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Autore: Malika    24/04/2014    2 recensioni
[Storia scritta per la challenge Chi, con chi e cosa facevano indetta sul forum di EFP]
Un crossover assolutamente assurdo, con tanto OOC (ebbene sì, in questo caso era necessario), tra Harry Potter, Dragon Ball, Le Cronache di Narnia, Hunger Games e Legend of the Seeker. Esplorate questo fantastico mondo!
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!, Triangolo | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 3: Il piano è fallito

Harry rimase fermo sull’uscio, il braccio ancora alzato per bussare, mentre i suoi occhi si immobilizzarono sulla figura della dolce Lucy, stesa sul letto con il viso seppellito nel cuscino. Dalla sua posizione, il Grifondoro poteva notare molto facilmente che le spalle della giovane si muovevano a scatti, scosse dai singhiozzi. “Voldemort, sei un vero mostro!” imprecò mentalmente, avvicinandosi.
«Ehi…» mormorò, avvicinandosi. Era in imbarazzo, non sapeva come comportarsi, di solito era sempre Hermione a sbrogliarsela in quelle situazioni; del resto, la sua migliore amica ripeteva spesso che lui e Ron avevano la sfera emotiva di un cucchiaino.
«Va’ via, Bulma!» disse lei, la voce attutita dal cuscino.
«Ehm… non sono Bulma.»
Lucy sollevò di scatto la testa e si voltò verso di lui, spalancando gli occhi spaventata, poi lo riconobbe e si rilassò leggermente. Si alzò a sedere, asciugandosi gli occhi ed evitando il suo sguardo.
Il silenzio si protrasse nella stanza per diverso tempo, finché fu il giovane a romperlo, che man mano che i minuti scorrevano diventava sempre più a disagio.
«Senti, so che sei sconvolta» esordì. «Scoprire che la magia esiste in un modo simile…»
«Io ero già a conoscenza dell’esistenza della magia!» lo interruppe Pevensie, rimanendo immobile a fissare il cuscino su cui erano rimaste le chiazze bagnate per le sue lacrime.
«E allora perché fai così?» chiese allora l’altro, sorpreso.
«Perché? Ma perché adesso sono degli animali e non so… non so…!» scattò a sedere, ma non riuscì a continuare, la piccola Lucy, perché fu di nuovo travolta dal pianto, mentre si lasciava cadere contro Potter, che nel frattempo si era seduto sul bordo del letto.
«Ehm… ecco… sai, in realtà, non è così male! Insomma, possiamo sempre annullare l’incantesimo! Poteva andare peggio!» provò a consolarla Harry, battendole piano una mano sulla spalla.
«Annullarlo? E tu sai come si fa?» chiese Lucy, allontanandosi da lui quanto bastava per afferrarlo per le spalle e scuoterlo un po’.
Il moretto si grattò la testa, imbarazzato dalla situazione. «In realtà no…»
«Oh…» si abbatté nuovamente la Regina, poi però si illuminò: «Ma possiamo chiedere a Malika!»
«Direi di sì!»
«Oh, grazie! Grazie!» esclamò, finalmente sollevata, mentre si lanciava su di lui per abbracciarlo; così facendo però, caddero a terra, una sopra l’altro. «Ops, scusa!» sorrise Lucy, imbarazzata.
«Ehi, Lu, hai visto… cosa ci fai tu qui?». La porta, senza alcun preavviso, si aprì, lasciando entrare il maggiore dei fratelli Pevensie che, una volta focalizzata la scena, si immobilizzò con il volto incupito.
Harry spalancò gli occhi, stupefatto; ecco, quello non andava per niente bene! Perché stava accadendo tutto a lui? Avrebbe preferito morire nella Foresta Proibita se avesse saputo che un ragazzo come Peter Pevensie l’avrebbe guardato in quel modo solo perché aveva sua sorella tra le braccia. “Certo, posta così è una situazione equivoca… ma non l’ho voluto io, miseriaccia!” si ritrovò a pensare. “E poi, Harry, hai affrontato Ron e i suoi fratelli… cosa vuoi che sia un Pevensie?”
«Peter!» esclamò Lucy, alzandosi di scatto e correndo ad abbracciare l’unico fratello che le era rimasto, per lo meno in forma umana. «Peter… quell’uomo, Voulavent1 o qualcosa di simile… ha trasformato Ed e Su in due animali!» gli raccontò, seppellendo il viso nel suo petto mentre le lacrime, inevitabilmente, tornavano a presentarsi sul suo viso.
«Che cosa?» chiese di rimando il biondo, sbigottito da quelle parole. Era a conoscenza dell’esistenza della Magia, grazie a Narnia, ma non avrebbe mai immaginato che una cosa simile fosse possibile.
«Lord Voldemort è un mago oscuro, uno dei più potenti dell’ultimo secolo, e i tuoi fratelli lo stavano infastidendo; probabilmente voleva Cruciarli e poi ucciderli, ma penso che Malika abbia bloccato loro questa possibilità» spiegò Harry, mettendosi a sedere.
Immediatamente gli occhi dell’altro giovane si posarono su di lui, ponderando le sue parole. Se davvero quello che Potter gli stava dicendo era la verità, Peter sapeva che avrebbero dovuto parlare con Malika, in modo da sistemare la questione.

Katniss si era allontanata a grandi passi dall’uomo che, accidentalmente, l’aveva salvata, maledicendo interiormente quel tornado dai capelli azzurri che l’aveva messa in quella situazione. Insomma, non faceva altro che chiedersi se quello fosse un comportamento usuale, nel suo mondo, e se qualcuno le avesse insegnato abbastanza educazione da convivere pacificamente con gli altri.
Un rumore la fece voltare e non poté fare a meno di spalancare gli occhi vedendo correre davanti a lei tre animali, un topo, un gatto e un cane, che rumoreggiavano per raggiungersi. Si chiese a chi appartenessero, ma poi non poté fare a meno di sbuffare vedendo comparire la ragazza dai capelli azzurri.
«Ehi!» la richiamò. «Cosa sta succedendo?» le chiese, facendola bloccare nella sua corsa.
Bulma si voltò verso di lei, respirando affannosamente per tutto quel movimento. Si lasciò cadere a terra, ben sapendo che ormai aveva perso i tre di vista, e alzò una mano per far capire all’altra di aspettare un attimo: doveva recuperare tutta l’aria che era sparita, d’altronde. «Sono Edmund, Susan e Boromir.» le disse. «Quell’essere, quello con la faccia da rettile, li ha trasformati. Non so come abbia fatto, ma ha agitato un bastoncino e puff!, sono diventati degli animali!»
Katniss spalancò gli occhi: non aveva mai sentito parlare di un fenomeno simile, anche se probabilmente Capitol l’avrebbe tenuto nascosto. «Ma perché l’ha fatto?» chiese.
«Perché? Boh, a quanto ho capito stavano discutendo su quello che era successo e al tipo dava fastidio. Vallo a capire! Solo per un’inezia del genere trasformare delle povere persone in degli animali!» esclamò Brief, arrabbiata. «E ora dobbiamo tenerli distanti tra loro, perché potrebbero farsi molto male!»
«Dobbiamo fare qualcosa?»
«E cosa?»
«Non lo so!» esclamò, girando i tacchi e correndo verso casa.
Salì rapidamente le scale, alla ricerca di qualcosa che le desse un minimo indizio su cosa fare. Odiava stare con le mani in mano se qualcuno a cui teneva soffriva; ogni volta che accadeva, al Distretto, usciva e rientrava solo dopo essere riuscita a prendere qualcosa nel bosco. Ora, in quel luogo, la sua famiglia non c’era, ma poteva comunque aiutare chi, come lei, era oppressa da qualcuno di troppo potente e apparentemente infallibile. Basta, doveva finire!
Arrivata al piano superiore, si guardò intorno, cercando di individuare la stanza dell’altra Pevensie e di Bulma, immaginando che la prima potesse essere molto abbattuta da quanto era successo. Non avendo indizi su quale potesse essere, decise di tentare per logica; “La casa sembra essere perfettamente simmetrica, quindi la loro stanza dovrebbe essere simmetrica alla nostra.” Si disse, osservando la disposizione delle porte e, quando pensò di averla individuata, si avviò con un po’ di titubanza.
Bussò rapidamente e aprì, lasciando entrare solo la testa per una ritirata veloce in caso si fosse sbagliata. Sospirò di sollievo ed entrò nella stanza quando vide che, invece, aveva indovinato: erano presenti gli altri due fratelli Pevensie e il ragazzo con gli occhiali.
«Ehm, ciao…» salutò, vedendo che era al centro dell’osservazione. «Ho saputo cos’è successo e mi dispiace. Posso aiutare in qualche modo?»
Il biondo scosse la testa: «Ti ringrazio, ma no, stiamo andando alla ricerca di Malika: siamo sicuri che lei possa fare qualcosa.»
Darken Rahl stava tornando nella propria camera e passava davanti alla porta lasciata aperta proprio mentre il Re pronunciava quelle parole, quindi non poté fare a meno di fermarsi e osservare gli altri. «Malika se n’è appena andata.» rivelò con un sorrisetto.
I ragazzi spalancarono gli occhi, voltandosi verso di lui, mentre un unico pensiero rimbalzava nella loro mente: cosa avrebbero fatto adesso? Non potevano certo lasciare le cose come stavano!
Il Signore del D’Hara allargò il sorriso, mentre una luce malefica brillava nei suoi occhi: «Sono sicuro, però, che troverete qualcosa in libreria… sarà un buon modo per passare il tempo! Ma sperate che quegli animali non si siano ammazzati a vicenda nel frattempo!» rise, dicendo quelle parole, mentre si avviava nuovamente verso la sua camera.
Lucy dovette trattenere il fratello per evitare che compisse gesti impulsivi che avrebbero potuto portarli in una situazione ancora peggiore. Lasciò passare l’uomo, poi sospirò, lasciando vagare rapidamente lo sguardo prima su Harry, poi su Peter e infine sulla ragazza di cui però ancora non aveva afferrato il nome.
Potter scosse la testa: «Non so a cosa possa servirci una libreria… è impossibile trovare il contro-incantesimo, perché Voldemort non aveva alcuna intenzione di trasformarli, bensì di uccederli…».
Il biondo sospirò: «Non possiamo arrenderci, però: non voglio che Su e Ed siano obbligati a rimanere in quello stato fino alla fine dei loro giorni!»
«Nessuno lo vuole, Peter, dobbiamo solo rimanere lucidi.» disse Lucy, lasciandosi cadere sul letto.
Katniss scosse la testa: «Io non ci capisco molto, di queste cose, ho sempre creduto che la magia non esistesse…». La tristezza permeava la stanza, ma improvvisamente il Tributo spalancò gli occhi: «Però nelle storie che mi raccontavano da bambina le streghe non facevano solo magie, ma creavano anche strani intrugli! Potremmo crearne uno anche noi, no?» chiese agli altri, che – lo aveva intuito – sicuramente sapevano molte più cose di lei al riguardo.
Mentre i due fratelli negavano con un cenno la sua idea, Harry annuì: «Ma certo! Sei un genio! Le pozioni! Nella libreria ci deve essere una pozione che faccia tornare qualcuno o qualcosa al suo stato originario!» esclamò.
Immediatamente, Katniss afferrò il ragazzo per un braccio, poi prese anche Lucy: «Andiamo! Non possiamo perdere tempo, i vostri fratelli hanno bisogno di aiuto!» disse. Una volta uscita dalla stanza, lasciò andare i due e cominciò a correre giù dalle scale, mentre gli altri la seguivano rapidamente.
«Ehi!» Bulma entrava in quel momento nell’ampio salone d’ingresso e li vide arrivare. «Come sta andando? Avete scoperto come fare?» chiese, sinceramente preoccupata; d’altronde, non poteva fare a meno di sentirsi in colpa, perché i tre erano stati trasformati a seguito di un incidente che aveva provocato lei.
«Stiamo andando a fare ricerche in libreria, Bulma.» le spiegò Lucy, senza smettere di correre. «Magari riusciamo a trovare qualcosa!»
«Perfetto! Uno di voi nel frattempo mi aiuta a cercare quei tre e ad assicurarsi che non si facciano male? Li ho persi di vista da dieci minuti!» chiese lei, facendo immediatamente fermare Peter che, semplicemente, annuì al suo indirizzo.
Harry, Lucy e Katniss potevano sentirli parlare del recupero di alcune capsule, mentre si dirigevano velocemente verso la biblioteca.
La terza, una volta entrati, si rivolse all’unico ragazzo presente: «Dove dobbiamo cercare?» chiese.
Una volta individuati gli scaffali, i tre afferrarono una pila di libri a testa e cominciarono a sfogliarli, cercando qualcosa di utile, finché non fu proprio Katniss a esclamare che aveva trovato qualcosa e immediatamente i tre concordarono di fare quella pozione il più rapidamente possibile.
«Dove andiamo?» chiese Lucy, realizzando solo in quel momento che non sapevano se ci fosse un posto adatto per quanto volevano fare, né se avevano gli ingredienti necessari.
Gli altri due si immobilizzarono, lanciandosi uno sguardo preoccupato, prima che Everdeen scrollasse le spalle: «Cominciamo con la cucina, magari troviamo qualcosa!» propose, afferrando il libro e dirigendosi verso il suo obiettivo.
La cucina era piuttosto grande, con un’isola a sei posti nel mezzo e tre pareti completamente ricoperte da mobili e scaffali, in cui i tre cominciarono a rovistare.
«Ah!» urlò Lucy, saltando all’indietro. «Ci sono degli occhi lì!» esclamò, indicando terrorizzata uno sportello che aveva appena aperto sulla parete di destra, che aveva un legno leggermente più spesso rispetto agli altri.
Gli altri si avvicinarono, poi Harry sorrise: «Sono occhi di salamandra, ci servono per la pozione! Abbiamo trovato gli ingredienti.»
Si misero al lavoro, preparando una pentola abbastanza grossa e un mestolo, poiché non avevano trovato un calderone, e in fila sul tavolo sistemarono tutti gli ingredienti e una bilancia. Poi cominciarono, coperti fino ai gomiti per evitare che qualche sostanza nociva potesse far loro del male.
«E adesso, tre occhi di salamandra!» lesse Lucy, lieta di essere finalmente arrivata alla fine. «Poi bisogna mescolare sette volte in senso antiorario e ci siamo!»
Katniss eseguì le istruzioni, mentre tutti e tre si chinavano sulla pozione, che cominciò a gorgogliare.
«Dovrebbe fare così?» chiese la Regina, dubbiosa, mentre Harry si avvicinava nuovamente con il libro in mano, cercando di capirci qualcosa.
«Qui non c’è scritto nulla, solo che dovrebbe essere diventata verde muschio – cosa che non è – e che bisogna lasciarla riposare per dieci minuti. Ma questa roba bolle sempre di più!» esclamò Katniss, irritata: nulla sembrava andare come doveva!
Harry spalancò gli occhi, afferrando il vasetto con gli occhi e osservandolo più da vicino. «Miseriaccia!» esclamò. «A terra!» urlò, afferrando Lucy e trascinandola dietro l’isola mentre l’altra cercava di ripararsi alla meglio, appena prima che la pentola esplodesse, lasciando che il suo contenuto si spargesse per tutta la cucina.

Malika's Room
Prompt: 24)Oh no, Katniss Everdeen! Il tuo piano è fallito. Ora ti tocca pulire.
1Citazione da Harry’s New Home di kbinnz..


Questo è il terzo capitolo! ^^ Spero che adesso si capisca perché Voldy non ha fatto fuori i tre, ma li ha trasformati! Malika non poteva permettere che morissero... per il momento! XD
Nel prossimo capitolo vedremo come se la cavano gli animali... e il risultato del disastro creato da Katniss!!
Un ringraziamento a lunadistruggi per la recensione! ^^
Alla prossima!!
Bax bax, Malika.
   
 
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