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Autore: Amber    17/07/2008    14 recensioni
Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con la terza e ultima parte! No, non è un miraggio, sono proprio io... lo so che è da secoli che non posto e mi dispiace moltissimo, ma questa parte è stata davvero dura da scrivere. Comunque eccomi tornata con altri 29 capitoli pronti per essere pubblicati!! Abbiamo lasciato una situazione abbastanza critica nella seconda parte ricordate? Ebbene, sono passati tre anni, Kagome si è chiusa dentro un guscio di protezione, è diventata fredda e menefreghista continuando però ad andare a scuola e lavorando al pub affiancata da Mikado. Sango e Miroku, in questa parte avrenno un sacco di grattacapi ed enormi problemi... Inuyasha? Beh, lui è di ritorno dall'America... Sposato? Fidanzato? Con una frotta di figli? Tutto da scoprire in quest'ultima parte! Buona lettura a tutti!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve a tutti! Eccomi dopo una breve lontananza e un’aragosta al posto della pelle! La mia vacanza è andata strabene e il posto è fantastico! Soprattutto un certo animatore… no scherzo (beh, mica tanto)! Quindi se volete fare delle belle vacanze e se siete nei paraggi andate a Cattolica!!

Beh, basta parlare di me! Ebbene, siamo già al 5 capitolo, non so se mi spiego, e non siamo nemmeno a un quarto della storia! Lo so, da sparamento…

Ma ora diamo il via alle recensioni (così poi vi lascio alla fic, che vi interessa molto di più delle mie baggianate)!!

 

pretty: spero ne sia valsa davvero la pena aspettare una settimana in più! Visto che sei perspicace spero anche tu abbia beccato ciò che Sango mostrerà a tutto il gruppo, oh povero piccolo!! Goditi la scena XD Alla prossima settimana (ci sarò!!)

 

ka chan: grazie per la tua recensione, spero non ti deluda questo capitolo! Ciao!!

 

Bchan: le tue domande avranno risposta proprio in questo capitolo, ma non preoccuparti!non sono ancora diventata così fuori XD Alla prossima!

 

smartina86: mi dispiace per la mia cattiveria, ma già inizialmente avevo detto che aggiorno solo ed esclusivamente il giovedì, quindi dovrai veramente scusarmi se ti ho fatto aspettare una settimana in più! Tornando alla recensione e su quello che è realmente successo a NY, beh, dovrai aspettare ancora un pochetto, ma alla fine tutto avrà risposta! Scusami ancora per la mancata di giovedì scorso!

 

fra007: no, Kagome non è più ne dolce ne tenera! XD Povero Inuyasha, deve esserne rimasto… scioccato? Beh, per il culmine dovrai proprio leggere questi capitoli… comunque si, effettivamente ormai è palese dove Sango li voglia portare! Grazie per la tua recensione e grazie per gli auguri perché è stata proprio come l’hai descritta!

 

Kagome_chan89: respira molto, molto profondamente XD La storia in massa? Beh, potrei farci il libro, no scherzo!  Mi dispiace che tu abbia dovuto passare due settimane nella “crisi” causata dalla mia fic, non so se esserne allegra o meno! Comunque sono tornata il 12, non il contrario XD

 

ary22: non piangere ç_ç senno scende anche a me una lacrima!! Ok, bastaaaa! Dai, ora che sono qua concentrati e vai a leggere, sono 14 pagine tutte per te!!! XD grazie per la recensione!

 

jessy101: scontro Mikado/Inuyasha (oddio, mettere i nomi in questo modo sembra che siano una coppia!)!? Mi dispiace deluderti, ma non penso che sarà nulla del genere! Almeno per ora!  Sono contenta che la fic ti ispiri così, alla prossima settimana!

 

Kaggi_Inu91: ciao Giulia! Il monumento lo voglio in oro massiccio con gli occhi fatti di smeraldi! XD no dai, non dico sul serio (trallaaaaaa)! Di foto ne ho fatte, anche se poche sono degne di attenzione, infatti e altre sono state cestinate, fa te che un giorno vicino alla riva che sguazzava felice c’era un cigno!! Grazie per la tua recensione, chilometrica (come dici tu!!)! Ti aspetto su msn!

 

chachy: sacrilegio!! Attenta, se ti dimentichi anche di questo capitolo il mio spirito si abbatterà su di te facendoti solletico (lo soffri?)!! Effettivamente è un po’ ironico che Miroku sia il quasi capo di Inuyasha! Che dici, c’è da spaventarsi? Alla prossima settimana!

 

nickyxxx91: i film sul seguito! Cavolo, me ne faccio un casino anche io con le varie storie! Comunque sono d’accordo, dopo una delusione amorosa la cura più efficace è un perfetto taglio e una nuova tinta! Tom salterà fuori al più presto e per Inuyasha… beh, i capitoli sono in tutto 29, non te ne sei dimenticata vero???? Grazie per la tua recensione stupenda!!

 

Jechan: ciao Je!! Come vedi rieccomi qua pronta con il nuovo capitolo! Grazie per la tua recensione!

 

damychan: beh, io penso che Kikyo alla fine sia la più sfortunata e la vittima della situazione, dopotutto lei amava sinceramente Inuyasha e non ha fatto nulla di male alla fine (tranne quando ha dato mezza sfera a Naraku e ha tentato di fare fuori Kagome, ma è relativo!). Per la reazione di Kagome… beh, questo capitolo è fatto apposta! Eh eh… aspetta di vedere il prossimo…

 

Michiyochan: beh, non so se hai notato il titolo del nuovo capitolo! XD in fondo farò una mini mini anticipazione, tanto per aizzare un po’ le cose! Alla fine lui l’ha vista e si è pure dato dell’imbecille da solo, certo che dopo tre anni… dici che anche per lui vale la regola “meglio tardi che mai”?? Io dico che una badilata sia più indicata per lui ora come ora! XD alla prossima settimana e grazie per la recensione!

 

Bene, ora a tutti una buona lettura e alla prossima settimana! A fine capitolo… sorpresina XD

 

***

 

Capitolo 5

        Rivedersi

 

Sabato

-Kagome!?- La ragazza alzò lo sguardo di scatto incontrando gli occhi giada di Sakura che sbuffò seccata.

Il bar alle 17.30 era mezzo vuoto e le due ragazze, dopo aver mangiato una pizza e avere fatto compere per i negozi, avevano deciso di riposarsi in quel piccolo bar a due sale, caldo e accogliente.

Sakura aveva notato subito lo strano comportamento dell’amica ma aveva fatto finta di non averci fatto caso… però, essere ignorata la faceva infuriare molto più che essere offesa e Kagome stava esagerando!

-Scusami Sakura, scusami tanto. Dicevi?- L’amica sbuffò di nuovo e incrociò le braccia

-Mi dici cos’hai? Sei così assente che mi dai i nervi!- sbottò

-Scusa, è che non… Lascia perdere…- disse lei sorseggiando il suo the alla pesca freddo scrollando le spalle

-No che non lascio perdere! Quando oggi mi hai detto che ti sentivi da schifo ho ironizzato pensando che scherzassi, ma forse non è così!-

-No… non è quello… Quando questa mattina mi sono svegliata avevo una brutta sensazione, mi ha accompagnato per il resto della giornata e… di solito ci becco sempre quando stanno per accadere cose brutte o poco piacevoli quindi… Sono solo distratta per questo, scusami-

-Non c’è bisogno che ti scusi sempre Kagome, davvero! Comunque se ti vuoi confidare… io ci sono- disse sorridendo leggermente l’amica

-Grazie Sakura, conta davvero molto per me la tua amicizia- disse lei

-Sono come l’edera amica mia… quando si attacca, non molla più!- ghignò Sakura e Kagome rise rilassandosi

-Mh, Kagome, la tua ilarità mi fa davvero piacere!- esclamò una voce femminile. Le due si voltarono e Kagome si illuminò in un sorriso

-Miu! Come stai?-

-Benissimo grazie!- esclamò la rossa sedendosi e allungando la mano a Sakura –Sono Miu, tanto piacere!- esclamò –Lui è Kayri, il mio ragazzo- disse

-Tanto piacere, io sono Sakura- disse la ragazza allungando la mano a tutti e due

-Invece io sono Kagome, piacere- si presentò Kagome verso il ragazzo che sorrise

-Miu mi parla molto di te Kagome- disse il ragazzo stringendole la mano. Aveva due intensi occhi neri che misero subito a disagio la ragazza che evitò subito il suo sguardo. Il giovane indossava dei jeans neri strappati e un giaccone pesante, il berretto in testa rivelava i ciuffi di capelli castani

-State facendo shopping vedo!- esclamò la giovane indicando le sporte ai piedi delle due ragazze

-Si, dopo torniamo in giro per negozi, voi invece?- chiese Sakura

-Noi stiamo solo facendo un giro, ma fra poco dobbiamo essere a cena a casa sua quindi devo trovarmi qualche cosa di decente da indossare per fare bella figura!- esclamò lei eccitata e nervosa

-In bocca in lupo allora- le augurò Kagome sorridendole

-Grazie mille. Beh, è stato un piacere rivederti Kagome e conoscerti Sakura- disse lei alzandosi in piedi e prendendo per mano il giovane

-Anche per me è stato un vero piacere-

-Anche per noi- commentò Sakura. Miu e Kayri li salutarono poi se ne andarono. Le due si guardarono -È un bel ragazzo dopotutto, vero?- Kagome scrollò le spalle

-Bah, se lo dici tu…- borbottò seccata

-Non ti piace?- Kagome sospirò seccata

-I suoi occhi-

-Ah, si ti capisco, anche a me è venuto un brivido-

-Allora te ne sei accorta anche tu. Beh, dopotutto anche lei…- Kagome non si ritrovò in grado di finire la frase

-Ora capisco la sua scelta- disse Sakura scollando il capo. La ragazza davanti a lei evitò di rispondere sorseggiando la bevanda nel bicchiere di vetro alto e stretto. Il ghiaccio nel fondo si era quasi del tutto sciolto e la cannuccia si muoveva distrattamente in mezzo ai residui –Kagome?-

-Cosa?-

-Posso chiederti una cosa?-

-Certo, ovvio-

-Ma lei, Miu intendo, non è una ragazza che faceva parte del… del fan club?-

-Ah si, te ne avevo parlato è vero…-

-E quando siete diventate amiche?- indagò lei. Kagome sorrise

-È successo tre mesi dopo la Sua partenza, ero in terza superiore e lei in quarta. Ero in terrazza. Stavo marinando la terza ora, lo ricordo benissimo…-

 

[…]

Le esili spalle erano scossa dai singhiozzi incessabili e anche le ginocchia, portate al petto, ne risentivano sobbalzando al ritmo irregolare del respiro della giovane. Gli occhi erano gonfi e rossi ed era certa che un fazzoletto non lo avrebbe rifiutato da nessuno. Anche quando sentì la porta aprirsi e richiudersi non riuscì a contenersi, quindi non alzò neppure lo sguardo per vedere chi era.

Non le importava di chi fosse, non le importava più di nulla.

Anche se aveva un nuovo taglio, un nuovo look, era ancora troppo presto per ricordarsi di trattenere le lacrime

-Ehi 4 mesi, che stai facendo?- la voce fredda di una ragazza la fece sobbalzare se è possibile ancora di più. Alzò il viso pieno di lacrime e una fiamma d’odio si accese nei suoi occhi pieni di lacrime. Perché proprio lei!?

-Vattene, sparisci- singhiozzò tornando a nascondere il viso tra le ginocchia

-Alla fine lo sapevi benissimo che ti avrebbe mollata. Lo sapevamo tutte e ti avevamo pure avverti…-

-STA ZITTA!- ringhiò Kagome –Se non hai nulla da dirmi vattene, non voglio le tue acide parole e neppure la tua compassione!- singhiozzò alzandosi in piedi e asciugandosi il viso con la manica della maglia. La risata fredda e scostante la irritò enormemente

-Compassione!? Certo, come no! Nei tuoi sogni 4 mesi! Nei tuoi sogni, come lo è Inuyasha, dopotutto!- Non riuscì nemmeno a completare il nome del ragazzo che era stata scagliata a terra con Kagome che la torreggiava infuriata

-Non dire quel nome!!!- urlò colpendola al viso –Non lo dire, NON LO DIRE!! TU NON SAI NIENTE DI ME, STRONZA! Tu… non sai…- Ma i singhiozzi le avevano offuscato la vista  impedendole di colpire ancora la ragazza con il labbro ormai rotto e le parole le si erano spezzate in gola. Miu si alzò a sedere e la guardò inginocchiata di fianco a lei con le mani a coprirle il volto

-Ma tu guarda…- borbottò lei allungandole il fazzoletto. Kagome lo guardò e lo prese –Piantala di piangere frignona e va avanti invece di compiangerti!- sbottò lei alzandosi in piedi e posandole una mano sul capo –Ci vediamo domani qui per la ricreazione e riportami il mio fazzoletto, pulito!- precisò facendole l’occhiolino e andandosene richiudendo la porta alle sue spalle

[…]

 

-Ahhhhhh!-

-Dio, non sai che faccia ho fatto- disse Kagome ricordando quel momento così vivido nella sua mente –Diciamo che nei giorni a venire parlando con lei e distraendomi mi sono ripresa… quando in 5 se né andata è stato un po’ traumatico, ma avevo imparato già da tanto a cavarmela da sola a scuola- concluse scrollando le spalle

-Si, ti capisco- annuì lei

-E poi comunque insieme ci troviamo bene, dopotutto abbiamo avuto una storia simile anche se lei è stata solo una…- Kagome si bloccò e Sakura socchiuse gli occhi

-Una… continua pure Kagome- sibilò acida

-Scusami Sakura, non volevo dirlo, non volevo davvero!-

-Già… dopotutto tu non sei stata messa incinta a 13 anni!- sibilò

-Scusami, non volevo dirlo- Sakura sospirò pesantemente

-A volte lo sogno sai? Il mio bambino intendo- mormorò con gli occhi lucidi –Non l’ho mai visto ma… lo sogno, sempre… Avevo anche pensato di tenerlo all’inizio ma poi mia madre mi ha detto che non era il caso e che mi sarei rovinata la vita. Abbiamo litigato tanto, ma poi l’ho fatto… A volte, quando ci penso la odio- Kagome la guardò.

Non sapeva cosa provava, ma la faceva stare male il solo pensiero. Un piccolo corpicino senza nessuno scampo…

-Dai amica mia, andiamo, abbiamo un'altra decina di negozi da svaligiare- cercò di distrarla Kagome dirigendosi a pagare. Sakura la seguì per pagare la sua parte ma la ragazza la bloccò –Oggi pago io- confermò decisa dirigendosi verso l’altra saletta dove stava la cassa e la cameriera dietro il bancone che sfaccendava con la macchina del caffè

-Non se ne parla Kagome, oggi faccio io-

-No- disse decisa la ragazza –Per una volta, faccio io!-

-No Kagome, no!- esclamò lei raggiungendola

-Uffa! Allora facciamo a metà, ok? Ognuno paga la propria parte, va bene così?- Sakura la squadrò poi annuì e le due attirarono l’attenzione della ragazza su di loro

-Ditemi-

-Vorremmo il conto per piacere- disse Kagome tirando fuori il portafoglio

-Non ce né bisogno- rispose la donna

-In che senso?- chiese Kagome alzando il sopracciglio

-Beh, hanno già pagato prima… credevo lo sapeste. Prima è entrato un ragazzo e…-

-Chi? Kairy!?- si chiese la mora soprappensiero –Mi scusi, ma questo ragazzo…?-

-Non saprei dirle…- rispose la donna –Ha solo detto che avrebbe pagato per voi due-

-Come fa a non ricordarselo!?- sbottò Sakura poco dopo quando le due furono ormai lontane dal bar

-Dai Sakura, devi comunque capire che quella ragazza vede un sacco di gente ogni giorno!-

-E chi se ne frega. Un ragazzo che paga per due persone è strano ed è irritante! Quindi mi dici come… Kagome ma mi ascolti!?- chiese fermandosi e guardando la ragazza che si era bloccata pochi passi indietro guardandosi nervosamente intorno

-Sakura, lo sento ancora-

-Cosa?- chiese esasperata la giovane

-Una strana pressione allo stomaco, mi sento di nuovo fissata!- L’amica le si avvicinò e si guardò intorno

-Io non vedo nessuno. Sicura di non essere solo stanca?-

-Ma va, io stanca!- sbottò la ragazza tornando a camminare veloce seguita dall’amica

-Beh, non è che dormi molto la notte- le ricordò Sakura

-È perché faccio sano esercizio fisico!-

-Si, con il tuo caro amico collega!-

-Dai, questa sera te lo faccio conoscere, così si accende la scintilla!- provò Kagome maliziosa

-No!-

-Dai, guarda che è strafigo!-

-Allora non ha cervello…- borbottò Sakura

-È moro…-

-Tanti sono mori-

-…ha gli occhi verdi-

-Allora!? Anche io ce li ho-

-…è alto, atletico, slanciato…-

-Cazzo-

-Esatto-

-Ma va dietro a te-

-No-

-Si invece-

-Ma scherzi!?-

-Non sono mica cieca! Credo che lo capirebbe anche un tardone mentale-

-Si certo…-

-Ma perché non ti piace?-

-Come mai lo vuoi sapere?-

-È una domanda!-

-Da quanto sei così curiosa!?- Le due si squadrarono. Sakura scrollò le spalle

-Comunque no- ribadì

-E io te lo faccio conoscere comunque. Tanto quando lo vedrai…-

-Si… certo- sbottò. Le due si squadrarono e Kagome scoppiò a ridere divertita da quel discorso a senso unico –Non ridere Kagome!-

-E chi ride!?- chiese sghignazzando lei

-Tu stai ridendo!-

-Naaaaaa- Kagome riprese a camminare e l’amica la seguì rilassata

 

Ore 15.30

I due amici parcheggiarono le moto chiudendole

-Dio, non ci posso credere- borbottò Inuyasha chiudendo il lucchetto con un rumore sordo e fissando la scritta COBRA che spiccava nitida

-Cosa?- chiese Miroku divertito

-Io, Inuyasha Kujimawa, costretto a chiudere la MIA moto per non farmela rubare!- Miroku scoppiò a ridere –costretto a vivere in un mini appartamento! Dio!- si lamentò

-Beh, delle stelle alle stalle non c’è che dire-

-Vaffanculo Miroku. Vedrai, tra qualche mese tornerà mio padre più potente che mai- esclamò chiamando l’ascensore per raggiungere il secondo piano

-Beh, almeno hai un tetto sopra la testa e un lavoro. Ti va molto meglio di quanto credi-

-Grazie, ma ti vorrei ricordare che prima, nessuno si azzardava a guardarmi la moto!! Ora devo chiuderla!- L’amico alzò gli occhi al cielo scuotendo il capo ed entrarono in ascensore che iniziò a salire dolcemente -A che ora arrivano gli altri due?- si informò

-Non so, hanno detto di pomeriggio-

-Il pomeriggio è ampio- sbottò Inuyasha uscendo

-Ma quanto ti lamenti!?- Miroku allungò il collo da dietro all’amico e sorrise

-Ciao ragazzi!- Rin, seduta sui gradini delle scale vicino alla porta dell’appartamento di Inuyasha, scattò in piedi e saltò al collo di Inuyasha baciandogli la guancia. Koga, appoggiato allo stipite con le braccia incrociate si staccò

-Bentornato Inuyasha!- Il ragazzo sorrise e corrispose brevemente l’abbraccio facendole ritoccare terra

-Grazie- Koga gli strinse la mano affettuosamente e Miroku annuì contento

-Da quanto aspettavate?- chiese

-Tipo 30 minuti! Ma dove eravate finiti!?- sbottò Koga seccato

-In giro…- disse vago lui

-Ah! Ti ha riportato la moto eh?- Inuyasha sorrise

-Invece non ho visto la tua qua fuori e poi come diavolo siete entrati??- chiese

-La mia è stata… messa da parte… e per il fatto di essere entrati… ringraziate questa dea- disse Koga prendendo la mano di Rin che ghignò

-Mi fate paura- commentò Inuyasha aprendo la porta di casa e facendoli entrare

-Oh beh… solo una piccola recita- disse lei guardandosi intorno. I jeans e la giacca le risaltavano la figura snella e slanciata piena di vita –Waaaaaa! Che carino l’appartamento!!- disse iniziando a scuriosare dappertutto

-Rin… mi fai venire mal di testa!- sbottò lui –Koga, ferma la tua ragazza! Se mi fa cadere la roba la uccido!-

-Eddai Inuyasha!- esclamò Rin sedendosi sul divano e contemplando il tappeto blu –Fammi divertire un po’! Comunque… cambiando argomento! Tuo padre e tuo fratello ora dove sono!?- chiese. Koga le si sedette a fianco e i due li imitarono

-Mah… in giro per l’Europa immagino, cercano di salvare qualche cosa… sembra-

-Beh, almeno hai finito i tre anni di studio- osservò Koga –Ti sei divertito?- chiese ironicamente

-Come spararsi un colpo un minuto si e l’altro pure-

-Una meraviglia allora- commentò la ragazza scuotendo il capo –Ma dai, non può essere andata così male-

-Volevo vederci tu al mio posto! La scuola era una tragedia senza limiti, non potevo fare niente, la ragazza era un piattola-cattolica praticante, ogni Domenica andava a messa, tutti i giorni correva dall’ospedale, alle case di riposo e chissà cos’altro per assistere questo o quell’altro e IO dovevo accompagnarla in ogni suo spostamento. Le sue amiche facevano saltare i nervi, una più oca dell’altra parlando SOLO di ragazzi, di come vestirsi la sera, del trucco o altre cose assolutamente frivole e inutili… una tragedia- concluse gemendo al terribile ricordo. Koga rabbrividì

-Ok, mi fai venire gli incubi-

-Ecco perché sono in parte felice di questo crollo… almeno mi sono liberato di lei!!-

-Non puoi essere davvero felice per una tua disgrazia!- esclamò sorpresa Rin

-Non ne sono felice, diciamo che non ha tutti quei gran lati negativi!-

-Come legare la moto come un comune mortale, o abitare in un appartamentino senza decine di servitori al suo comando. Davvero dei gran lati negativi!- Inuyasha fece una smorfia

-Mi è appena venuta in mente una cosa- osservò accigliato Koga guardandosi la punta delle scarpe con interesse

-Cioè?- chiesero

-Inuyasha, tu abiti da solo-

-E allora?- chiese il giovane senza capire

-Tu sai cosa comporta questo, vero?- chiese. Rin guardò il proprio ragazzo, i suoi occhi si posarono su Inuyasha e la casa, un sorriso le delineò le labbra ma senza riuscire a trattenersi scoppiò a ridere come una pazza. Inuyasha guardò Miroku che aveva corrugato le sopracciglia senza capire

-Perché diamine stai ridendo? E poi, cosa vuoi dire Koga?- L’amico fece un sorriso ironico mentre la risata della ragazza riempiva la casa

-Voglio dire, che dovrai pulire, ordinare, fare da mangiare…- Inuyasha sbiancò. Non ci aveva pensato. Miroku seguì la ragazza che ormai era alle lacrime e anche Koga sembrava sul punto di scoppiare. Il ragazzo invece, disperato, stava per avere una crisi

-Oh mio Dio… Io non ho mai pulito!!-

-Vorrei poi ricordarti che non sai neppure accendere il fornello- commentò Koga

-E io come faccio??-

-Devo dire che ti ci vedo con il grembiule che prepari la cena- disse tra una risata e l’altra Rin

-Non sei divertente tu!! Ok, ho bisogno di un piano, aiutatemi, insegnatemi, insomma, fate qualche cosa!!- esclamò alzandosi in piedi di scatto. Miroku scosse il capo

-Ah, non guardare me, io i miei tutto fare ce li ho!-

-Stronzo- ringhiò il ragazzo passandosi una mano sui profondi occhi neri –Rin!?-

-Dai, ti do una mano io, ti insegno!- esclamò lei respirando a fondo per calmarsi ma tenendo il sorriso –Qualcuno tra voi due uomini vuole un corso accelerato di cucina!?- chiese

-No grazie, ci sono le donne- risposero in coro accendendo la tv e mettendosi comodi

-Maschilisti schifosi- sbottò la ragazza –Dai Inuyasha, ci siamo solo noi due- disse sbattendo le ciglia

-Che bella prospettiva-

-Sei diventato più divertente del solito o è solo una mia impressione?- sibilò lei

-Dai Rin, sai che scherzo- disse lui sorridendo e dirigendosi all’angolo cottura –Ora dimmi come si accende questo coso-

 

Ore 19.20

Cara Higarashi

-Brrrr, che vento!- esclamò Sakura entrando nella casa seguita da Kagome

-Mamma! Sono tornata!- La madre sbucò dal salotto sorpresa

-Come mai così presto?- chiese

-Mi devo cambiare- spiegò veloce- Vieni Sakura, chiudi per piacere la porta?- L’amica si tolse le scarpe

-Buon giorno signora-

-Oh, Sakura ciao! E’ da un po’ che non ci vediamo, vero?-

-Ha ragione, quasi un anno. La vedo bene-

-Oh grazie cara, anche tu stai benissimo-

-Ok, dopo i saluti però muoviti! Siamo in ritardo, in ritardo!!- esclamò la ragazza salendo le scale seguita dalla giovane che sbottò

-Insomma Kagome, calmati!-

-Io sono calma. Ciao Sota, tutto bene al ritorno?-

-Si, ciao Sakura!-

-Ciao Sota, come stai?- chiese la ragazza fermandosi davanti alla camera del fratello. Kagome la guardò incrociando le braccia

-Bene! Oggi a calcio ho fatto faville! Ho fatto un goal, quello della vittoria e il mio allenatore è molto contento di me-

-Sul serio!? Che bravo!! Kagome, hai un calciatore professionista in casa! Non me lo avevi detto!- Il bambino arrossì di piacere

-Si si… ora per favore vieni dentro?? Mi dovrei preparare!!-

-Si! Dio che stressata che è tua sorella- mormorò la ragazza al bambino che aprì la porta per parlare ma venne bloccato dalla sorella

-Sota, non proferire parola!- esclamò la ragazza tirando dentro l’amica e chiudendo la porta alle sue spalle

-Beh, comunque è vero- annuì Sota chiudendo poi la porta della sua camera.

Kagome aprì subito l’armadio iniziando a rovistare in mezzo a gonne e pantaloni. Sakura si guardò intorno e andò alla finestra guardando fuori

-Accidenti-

-Cosa?- chiese distrattamente Kagome tirando fuori un completo e guardandosi allo specchio

-Ci sono delle nuvole nere-

-Beh, si sapeva che veniva a piovere-

-Odio la pioggia-

-Puoi provare ad uscire e intonare il rituale del sole- ironizzò Kagome

-Si certo… Pioggia pioggia smetti di cadere, nubi sparite oh sole riappari!- Kagome rise divertita e si girò verso di lei

-Che ne dici?- chiese. Sakura si sedette sul letto

-Cambia la maglia- disse dopo qualche secondo. Kagome guardò la maglia rosa con le spalline e la scollatura vertiginosa. La ripiegò e la mise via continuando a frugare tra i vestiti. Sakura posò gli occhi sulla scrivania, i libri di scuola, il comodino e l’armadio facendo scorrere lo sguardo su di esso

-Kagome?-

-Mh? Così dici che sta meglio?- domandò facendole vedere la maglia verde. La ragazza annuì e Kagome iniziò a cambiarsi –Dimmi comunque-

-Cos’è quella scatola lassù?- domandò. Kagome si fermò. Non aveva bisogno di guardare per capire a cosa si riferisse l’amica. Si mise la maglia e infilò le scarpe alte

-Niente, c’è solo roba vecchia- rispose distaccata

-Perché allora non la porti in mansarda?-

-Perché no!- esclamò lei arrabbiandosi e scattando in piedi furiosa

-Scusami, io… non volevo farti arrabbiare- mormorò Sakura. La ragazza respirò a fondo chiudendo gli occhi

-Scusami tu, ho alzato la voce. Comunque non voglio parlarne. Aspetta che mi trucco un po’, fai anche tu?- chiese

-Ma certo! Prestami un po’ di roba dai!- esclamò alzandosi in piedi e avvicinandosi alla scatolina dei trucchi. Kagome intanto si mise l’ombretto, la matita verde, un po’ di correttore, il rossetto rosso fuoco, un po’ di brillantini e il gloss rosa per rendere le labbra più appariscenti. Sakura invece si mise solo un rossetto rosa con sopra il gloss trasparente.

-Pronte, ora andiamo che sono le 7.45!! Mikado mi ammazza se arrivo in ritardo, muoviti tu!- esclamò prendendola per il braccio e scendendo le scale –Mamma, noi andiamo! Ciao Sota, a domani!-

-Ciao tesoro, buon lavoro!-

-La terrò a bada io signora… ciao!!- Sakura venne spinta fuori di casa e guardarono le due macchine

-Che facciamo?- chiese Kagome all’amica

-Dipende se alla fine tu resti con il tuo… passatempo!- disse ghignando l’amica

-No, dipende se tu resisti fino all’1!!- Si guardarono

-Prendiamo due macchine- concluse Sakura salendo sulla sua

-Per ogni evenienza- acconsentì lei mettendo in moto l’auto e partendo con dietro l’amica che fece suonare il claxon. Kagome la guardò con lo specchietto retrovisore e ghignò accendendo la musica a tutto volume.

 

Ore 19.55

Il campanello trillò impaziente e Miroku, svelto, prese la cornetta

-Si, chi è?-

-Miroku, sono Sango! Apri il portone?-

-Mi scusi signorina ma io non conosco nessuno con questo nome- disse lui ghignando. Koga scosse il capo incredulo

-Ehi voi due, smettetela con quel fornello e venite qua, è arrivata Sango!- I due, esausti, si sedettero sul divano pesantemente

-Mi hai distrutto- sbuffò Rin appoggiandosi a Koga

-Tu mi hai fumato il cervello- sbottò

-Hai la testa dura, ma almeno ora sai prepararti da mangiare!!-

-Vero. Oh ma, Sango?- chiese lui guardando Miroku al citofono

-Sta prendendo per il culo la sua ragazza, sembra-

-Che stronzo- commentò Rin chiudendo gli occhi

-Miroku, non fare il demente e aprimi-

-Le dico che non la conosco!-

-Ah certo. Dopo però lo spieghi tu a Inuyasha il fatto che siamo arrivati in ritardo da Kagome, eh?-

-Ti apro subito-

-Ecco bravo- Miroku mise giù e corrugò le sopracciglia e quando si trovò davanti ad una Sango seccata le chiese

-Dobbiamo andare da Kagome!?-

-Cosa!?!?- Inuyasha scattò in piedi pieno di energie

-Sentite, con calma, va bene? Siete pronti?- domandò –Uhm, ciao Rin, ciao Koga, ciao Inuyasha!-

-E a me non mi saluti??- chiese Miroku quando lei gli passò davanti

-No, tanto io non ti conosco- sbottò. Lui la prese da dietro baciandole il collo

-Scusa amore- Lei sorrise e gli buttò le braccia al collo baciandolo

-Perdonato- disse –Ma ora muoviamoci- disse guardando l’orologio che segnava le 20.01 –Non abbiamo molto tempo!- Il gruppo scese di corsa

-Dove andiamo?- domandò Inuyasha –Dov’è Kagome?-

-Tu ti ricordi vero la promessa di oggi?- chiese lei fermandosi

-La manterrò- disse guardandola negli occhi

-Stiamo andando in un bar, al LaN-

-Lo conosco- disse accigliato Koga –Ci andavo alle medie con degli amici e… beh…-

-Cosa?- chiese Miroku

-Diciamo che lì la serata è divisa in due… dalle 20.00 fino alle 22.30 dove diciamo ci stanno i minori… dalle 23.00 all’1.00 dove si mandano a casa i minori, iniziano a girare gli alcolici e si va… su…- disse lui corrugando le sopracciglia

-Su?- chiese perplesso Inuyasha

-Ehm… si, su-

-Non capisco- disse Rin –Cosa intendi?-

-Lo vedrete… oh, se lo vedrete!- sbottò Sango –Ora andiamo per piacere!!- esclamò mettendosi alla guida mentre il gruppo saliva in auto. Inuyasha dietro guardò dallo specchietto gli occhi di Sango che incrociarono i suoi

-Non mi piacerà vero?-

-No Inuyasha, non ti piacerà. Ma hai promesso di stare calmo-

-Si, lo farò- Sango guardò Miroku di fianco a se preoccupata e lui annuì. Sango sospirò di sollievo

-Ottimo- La ragazza mise in moto e l’auto partì veloce.

 

Ore 20.10

Sakura, seduta ad un tavolino davanti al palco. Guardava Mikado cantare con la chitarra in mano. Quel giorno i primi pezzi li avrebbe fatti lui. Kagome stava aspettando pazientemente dietro le quinte e la ragazza doveva ammettere che Kagome aveva ragione: Mikado era davvero bello. Non riusciva a capire perché lei non ci stesse, dove lo si trova uno così!?

Kagome l’aveva presentata, come promesso, al ragazzo che era stato molto cordiale e gentile ma si vedeva lontano un miglio che a lui interessava solo Kagome. Sakura si guardò intorno.

Il locale era pieno, ed era tutto grazie a Kagome.

Il signor Takashi, che stava servendo al bar, l’aveva appunto informata che da quando Kagome aveva preso a cantare la fama del suo locale era cresciuta molto, tanto che stava decidendo di farlo più grande e spazioso. Era venuto anche a sapere dal proprietario, mentre Kagome stava parlando con Mikado del programma della sera, che era venuta una donna a parlare con Kagome per chiederle di provare a cantare in una band, ma lei aveva energicamente rifiutato senza una motivazione precisa. Sakura alla notizia era rimasta sconvolta, non sapeva che Kagome fosse brava fino al punto da essere richiesta in una band!

Mentre la canzone di Mikado finiva, Sakura sentì la porta aprirsi. Ritardatari visto che era iniziato da 10 minuti lo… spettacolo! Si girò per dare una occhiata in fondo alla sala. Vide entrare un ragazzo alto, con i capelli neri legati in una coda, seguito da una giovane, tenuta per mano dal ragazzo, dai lunghi capelli castani. Entrò anche un ragazzo con i corti capelli raccolti in un codino e una giovane che Sakura riconobbe come l’ex amica di Kagome: Sango. Ma che ci faceva lì? Vide il gruppo fermarsi e Sango tenere aperta la porta per un giovane che fece il suo ingresso con la testa alta e i capelli mossi dal vento che veniva da fuori.

Tutto l’essere di Sakura si irrigidì e si ritrovò incapace di respirare. Appoggiò il bicchiere al tavolo e cercò di trattenere il tremito della mano

-Oh no- sussurrò –No… no… no…- cercò di alzarsi ma le gambe le tremavano e le mancavano le energie, lo stomaco era stretto in una morsa incontrollabile. Lanciò un altro sguardo dietro di lei e vide il gruppo seduto al bar che prendeva da bere, tutti con lo sguardo puntato sul palco.

Non c’erano dubbi, sapeva perfettamente chi erano, anzi, chi era…

Guardò Mikado timorosa che si era alzato in piedi. Ora avrebbe annunciato Kagome… doveva fare qualche cosa, doveva avvertire Kagome!

La sala era lievemente illuminata per fare risaltare la luce del palco ma lo avrebbe visto, li avrebbe visti senz’altro! La ragazza si alzò in piedi e sgattaiolò dietro il palco

-…ma ora date il benvenuto a Kagome Higarashi, la nostra… eroina!!- Sakura si bloccò quando vide la giovane che saliva i tre gradini che portavano al palco mentre un applausi si levava dal pubblico accompagnato a fischi

-Kagome no!- Lei si girò

-Cosa?-

-Non andare Kagome-

-Ora non ho tempo Sakura, devo lavorare, me lo dirai dopo!- esclamò salendo sorridendo raggiante

-Kagome!!- Sakura si morse il labbro disperata –Oddio-

Kagome prese il microfono e colpì Mikado in testa

-Eroina a chi!?- sbottò. Si girò verso il pubblico sorridendo –Salve a tutti! Immagino che anche questa sera vogliate assorbirvi la mia stupendissima, bellissima e incantevole voce…-

-Viva la modestia eh?- la interruppe Mikado cinico. Lei incrociò le braccia guardandolo truce

-IO, sono molto più modesta di tanta altra gente! Ma dicevo… immagino che vogliate cominciare con Cuore di Ghiaccio come al solito, ma farete fiasco, abbiamo cambiato un po’ la scaletta sapete com’è… il gran capo ha ordinato quindi inchinatevi al volere del signor Takashi al bar lì infondo. Oddio, non che sia molto diverso anche con Mikado, dico bene caro!?- ghignò lei ironica

-Certo, come no! Io propongo e lei mi ride in faccia dicendo l’opposto e poi, se non faccio come vuole lei, mette su un casino bestiale!- sbottò

-Ecco, visto? Tra lui e il gran capo, c’è una differenza abissale… sapete quale? Se io non ubbidisco al gran capo lui può buttarmi fuori, mentre il qui presente mio collega e amico e non-si-va-oltre, non può farmi il benché merito di niente!- La sala rise divertita e lei scrollò le spalle –Ma andate tranquilli, mi so difendere bene! Bando alle ciance, partiamo con una canzone scritta dalla sottoscritta, una cosina da nulla tanto per cominciare, ok? Certo che va bene, sfido chiunque a contraddirmi!, e allora, prego, musica maestro!-

Inuyasha senza parole osservava la scena. Kagome era indecente con quella gonnellina e il top verde che lasciava la schiena e la pancia scoperta, i tacchi alti che le fasciavano le gambe nude e quel trucco così appariscente

-Oh cribbio- commentò Koga alzando il sopracciglio

-E chi diavolo è quel tipo!?- sibilò. Sango guardò l’ex amica cantare muovendosi a proprio agio sul palco mentre Mikado suonava

-Si chiama Mikado, suo collega di lavoro e… beh… lo ha detto pure Kagome, no?- Koga annuì

-Già-

-Oddio, ma da quanto tempo va avanti?- chiese Rin scioccata

-Dal… beh… Inuyasha giura di nuovo-

-Sango, da quanto va avanti?- sibilò lui stringendo i pugni

-Dopo… dopo Amsterdam!- buttò di getto lei

-Cosa!?- ringhiò lui

-Ecco lo sapevo- disse lei facendo un passo indietro

-Oh mio Dio- mormorò Miroku

-Avevo promesso di… non dirlo a nessuno per questo… l’ho tenuto nascosto io…-

-Quando è che dovrebbe finire?- sibilò

-Io… non lo so se fa il secondo turno ma credo… credo di si- balbettò Sango

-Oh Kami…- ripeté Koga -… quindi va… va su?- sussurrò

-Non lo so… dubito ma…-

-Cosa vuole dire, “su”!?- sibilò Inuyasha rosso di rabbia ma con un sospetto terribile

-Beh, qui i ragazzi si incontrano, si ubriacano e vanno… su, se ci stanno… Per quelli del palco invece è diverso… chi da la posta più alta… si porta su il ragazzo o la ragazza…- spiegò lentamente Koga. Sango annuì

-Ma visto che prima era minorenne non ci andava, non poteva e non lo avrebbe mai fatto visto che stava con te ma… ora che è maggiorenne… non lo so…-

-Lo scopriamo subito- disse Koga guardando la faccia infuriata dell’amico –Con calma Inuyasha, ok?-

-Vaffanculo Koga e dammi una risposta- ringhiò. Il ragazzo, seguito da una pallida Rin, si avvicinò al bancone

-Mi scusi?-

-Dimmi- disse il signore dietro il bancone distogliendo lo sguardo dalla ragazza

-La ragazza, Kagome, per caso va… ehm… su?- L’uomo rise divertito e Koga sentì una vena pulsargli nella tempia. Cosa diavolo c’era da ridere??

-Scusami ragazzo è che… non è trascorsa neppure mezzora e sei il terzo che lo chiede-

-Il terzo!?-

-Già. Comunque no, Kagome non sale. All’inizio aveva chiesto, tre estati fa, ma poi, quando è diventata maggiorenne non ha più voluto visto che aveva mio nipote, Mikado. È iniziato un po’ per gioco, ma stanno insieme da quasi tre anni quindi…- L’uomo alzò le spalle –Volete qualche cosa da bere?- Koga guardò Inuyasha che fissava Kagome con due occhi di fuoco

-Non è che ha un sonnifero vero?- L’uomo alzò le sopracciglia e Koga scosse il capo –Niente, mi scusi- disse e si allontanò

-Allora??- chiese Inuyasha cercando di controllare il tono di voce

-No Inuyasha, non ci va- rispose

-Bene- il giovane incrociò le braccia

-E ora, che vuoi fare?- chiese Sango leccandosi le labbra

-Aspetto-

-Cosa?- mormorò Miroku allarmato

-Che abbia finito, ovvio- sbottò.

Era passata circa un ora emmezza e Kagome non si era accorta di nulla, troppo presa a compiere il suo lavoro anche quel giorno. Sakura era disperata, era certa che se ne sarebbe accorta prima o poi e dalla faccia di Inuyasha la cosa si stava facendo pericolosa quindi tentò il tutto per tutto. Mentre Kagome parlava dopo una canzone la ragazza, semi nascosta dalle tenebre iniziò a sbracciarsi verso Kagome sperando di attirare la sua attenzione ma ad accorgersene fu Mikado che corrugò le sopracciglia. Lei gli fece segno verso Kagome e lui scosse il capo impercettibilmente ma lei insistette così, mentre Kagome parlava senza sosta, Mikado attirò la sua attenzione e le indicò Sakura che sospirò di sollievo

-… insomma, potete immaginarvi il macello a scuola!- Kagome era così abituata a parlare pensando ad altre cose che non le fu difficile leggere i gesti delle mani che le faceva Sakura, il loro codice segreto muto, vecchio ma presente nella memoria come un bellissimo e divertente ricordo -…il preside poi…-

I

-…è venuto in classe di questa mia amica e ha detto con voce possente…-

N

-…”Non potete continuare in questo modo!…-

U

-…è indecente!! Siete in 5 superiore, non in prima elementare!…-

Y

-…Dovreste vergognarvi! Metterete in cattiva luce la nostra scuola! Scazzottarsi in giardino davanti a tutti per una ragazza…-

A

-…dovete pensare a studiare…

S

-...non hai vostri ormoni sballati come dei quindicenni!…-

H

-…Allora i due interessati si sono guardati in cagnesco dandosi la colpa a vicenda e …-

A

-…vi giuro, ci mancava pochissimo che si ripicchiassero!!…-

INUYASHA

Kagome sentì lo stomaco bruciare pericolosamente e fece passare lo sguardo nella sala nei posti in fondo e li vide.

Li vide tutti, anzi, lo vide.

Lui.

Inuyasha.

Le pareti le si strinsero su di lei e l’impellente bisogno di aria le fece girare la testa vertiginosamente.

Guardò Mikado negli occhi e non si trovò più capace di parlare. Aveva la bocca impastata e le labbra aride. La pelle era in fiamme e  le mani si erano congelate improvvisamente. Il ragazzo si allarmò quando li vide lucidi e scattò in piedi

-…Lì, in classe, davanti ad un professore, al preside e hai compagni, vi rendete conto!?…- Mikado le fece un leggero cenno del capo e lei lasciò piano il palco dirigendosi verso Sakura

-Cosa… come hai detto!?-

-È entrato quando tu sei andata sul palco! Ci sono tutti! C’è anche quella… quella Sango! Ma ci sono anche tre ragazzi che non conosco e… Kagome? Stai bene?- chiese guardando la giovane con gli occhi pieni di lacrime. La ragazza scosse il capo con gli occhi sbarrati. Non si fidava affatto della sua voce in quel momento. La ragazza l’abbracciò e il signor Takashi le raggiunse

-Cosa succede?- chiese

-Signore, Kagome non si sente bene, potremmo…-

-Accompagnala a casa, certamente. Vai pure, qua finiamo noi Kagome- La giovane annuì e le due si diressero all’uscita posteriore ma prima passarono nel bagno pubblico. Kagome si lavò la faccia tremante e respirò a fondo

-Ci… ci sono…-

-Vieni Kagome, andiamo- disse prendendola per mano e dirigendosi alla sua macchina pronta a riportarla a casa –Ti riporto io la macchina domani, capito? Dopo mi dai le chiavi- disse. Kagome non rispose e le due uscirono nella notte

-Kagome!- Sakura si girò e rafforzò la presa tra le dita gelide di Kagome. La giovane chiuse gli occhi con forza, sentendo le lacrime che pulsavano, bruciando, ma riuscì a ricacciarle indietro risoluta.

No.

Controllo Kagome, controllo.

La ragazza voltò lo sguardo guardando i visi ansiosi di Rin, Koga, Miroku e Sango. I suoi occhi si posarono sulla figura distante solo qualche metro.

Il suo viso era segnato da una smorfia, i suoi capelli erano mossi dal vento freddo, gli occhi neri profondi e quella bocca che tante volte aveva baciato e che aveva pronunciato il suo nome con una dolcezza infinita tradite dalla sua smorfia, il giubbotto per ripararlo dal freddo e i jeans strappati dove si intravedeva la pelle calda.

 

[…]

-Ma lo sapete io chi sono!?- domandò

-Dovremmo?- chiese Kagome confusa

-Ma dove vivete? Su Marte?-

[…]

 

-Aspetta, se non posso tapparti la bocca… posso fare così?- Kagome non fece in tempo a dire una parola che lui la baciò, un bacio veloce e leggero. Kagome impietrita lo guardò staccarsi

[…]

 

-Tu non sei lucido- sbottò lei –E cerca di non alitarmi in faccia grazie-

-Eh già… non sono proprio lucido… sono pazzo… completamente pazzo di te- disse lui appoggiandosi a lei che arrossì furiosamente

[…]

 

-Non… non andare via- disse lei –Non andare…- Strinse la maglia di lui nei pugni singhiozzando –Io… io… ti… io ti amo- disse

[…]

 

Lui si mise dietro di lei e la ragazza sentì qualche cosa di freddo toccarle il collo così si portò una mano ad essa guardando. Era una piccola collanina d’oro con un ciondolo a forma di chiave sempre d’oro. Lui la strinse da dietro e le sussurrò all’orecchio

-You have got key for open my heart-

[…]

 

-E io ci sono nei tuoi sogni?-

-No Inuyasha… lo sai… nei miei sogni tu non ci sarai perché a me piace guardarti in carne e ossa-

[…]

 

-Sei solo mia Kagome, ricordalo. Solo mia-

-Si Inuyasha… per sempre…-

[…]

 

-Ho bisogno di te ora Kagome… ho bisogno della vera Kagome… della mia ragazza, quella vivace e risoluta ma sensibile e forte come un leone, ho bisogno di te in questa situazione…-

[…]

 

Kagome si appoggiò contro di lui e intrecciò le dita con quelle del ragazzo

-Inuyasha, Kagome!!- esclamò Sango –Guardate verso di me!!-

Sorridendo Kagome aprì gli occhi e in quell’istante Sango scattò una loro foto.

[…]

 

-Lo farò, va bene!? Glielo dirò!-

-Lo stai dicendo da mesi!! Io ti avevo detto di allontanarla subito, quando ormai era palese la decisione di Kikyo di scappare con Naraku! Non dovevi nemmeno avvicinarti sapendo che avrebbe sofferto! Hai sbagliato Inuyasha e lo sai anche tu! Dopotutto lo sai da due anni la decisione di tuo padre!!-

[…]

 

Grosse gocce di pioggia scesero dal cielo mentre un tuono in lontananza rompeva il silenzio creatosi.

-Inuyasha-

Un sussurro, un nome, mille emozioni.

 

***

 

Siete curiosi ehhhhhh????

 

Titolo Capitolo 6 -> CONFRONTO

 

E ora è realmente finita, alla prossima settimana!
  
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