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Autore: thedgeofbreakingdown    23/04/2014    6 recensioni
Abbracciami.
Abbracciami, cazzo. Abbracciami e non lasciarmi più andare.
E mi sembra quasi che Luke senta le mie parole perché fa un movimento imprecettibile con la testa e poi mi stringe a sé, avvolgendomi, proteggendomi e per una delle poche volte in vita mia, la mia armatura crolla. Succede sempre più spesso con Luke anche se non ho ancora idea se questo sia positivo o negativo. Forse è un bene perché sono la vera me e perché, alla vera me, piace essere più vulnerabile di quanto la guerriera me ammetterebbe mai.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Talia Grace
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Beating Heart'
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I'm yours
So I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait I'm yours
Jason Mraz, I'm Yours

Chiudo il telefono e lo infilo nella tasca posteriore dei miei skinny jeans.

Neanche Percy sa dove diavolo sia Annabeth e giuro su dio che appena la trovo le strapperò quei capelli biondissimi e lunghissimi che si ritrova.

Razza di stronza.

Eppure, come posso odiare una persona che amo così tanto?

Evito lo sgaurdo azzurro di Luke. Ho paura di trovarci compassione e io odio la compassione, soprattutto da parte del mio ragazzo. Odio essere considerata debole perché non lo sono.

Nonostante tutto, respiro forte e chiudo gli occhi per un secondo senza riuscire ad impedire ad un lacrima di rigarmi la guancia e mi odio per questo perché odio piangere e odio ancora di più essere vulnerabile.

Non devo piangere, devo essere forte.

Ed è l'unico piensiero logico che mi passa per la mente in questo instante anche se vorrei tanto che Luke mi abbracciasse. Vorrei che mi stringesse a sé senza mai lasciarmi andare, vorrei sappellire la testa nel suo petto e sentire le sue braccia che mi stringono forti. Credo che sia il posto migliore del mondo anche se non lo ammetterò mai, neanche con quel coglione di Percy che, quando si deciderà a confessarsi ad Annabeth sarà un giorno migliore per tutti.

Abbracciami.

Abbracciami, cazzo. Abbracciami e non lasciarmi più andare.

E mi sembra quasi che Luke senta le mie parole perché fa un movimento imprecettibile con la testa e poi mi stringe a sé, avvolgendomi, proteggendomi e per una delle poche volte in vita mia, la mia armatura crolla. Succede sempre più spesso con Luke anche se non ho ancora idea se questo sia positivo o negativo. Forse è un bene perché sono la vera me e perché, alla vera me, piace essere più vulnerabile di quanto la guerriera me ammetterebbe mai.

Mi aggrappo al retro della maglia di Luke e le lacrime scorrono veloci sulle guance. Probabilmente gli sto bagnando la maglia ma non credo che gli importi sul serio dato che continua a stringermi a sé e ogni tanto mi bacia la testa, esitando per un paio di secondi prima che le sue labbra si possano allontanare.

E dio, in questo momento sto così bene che non vorrei essere da nessun altra parte. Luke è la mia casa e mi sembra quasi assurdo averlo capito in così poco tempo ma credo che vada bene così. Meglio tardi che mai, alla fine.

Luke mi allontana un po' da lui e mi abbraccia i fianchi prima di far scorrere le mani sul mio corpo e arrivare al mio viso. Mi bacia la fronte e mi asciuga le lacrime con i pollici e chiudo gli occhi per il tempo che le sue labbra indugiano dolcemente sulla sua pelle e poi mi bacia. Mi bacia piano, quasi volesse dirmi in questo modo tutto quello che gli viene difficile dirmi a voce.

Stringo un po' di più la sua maglietta, cercando di far fronte alle mille emozioni che ho allo stomaco e sorrido perché con nessun ragazzo ho sentito le gambe tremare e il cuore che sembra quasi voglia uscire dal petto.

- Va tutto bene – mi sussurra Luke prima di baciarmi nuovamente i capelli e io non posso fare a meno di credergli. Lui ha questa capacità. Ha la capacità di ridurmi a una sorta di vegetale che pende dalle sue labbra ma alla fine, credo che questo voglia dire amare una persona. E va bene così. Si, credo che vada proprio bene così perché anche adesso che mi sembra tutto stia andando a puttane, tra le braccia di Luke scompare tutto e io sto bene e sono felice nonostante tutto, quindi -forse- è questo che vuol dire amare una persona e io non posso che esserne più felice.

Mi allontano leggermente da lui ed inchiodo i miei occhi nei suoi che sono più azzurri del solito ma credo anche che la luce del sole al tramonto che gli riflette sopra gli faccia fare la sua bella figura, – nei sei sicuro? – domandò tirando su col naso e stringendo un po' di più il retro della sua maglia.

Lui mi sorride e annuisce un paio di volte prima di baciarmi ancora e io sorrido perché, inesorabilmente, gli credo.

- Andiamo a distrarci – e mi sorride ancora in quel modo che mi fa impazzire e non posso fare a meno di sorridere a mia volta mentre le sue labbra quasi mi chiamano per un ennesimo bacio. Il mio sembra quasi un capriccio ma io ho bisogno di sentire Luke. Ho bisogno di sentire i nostri corpi premere l'uno contro l'altro, ho bisogno di sentire le sue mani sui fianchi che riescono sempre a essere gentili.

Per questo mi metto in punta di piedi e lo bacio allacciando le mani dietro al suo collo.

Luke mi fa schiudere le labbra gentilmente e cerco di far fronte alla morsa allo stomaco quando la mia lingua entra in contatto con la sua. Le gambe tremano un po' e sorrido mentre lui mi arpiona i fianchi facendomi indietreggiare.

Incespico sui miei stessi piedi e se non ci fosse lui cadrei a culo a terra ma ridiamo entrambi quando mi acchiappa al volo facendomi sedere su una coperta che abbiamo sistemato poco tempo prima. Mi sistemo tra le sue gambe e lui mi cinge i fianchi poggiando la testa sulla mia spalla mentre guardiamo il sole che tramonta all'orizzonte e la vista mozzafiato che abbiamo su Boston.

Non sapevo neanche esistesse questo posto ma effettivamente ci sono molte cose che non so di Luke e mi sorprende realizzare che non mi importa affatto perché ciò che conta è che Luke adesso sia qui con me nonostante i litigi e stronzate varie.

Guardo l'orizzonte e penso ad Annabeth e Percy che non riescono a stare felici se non sono assieme ma allo stesso tempo, sono bloccati da qualcosa che è molto più grande di tutti noi messi assieme.

Penso ad Annabeth che non ho neanche idea di dove diavolo sia e penso a Percy che si butterebbe nel fuoco per lei e questo mi fa un po' troppa paura.

Sospiro e chiudo gli occhi per un secondo nel tentativo di calmarmi e nel tentativo di non far vedere a Luke quanto realmente sia preoccupata.

Lui se ne accorge.

Brutto stronzo intuitivo.

-Taaaaals – mi richiama con una leggera nota di rimprovero anche se sono certa stia sorridendo.

Grugnisco qualcosa in risposta e lui abbozza una risata muovendo quasi impercettibilmente le dita sul mio stomaco e superando il tessuto della maglia leggera. Mi accarezza piano la pelle, lentamente, e questo non fa che renderlo un gran bastardo dato che sa benissimo quanto questo mi provochi pelle d'oca e brividi.

Infila le dita sotto l'orlo dei pantaloni senza smettere di accarezzarmi piano e poggio la schiena al suo petto abbandonando la testa su una sua spalla. Sento il suo torace vibrare e – sei uno stronzo – esalò in un respiro mentre le sue carezze continuano a far muovere qualcosa in una parte davvero molto bassa di me.

- È una dote naturale – scherza lui iniziando a baciarmi piano il collo.

Il suo intento era quello di farmi distrarre? Credo che sappia benissimo che il suo piano sta avendo un successo enorme.

Le sue labbra morbide scorrono dal lobo fino a proseguire lungo il collo e lasciano una scia di baci dietro di sé che mi fa morire dato che il tutto è sommato con le sue mani che non hanno la minima intenzione di smettere di accarezzarmi.

Arrivato all'incavo tra il collo e la spalla risale lentamente fino a fermarsi al centro del collo e bacia un punto preciso schiudendo le labbra e succhiando leggermente. Lascia baci continuamente e poi continua a leccare e succhiare piano facendomi sospirare a occhi chiusi.

- Mia – esala in un sospiro e sorrido voltandomi verso di lui con un sorriso perché mai come in quel momento, ho sentito il bisogno di baciarlo.

Rido spingendolo a sdraiarsi e lui mi segue a ruota cingendomi la schiena e cercando le mie labbra che, Gesù, non vedono l'ora di incontrare le sue.

Schiudo le labbra quasi automaticamente e incontro la sua lingua, quasi bramosa di trovare la mia.

Gli morsico il labbro inferiore e lui sorride mentre le mani scavalcano il tessuto della maglietta che porto accarezzandomi la pelle dei fianchi.

Rabbrividisco ancora sistemandomi un po' meglio su di lui e rendendomi conto di quanto, effettivamente lo voglia.

E credo che anche lui mi voglia dato un certo movimento nei paesi bassi che, se devo essere sincera, non mi dispiace per nulla.

Continuiamo a baciarci, e mi rendo di conto di quanto la foga sia aumentata e di quanto adesso, le mani di Luke si stiano muovendo più rapidamente.

Mi accarezza piano il sedere e lo palpa un paio di volte facendomi ridere sulle sue labbra anche se poi torno nuovamente a cercarle perché ne ho bisogno e perché i baci di quello stronzo sono la medicina migliore del mondo, almeno per me.

- Ok, adesso tocca a me – mormora con un sorriso di scherno su quelle labbra che già mi mancano e rotoliamo facendo sì che lui stia sopra di me.

- Hai intenzione di farmi morire di freddo? – domando con un sopracciglio inarcato e Luke corruga la fronte inclinando leggermente la testa.

- Ho intenzione di fare l'amore con te e non sarà il freddo a fermarmi.

E ci può essere seriamente freddo quando l'energia si è fatta così bollente e statica?

Si butta con foga sulle mie labbra e allaccio le mani dietro al suo collo facendole poi scorrere sulla schiena perché lo voglio più vicino di così e perché mai nessuno ha utilizzato l'espressione:”fare l'amore” con me. Nessuno mi ha mai guardato come Luke guarda me e nessuno mi ha mai accarezzato come fa lui.

Si è sempre parlato di “sesso” e “scopata”, si è sempre parlato di sguardi velati dall'alcool e momenti veloci, rapidi, a volte contro un muro perché, alla fine dei giochi, avevo smesso nel credere nell'amore verso chiunque.

Ma con Luke è diverso, con Luke le carte in tavola cambiano e non ci potrebbe essere niente di più assurdamente perfetto.

Gli alzo un po' la maglietta mentre continuiamo a baciarci voraci e mentre le sue mani mi toccano il collo, i seni e i fianchi coperti dalla maglia prima che questa possa venir alzata di un po'.

Le mani di Luke sono bollenti sulla mia pelle e muovo impercettibilmente il bacino contro il suo perché lo voglio, lo voglio da morire e non ce la faccio più a resistere. Non ce la faccio più a stargli lontana e voglio di più. Voglio più delle sue mani che adesso mi stanno accarezzando il costato e stanno arrivando al ferretto del reggiseno.

Voglio di più delle sue labbra che dalla mia bocca sono passati al collo, nello stesso punto che aveva dolcemente torturato poco prima.

Inarco il collo all'indietro con un sospiro e lui sembra quasi leggermi nel pensiero dato che sbottona i jeans e le dita accarezzano piano l'orlo degli slip senza mai infilarsi sotto e questo mi fa sta facendo davvero incazzare.

Gli graffio un po' la schiena e lui geme con un sorriso sul mio collo prima di passare a torturare nuovamente le mie labbra che devono essere gonfie a furia di morsi e baci.

Continua ad accarezzare piano l'orlo degli slip e gli morsico il labbro perché i brividi di piacere sono troppi con me e lui mi sta facendo morire.

Stronzo.

- Stronzetta – mi prende in giro e poi si fionda con una foga che stavo aspettando sulle mie labbra facendomele schiudere per far sì che le nostre lingue si incontrino voraci.

Gemo per un impeto che non mi aspettavo e prima che me ne possa realmente rendere conto, la mia maglietta vola via. Ho freddo per qualche secondo ma poi il petto di Luke aderisce al mio e mi bacia l'incavo tra i seni facendomi incarcare la schiena per il piacere.

Ansimo mentre la sua scia di baci bollenti continua fino ad arrivare all'orlo sbottonato dei jeans.

Me li sfila velocemente e poi torna su di me, un po' per proteggermi dal freddo e un po' perché lo voglio baciare, lo voglio baciare fino a che le labbra non mi faranno male, nonostante il freddo che sto provando per indossare solo la biancheria.

Cerco i lembi della maglietta di Luke mntre lui continua a baciarmi con foga prima che si possa allontanare e allungare le braccia sopra la mia testa per far sì che la sua maglia voli via assieme alla mia roba.

Intravedo il reggiseno in pizzo abbinato alle mutande e prima che possiamo tornare a baciarci, scoppio a ridere.

Luke mi guarda curioso e si puntella sui gomiti, – quali mali ti affliggono?

Continuo a ridere, poggio le mani sul suo petto nudo guardandolo in quegli occhi che sono come una calamita per me, – meno male che mi sono cambiata il reggiseno. Ti immagini se mi avessi viso con quello a pois? – e ricomincio a ridere contagiando anche lui che seppellisce la testa nell'incavo del collo.

Si alza improvvisamente serio e mi guarda negli occhi che sono due pozze di cielo, – sei unica, Talia Grace.

E prima che possa replicare qualcosa, mi bacia piano, con una dolcezza che non credevo neanche gli appartenesse del tutto. Mi succhia piano le labbra, le morde e poi torna a far giocare le lingue delicatamente e dolcemente. Questo mi spiazza e rabbrividisco ancora di più quando la sua mano percorre piano il mio corpo, dal collo fino al seno, al ventre piatto e poi all'orlo delle mutande.

Non smette mai di baciarmi, neanche quando le sue dita superano la stoffa e l'indice mi penetra piano.

Mi allontano con uno schiocco dalle sue labbra e inarco il collo e la schiena per un piacere che non mi aspettavo mentre lui muove lentamente il dito dentro di me facendomi chiudere lo stomaco e baciandomi il collo.

Aggiunge un secondo dito e smetto di morsicarmi il labbro inferiore dato che sono certa di non poter più riuscire a trattermi. Ansimo per un piacere tanto forte quanto inaspettato e premo i polpastrelli sulla sua schiena facendolo grugnire con un sorriso sul mio collo.

E voglio sentirlo.

Voglio sentirlo dentro di me.

Voglio sentire i nostri corpi che diventano un tutt'uno.

Voglio sentire i nostri corpi diventare una cosa sola per la prima volta da quando stiamo assieme.

Cerco le sue labbra e ansimo forte sperando che capisca e allora mi bacia e toglie le dita da dentro di me in quel momento, sistemandosi tra le mie gambe con ancora i jeans che mi stanno infastidendo davvero troppo.

Le mani di Luke camminano verso il gancetto del reggiseno sulla schiena e lo slacciano esperte anche se questo non mi da' fastidio dato che le sue labbra mi distraggono dal resto.

Si separa da me solo per levarsi di jeans e boxer e alla fine, è splendidamente nudo su di me.

E non c'è più tempo.

Non c'è più di giocare, di pensare, c'è solo il tempo di amare e mi stupisce quanto io sia nervosa.

Luke non è sicuramente il primo ma ciò che mi colpisce è il desiderio che sia l'ultimo.

Mi sfila piano le mutande e poi mi bacia partendo dalle caviglia e accarezzandomi piano. I polpacci, le ginocchia e l'interno coscia. Il ventre, lo stomaco, l'incavo tra i seni, la gola e poi, finalmente arriva alle mie labbra ed è proprio quando mi bacia che entra in me lentamente, quasi avesse paura di farmi male.

Entra in me piano, dolcemente e facendomi gemere e allora, alla luce del tramonto, lo guardo negli occhi e capisco, capisco che sono sua e capisco anche che lui è mio.

Io gli appartengo e lui mi appartiene ed è senza dubbio la consapevolezza migliore del mondo.

Si puntella sui gomiti e si sistema meglio prima di seppelire il volto nell'incavo del collo e dare il via a spinte lente e dolci che mi fanno ansimare all'unisono con lui.

Irrigidisco i muscoli quando le spinte si fanno più veloci, vogliose e non posso trattenere i gemiti, non posso trattenere le mani che gli graffiano la schiena o il bacino che si muove in sincrono con il suo perché non sarò mai sazia di Luke Castellan.

Mai.

Ansimo ancora e gemo beandomi dei suoi grugniti e del piacere che si spande in me come lava bollente e poi cerco il suo viso. Cerco il suo viso perché i miei occhi hanno bisogno di vedere il loro soggetto preferito. E Luke mi accontenta, rallenta le spinte e mi guarda e i suoi occhi sono talmente pieni di me, pieni di quello che sono certa provi per me che quasi piango per la seconda volta in una giornata e per quanto mi riguarda, è anche troppo.

Porto una mano al suo viso e lo accarezzo facendogli chiudere gli occhi.

Mi è difficile parlare ma mi impongo di farlo perché sento di non poterci riuscire in un altro momento, – ti amo – esalo tra i gemiti e Luke si ferma. Lo guardo storta, delusa e incazzata, – va bene, ti ho detto “ti amo” ma non è un evento cos' ecclatante da interrompere.. – e le sue labbra sulle mie impediscono il mio sproloquio nei suoi confronti. Le spinte riprendono, veloci, vogliose e forti e Luke non smette un attimo di baciarmi mentre mi ama e mentre mi fa sua e mentre mi stringe a sé.

Continua a baciarmi, continua ad amarmi come se non dovessimo arrivare a un domani e io gli spingo più forte la basta schiena e mi stacco da lui quando arriviamo al culmine assieme con il gemito più forte di tutti.

Luke poggia la fronte contro la mia, il petto che si alza e si abbassa velocemente e sorride guardandomi negli occhi, – e tanto per la cronaca, ti amo anche io.




Angolo Autrice:
Ehiiila<3
dunque.. perché questa shot? Perché mi sembra giusto mettere un po' più in risalto la Thaluke dato che in "You write.." la coppia predominante è la Percabeth.
Non so neanche bene da dove mi sie venuta l'ispirazione per questo Missing Moment sulla Thaluke ma, in ogni caso, è così che mi sono immaginata la loro prima volta che si colloca tra i capitoli 19 e 20 della Long^.^
L'ho scritto al presente e in prima persona perché mi ci ritrovo moltissimo in Talia e scriverlo dal suo punto di vista era quasi un modo per avvicinarmi ulteriormente a lei. La storia è ovviamente scritta col suo umorismo e il suo sarcasmo, è tutto preso quasi più.. alla leggera, in un certo senso e sotto una vena decisamente più ironica al racconto in terza persona e che vede come protagonista principale la Percabeth.
In questa shot Luke e Talia sono in un parco del quale mi sono inventata l'esistenza (ma non ditelo a nessuno) ed è così che mi sono immaginata la loro prima volta. Non è specificato ma prima di questo momento tra i Pervertiti Number One non c'erano stati altro che baci ahahah
Spero tanto che questa piccola shot vi sia piaciuta anche solo la metà di quanto a me è piaciuta scriverla^.^
Mi farebbe piacere sentire un vostro parere dato che è la primissima volta che scrivo una parte così delicata sulla Thaluke*-*
Siete i migliori, sappiatelo!
Alla prossima,
Love yaa<3
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