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Autore: Arancino Spietato    23/04/2014    1 recensioni
Seguito di "Ora riposa, Vanitas..."
Vanitas, dopo essere stato sconfitto da Ventus, viene imprigionato nel mondo dell'oscurità, dove ci rimane per anni. Ma cosa succederebbe se riuscisse ad uscire? E se la luce si infiltrasse in lui?
Spero di avervi incuriosito :) Leggete e se volete lasciate una recensione :D
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Naminè, Roxas, Un po' tutti, Vanitas, Xion
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Chi dice che rimanere bloccati su un'isola è una brutta esperienza? Parte 4
Lo è con le persone sbagliate...


Xion's POV

Naminè corse verso di me e mi abbracciò con molta femminilità e delicatezza, e io timidamente ricambiai.
«Oh mio Dio Xy, ma che è successo alla tua povera guancia?» mi disse toccandomi la guancia ferita
«AHIA!! Non toccarla così forte!» le dissi togliendole la mano dalla guancia
Da quando in qua Naminè mi trattava così bene? Xy? Nessuno mi ha chiamata in quel modo! Mi puzza molto di ruffianeria...

«Comunque, siccome l'unica cosa che ho trovato da mangiare per tre giorni erano delle bacche, mi chiedevo se potessi aiutarmi a trovare qualcosa di più sostanzioso, capisci?»
Ecco infatti, lo sapevo. Naminè è una tipa MOLTO ruffiana.
«*Sigh* Ok, ti accompagno a prendere delle noci di cocco»
«Evvai! Però, possiamo andarci... solo io e te? Devo parlarti»
«Ah... Ok. Ragazzi, quando vi faccio un cenno potete venire»
«Pff, ok...» rispose seccato Vanitas
Io e Naminè ci dirigemmo nella buca dove tenevamo le noci di cocco.
«Oh Xion, mi sono sentita così sola in quella dannatissima giungla! Soprattutto dopo che Roxas mi ha trattata da schifo e mi ha lasciata!»
«Cosa?! Allora è vero...»
«Dopo tutto quello che ho fatto per lui! Dopo tutti i sacrifici che ho fatto! Dopo che ho lasciato il mio lavoro da cameriera nella discoteca più bella delle isole del Destino, lui mi lascia così?! E poi- aspetta...vero cosa?»
«Lui... ci ha riprovato con me, e mi ha detto che tu eri acqua passata»
«COSA HA FATTO?!?! Non è possibile... E ora mi dici anche che quel taglio te l'ha fatto lui!»
«Beh, veramente sì... Mi ha dato uno schiaffo...»
«... Come ha potuto?... Lurido bastardo... appena viene gli faccio un culo tanto!»
«No Naminè... non è necessario... non, non vale la pena di mettersi a discutere con lui. Quello che è fatto è fatto»
«Ma ha bisogno di una punizione!»
«Tranquilla, adesso è solo come un cane»
In realtà però quelle cose su di lui non le pensavo veramente, mi faceva pena. Lo dicevo solo per far calmare Naminè.
«Hm... ok... Oh! Eccole!»
Arrivammo e Naminè osservò con ammirazione le noci di cocco
«Caspita Xion! Ma dove e come le hai prese tutte 'ste noci di cocco?»
«Beh... ho avuto... un aiutante...»
Risi ripensando a come il giorno precedente Vanitas mi avesse aiutato a prendere alcune noci di cocco. Praticamente faceva tutto lui. La parte più esilarante è stata sicuramente quando doveva scendere da una palma, e siccome la corteccia era piuttosto ruvida, lo sentivo gemere di dolore per il suo “coso”. Io allora gli chiesi se si era fatto male, e lui, con una voce da chipmunk, mi rispose:
«MI FA MALE IL CA**O!!!»
Sono morta dalle risate.
«Ohhh! E chi era???»
«Una scimmia» mentii io
«Una scimmia??... Wow! Dovresti fare l'addestratrice di animali!»
Una cosa che accomunava tutti i miei amici, tranne Riku e Roxas, e che erano incredibilmente ingenui. Credevano praticamente a qualsiasi cosa.
Feci un cenno con la mano ai ragazzi e loro arrivarono.
«Finalmente! Quanto ci avete messo!» si lamentò Roxas
Naminè lo guardò truce, ma lui non se ne accorse.
Prendemmo le noci di cocco e tutti cominciammo a mangiarle con voracità, soprattutto i maschi.
«Di che avete parlato???» chiese Vanitas mentre mangiavamo
«Non t'interessa» gli risposi io
«Sì invece»
«No invece!»
«Sì invece!»
«No! Non ti t'interessa!» gli dissi ridendo
«Daaaaaaaii!»
«... No»
«Per favoreeee!» disse facendo gli occhi da cucciolo
«Perché ti interessa così tanto?»
«Mi piace sapere gli affari degli altri. Eh eh. Sono un tipo ficcanaso, io.»
«Eddai, fatela finita voi due!» disse Roxas
«Senti ma perché devi continuare a rompere le balle?!»
«E tu perché non muori?!»
«E tu perché non vai a fare in cu-»
«Ok! Adesso basta!»
Naminè li divise prima che potesse succedere il peggio.
«Ma si può sapere che cosa avete nei confronti dell'altro?!» dissi io
«È un minchione!»
«Ancora Vanitas!» gli dissi arrabbiata
«No ma sul serio guardalo! Ha proprio la conformazione fisica del cervello di un min-» disse indicando Roxas e creando la forma del suo cervello con le mani
«VANITAS!!!»
«Va bene va bene! Non ti scaldare!»
Vedevo intanto che Roxas si era allontanato e si era seduto con le ginocchia al petto vicino alla riva.
«Vanitas, vai a chiedergli scusa»
«Ma io-»
«Adesso!»
«*Sigh*Ok...»

Vanitas's POV

Mi diressi verso Roxas e mi sedetti accanto a lui. Lui però si spostò più in là e evitò di guardarmi. Decisi di rompere il ghiaccio.
«*Sigh* Senti, lo so che ti ho trattato male, ma... volevo chiederti scusa...»
«... Non mi perdonerà mai...» sussurrava con gli occhi lucidi e guardano verso l'orizzonte
«C-come?»
«Non mi amerà mai più...» diceva tra i singhiozzi e le numerose lacrime
«Roxas...»
«Era la ragazza dei miei sogni... ma l'ho lasciata perché era frigida!»
Ignorai il fatto di non conoscere l'ultima parola che aveva detto e continuai ad ascoltarlo
«S-sono perduto...»
«Ma no... vedrai... anche se non ti amerà più, resterete buoni amici!» dissi cercando di consolarlo
«Ma non capisci?! Io le ho spezzato il cuore! E poi... tu le piaci...»
«Cosa?!»
«Non fare l'idiota! Si vede da un chilometro di distanza che flirtate!»
Allora era questo! Era solo geloso! Adesso mi fa pure un po' pena... Mi sento in colpa...
Si alzò e se ne andò.
«Lasciami in pace!»
«Roxas aspetta!»
«Vai a flirtare con Xion!»
Non provai più a fermarlo e lo vidi scomparire nella giungla.
«Ahh! Merda!»
«Che ha detto per ultimo Roxas? chiese Xion
«Ha detto-» cercò di dire Naminè
«AH! Niente! Niente...» la bloccai io diventando rosso dall'imbarazzo
«...» Naminè mi guardò male
«Che ti ha detto?» mi chiese Xion
«Ehm... di non rompergli più le scatole e di stargli lontano» mentii ancora
«Sembrava triste...»
«Nah! Era solo arrabbiato. Gli passerà...» mentii io
Passò la giornata e arrivò la notte, ma di Roxas, neanche l'ombra.
Non riuscivo a dormire. In più Xion ebbe un incubo. Si agitava e piangeva e decisi di svegliarla.
«Ehi Xion! Tutto a posto?»
«*Sniff* sì, ho avuto solo un incubo...»
«Che hai sognato?»
«... Non me lo ricordo»
«... Va bene, ora dormi. Notte»
«Notte»
Lei si girò dall'altra parte e si addormentò. La cosa del sogno però mi puzzava di bugia, ma decisi di non addentrarmi troppo nella faccenda, anche perché in quel momento non ne avevo molta voglia.
Dopo qualche minuto sentii una voce, che mi chiamava sussurrando:
«Pss, ehi, Vanitas!»
Era la voce di Naminè.
Mi girai per parlarle.
«Hm?»
«Stavi dormendo?»
«No, perché?»
«Potrei parlare con te in privato dentro la caverna? Per favore?»
Allora ci alzammo ed entrammo nella caverna.
«Allora, che vuoi?»
«Il tuo piccolo discorso tra te e Roxas, quello che successo subito prima che se ne andasse, è giunto alle mie orecchie»
«...con ciò?»
«Ho confermato il fatto che Roxas è ancora innamorato di Xion, e la faccenda non mi piace, per niente»
«E che centro io?!»
«Xion... oh Xion. Così innocente ma allo stesso tempo così colpevole...» disse lei disegnando con le mani sul muro
«Ehi, che intendi dire con questo?! Mi sto seccando! Arriva al sodo!»
«Anche se involontariamente ha commesso un reato. E pertanto è giusto che lei venga punita»
«La stai minacciando?!» le dissi arrabbiato avvicinandomi pericolosamente a lei
«Oh no... io non ho intenzione di torcerle un capello»
«Ma allora si può sapere che centro io?!»
«Vedi mio caro, io sono sicura che tu valga molto per lei, e che riponga molta fiducia in te. Io sono solo una semplice amica. Non valgo molto per lei. Ed è proprio qui che entri in gioco tu. Dovrai prendere la sua fiducia e frantumarla in mille pezzi. Tu sei l'unico adesso che può spezzarle il cuore. Lei ha rubato il cuore del mio uomo, e ora lei deve pagare con il suo»
«AHAHAHAHAHA!!!! E come vuoi costringermi eh?! Ma cresci...» dissi io uscendo dalla grotta
«Non vuoi che scopra il tuo piccolo segreto, no?»
Mi fermai di botto. No... non poteva saperlo...
«... Di che stai parlando?»
«Lo sai benissimo»
«No... come puoi?!»
«Sai, posso sembrare tonta, ma ti ho visto quando la nave stava affondando e tu e Xion eravate caduti in mare. Quando hai protetto Xion con una barriera oscura, io ti ho visto»
«... »
Il mio respiro era affannoso,sentivo il cuore che mi usciva dal petto. Stavo entrando nel panico. Non potevo permettere che qualcuno lo scoprisse. Se fosse successo... mi avrebbero considerato un mostro, proprio come hanno fatto Terra, Aqua e Ventus... Sarei stato emarginato... di nuovo. Sarei stato odiato... di nuovo. Sarei rimasto solo... di nuovo. Sarei finito di nuovo in quella dimensione oscura... e stavolta per sempre.
«No, no, no, NO, NO, NO, NO!!» gridai con la testa tra le mani, nel panico
«Shhh, calmati. Così sveglierai Xion...» mi disse lei calma abbracciandomi da dietro
«Se farai questo favore per me, rimarrò con la bocca chiusa. Te lo prometto. Allora, accetti?»
Entrai ancora di più in confusione. Che dovevo fare? Se avessi detto di no, lei avrebbe svelato il mio segreto, e tutti mi avrebbero odiato. Se avessi detto sì,
avrei spezzato il cuore a Xion, e mi avrebbero odiato lo stesso. Per un attimo mi passò per la testa l'idea di uccidere Naminè, ma poi la cancellai poiché sarei stato considerato lo stesso un mostro. Ero con le spalle al muro.
Mi coprii gli occhi per la vergogna di quello che stavo per fare e piansi.
«SI! Sì...»
«Ottima scelta...»
Ritornammo alla spiaggia.
«Buonanotte» disse lei girandosi e addormentandosi
Non chiusi occhio. Avevo paura. Singhiozzando silenziosamente, speravo con tutto il cuore che quello fosse stato solo un incubo.
Mi girai verso Xion, che mi dava le spalle. Rimasi a guardarla, sapendo che un giorno quegli occhi celestiali mi avrebbero guardato con odio e disprezzo. Quel piccolo angelo custode, che un giorno si sarebbe allontanato da me e mi avrebbe lasciato perire all'inferno.
«Xion... Ti prego... Perdonami...»
Lasciai che una lacrima la colpisse con delicatezza su una sua guancia. L'accarezzai con dolore, perché sapevo che quello sarebbe stato il mio ultimo gesto d'amore nei suoi confronti.
Le spostai i capelli e le pronunciai all'orecchio:
«...Ti amo...»
Mi girai, e mi arresi alla realtà, addormentandomi.

Xion's POV

Non mi andava di raccontargli il mio sogno. Mi vergognavo. Avevo sognato... che lui mi pugnalava. Sentivo davvero il dolore. Era stato orribile. Vabbeh, tanto, era solo un sogno...

Note dell'arancino autrice:

Salve :)
Colpo di scena!
Riuscirà Vanitas a rispettare il patto con Naminè, guidato dalle sue insicurezze e paure, oppure si lascerà guidare dal cuore?
Scopritelo nei prossimi capitoli!
Ciaoooo!
P.S. Scusate se questo capitolo risulta peggiore rispetto agli altri ma avevo un po' di fretta :(

   
 
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