Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Faith Grace    17/07/2008    7 recensioni
Terzo capitolo della "trilogia" (continuo di Heaven's Not Enough e
*TRASMUTAZIONE D'AMORE*)
«Noi due siamo imperfetti» Ed abbassò lo sguardo imbarazzato.

«Si, ma siamo perfetti nella nostra imperfezione» rispose l'altro avvicinandosi.
Accorciarono le distanze in un appassionato bacio.
«Voglio credere a questo tuo amore.»Il ragazzo, dopo un po, gli sorrise dolcemente « Il passato è come un'ombra dietro me, ma non mi girerò per guardarla...voglio sentire questo tuo calore»
«Prendi la mia mano. Siamo fragili ed incompleti, ma è per questo che ci terremo sempre per mano»
«Le lacrime cadranno giù anche quando non saprò dove andare, per questo non ti lascerò mai»
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '*TRASMUTAZIONE D'AMORE*'
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Guten Abend!
Eh si sono ritornata con l'ennesimo obbrobrio! Dato che non ho niente da fare ho iniziato a scrivere...e credo che vi romperò per un bel po XD...
Dedico questa shot a eLiSeTtA che aveva chiesto il seguito di *TRASMUTAZIONE D'AMORE*.
Quindi questo possiamo dire che è il terzo capitolo che chiude la trilogia.
Alla fine troverete tutte le precisazioni e spiegazioni.

Disclaimer: i personaggi di Full Metal Alchemist non appartengono a me, ma ad Hiromu Arakawa.

«´¯`·.¸¸.°¤´¯`¤°.¸¸.·´¯`»«´¯`·.¸¸.°¤



...::Starless Night::...




I don't feel a thing
And I stopped remembering
The days are just like moments turned to hours.

[Non sento alcuna cosa
E ho smesso di ricordare
I giorni sono solo come momenti trasformati in ore.]




Si trovava sotto la pioggia ormai da un bel po di tempo, seduto su quei grandini davanti casa a pensare.
Aveva troppi dubbi e pensieri che gli affollavano la mente.
Al centro dei suoi pensieri c'era sempre Al.
Doveva ridare un corpo al suo fratellino.
Doveva riportarlo indietro.
Non si poteva perdonare di averlo ridotto così.
Spesso si chiedeva se lui non lo odiasse per tutto quello che doveva passare per causa sua, per averlo rinchiuso in quell'armatura.
"Mi dispiace fratellino, è solo colpa mia, ma non preoccuparti rimedierò ai miei errori.”
Una voce richiamò poi la sua attenzione.
« Fratellone! È da ameno un'ora che ti cerco. Cosa fai qui? Rischi di prenderti qualcosa» disse Al avvicinandosi al fratello, con l'ombrello, per ripararlo.
«Al! Mi hai fatto spaventare, non ti avevo sentito arrivare» replicò questi girandosi dall'altra parte.
«Fratellone c'è qualcosa che non va?» il minore assunse un aria interrogativa «sembri molto pensieroso ultimamente»
«No, niente. Non ti preoccupare»
«Sicuro?»
« Ma si! È solo una tua impressione» l'Elric maggiore scosse le mani cercando di essere il più credibile possibile.
Forced smiles and suppresed sears.
Sorrisi forzati e lacrime soppresse.
«D'accordo, allora io inizio ad entrare» affermò titubante l'altro.
«Si, io ti raggiungo subito...» Fullmetal fece un sorriso a trentadue denti per rassicurare il fratellino, e poi continuò «...devo solo schiarirmi un po le idee»
Ma l'altro non l'aveva sentito perché era già dentro.





Mother used to say
"If you want you'll find a way”
But mother never danced through fire shower.

Walk in the rain, in the rain, in the rain
I walk in the rain, in the rain
It's right or is it wrong
And is it here that I belong.

[(mia) Madre era solita dire
“Se vuoi troverai un modo”
Ma (mia) madre non danzò mai attraverso una pioggia di fuoco.

Camminare nella pioggia, nella pioggia, nella pioggia
Io cammino nella pioggia, nella pioggia
Che sia giusto o sia sbagliato
Ed è qui il luogo a cui appartengo]





Prese a camminare e senza rendersene conto si ritrovò davanti al luogo che più odiava, ma che considerava come una sorta di casa: il Quartier Generale.
Era proprio destino allora che fosse legato a quell'edificio pensò sconsolato e non riuscì a neanche a girarsi per tornare indietro che una voce lo richiamò.
«Ehi Fullmetal che ci fai qui a quest'ora?»
Dio quanto era dannatamente insopportabile quell'uomo, spuntava sempre nel momento meno adatto (anche se erano tutti inadatti alla sua presenza).
In un altro momento l'avrebbe preso sicuramente a pugni.
Ma non ora.
Non ne aveva voglia.
Adesso la sua mente era da un altra parte.
Un dubbio lo affiggeva.
E il rimorso lo consumava.
«Potrei farle la stessa domanda» rispose prontamente non facendosi cogliere impreparato, perché con quell'uomo tutto era una sfida, erano eternamente in competizione.
L'altro sorrise di rimando, facendo innervosire più di quanto non fosse già il biondo.
Sembrava lo facesse apposta.
«Stavo tornando a casa a piedi per sgranchirmi un po»
«Già perché firmare scartoffie è molto stancante e poco salutare, vero Colonnello mangia stipendi a sbafo?»
«Sempre il solito, non ti smentisci mai, eh Acciaio?»
«Vada al diavolo»
«La tua dolcezza mi lusinga»
«E a me le sue sparate, dannato Colonnello di merda. Non vedo l'ora che qualcuno decida di fare del bene all'umanità togliendola di mezzo»
«Sei sempre gentilissimo»
«Per lei questo ed altro»
«Su, forza...» il tono del moro però si fece improvvisamente serio «...torniamo a casa. Ti do un passaggio sotto l'ombrello»
Non aveva sentito una sola sillaba di quello che aveva detto Edward, ma poco gli importava, fatto sta che ci provava gusto a farlo innervosire.
«Eh??? Ma lei cosa vuole da me? Adesso ci prova anche con i ragazzini?? Io non ci voglio tornare, men che meno con lei!» sbottò Ed contrariato.
«Mi ha telefonato Al, in ufficio, voleva sapere se eri venuto li. Era piuttosto preoccupato» continuò Mustang lanciandogli una fugace occhiata, ignorando le proteste del giovane, che di tutta risposta rimase spiazzato dal tono dell'altro quanto quello che gli aveva appena detto.
Al era preoccupato per lui.
E lui non aveva fatto altro che pensare a se stesso.
Era un egoista.
Era solo uno stupido ragazzino viziato che si credeva un adulto, e che aveva sfidato Dio facendone pagare le conseguenze al suo Nii-chan.
Alcune volte si malediceva da solo, sapeva solo far preoccupare tutte le persone a lui care.





I don't hear a sound
Silent faces on the ground
the quiet screams, but I refused to listen.

If there is a hell
I'm sure this is how it smells
I wish this were a dream, but no, it isn't.

[Non sento alcun suono
il silenzio guarda per terra
il silenzio grida, ma io mi rifiuto di ascoltare.

Se c'è un inferno
sono sicuro che puzza così
spero che sia un sogno, ma no, non lo è]







E così si ritrovarono a camminare tutti e due sotto lo stesso ombrello, ognuno assorto nei propri pensieri.
«Allora? Cos'è che ti turba?» il Colonnello decise di rompere subito il silenzio che si era formato tra i due facendo sobbalzare l'altro.
«Cosa?»
«Acciaio, non fare il finto tonto. Si vede ad un chilometro di distanza che c'è qualcosa che ti affligge»
«Si sbaglia! Non sto pensando proprio a niente» l'umore di Fullmetal sembrava peggiorare a vista d'occhio.
L'altro però sorvolò, continuando a parlare.
«Qualche giorno fa mi sono fermato a parlare con Alphonse» Ed improvvisamente si girò sorpreso verso il suo superiore. Che c'entrava con quello che gli stava dicendo un attimo prima?
«T-taisa io ho paura che...lui...» rivolse lo sguardo ai suoi piedi non riuscendo a continuare la frase.
Era evidente la titubanza del biondo.
Trovarsi a fare i conti con la cosa che più ti spaventa non è un bella esperienza e questo il Colonnello lo sapeva, così continuò come se non fosse stato interrotto «Mi ha parlato di te e di quanto ti ammirasse. Da piccolo ti considerava un modello di vita, ed ora sei il suo eroe. Ogni cosa che facevate, lui la faceva di sua spontanea volontà e non si sentiva obbligato in nessuna maniera...ti ha seguito in tutto perché sapeva che c'era il suo Nii-san a guidarlo e a proteggerlo. È grazie al suo adorato fratellone se ora è ancora qui tra noi...e stai per certo che lui non odia proprio nessuno»terminò la frase abbozzando un lieve sorriso che fu presto ricambiato dall'altro.
Come faceva a saperlo?
Come se gli avesse letto nella mente.
Quello era il dubbio che più lo tormentava, e a cui non sarebbe mai stato capace di dare una risposta.
Al non lo odiava.
Nonostante tutto il suo fratellino non lo odiava.
Ma lo considerava il suo eroe.
E lui credeva che invece lo odiasse.
«Taisa perché mi ha detto tutto questo?»
«Perché c'era uno stupido che non riusciva più a trovare la strada di casa»
Erano arrivati davanti all'abitazione di Fullmetal, il quale superò il cancelletto per fermarsi sui gradini e girarsi verso il superiore.
«Allora ci vediamo domani al lavoro, Edward»
Edward? Da quand'è che lo chiamava con il suo vero nome?
«Si, a domani» disse con un grande sorriso sulle labbra.
Si sentiva ora più leggero.
Era felice come non lo era da tanto.
Il Colonnello gli aveva tolto un bel peso dallo stomaco.
Dopotutto quell'uomo anche se era un gran bastardo, aveva sempre cercato di aiutare i due fratelli, specialmente Ed.
Anche se litigavano sempre si volevano un gran bene, ma non l'avrebbero mai ammesso, erano tutti e due troppo orgogliosi.
E mentre l'altro entrava in casa chiudendosi la porta alle spalle il Colonnello parve sentire un suono, un sussurro.
Un Grazie aveva raggiunto il suo ignaro destinatario...





Walk in the rain, in the rain, in the rain
I walk in the rain, in the rain
Am I right or am I wrong
and is it here that I belong

[Camminare nella pioggia, nella pioggia, nella pioggia
io cammino nella pioggia, nella pioggia
sia io nel giusto o sia nell'errore
ed è qui il luogo a cui appartengo]





«Fratellone! Finalmente sei tornato, ero così in pensiero»
«Lo so Al, scusami. Non lo farò più...» rispose il biondino andando ad abbracciare il fratello.
«Ehi, non devi scusarti! Tutti hanno dei momenti di sbando»
«Già, è proprio cosi» replicò ancora sorridente «...e poi anche gli eroi hanno bisogno di una piccola guida»
«Allora mi proteggerai?»
«Ma certo! Per te ci sarò sempre, nessuno potrà separarci. Io ti proteggerò»
«E non mi abbandonerai?»
«Mai» concluse con sorriso che era tutt'altro che felice, ma di questo il minore non se ne accorse.
“Mi dispiace fratellino, è solo colpa mia, ma non preoccuparti rimedierò ai miei errori.”





Walk in the rain, in the rain, in the rain
I walk in the rain, in the rain
Why do I feel so alone?
For some reason I think I'm home

[Camminare nella pioggia, nella pioggia, nella pioggia
io cammino nella pioggia, nella pioggia
perché mi sento così solo(?)
per qualche motivo io penso riguardo a casa]






***





«Ciao fratellone, era da tanto che non venivo più a farti compagnia»
Un ragazzino dai capelli castano chiaro si chinò sulla fresca erba per depositarvi un mazzo di fiori di campo.
«Sai mi fa ancora uno strano effetto vedere la tua lapide, anche se è passato più di un anno da quando mi hai ridato questo corpo e te ne sei andato. Naturalmente io so che non sei morto, per questo mi sto dando da fare con le ricerche...voglio scoprire dove sei...»
Alphonse si sdraiò, appoggiato al tronco di un albero, alzando lo sguardo al cielo per contemplare le nuvole.
Faceva così ogni volta che andava a trovare il fratello li a Resembool.
Lui, e ne era certo anche il Colonnello, sapevano che si trovava da qualche parte.
Ma tutti avevano insistito a fargli una tomba, un posto per commemorare la sua scomparsa.
E così anch'egli nei momenti di tristezza ritornava in quel luogo.
Passava ore e ore a parlare a quella semplice lastra di marmo bianca.




Been a long road to follow,
Been there and gone tomorrow
Without saying goodbye to yesterday.
Are the memories I hold still valid?
Or have the tears deluded them?

[È una lunga strada da seguire

Essere li e andare domani
Senza dire addio a ieri
I ricordi che posseggo sono ancora validi?
O le lacrime le hanno confuse?]





«Ricordi quando mi dicesti che non mi avresti mai abbandonato?»
Si voltò con un sorriso amaro a guardare le scritte incise sulla lapide.
Già, allora ancora non avevano scoperto di amarsi e tutte le sue attenzioni erano rivolte a lui.
«Non hai mantenuto la promessa...avevi detto che mi avresti protetto e non te ne saresti andato»
Lacrime amare cominciarono a scendere silenziose, rigandogli il volto.
«Nii-san tu sapevi che ridarmi un corpo avrebbe significato un sacrificio troppo alto»
Ormai aveva preso a singhiozzare.
«Ma tu hai fatto di testa tua...sei uno stupido Nii-san»





Maybe this time tomorrow
The rain will cease to follow
And the mist will fade into one more today.
Something, somewhere, out there keeps calling.

[Forse questa volta domani
La pioggia smetterà di cadere
E la nebbia svanirà in un altro oggi.
Qualcosa, da qualche parte, continua a chiamarmi]






Il caldo sole pomeridiano aveva lasciato il posto ad una fresca brezza serale.
L'Elric minore guardando le stelle che popolavano il cielo abbozzò un sorriso forzato.
«Quanti bei ricordi ci siamo lasciati alle spalle qui a Resembool...quelli che rimpiango di più sono quelle sere in cui io, te e Winry rimanevamo fino a tardi ad ammirare le stele cadenti, oppure quando andavamo a vedere, a capodanno, i fuochi d'artificio»
Tutte le volte che si recava in quel luogo non poteva fare a meno di ripensare ai momenti felici che aveva passato con la persona più importante.
Ogni singolo attimo, anche quello più insignificante, era speciale perché era intriso di quello strano senso di calore che solo Ed era capace di donare.







Am I going home?

Will I hear someone singing solace to the silent moon?
Zero gravity what's it like?
Am I alone?

[Stò ritornando a casa?
sentirò qualcosa cantare serenate alla luna?
com'è essere a gravità zero?
sono solo?]






Dei passi leggeri si fecero strada lungo la collina.
Un uomo si fermò a poca distanza dal ragazzo richiamando la sua attenzione.
«È tardi, dobbiamo andare» dichiarò questi con tono severo.
Dal suo volto sembrava non trasparire alcuna emozione.
«Colonnello qualche volta potrebbe anche venire a far visita al fratellone»
Alphonse si alzò ritrovandosi faccia a faccia con Mustang.
«Non sono affari che ti riguardano» l'altro si girò pronto per ritornare sulla sua strada.
Ma il biondo non si degnò di seguirlo.
Voleva sapere.
In quegli ultimi tempi il moro si comportava in modo strano.
Aveva assunto un atteggiamento freddo e distaccato nei confronti di tutti, ma specialmente verso di lui.
Perché si comportava in quel modo?
«In tutto questo tempo non è venuto una volta qui» pronunciò queste parole quasi urlando, per finire poi la frase in un sussurro «Dov'è finito tutto il suo amore per Ed?»
Ma l'altro non lo rispose.
«Voglio sapere perché! Perché si comporta così? Come se tutto fosse scontato, come se la colpa degli eventi fosse attribuibile a qualcuno!»
«Non puoi capire» l'uomo era ancora voltato e non poteva notare l'espressione del minore.
Un misto di rabbia e di sconforto si disegnò sul volto del biondo.
«Allora mi faccia capire»
Dopo minuti che parvero interminabili il Taisa decise a girarsi.
Un velo di tristezza si lesse nei suoi.

***

«Qualunque cosa farai Ed sappi sempre che avrai tutto il mio appoggio, io ti sarò sempre accanto - anche quando non concordo appieno con le tue idee - per questo non c'è bisogno di giustificazioni ad ogni tua azione»
[...]
«Non ti preoccupare se c'è una cosa - qualunque cosa - che possa farti sentire bene falla, perché io non ce la faccio a vedere la persona che più amo soffrire in questo modo»

***





"La colpa è solo mia Alphonse”
«Mi dispiace» sussurrò sommesso «Posso solo dirti che tutto questo è successo solo a causa del mio troppo amore per Edward»
Al sorrise e rivolse uno sguardo al cielo, soddisfatto.
«Colonnello, guardi, le stelle cadenti» disse, ridestando l'altro dai suoi pensieri, puntando la mano nell'immenso velo blu puntellato da miriadi di stelle.
Roy alzò anch'egli lo sguardo in alto.




***



«Colonnello potrei sapere, di grazia, per quale orrendo motivo mi ha portato fin qui? E poi perché a quest'ora così tarda?» un Edward particolarmente furioso si trascinava scocciato dietro la possente figura del Colonnello.
«“Orrendo motivo” addirittura?» l'altro si girò verso il biondino «Volevo solo guardare le stelle cadenti. Sai è un fenomeno piuttosto raro...»
«E io che c'entro? Poteva portare qualche sua nuova fiamma, dato che qui ci sono solo coppiette» asserì l'altro con tono acido.
«Ma io volevo guardarle con te» Roy poggiò una mano sulla guancia del giovane, accarezzandola.
Il minore arrossì violentemente.
Mustang alzò lo sguardo al cielo «Guarda, eccone una. Esprimi un desiderio»
Il Fullmetal si fermò a contemplare le stelle per un po.
«Cos'hai espresso?» una voce lo fece ridestare.
«Ah, è un segreto, no?»
«Io invece ho sperato di poter passare il resto della mia vita insieme a te...» il moro puntò gli occhi onice su quelli dorati del minore.
«Noi due siamo imperfetti» Ed abbassò lo sguardo imbarazzato.
«Si, ma siamo perfetti nella nostra imperfezione» rispose l'altro avvicinandosi.
Accorciarono le distanze in un appassionato bacio.
«Voglio credere a questo tuo amore.»Il ragazzo, dopo un po, gli sorrise dolcemente « Il passato è come un'ombra dietro me, ma non mi girerò per guardarla...voglio sentire questo tuo calore»
«Prendi la mia mano. Siamo fragili ed incompleti, ma è per questo che ci terremo sempre per mano»
«Le lacrime cadranno giù anche quando non saprò dove andare, per questo non ti lascerò mai»


***




Alphonse decise di incamminarsi verso casa sorridendo, notando, con la coda dell'occhio, il Colonnello con lo sguardo ancora disperso in alto.
«Mi manchi» mormorò di punto in bianco il maggiore « Il nostro sarà un amore senza fine»
"Per me questa è una notte senza stelle, perché quella che illumina la mia strada non è più con me"
A Starless Night.
Detto questo si decise a raggiungere il giovane.
"Ti amo”





Is somebody there beyond these heavy aching feet.
Still the road keeps on telling me to go on.
Something is pulling me,
I feel the gravity of it all.

[C'è qualcuno oltre questi miei pesanti piedi doloranti
ma ancora la strada mi dice di continuare a camminare
qualcosa mi spinge
riesco a sentire la gravità di tutto il mondo]



***





Era seduto sull'erba, proprio come faceva da piccolo insieme ad Al, solo che ora non c'era suo fratello con lui.
«Le stelle cadenti...non sono bellissime?» al suo fianco c'era Heideric, sorridente.
«Si» sospirò.
Poi, d'un tratto gli parve sentire una voce. «Hai detto qualcosa Alfons?»
«Mh? No niente» l'altro gli rispose un po stupito «Ah guarda hai un foglietto che ti sta cadendo dalla tasca»
Edward sorpreso prese il fogliettino spieghezzato dal luogo indicatogli.
"Ti amo”
Quella era la calligrafia di Roy, del suo amore.
Come ci era finito li?
Quella, pensò, doveva essere un segno del destino.
Lui, che di destini e cose simili non ci aveva mai creduto, pensò che il fato non gli era del tutto avverso.
Strinse più a se quel foglietto di carta, come se potesse donargli un qualche particolare calore, e chiuse gli occhi.
«Non lascerò mai la tua mano»



"Una vita non può essere mai completamente
cancellata dalla mente di una persona.
Essa rimane nascosta,
nelle recondite viscere del nostro cuore,
e quando saremo assaliti da un profumo,
colore, o una parola,
allora quella vita tornerà in superficie.
E allora potremo ricominciare a vivere."








«´¯`·.¸¸.°¤´¯`¤°.¸¸.·´¯`»«´¯`·.¸¸.°¤

precisazioni: questa shot ha due ambientazioni: la prima parte è collocabile qualche tempo prima di *TRASMUTAZIONE D'AMORE* (è la canzone che fa da sfondo è “Walk in the Rain” di Steve Conte), mente la seconda parte si svolge più o meno contemporaneamente a Heaven's Not Enough (e la canzone è “Gravity” di Maaya Sakamoto, tratta dall'album di Wolf's Rain).
Nella prima parte Ed sta sempre a farsi le sue solite pippe mentali; mentre nella seconda parte Al si reca alla tomba del fratello – ormai scomparso da tempo - e segue poi un piccolo diverbio col Colonnello, che mette a nudo i suoi sentimenti per mame-chan.

Non so perché ma dopo aver scritto una shot triste cerco sempre di sdrammatizzare con le precisazioni...forse è dovuto al fatto che io NON sono una persona seria.

Come sempre ringrazio tutte le persone che hanno commentato e aggiunto tra i preferiti le precedenti one-shot della (ora) trilogia, e tutte le buone anime pie che si dedicheranno a commentare o leggere solamente questa...
Ma soprattutto ringrazio eLiSeTtA che mi ha sempre sostenuta...grazie mille anche per avermi aggiunta agli autori preferiti ^__^

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