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Autore: MichelleAle1D    23/04/2014    0 recensioni
""Mi capitava spesso quando andavo in Ghana,vedere cosí tanti bambini poveri e poterne aiutare cosí pochi era frustrante. Ogni tre mesi andavo a fare volontariato, mi faceva stare bene con me stessa.
Camminai per mano a Jasmine lungo tutto la struttura in pietra che avevamo fatto costruire per ospitare i bambini senza una casa o senza genitori. Mi portó fino alla cucina dove Sonniè stava cucinando il riso, quando,buttai l'occhio su un ragazzo girato di schiena. Non l'avevo mai visto e a quanto pareva era uno nuovo.Jasmine notó il mio interesse.
"si chiama Harry,è molto carino! È arrivato oggi." Strizzai leggermente gli occhi per vedere meglio. I capelli ricci e scompigliati spiccavano sulla maglia bianca e stropicciata.
Non mi accorsi di essere rimasta impalata a fissarlo fino a quando non si giró di scatto, inquadrandomi con quei meravigliosi occhi color smeraldo.""
Perché l'amore è così difficile da capire? Ti porta a fare di tutto....anche a non vedere....
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“S-si...d'accordo, quello che vuoi tesoro”

Tesoro? TESORO? Lo faceva ovviamente apposta per farmi sentire in colpa! E ci stavva riuscendo molto bene oltretutto.

Riattaccò la chiamata e sentii gli ultimi suoni del telefono. Eccoci lì, uno da una parte e uno dall'altra di un filo telefonico.

Posai il cellulare, e subito sentii suonare il campanello.

Oddio, speriamo non sia Charlotte! Giuro che se vedo la sua chioma cotonata aggirarsi per il mio vialetto, questa volta mi sente!”

Feci una corsetta verso il portone, e lo aprii. Sullo zerbino erano appoggiati i miei bagagli, e un biglietto.

Presi le valigie ( quelle che avevo frettolosamente dimenticato da Betty) e le trascinai dento. Tenevo stretto in mano il bigliettino bianco.

Mi sedetti e aprii il foglietto. La caligrafia era disordinata, ma si vedeva che chi l'aveva scritto ci aveva messo tutta la propria buona volontà.

Le tue valigie” Erano tre piccole parole scritte al centro.

Non capivo chi fosse stato, non riuscivo a decidere,quei due nomi giravano ininterrottamente in testa, ma non era molto importante.

Posai il biglietto e presi le valigie dall'atrio, portandole in camera mia e aprendole.

Subito vidi un'altro foglio.

 

Sapevo che quelle parole non ti sarebbero bastate e che saresti andata a cercare altro. Probabilmente sarebbe troppo semplice dirti chi sono e farla finita, ma questa è la mia unica opportunità di farmi ascoltare e farti innamorare di me”.

Ero perplessa ma felice, chiunque fosse stato, stava riguadagnando punti.

Così, per scoprire chi sono, dovrai aspettare, seguire gli indizi e fidarti di me”.

Mi sudavano le mani, ero emozionatissima e il cuore batteva forte nel petto.

P.s: Sei sempre bellissima”

Qual'era il primo indizio? Dove dovevo andare? Scavai alla rinfusa tra i vestiti, ma nulla. Forse dovevo rimanere a casa e aspettare...

Corsi giù dalle scale e aprii la porta, trovando Darcy piazzata immobile davanti a me.

“Una chiamata una volta ogni tanto nuoce?”

La feci entrare, scusandomi e raccontandole tutto l'accaduto.Lei mi ascoltava a bocca aperta.

“Ma è assurdo!”

“Perchè non hai ancora visto questo!” Annunciai sventolando la lettera stropicciata.

“Cos'è?” L'afferrò togliendomela dalle mani.

La lesse tutta d'un fiato, facendo delle faccie buffissime.

“Oddio, ma è stupendissimo! Appena scopri chi è, sposalo. E se non lo fai tu, lo faccio io”

Mi ridiede la lettera.

Il campanellò suonò nuovamente e Darcy mi guardò emozionata.

Corremmo ad aprire, ma nulla. Poi, sentii più in la sulla strada il suono di un clacson, spostai lo sguardo per vedere meglio nel buio e... una limousine!

Cavolo, questa volta hai esagerato, chiunque tu sia!”

Ci avvicinammo, l'autista scese e aprì la portiera.

“Ma...cioè...lei è sicuro che...”

L'uomo annuì sorridendo.

“Ma...anche lei? Perchè se lei non può venire io non-”

Annuì di nuovo stoppandomi.

Salimmo sull'auto e ci accomodammo, trovando un'altro foglietto sul sedile.

Buonasera principessa, chiedete a Jean i vestiti che ho fatto comprare per voi, vi serviranno per il luogo dove siete dirette xx.

P.s: Metti quello rosso, ti starà una favola”

Immaginai che Jean fosse l'autista, così bussai sul finestrino che ci separava da lui e gli chiesi i vestiti. Perse due scatole basse e rettangolari e ce le consegnò.

Le aprimmo, dentro c'era un vestito e un paio di scarpe.

Il vestito di Darcy era nero con una grossa cintura a fiocco d'orata, metre il mio era rosso, esattamente il modello che indossavo la sera che siamo usciti tutti per locali.

Poi ,in mezzo alla carta nel quale era precedentemente avvolto l'abito, trovai una coroncina con una targhetta in cartoncino legata da un nastro bianco.

“Per la mia principessa” Lessi ad alta voce.

“Okay, dove si terrà il matrimonio?” Scherzava Dar, che ormai si era innamorata delle sue scarpe.

Stappammo lo champagne e brindammo al misterioso ragazzo.

 

“Jean, Jean, dove stiamo andando? Diccelo, su!”

A Darcy faceva girare la testa anche mezzo bicchiere di birra, e forse non dovevo farle bere tutto quello champagne.

Ma Jean era inamuovibile, non spifferava nulla, neanche quando Darcy aveva provao a corromperlo cercando di barattare il suo silenzio con uno stuzzicadenti.

Finalmente scendemmo dall'auto e vedemmo la destinazione, un ristorante di gran classe.

Entrai un po' titubante, sembravano tutte persone importanti ed erano vestite elegantemente.

“La signorina Clark?” Mi fermò una donna all'entrata.

“Si”

“Prego si accomodi, il vostro tavolo è da questa parte” Sorrise e ci portò nel posto più carino del ristorante.

“Io non ho mezzo spicciolo! E anche se fosse, non ne avrei sicuramente abbastanza per un posto del genere!” Dar scrutava il tavolo alzando la tovaglia e osservando le posate.

Mi guardavo il torno, non volevo finire a lavare i piatti in cucina perchè non potevo pagare il pasto.

Poi, la donna tornò.

“Il ragazzo che ha prenotato mi ha chiesto di riferire che pagherà lui il conto, e ha aggiunto questo biglietto da consegnarle”

“Come si chiama il ragazzo?” Chiesi emozionata e speranzosa di una risposta.

“Non posso dirlo, mi dispiace” fece un messo inchino e se ne andò, posando il foglietto sul tavolo.

Lo presi e lo aprii.

Spero che gradiate tutto, ho prenotato il più scadente”

“Fa anche il simpatico!- Commentò Darcy – tra poco morivo di paura per quel conto!”

                                                                           ***

Ordinammo tutto quello che riuscimmo ad ingerire, probabilmente il conto era salito alle stelle!

Ero sempre più curiosa e continuavo a guardarmi intorno per vedere se lo trovavo... magari ci stava guardando.

“...E poi ho detto < Oh caro ragazzo, mangia un po' di gelato, sei tutto pelle e ossa!>...” Darcy continuava con i suoi racconti e aveva decisamente bevuto troppo, così uscimmo, prima che decidessero di cacciarci loro.

Risalimmo in auto e tornammo a casa mia.

Tenni Dar a dormire da me, perchè non era in grado di tornare a casa da sola, e non volevo vedere la sua foto il prima pagina con scritto che aveva fatto irruzione in un supermercato nel bel mezzo della notte per rubare dei gelati.

                                                                             ***

Dormivo beata nel mio letto caldo e morbido, quando...

“Katie! SVEGLIATI.ORA!” Era quasi pomeriggio e la voce di Darcy arrivava dal piano inferiore.

Mi buttai giù dal letto, trascinando con me le coperte.

“Ahia”

Mi tascinai fino alla porta della mia camera, in cima alle scale che davano sull'entrata.

Spalancai inpulsivamente la bocca la coprii subito con le mani.

L'intero atrio era pieno di girasoli.

“I miei fiori preferiti” Sussurrai accarezzandone uno.

“Come faceva a saperlo?” Chiesi con un sorriso da orecchio a orecchio.

“Ah, cara mia, questa non è l'unica domanda da porsi, ce ne sono tante... per esempio:

1.come hanno fatto ad entrare in casa e portare tutti questi fiori qua dentro mentre dormivamo

2.come hann-”

“Dar, non ha importanza, davvero” Ero felicissima e sentivo le farfalle nello stomaco.

Non feci neanche in tempo a chiarirmi le idee che già il campanello squillava di nuovo.

Questa volta, però, prima che aprissi la porta, un foglietto gli scivolò da sotto, andando sul tappeto.

Lo afferrai emozionata.

“ I girasoli, fiori affascinanti non credi? Non chiederti come io l'abbia scoperto, più che altro, cerca di essere nel posto giusto al momento giusto, di nuovo”


NOTA DELL'AUTRICE:
Luego, record di velocità :D Ho cercato di fare il prima possibile, e spero che possiate recensire in tanti e metterò nei ringraziamenti tutti i nomi dalla prossima volta :3
E' iniziata una specie di "caccia al ragazzo" e so che molti di voi hanno già in mente il nome giusto ;) ma non vi svelerò nulla nullissima.
recensire è la parola d'ordine :3 fate felice la vostra Tessa susu :3
Spero che vi piaccia ç-ç Adiou
 

 

 

  
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