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Autore: Pampin    23/04/2014    0 recensioni
La vita di una liceale. Anna, insieme ai suoi amici, vivrà giornate indimenticabili e chissà che non trovi anche qualche imprevisto interessante. Nuove amicizie, nuovi amori e nuove scoperte....
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ciao! Mi presento, mi chiamo Anna e sono una studentessa di prima liceo. Ho i capelli castano chiaro, morbidi e lunghi fino alla vita e gli occhi verdi, un bel verde brillante. Sono alta, ne vado molto fiera, anche se il mio migliore amico si prende sempre gioco di me visto che è più alto di me di qualche cm, che rabbia. Sono nata il 14 Marzo e compio 14 anni quest’anno e il mio segno zodiacale è pesci. Il mio carattere … vediamo … con una parola direi ESPLOSIVO, eh si, come una bomba. Sono solare, vivace, dolce, divertente, un po’ di tutto mescolato insieme. Un insieme di caratteri che ha creato il mio. Sono anche molto romantica ma anche testarda, niente mi fa cambiare idea. Adoro divertirmi e ascoltare musica, chiunque abbia creato la musica è un genio, senza la musica non esisterebbe niente. Ma adesso andiamo, che sennò faccio tardi anche oggi a scuola, e a inizio anno non è proprio comodo. Siete pronti? Beh allora, andiamo! Cavolo devo correre! Ah eccoli li! Dai Anna, ce la puoi fare, corri, corri, corri ! << Anna! Finalmente, credevo non arrivassi pi.. >> E prima di farla finire le salto al collo, facendola barcollare un po’. Mi è mancata quest’estate, per fortuna ci hanno messe insieme in classe, ci sarei rimasta troppo male altrimenti. << Anninaaaa! Mi sei mancata tantissimo! >> Eh si, avete capito bene, si chiama come me. È la mia migliore amica, ma non credete che visto che ha lo stesso mio nome sia uguale a me, completamente il contrario, lei ha gli occhi castano scuro e i capelli dello stesso colore. Lei è un po’ timida e molto ansiosa, è molto brava a scuola e non vuole mai restare sola, sembra quasi la mia sorella minore. Le voglio tantissimo bene, l’ho conosciuta in prima media e già dal primo giorno eravamo amiche. << Anche tu mi sei mancata >> mi dice, con un sorriso dolce. << Hei guarda che ci siamo anche noi >> Mi giro alla mia sinistra, da dove è arrivata quella voce e vedo i miei due migliori amici. È Riccardo che ha parlato. Un ragazzo non molto alto con gli occhi castani molto profondi e i capelli lisci. Adoro le sue guance, mi sembrano due marshmallow. È molto dolce e mi fa sempre ridere. Poi guardo al suo fianco e vedo Gabriele. Quel poco di vento che c’è sposta lievemente i suoi capelli biondi e appena lo guardo mi perdo in quell’oceano che sono i suoi occhi. Beh, credo abbiate capito, sono innamorata di lui. Ma non è una cotta, è da ben 3 anni che sono innamorata di lui e sono davvero stupida a non dichiararmi, ma non trovo il coraggio. Lui è davvero fantastico, è bravo in tutti gli sport, è alto, ha un bel fisico. Ha i capelli biondi mossi e gli occhi blu oceano. È dolce, simpatico, vivace. Non molto studioso, infatti mi chiede qualche volta aiuto per i compiti, ma quando vuole è davvero intelligente. << I miei amiconi! >> E mi lancio pure su di loro. << Cavolo Anna ma che hai oggi >> Mi giro verso Gabriele e gli faccio un gran sorrisone. << Driin >> suona la campanella e ci avviamo tutti nelle classi, finalmente conoscerò i miei nuovi compagni. Arriviamo in classe e ci sediamo nei banchi vicino alla finestra, su richiesta mia, adoro stare vicina alla finestra, Anna non vuole, ma alla fine si arrende. << Buongiorno ragazzi, io sarò il vostro professore di matematica, adesso però iniziamo con le presentazioni >> E qui inizia a chiamarci in ordine alfabetico, ci fa fare una piccola presentazione e inizia ad assegnarci i posti, peccato, non potrò stare con i miei amici. << Anna Loi >> il professore è arrivato al mio nome. << Siediti là, nel terzo banco, affianco a Laura >> prendo le mie cose e mi avvio al banco, che come posizione mi va bene, sono vicina alla finestra e lontana dalla cattedra, meglio di così non può essere. Appena mi siedo, osservo attentamente Laura. Ha i capelli biondi raccolti in una coda e gli occhi grigi. Sembra un gatto, con quegli occhi che ti scrutano da capo a piedi. << Ciao! Io sono Anna, sono contenta di stare in banco con te, sembri simpatica >> Dico io, tentando di stringere amicizia. << Ciao.. >> mi risponde lei, ma non un saluto scocciato o annoiato, un saluto un po’ timido, impaurito. Guardo un attimo in torno e noto che Anna è nel banco affianco a me e davanti a me invece c’è Gabriele, che mi sta fissando non so da quanto. << Perché mi fissi? >> domando a lui. << Non ti sto fissando.. >> risponde lui. << E allora cosa stai facendo? >> domando confusa. << Il professore … >> mi risponde muovendo gli occhi verso il prof. << E quindi? >> chiedo non riuscendo ancora a capire. << … Vuole interrogare qualcuno >> mi risponde accennando un sorrisetto. << Non ci credo … >> dico, quasi mettendomi a ridere, ma riesco appena a finire la frase che il professore annuncia la vittima della prima interrogazione dell’anno. << Gabriele Manca >> e appena Gabriele sente il suo nome, lascia uscire una specie di sospiro dalla sua bocca. << Questa è colpa tua >> mi dice in tono rassegnato. << Bye bye gabri, buona fortuna >> gli auguro io mentre lo saluto con la mano. Poi sento una risate leggera, come se avesse paura di farsi sentire. Mi giro e vedo Laura che ride, ma appena mi vede smette subito. << È stato divertente vero? La “vittima” che è appena andata alla cattedra è un mio amico, si chiama Gabriele. Come mai sei così timida? >> domando io. << Preferisco non parlarne.. >> mi risponde con tristezza e poi abbassa lo sguardo. << Ti va di essere mia amica? Ne sarei molto felice >> le domando io speranzosa. << Va bene.. >> e accenna un piccolo sorriso, ma si vedeva che era contenta.
  
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