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Autore: _Naira    27/04/2014    2 recensioni
Continuazione di "la ragazza dagl'occhi color cielo"
Due ragazzi che finalmente sono riusciti a dichiarare il loro amore, ma non esiste il felici e contenti nella realtà... :)
Un bacione a tutti isy_94.
P.s. spero di essere riuscita ad incuriosirvi ;)
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Non è mai troppo tardi, perchè alcuni amori non muoiono mai, solo cambiano, diventano più forti, diventano diversi.
-Cit. 

 
 
Pov Naira
Intorno a me vedo solo buio, sento Rick che mi chiama.
"Sono qui amore mio!" Urlo ma non mi sente. Piango disperata urlando, non cambia niente, il mio bambino continua a chiamarmi, a piangere, a urlare. Mi tappo le orecchie e poco dopo sento due braccia che mi avvolgono, un petto che mi accoglie, un profumo che mi si infila in ogni cellula del corpo, è tutto così reale che mi sto convincendo del fatto che sia sveglia. Mi stringo fra le sue braccia forti e lo sento accarezzarmi i capelli mentre mi sussurra di tranquillizzarmi. 
"Non lo potrai trattenere per sempre. Devi lasciarlo andare. Lascialo libero." La sua voce mi fa rabbrividire, chi sto trattenendo? Chi devo lasciare andare? Alzo lo sguardo verso il suo viso e vedo una faccia sfigurata piena di sangue, mi stacco da lui iniziando a correre ed urlare. Posso ancora sentire il calore del suo corpo, la forza delle sue braccia, mi guardo intorno ma non lo vedo. Apro gli occhi, sono seduta sul letto, era solo un sogno, mi volto per vedere l'ora e rivedo quella maschera seduta vicino a me, urlo e allontanandomi cado giù dal letto. Silvio entra preoccupato, poi il suo sguardo si posa affianco a me, un sorriso enorme gli allarga le labbra. 
"Figlio mioo! Sei tornato!" Lo abbraccia e solo ora riconosco che colui che avevo affianco è e sempre sarà Enrico, tiro un sospiro di sollievo e mi alzo per andare da loro.
"Hai avuto un incubo?" Mi chiede l'uomo. 
"Si, Silvio è sempre lo stesso." Rispondo.
"Dai, passerà. Venite a far colazione, dai." Ci mette una mano sulla schiena e ci spinge verso la cucina.
Michelle sta preparando la colazione e quando vede il biondo gli salta addosso abbracciandolo, lui ci guarda interrogativo, Silvio gli spiega cosa si è perso negli ultimi mesi, Marco lo prende a pugni, Marta a schiaffi, io mi siedo vicino ad Angelo e addento una brioche. 
"Era ora che mangiassi qualcosa nana!" Mi riprende l'uomo. 
Finiamo di mangiare, c'è imbarazzo in casa, la maggior parte di noi non sa come comportarsi con Enrico, cosa dirgli, neanch'io lo so, ieri sera quando me lo sono trovato davanti l'ho perdonato di tutto, ma ora non so cosa dire, non so che tipo di relazione c'è fra noi, ne cosa prova. Andiamo a lavorare, lui rimane in casa a chiarire con Michelle. 
 
 
Pov Enrico
Quando sono tornato non ho messo in conto la reazione e le conseguenze che ci sarebbero state da parte degli altri, di tutto mi aspettavo tranne Michelle, ho accettato di chiarire con lei solo perché mi hanno detto che è stata molto vicino a Naira. 
"Senti, mi dispiace per la sofferenza che ti ho causato, ma siamo umani e sbagliamo. Non ho mai voluto abbandonarvi, ho capito che per tuo padre era meglio non vedermi." Mi spiega la donna con gli occhi lucidi. 
"Quel che è fatto è fatto. Ho accettato di chiarire, ma non significa che le cose cambino." Rispondo freddo e vedendo la tristezza in quegl'occhi uguali ai miei mi sento in colpa.
"Lo so, ma tu non hai mai fatto errori con Naira?" Chiede.
"Troppi." 
"Vedi! Lei ti ha sempre perdonato perché ti ama, perché non vuole perderti, spero che anche tu lo farai un giorno, con me." Continua dolcemente. 
"Ci proverò. Ma non ti assicuro niente." Concludo per poi sorriderle. Lei ricambia il mio sorriso e mi abbraccia, la stringo anch'io godendomi per un momento l'amore materno che non ho avuto per 19 anni della mia vita. Inizio a chiedermi se davvero ci proverò oppure se ci sono già riuscito, inizio a chiedermi come dovrei comportarmi con Naira, cosa dovrei dirle o spiegarle, poi un'immagine si fa spazio tra i miei pensieri, quel messaggio. Devo dirglielo, mi stacco da Michelle. 
"Dov'è Naira?" Chiedo improvvisamente.
"Ah, non lo so. A Imperia credo, con Angelo." Mi guarda preoccupata.
"Devo parlarle, quando arriva?" 
"Stasera, dovevano andare da Maurizio a provare dei cavalli. Chiamala." La guardo scettico un secondo, poi prendo il telefono e digito il numero. Non mi risponde, richiamo lei e poi chiamo Angelo che non risponde. Faccio per uscire di casa quando Marco mi si para davanti seguito da Gabriele e Crauto, mi circondano e iniziano a chiedermi cos'abbia intenzione di fare questa volta, perché se non mi comporterò più che bene mi sbatteranno fuori a calci, gli spiego tutto ciò che è successo in questi ultimi mesi sottolineando il messaggio di Arianna, mi guardano incazzati neri, senza aprir bocca escono di casa dopo essersi scambiati un paio di sguardi. 
 
 
Pov Marta
Sono ad Imperia con Naira, Angelo e Lexy, mentre i primi due sono impegnati a montare due cavalli noi li osserviamo sedute sulla staccionata, una macchina arriva alle nostre spalle ma non le diamo la benché minima attenzione, una ragazza che non conosco si avvicina a noi e ci sorride, ricambiamo e continuiamo a studiarla. 
"Chi è Naira di voi 3?" Chiede la bionda.
"Tu chi sei per chiederlo?" Chiedo acida a mia volta.
"Non ha importanza, voglio solo parlarle." Risponde tranquilla. 
Guardo Lexy confusa e poi la ragazza bionda interrompe i nostri sguardi. 
"Allora mi dite chi è Naira?" Continua. 
"Sono io." La voce della mia migliore amica mi fa sobbalzare. 
"Dovrei parlarti un attimo in privato." 
Naira la guarda diffidente e poi le fa cenno di seguirla mentre si allontana. Non riusciamo a sentire niente di quello che si dicono ma osservando il cambiamento di Naira capisco che non è una bella cosa, ci viene incontro con furia omicida, nel frattempo la bionda ritorna in macchina. 
"Vit..." 
"Andiamo a casa." Mi interrompe brusca.
Saltiamo giù e le corriamo dietro cercando di capire come mai sia così incazzata, in tempo record arriviamo a casa e Naira sale le scale stile toro impazzito. Mentre saliamo anche noi sentiamo uno schiocco e la vediamo scendere di corsa, rimaniamo li senza capire cosa sia successo.
 
 
Pov Enrico
Vedo Naira entrare in casa, le vado incontro per salutarla e in un secondo mi tira uno schiaffo, poi si volta e torna sui suoi passi, la guardo confuso senza capire il perché, rimango immobile a guardare il vuoto per un po poi Marta, Lexy ed Angelo entrano e mi guardano confusi.
"Che le ha preso?" Chiedo.
"Non chiedermelo, eravamo da Mauri quando una tizia bionda è sbucare dal nulla, le ha parlato e si è incazzata." Mi spiega Lexy. La guardo un attimo senza capire, poi sello Mercedes e vado verso la chiesetta, sono sicuro di trovarla li, infatti non appena arrivo la vedo seduta sulla panchina, mi avvicino cauto e mi siedo vicino a lei.
"Che succede biondina?" Domando dolce.
"Spiegami per che cazzo di motivo una tizia bionda che arriva da New Orleans devi dirmi che mio figlio è stato ucciso da quella puttana di Arianna!" Mi guarda gelida, il suo tono è fintamente calmo.
"Sono tornato per dirtelo." Spiego abbassando la testa. 
"Solo per quello sei tornato? Cosa credi? Di poter andare via e ritornare quando vuoi che la sottoscritta ti aspetterà sempre?" Continua urlando.
"Si, sono tornato solo per quello e per lasciarti andare. Sono sbagliato per te, ti ho rovinato la vita, ogni volta che ti sto vicino tu soffri. Non voglio che sia così, voglio che tu sia felice e lo sarai solo senza di me." Le mento guardandola negli occhi, quegl'occhi che si stanno velando di lacrime, quegl'occhi segnata dal dolore, quegl'occhi che non smetterò mai di amare. 
"Sei uno stronzo, è colpa tua se Rick è morto, tua e del fatto che non riesci a tenertelo nelle mutande per più di 2 minuti! Sparisci dalla mia vita! Ora!" Mi urla contro tirandomi pugni sul petto.
"È davvero questo che pensi di me?" Chiedo duro. 
"Perché non sei realmente così? Cosa sei allora?" Domanda retorica. 
"Hai ragione, non mi vedrai più." Concludo alzandomi ed asciugandomi una lacrima. 
 
 
 
Pov Naira
Quelle parole mi hanno ucciso, dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che abbiamo passato, mi sono resa conto che è stata tutta una presa per il culo, torno a casa piangendo e sperando di non vederlo, appena apro la porta vedo tutti i miei coinquilini in piedi ad aspettarmi con le facce tristi, li guardo con gli occhi arrossati e le lacrime che corrono lungo le guance. 
"Vita?" Marta è la prima a parlare.
"Vita tutto bene?" Chiede preoccupata. 
"Sì. Certo. Mai stata meglio." Mento, fingendo un sorriso.
"Non è vero principessa e lo sai, vai subito a chiarire con quel coglione." Mi ordina Marco mantenendo un tono dolce. 
"Non c'è niente da chiarire." Ribatto secca. 
"Invece si!" Controbatte Marco. 
Sbuffo pesantemente e mi avvio verso la mia camera, non appena metto piede all'interno trovo Enrico seduto sul letto con gli occhi da cane bastonato. 
"Che ci fai qui?" Chiedo stringendo i denti. 
"Mi dispiace che tu l'abbia saputo così." 
"Cosa vuoi ancora? Ti ho detto di andare via." Continuo imperterrita.
"Ti prego biondina, non lo penso davvero ciò che ho detto, ero arrabbiato e stanco." Tenta di spiegare, non lo ascolto, sono troppo ferita.
"Non me ne frega niente, fuori da casa mia." 
"Ok, ma non tornerò più." Conclude alzandosi per un secondo ripeto quelle parole nella mia testa e mi rendo conto che non voglio vederlo andare via per sempre, non sono ancora disposta a perderlo. Mi giro a guardarlo e le parole mi sfuggono prima che riesca a fermarle. 
"Aspetta. Fermati." Lui rimane con la mano all'altezza della maniglia e mi guarda sorridendo ma allo stesso tempo confuso.
"Dimmi."
"Non andartene."
"Non lo farò." Mi si avvicina.
"Promettimi una cosa."
"Cosa?" 
"Promettimi che non scapperai più, promettimi che saremo dinuovo felici, che torneremo ad essere quei ragazzi complicati di anni fa, quei ragazzi che amavano stare insieme e sognavano una vita felice, promettimi che mi amerai anche nei periodi più bui, che sarai sempre vicino a me, promettimi che riusciremo di nuovo a provare l'emozione di essere genitori." Dico tutto d'un fiato con gli occhi lucidi. 
"Te lo prometto, te lo prometto, ti prometto qualsiasi cosa. Ti amo amore mio." Il suo sorriso torna quello di una volta, quel sorriso proibito che amo, che ho sempre amato, quel sorriso che per quasi un anno era sparito. Mi abbraccia e mi stringo inesso. Mi è mancato più dell'aria che respiro, non posso immaginare una vita senza di lui, neanche un secondo senza lui. Ci mettiamo a dormire rimanendo abbracciati. 
 
 
Pov Enrico
La luce del sole mi sveglia, apro gli occhi e vedo i capelli di Naira, rimango immobile a guardarla dormire con un sorriso rilassato sulle labbra, era tanto che non la stringevo così, mi è mancata. L'accarezzo dolcemente per il tempo restante prima della sveglia, quando si alza mi guarda sorridendo, mi sciolgo all'interno di essi, mi alzo anch'io e l'abbraccio stringendola più del necessario, si appoggia al mio petto, pochi secondi dopo Marta irrompe in camera per dirci che la colazione è pronta, la seguiamo e poi andiamo a lavorare. 
Naira non mi parla da ieri sera, penso debba ancora accettare il fatto che sia stato qualcun altro a dirle di Rick, la guardo mentre sta spiegando ad una bambina come tenere le redini, mi sale la voglia di essere padre, ancora una volta, spero che prima o poi anche lei lo desideri tanto da pensare di provarci di nuovo. 
"Enry, Enry. Terra chiama Enrico!" Sento la voce di Marco e ci metto un po a capire che mi sta chiamando. 
"Eh, dimmi." Rispondo girandomi verso di lui.
"Mi dai una mano con la scuola?" Chiede. 
"Che scuola?" Chiedo a mia volta alzando un sopracciglio.
"I.t.t. di Imperia." Spiega sorridendo. 
"E che minchia di scuola è?" Concludo seguendolo dagli studenti. 
"Buongiorno ragazzi, io sono Marco e questo stordito affianco a me si chiama Enrico. Starete qui per 3 giorni in cui vedrete le principali attrazioni turistiche e se volete imparerete qualcosa sull'equitazione, vi accompagneremo noi due. Domande?" Guardo il moro sorridendo per il fantastico discorso del cazzo che ha appena fatto.
"Io ne avrei una." Una ragazza mora alza la mano.
"Dimmi." 
"Ehm, come ci muoveremo per il paese?" Marco fa per risponderle ma lo precedo. 
"Noi a cavallo naturalmente e voi a piedi." 
"Sono il professore di francese, siete qualificati per parlare altre lingue?" Chiede strafottente. 
"Ma certo! Non si preoccupi, siamo afferratissimi non solo in italiano, ma anche in dialetto. Se ne vuole qualcun'altra chiede alla mia ragazza, ne parla 7, le possono bastare?" Rispondo tagliente con un sorriso, gli altri professori e alunni ridono. 
Ci avviamo per il paese spiegando i vari punti principali, stranamente sono tutti interessati anche se non capisco a cosa. Torniamo a casa per pranzo, Naira e Marta oggi fanno le cameriere, sono buffissime con gonna e camicia, Gabriele e gli altri sono seduti al tavolo vicino alla scuola, un ragazzo sta guardando le ragazze con gli occhi da pesce lesso e la bava alla bocca, mi viene voglia di tirargli una sprangata sui denti, mi siedo vicino a lui mentre i pastori ridono per la mia faccia. 
"Ehhh Enry, Enry la gelosia è una brutta bestia." Giacumassu mi prende in giro. 
"Tu parti e io ti seguo zio." Si intromette Gabriele. 
"Non sono geloso, ciò che è mio non si tocca." Specifico mostrando i denti. 
"Hey nana!! Vieni qui!" Aldo alza la mano chiamando Naira. Come lei si avvicina al tavolo il ragazzo le sorride diventando rosso.
"Dimmi tutto!" 
"Qui qualcuno è geloso marcio." La informa Silvio. 
"Ahahah, chi? Tu?" Chiede ridendo.
"No, mio figlio!" Mi indica e il ragazzo si gira a guardarmi, lo fulmino. 
"Dai, non essere geloso Dalti, Dalti se no ti viene male al fegato." Scoppia a ridere seguita dagli altri, fulmino anche lei.
Mangiamo con sto qua che continua a fissarle il culo, giuro che lo ammazzo. Una ragazza fissa me imbambolata, non la considero, appena finito di servire le ragazze si siedono con noi, Marta in braccio a Gabriele e Naira tra me e il tipo che la guarda sognante.
"Ciao, sono Luca." Dice porgendole una mano.
"Naira." Risponde tranquilla. 
"Sei tu che fai lezione di equitazione?" Chiede lui.
"Si!" 
"Allora verrò ad imparare volentieri." Ok, ora gli spacco quella faccia da cazzo. Mi alzo ed esco incazzato nero. 
 
 
 
Pov Naira
Passo il pomeriggio a fare lezione ai ragazzi, Luca continua a provarci e io continuo a far finta di niente, vedo Enrico che mi tiene sott'occhio da lontano, decido di far capire a sto qua che è inutile continuare a provarci.
"Hey, gnocco!" Urlo chiamando Enrico. 
"Si ce l'ho con te." Continuo quando il biondo si indica. 
"Dimmi biondina." 
"È rossaaaaa! Daltonico!" Urla Marta esasperata. 
"Stasera andiamo a ballare?" Chiedo sorridendo e mimando di stare al gioco. 
"Certo amore mio, tutto quello che vuoi!" Conclude dandomi un bacio a stampo. 
Rido mentre si allontana guardando Luca soddisfatto. 
 
 
 
Spazio autrice
Buona sera, so che sono in ritardissimo, spero vi sia piaciuto :) bene bene, l'inizio è un po lunatico, ma poi le cose tornano più o meno alla normalità. È un capitolo di passaggio, più che altro, nel prossimo ci saranno enormi novità. Un bacione _Naira. 
  
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