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Autore: DanzaNelFuoco    23/04/2014    2 recensioni
Scritto come compito di Difesa Contro le Arti Oscure sul gdr Hogwarts: Harry Potter.
Mi piaceva come era venuto e quindi l'ho pubblicato.
- Intro:
Si erano trovati quasi per caso nella stessa stanza durante un inseguimento.
Un Auror e un Mangiamorte si puntavano la bacchetta addosso in una situazione di stallo totale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dialogo di un Auror e un Mangiamorte.
 
Si erano trovati quasi per caso nella stessa stanza durante un inseguimento.
Un Auror e un Mangiamorte si puntavano la bacchetta addosso in una situazione di stallo totale.
"Posa l'arma!" Intimò l'Auror, ma il suo ordine non aveva un valore reale dal momento che se l'avversario avesse disubbidito non ci sarebbero stati rinforzi ad intervenire.
"Scordatelo!" borbottò l'altro di rimando.
Si fronteggiarono per un momento, nessuno dei due osava spostare di un millimetro la bacchetta per timore della reazione dell'altro.
"D'accordo, allora la mio tre abbassiamo la bacchetta tutti e due." suggerì l'Auror nel tentativo di uscire dall'empasse.
"Va bene." accondiscese il Mangiamorte.
"Uno... Due... Tre!" contò l'Auror, ma nessuno dei due abbassò la bacchetta.
L'Auror era troppo furbo per lasciarsi fregare da un Mangiamorte e viceversa l'altro non era abbastanza sciocco da non comprendere che l'Auror l'avrebbe arrestato seduta stante se solo avesse osato abbassare di un millimetro il catalizzatore.
Si ritrovarono entrambi a sorridere, congratulandosi con loro stessi per non essere caduti nella malafede dell'altro, senza pensare di aver compiuto un atto di malafede essi stessi.
"Se ti arrendi posso offrirti un patteggiamento." offrì l'Auror, cercando di ingraziarsi la possibile minaccia.
"Per cosa? Avere uno sconto della pena ad Azkaban? Preferisco non andarci, grazie."
"Hai buone conoscenze magiche e sul campo saresti un buon Auror, perché non ti unisci a noi?"
Il Mangiamorte sorrise.
"Certo, come no!" lo sbeffeggiò ironico. "Voi Auror fareste la fila per collaborare con un traditore. La verità è che se vi fornissi informazioni mi sbattereste in prigione per meno tempo del previsto e poi mi rilascereste ormai in rovina."
"È meglio allora passare una vita da fuori legge, sempre in fuga e sempre inseguito da noi?" chiese con evidente intento provocatorio l'altro.
"Sicuramente meglio che restare sottoposti ad un rigido protocollo e scrivere verbali anche solo per aver annaffiato il bonsai con la magia."
"Noi, non scriviamo rapporti per tutto!" si lagnò l'Auror. "Se ti unissi a noi lo sapresti."
"Perché non passi tu al lato oscuro?" gli chiese l'altro arrogante. "Noi i traditori li accettiamo volentieri, sempre che non siano spie doppiogiochiste. Potresti rivelarci importanti informazioni. Inoltre potresti essere libero di usare qualunque tipo di magia."
"Sono già libero di poter usare qualunque tipo di magia legale." Ribatté filosoficamente.
"Noioso." lo freddò il Mangiamorte.
"Cosa proporresti? Di nascondersi nei buchi? Di vivere in clandestinità? Di essere criminali?"
"No. Di non essere vincolati a spazi e tempi. Di poter frequentare anche luoghi in cui la buona società non ti permetterebbe di andare, in cui ti sentiresti obbligato a non andare. Di essere liberi e inebriati dalla vendetta. Di rilasciare ogni umana pulsione."
"Diventando bestie?"
"É questo in fondo che siamo. Animali."
"Animali intelligenti."
"Animali che si disprezzano in quanto tali e si costringono ad essere ciò che non sono."
"Quindi dovrei cruciare il primo che per strada mi pesta un piede e non mi chiede scusa?" Chiese con l'intento di deriderlo.
"Sì. Non vuoi il rispetto degli altri?"
"Voglio il rispetto, non la paura."
"Non sono forse la stessa cosa? Nessuno porta rispetto per un debole."
"La tua è una visione drastica del mondo..."
"Non è forse vero che la gente ti porta rispetto perché tu hai il potere di arrestarli?"
"No. Mi portano rispetto perché io rispetto loro."
"La tua è una visione positiva del mondo, troppo positiva." scosse la testa.
"Quindi dovremmo lasciarci andare agli istinti di vendetta?"
"Non vedo perché no."
"E se qualcuno decidesse di vendicarsi di te?"
"È questo che ti frena? La paura?"
"No, il senso civico. Ora rispondi alla domanda."
"Dovrei essere più potente di lui."
"E se lui fosse più potente di te?"
Il Mangiamorte non fece in temo a rispondere che dalla porta entrarono tre Auror, bacchette alla mano.
"Posa l'arma! Sei in arresto!" intimò uno dei tre.
Il Mangiamorte abbassò la bacchetta rassegnato.
I tre Auror lo circondarono le portarlo via.
"Se fosse più potente di me, dovrei essere più intelligente. Tutti hanno un punto debole."
Rispose mentre veniva imprigionato.
"Non sarebbe stato meglio unirsi a noi?"
"La libertà è un desiderio troppo potente per poter essere barattata con la sicurezza."
 
  
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