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Autore: TurningSun    27/04/2014    5 recensioni
Si voltò verso l’interno della Stanza delle Necessità: tutti loro erano l’Esercito di Silente, la Resistenza di Hogwarts.
Ernie vi era entrato per Justin e Hannah. Se ci fosse stata una guerra avrebbe combattuto per loro.
Per il Bronze Trio.
Prima Classificata partecipando al contest "Un'anima in due corpi" indetta da HermioneJeanGranger e ColeiCheDanzaColFuoco sul forum di EFP.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ernie Macmillan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Buona sera a tutti! Ecco qui una nuova storia, che partecipa al contest "Un'anima in due corpi" di HermioneJeanGranger e ColeiCheDanzaColFuoco. 
È stata una bella prova dato il pacchetto che ho scelto di utilizzare, ma ne sono abbastanza contenta! Ho fatto un po' di ricerche prima di buttare giù la storia per essere più fedele possibile ai personaggi e all'ambientazione spazio-temporale.
Spero vi piaccia e, se volete/potete recensite: è sempre piacevole leggere ciò che ne pensano gli altri delle proprie storie! :D
PS. È sempre consigliata la lettura accompagnata dalla canzone scelta per questa storia!



Pacchetto Dublino:
               Personaggio: Ernie Macmillan
               Genere: Triste
               Obbligo: Lago nero

  
 
 

  The Bronze Trio_

 
 
 

So give me hope in the darkness that I will see the light
Cause oh that gave me such a fright
But I will hold as long as you like
Just promise me we'll be alright
(Ghosts that we knew – Mumford & Sons)
 


 

Toc. Toc. Toc. Tre colpi di bacchetta. “Lupo.” Sussurrò Dean Thomas alla vecchia radio.
 
“Bentornati su Radio Potter! Oggi abbiamo una notizia sensazionale!”
“È Fred Weasley!”
“Sta zitto Michael!” L’apostrofò Ernie concentrato sulla trasmissione.
“A quanto pare il Fulmine ha colpito!” Esordì la voce di George Weasley. “E lo ha fatto in modo spettacolare! Ma dei particolari ce ne parlerà il nostro inviato speciale, Royal.”
“Buon pomeriggio a tutti gli ascoltatori! La notizia di oggi riguarda la nostra banca, la Gringott, la quale è stata al centro di un’irruzione particolare. A quanto pare, il nostro Fulmine vi è entrato con molta discrezione per l’entrata principale assieme al suo seguito, ma non è stato altrettanto discreto nell’uscita. Il mezzo di trasposto è stato un drago.”
“Un drago vero!” Esclamò Lavanda Brown: il suo stupore era tale da farle cadere la spazzola dalle mani.
“Io avrei optato per una Firebolt!” Commentò Mordente, ridendo. “Ci hai portato delle ottime notizie, Royal! Ora cosa vorresti dire ai nostri ascoltatori?”
“Che non devono perdere la speranza. Se restiamo uniti contro i Mangiamorte, potremo porre fine a queste atrocità.”
“E soprattutto, non uscite senza un ombrello, la pupù di drago è difficile da togliere da capelli e vestiti!”
Nella Stanza delle Necessità tutti scoppiarono a ridere. Persino Ernie non potè trattenersi e si appoggiò alla radio.
“Gentili ascoltatori, con questa splendida notizia, siamo giunti alla fine di un'altra puntata di Radio Potter. Non sappiamo quando potremo essere di nuovo in onda; ma state certi che torneremo. Continuate a girare quelle manopole: la prossima parola d'ordine sarà 'Fenice'. Proteggetevi a vicenda e abbiate fede. Buon pomeriggio!”
Neville spense la radio con un gesto secco della propria bacchetta sulla manopola, poi si voltò verso Ernie. “Harry Potter su un drago. Questa volta ha superato se stesso!”
“Sarà vero? Forse lo dicono solo per tenere alto il morale…” Ernie non era mai stato un fan di Harry Potter e tutti lo sapevano: ogni anno c’era qualcosa che lo coinvolgeva direttamente, rendendo la vita ad Hogwarts particolarmente pericolosa. Addirittura, al secondo anno, Harry aveva aizzato un serpente contro il suo migliore amico Justin; perciò nessuno si meravigliava del fatto che si fidasse poco di tutto ciò che si diceva su di lui. Un po’ perché non voleva credere che una persona potesse essere tanto sfortunata e un po’ perché Harry Potter era diventato una leggenda e si sa che attorno ad esse vengono montate tante favole.
“Io ci credo. Lo hanno detto a Radio Potter ed è l’unica stazione radio che dica le cose come stanno davvero.”
Ernie alzò le spalle. Spesso sperava che non dicessero affatto la verità: ogni giorno a Radio Potter veniva letta una lista, che sembrava infinita, di nomi di babbani o mezzosangue che erano stati uccisi dai Mangiamorte. Ogni giorno, lui sperava che il nome dei suoi migliori amici non venissero pronunciati.
Justin Finch-Fletchley.
Hannah Abbott.
Sospirando, andò verso la finestra che dava al Lago Nero. Quella finestra era solo un’illusione: non esisteva davvero, ma qualcuno dell’ES doveva aver pregato per una finestra che riducesse l’idea della prigione che quella stanza alcune volte incuteva.
Si appoggiò al davanzale e guardò l’acqua increspata dal vento: era nera, fredda, priva di vita. Si domandò cosa avesse potuto cambiare così tanto quel prato sempre verde ed ora grigio, quell’acqua una volta cristallina ed ora oscura. Su quelle rive aveva passato la maggior parte dei pomeriggi soleggiati assieme a Justin e ad Hannah.
Loro erano un trio.
Il Bronze Trio, come aveva annunciato Hannah, che aveva fatto notare un’esatta somiglianza al ‘Golden Trio’ di Hogwarts: Justin, Nato Babbano come la Granger, mentre lui e Hannah erano Purosangue come Weasley e Potter. 
 
“Il Bronze Trio.” Ernie ripeté il nome, come a gustarselo con lentezza. “Perché non il Silver Trio, però?”
Hannah alzò gli occhi al cielo. “Perché il Silver Trio è composto da Malfoy e i suoi due scagnozzi! Ma tu non ti guardi mai in torno?”
“Oh, no! Guardo solo te.”
Un pugno d’erba gli arrivò in faccia e le loro risate riempirono l’aria sulla riva del Lago Nero.
“Sapete una cosa? Noi siamo molto più fighi di loro: guardate Potter e compagnia bella, sempre in mezzo a storie strane! Prima la Coppa delle Case vinta per magia dai Grifondoro grazie a quei tre, poi l’anno scorso Harry ha fatto quella cosa col serpente a Justin.” E nel dire quest’ultima frase, Ernie abbassò la voce e guardò il diretto interessato: Justin, infatti, era diventato immediatamente pallido e stringeva il libro di pozioni tra le mani. “Quest’anno non ha ancora combinato niente, ma chi può dirlo?”
Hannah si morse il labbro interno, pensierosa.
“In effetti, potrebbe progettare di combattere contro la piovra gigante del lago!” Sorrise Justin, dopo un lungo silenzio.
“Justin! Non dirlo nemmeno per scherzo!” L’aveva apostrofato Hannah con un sorriso sulle labbra.
Risero di nuovo tutti insieme e rimasero a guardare il Lago Nero.
 
Aveva l’impulso di voltarsi verso la stanza.
Desiderava di trovarseli entrambi davanti, con il loro sorriso, pronti a raccontargli qualche aneddoto sulla loro famiglia o sulla loro giornata.
Ma non li avrebbe visti: Justin non era potuto tornare a scuola perché era un Nato Babbano e Hannah aveva abbandonato la scuola dopo che la madre, l’anno precedente, era stata uccisa da Stan Picchetto.
Era solo e non poteva nemmeno chiedere informazioni su come stessero: la scuola permetteva pochi scambi di posta e tutti dovevano essere verso le famiglie.
Era solo.
Sospirò per alleviare quel peso sullo stomaco, ma niente era cambiato.
Esattamente come l’anno precedente.
 
“Non l’hai saputo?” Gli aveva chiesto Josh, un suo compagno Tassorosso.
Cosa avrebbe dovuto sapere? Da dietro al ragazzo sbucò Justin, bianco come un cencio, che gli sbracciava con urgenza.
Ernie andò verso di lui. Justin aveva gli occhi lucidi: era successo qualcosa di grave. “La madre di Hannah. È stata uccisa.”
“Dov’è finita Hannah?” Fu la prima cosa che gli venne in mente e l’unica che riuscì a pronunciare.
“Dalla Sprite. È stata lei a darle la notizia, credo. O almeno devono averla portata nel suo ufficio.”
Mentre Justin gli raccontava come era venuto a sapere dell’accaduto, camminavano veloci, schivando tutti i compagni che trovavano sulla loro strada.
Arrivati all’ufficio della professoressa, trovarono la porta aperta. Ernie guardò all’interno: la professoressa Sprite era alla scrivania, intenta ad annaffiare una piantina accanto a lei.
“Professoressa, ci scusi, sa dov’è Hannah Abbott?”
“Oh, miei cari ragazzi, deve essere ancora nell’ufficio di Silente. Povera ragazza…” Scosse la testa. “Troppe cose brutte stanno accadendo.”
“Grazie professoressa!”
Si guardarono e corsero verso l’ufficio del preside. “Come possiamo essere tanto stupidi? Silente deve averle dato la notizia!”
“Ora dobbiamo trovarla.” Tagliò corto Ernie svoltando l’angolo verso il corridoio dove si trovava l’ingresso del preside. Ci mancò poco che non si scontrasse con la professoressa McGranitt.
“Chi dovete trovare?” Gli occhi, arrossati ma severi, li scrutavano dalla testa ai piedi.
“Hannah Abbott.”
Lo sguardo della professoressa si addolcì: anche lei doveva aver saputo della madre di Hannah. “Non so dove sia, è uscita pochi minuti fa dall’Ufficio del Preside. Ha bisogno di stare un po’ da sola.”
“Noi siamo i suoi migliori amici!” La voce di Justin giunse incrinata alle orecchie di Ernie. “Dobbiamo stare con lei. L’amicizia è importante per i Tassorosso!”
“Oh, lo so. L’ho vista andare per di là.” Puntò la pergamena che aveva in mano verso il corridoio a sinistra. “È fortunata ad avere amici come voi.”
I due ragazzi la ringraziarono e corsero lungo tutto il corridoio. Scesero delle scale e percorsero un altro corridoio, che costeggiava il prato antecedente alla riva del Lago Nero.
Ernie sentiva i polmoni bruciare, ma le gambe si muovevano da sole, sempre più veloci.
La trovarono seduta sulla riva, la bacchetta in mano e i capelli davanti al viso.
Ernie si sedette alla sua destra e Justin alla sua sinistra, in silenzio.
Restarono così finché il sole non tramontò e l’aria si fece pungente.
 
 
Pochi giorni dopo, Hannah li prese in disparte nella Sala Comune. La divisa era stata sostituita da un paio di jeans e un maglione blu scuro, il baule accanto a lei.
Pronunciò solo poche parole:“Devo tornare a casa. Fate i bravi.” Li abbracciò e varcò l’ingresso dei Tassorosso.
 
 
Un lampo rischiarò il cielo plumbeo riportandolo alla realtà.
Stava cambiando qualcosa. Ernie non sapeva se in bene o in peggio, ma sentiva addosso un’angoscia che fino ad allora non aveva mai provato.
Harry Potter si era fatto vivo. Quanto avrebbe impiegato a mostrarsi di nuovo e ad incominciare questa guerra?
Si voltò verso l’interno della Stanza delle Necessità: tutti loro erano l’Esercito di Silente, la Resistenza di Hogwarts.
Ernie vi era entrato per Justin e Hannah. Se ci fosse stata una guerra avrebbe combattuto per loro.
Per il Bronze Trio.
 

 

But the ghosts that we knew will flicker from you
And we'll live a long life
(Ghosts that we knew – Mumford & Sons)
 
 

 

The End

 
 
Giudizio:  
GRAMMATICA: 8/10  
"Ad Hogwarts". La grammatica italiana sconsiglia l'uso della d eufonica davanti a parole straniere inizianti con H aspirata. Stesso discorso per "Ad Hannah". -0,10  
"Mezzo di trasposto". Errore di distrazione. -0,10  
"babbani o mezzosangue". Entrambi i termini vanno scritti con la lettera maiuscola. -0,20  
"Ogni giorno, lui sperava che il nome dei suoi migliori amici non venissero pronunciati.". Sarà un errore di distrazione, ma hai messo il soggetto al singolare e il verbo al plurale. -0,40 
"In torno". L'espressione si scrive tutta attaccata: "intorno". -0,30  
"L'aveva apostrofato Hannah". Il flashback è tutto al passato remoto, secondo noi avresti fatto meglio a mantenere lo stesso tempo verbale anche qui. -0,40  
"Gli sbracciava". L'espressione non è corretta, sarebbe stato meglio "si sbracciava verso di lui". -0,40  
"Riportandolo alla realtà". Siccome c'è stato uno stacco molto lungo, sarebbe stato meglio rimettere "Ernie" come soggetto. -0,10  
 
STILE: 9,5/10  
Lo stile ci è piaciuto molto, era scorrevole ma drammatico nei punti giusti. Sei riuscita a comunicarci molto con le tue parole, e questa, a nostro parere, è la cosa più importante. Inserire dei flash back in una storia è sicuramente un rischio, ma tu sei riuscita a farlo senza per questo "spezzare" troppo la tua ff. I pensieri di Ernie si seguivano in modo molto fluido e i flash erano malinconici, evocativi: ci sembrava di essere catapultate insieme al Bronze Trio sulle rive del lago nero. Bravissima.  
 
ORIGINALITA': 10/10  
Il tuo racconto è indubbiamente molto originale: Ernie, Justin e Hannah sono tre personaggi di cui si parla pochissimo nel corso della saga. Oltretutto è originale l'idea stessa di un "Bronze trio" e dell'amicizia che lega i suoi componenti. In più, hai descritto un momento di cui si parla davvero troppo poco: la Resistenza a Hogwarts. Punteggio pieno per te!  
 
IC DEI PERSONAGGI: 10/10  
Come già detto, i personaggi principali del tuo racconto vengono nominati di rado nella saga: tuttavia, sei riuscita a prendere quei pochi elementi che conosciamo di loro e a costruire delle personalità assolutamente credibili. Ci è piaciuto molto come hai caratterizzato Ernie, Justin e Hannah, e anche come hai reso particolare e fiera la Casa di Tassorosso. Bravissima.  
 
UTILIZZO DEL PACCHETTO: 10/10  
Anche qui nulla da dire. Tutta la storia ruota attorno a Ernie Macmillan, che era il personaggio indicato nel tuo pacchetto e hai anche trovato un sistema intelligente per inserire il lago nero. In più, non solo il genere è malinconico, ma la canzone che hai inserito rende ancora meglio il clima di tristezza e di nostalgia che avvolge Ernie. Perfetto.  
 
ADERENZA AL TEMA DEL CONTEST: 10/10  
Questo era esattamente il genere di storie che ci aspettavamo di leggere. Storie che parlano dell'amicizia, quella vera, salda, incrollabile e solidale: l'amicizia con un ruolo salvifico e liberatorio per chi la vive; l'amicizia dove ognuno da e riceve qualcosa. Ernie, Justin e Hannah ci sono sempre l'uno per l'altro e non solo perché, come hai giustamente sottolineato, "l'amicizia è importante per i Tassorosso", ma perché sono una famiglia. Ci ha fatto tenerezza il "fate i bravi" di Hannah come se fosse stata una mamma o una sorella maggiore, e ci ha emozionato la tenacia di Ernie e Justin nel volerle stare a tutti i costi vicino.  
 
GRADIMENTO PERSONALE: 9,5/10  
La storia è davvero molto bella. Era esattamente ciò che ci aspettavamo di leggere quando abbiamo chiesto delle storie sull'amicizia. Costruita bene, per niente banale e molto vera. Il mezzo punto in meno è dovuto ad alcune incongruenze: i Mangiamorte obbligano tutti i giovani maghi ad andare a Hogwarts, siano essi Mezzosangue o no, quindi sia Hannah che Justin dovrebbero essere presenti, mentre Dean Thomas, che hai inserito all'inizio del racconto, durante la Resistenza non si trova ad Hogwarts. Sono cose di poco conto rispetto alla bellezza e alla sincerità della tua storia, ma hanno inevitabilmente fatto abbassare un po' il punteggio. Comunque bravissima, di storie scritte bene come la tua ce ne sono poche. Abbiamo trovato anche particolarmente azzeccata la scelta della canzone: ha accompagnato la lettura in modo splendido.  
 
PUNTI BONUS: 0,5 per l'utilizzo di tutti e tre i prompt del pacchetto  
 
TOTALE: 67,5/70  
  
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