a cercare, a guardare, a costruirti un tuo sentiero.
Non puoi fermarti.”
Quando le cose si fanno difficili;
quando ci si trova delle porte chiuse innanzi;
o quando si affronta un fallimento;
le persone tendono subito ad arrendersi,
a perdere ogni tipo di fiducia nella vita.
Ed è tutto un errore.
La fiducia è, infatti, un etere
in cui siamo tutti immersi;
un po’come l’ aria.
Quando il vento soffia
e fa ansimare le fronde odorose degli alberi,
tutti gli esseri viventi
percepiscono questa forza invisibile
in grado di alleggerire i pensierini
accarezzando dolcemente le fronti empie.
Ma nel momento in cui giungono le giornate torride
tutti paiono improvvisamente dimenticarsi
dell’aria che suole scatenare i sorrisi
di coloro che sentono di far parte
di un unico turbinio cosmico.
Così la fiducia
è ricordata e alimentata dai due amanti
che possono unire le loro umide labbra;
e si spegne, presto, quando la mano della Bendata
accarezza capi estranei.
*
Note:
Questa poesia è stata scritta in stretta e pregnante collaborazione con K, il quale ha gentilmente accolto i miei gentili inviti tartassanti e ha scritto parte – la gran parte in effetti, per fortuna – di questo componimento, inserendoci poi questi riferimenti stupendi e che mi piacciono tanto, risollevandomi decisamente il morale. So just thank you.