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Autore: DanzaNelFuoco    23/04/2014    1 recensioni
Non poteva credere di essere stato tanto stupido. Lei era Lily, la ragazza che amava da sempre. Come aveva potuto trattarla così?
Ma certo infondo lei voleva quel Potter e non le importava di lui, di quello che voleva Severus.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Regrets
 
Ti vorrei, ti vorrei
come sempre ti vorrei
 
Non poteva credere di essere stato tanto stupido. Lei era Lily, la ragazza che amava da sempre. Come aveva potuto trattarla così?
Ma certo infondo lei voleva quel Potter e non le importava di lui, di quello che voleva Severus. Lei non sapeva cosa fosse la sua vita prima, lei era sempre cresciuta circondata da affetto, da genitori che la desideravano, nonostante la sorella fosse invidiosa. Severus invece...
Lui aveva sempre stretto i denti e conoscerla era stata la cosa migliore che potesse capitargli. Aveva sognato di sposarla, lei che era stata l'unica a essergli amica.
 
notte farà, mi penserai,
ma tu che ne sai dei sogni
quelli son miei, non li vendo...
 
Lei non aveva bisogno di sognare una vita perfetta, lei che l'aveva già. Lui, invece si era aggrappato a quelle misere fantasie infantili, pensando di rimanere insieme a lei per sempre, senza accorgersi che i suoi sciocchi sogni gli stavano scivolando tra le dita.
Lei Grifondoro, lui Serpeverde.
Ma si poteva superare, non sarebbe stata certo una Casa a dividerli. Solo sette anni e poi non sarebbe più importato a nessuno.
Invece avevano cominciato a non vedersi più tanto spesso, e lei? Si chiedeva lei cosa facesse Severus quando lei non era con lui per dargli l'ossigeno con cui respirare?
No. Lily aveva i suoi amici Grifondoro.
E lui si aggrappava ai sogni.
Poi erano arrivati loro.
Malfoy, Mulciber, Nott.
Doholov, McNair, Lestrange.
Unisciti a noi avevano sussurrato intriganti. Nessuno ti tormenterà più. Avranno timore di te e del Signore Oscuro.
Ma Severus non aveva mai avuto intenzione di spaventare Lily.
I suoi compagni di Casa sì, ma Lily mai.
Invece Lily se ne era andata.
 
Che ne sai, che ne sai
chissà che mi scriverai
forse un addio, o forse no
ma tu che ne sai dei sogni...
 
Severus aspettava, timoroso di chiedere scusa. Aspettava di vedere il gufo di Lily planare sul suo tavolo. Aspettava tutti i pomeriggi l'ispirazione per scrivere quella dannata lettera, ma aveva paura, aveva paura che Lily rispondesse e che non lo facesse. Terrorizzato aspettava, senza saper uscire dall'empasse.
Aspettava che Lily gli dicesse addio, ma non si era accorto che l'aveva già fatto e a lui di Lily non sarebbe rimasto nient'altro che un rimpianto e qualche vecchia lettera dalla grafia infantile.
Passavano i giorni e Severus non sapeva.
Le scrisse.
Confuso.
Quasi febbricitante.
Dobbiamo vederci, Lily. Devo spiegarti. Non può finire così.
Poi quella macchia marrone che Severus avrebbe saputo riconoscere tra altre mille altri a chilometri di distanza come il gufo di Lily si posò davanti a lui.
Dopo le lezioni, davanti al Lago.
Poche parole che sembrarono riportarlo alla vita.
Le ore scorrevano lente e pigre.
Secondo dopo secondo le lezioni finirono.
E lui corse da lei.
 
Nonostante tu sia la mia rondine
andata via, sei il mio volo a metà
sei il mio passo nel vuoto...
Dove sei, dove sei,
dove sei, dove sei, dove sei
unico amore che... rivivrei
 
Gli era mancata così tanto in quei giorni che trovarsela davanti non gli sembrava reale.
Solo un altro sogno dei tanti che gli avevano invaso la mente.
Lily era tornata.
Cosa devi dirmi, Sev? Pensavo avessimo chiarito tutto.
Aspra, tagliente.
(Tu con lei hai chiuso, Severus. Non puoi più fare nulla.)
No, Lily...
Implorante.
(Non renderti ridicolo, Severus).
Per me sei importante, non posso perderti solo per una sciocchezza del genere...
Tu la chiami "sciocchezza"?
Lily...
Sei cambiato, Sev. Chi sei?
Io posso cambiare di nuovo...
(Non renderti ridicolo, Severus).
Sev, non si può decidere di cambiare. Si cambia e basta.
Anche tu sei cambiata.
Sì.
Ti piace Potter!
Forse.
Forse. Forse. Forse. Forse. Forse.
Sì o no?
Era una domanda chiara.
E io?
Tu cosa?
Ti piaccio?
Non rispose, ma i suoi occhi lo fecero al posto suo.
(Non ti ama, non le piaci, la spaventi e la disgusti. Non avrete mai una possibilità.)
Lily...
Scusami, Sev. Io non avevo capito...
Si avvicinò a lei troppo in fretta perché lei potesse fare un passo indietro.
E le sue labbra si posarono su quelle di Lily.
 
Sai di vento del nord
sai di buono, ma non di noi
stessa luna a metà
sei nel cielo sbagliato...
 
Il suo odore era diverso, il suo sapore non era quello che si era aspettato.
(Te l'aveva detto lei che era cambiata, di cosa ti stupisci?)
Si separò da lei, da quel bacio non ricambiato che lo avrebbe ossessionato per il resto della sua vita.
(Lei non è più tua.)
(Non lo è mai stata.)
Lasciò che andasse via il più grande rimpianto della sua vita.
Nel cuore la convinzione che fosse tutto finito. Lui avrebbe seguito la sua strada, sarebbe diventato ciò che era destinato a diventare senza di lei. Non l'avrebbe rivista mai più, non si sarebbe fatto fermare o condizionare.
(Buffo quanto le nostre convinzioni siano profondamente false, non è vero Severus?)
 
Non lo so, non lo so,
quanto tempo ammazerrò,
mio libro mio, non ti leggerò,
baciandoti sulla bocca
lo scriverò un'altra volta.
 
Severus chiude il libro di cui non è riuscito a leggere nemmeno una pagina. I suoi studenti arriveranno a momenti, invaderanno la sua aula.
Quegli stupidi Grifondoro. Quello stupido Potter.
Doveva proprio farci un figlio e farlo uguale al padre?
(Gli occhi, Severus, gli occhi.)
Già, sono i suoi.  Molto peggio.
I pensieri lo distraggono, i ricordi gli affollano la testa.
I suoi sogni...
(Sogni sempre, non è vero Severus? Mai che tu prenda coscienza della realtà.)
... gli avevano fatto rivivere quei fatti migliaia, milioni, miliardi di volte. A volte lei ricambiava il bacio e se ne andavano insieme.
(Sei una mammoletta, Severus.)
Riviveva spesso quegli attimi, ultimi pochi momenti in cui l'aveva vista viva.
Se solo avesse potuto tornare indietro e cambiare tutto non avrebbe fatto quelle scelte.
Ma il passato è passato. 
 
Nonostante tu sia la mia rondine andata via,
stessa luna a metà,< /em>
sei nel cielo sbagliato.*
 
 
* "La rondine", canzone di Mango  
  
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