Capitolo 12:Energia solare
“Ragazze, andiamo sulla luna!”
Le guerriere Sailor e i
parenti di Usagi sgranarono gli occhi a quelle parole
e si guardarono l’un con l’altro confusi.
“Sulla luna? Usagi, ne
sei sicura? Non c’è rimasto più niente là e poi si ripresenta il problema del teletrasporto!” disse Sailor Mars.
Usagi annuì “è vero, questa possibilità sarebbe da scartare in base a quanto
detto fino ad ora, ma…sta notte ho parlato con la regina Selene e…”
“Cosa? Perché non mi hai svegliato?” chiese Luna,
che avrebbe voluto anch’ella parlare con la sua amata regina.
“Anche se mi sono rivolta a lei, non immaginavo che
rispondesse al mio appello. Credevo che ormai il suo spirito fosse scomparso
per sempre e quindi…ma non ha importanza, l’importante è che sappiamo come
andarcene!” disse Usagi, giocando nervosamente con le
dita dei suoi guanti.
Sailor Chibiusa le si avvicinò e curiosa disse “Allora
come andremo sulla luna? Sono curiosa di vedere com’è!”
“Ma Usagi, come pensi che
possiamo sopravvivere sulla luna? Non c’è atmosfera e quindi non c’è ossigeno,”
disse Ikuko intimorita.
“Questo è il minore dei problemi. Non credo serva
molto potere per creare un po’ di ossigeno sulla luna!” disse Usagi alzando le spalle.
“Per il cibo e l’acqua allora? Non possiamo
nutrirci di rocce” chiese Shingo grattandosi la
testa.
“Se la principessa ha tirato in ballo questa
opzione, significa che ha pensato a tutto!” disse Sailor
Saturn, per poi spostare il suo sguardo sulla ragazza,
la quale arrossì imbarazzata “Bhe ecco…in realtà ha
pensato a tutto la regina Selene!” disse con un sorrisino nervoso.
“Ah ecco!” disse Sailor Mars alzando gli occhi al cielo “Ora si che sei tu! In
questi giorni hai dimostrato un’intelligenza che non ti appartiene!” disse Rei,
non con l’intento di offenderla, ma di prenderla semplicemente in giro come
faceva sempre, per allentare la tensione che tutte loro avvertivano in lei.
“Stai dicendo che sono forse stupida?” chiese Usagi facendo la linguaccia a Rei, la quale rispose allo
stesso modo.
Sailor Mercury intervenne fra le due “Non è il
momento dei vostri battibecchi. Usagi, come credi di
poter teletrasportare tutti quanti sulla luna? Il teletrasporto Sailor non basterà!”
Usagi si girò a guardare la gente che si stava svegliando e sospirò “Dovrà
bastare. Inoltre non dovremo soltanto spostare queste persone, ma tutti gli
esseri umani sopravvissuti…il che rende il nostro compito ancora più
complicato!”
Sailor Nettuno sgranò gli occhi “Ma una cosa del genere è impossibile! Dovremo
far entrare tutti all’interno del cerchio che comporremo!”
Usagi scosse la testa “Anch’io lo ritenevo impossibile, fin quando la regina
non mi ha detto un particolare della mia vita passata che ho sempre ignorato …anzì credo che ne fossi all’oscuro anche quando ero solo Serenity!” disse Usagi battendo
ripetutamente un piede a terra.
Ikuko e Kenji si guardarono sempre più confusi.
“Di cosa stai parlando? È qualcosa di grave se il
tuo corpo risponde con questi tic nervosi!” disse Sailor
Venus.
“No, niente di grave, solo qualcosa di cui avrei
dovuto essere informata!” disse Usagi passandosi una
mano sulla fronte. Quanto le aveva raccontato la regina, le sembrava così
surreale.
“Dicci di cosa si tratta!” Disse Sailor Jupiter.
Sailor Moon sbuffò “Non sto a raccontarvi tutto
quello che mi ha detto la regina Selene, ma sappiate che a quanto pare ho un’altra
fonte energetica molto potente da cui ricavare i poteri e…anche se non ho
compreso bene il discorso sull’astronomia, anche voi ragazze ce l’avete, anche
se per motivi diversi dai miei!”
Le ragazze sussultarono, non avendo mai sentito
parlare di niente del genere “E quale sarebbe?” chiesero all’unisono.
Sailor Pluto comprese “Tu ti riferisci al sole,
vero?”
Usagi la guardò sorpresa “Tu lo sapevi? Perché non hai detto niente?”
Sailor Pluto sospirò “Credo di averne sentito
parlare dalla regina Selene ai tempi del Silver millennium,
ma i miei ricordi sono molto confusi. Mi è venuto in mente solo ora. Quando hai
nominato un’altra fonte di energia, qualcosa mi è tornato in mente, ma è come
se avessi un blocco, come se non dovessi ricordare e comincio a pensare che
tutta questa faccenda sia collegata a Kendra, forse
per questo non mi ricordo di lei!”
Usagi annuì preoccupata, pensando che la regina Selene non le avesse
raccontato tutta la verità. Aveva infatti sempre cercato di cambiare argomento
quando le aveva domandato di sua sorella.
“Credo di aver compreso!” cominciò Mamoru “Il sole è fonte di vita e grazie alla sua energia
che gli esseri umani e le varie creature terresti hanno potuto svilupparsi!”
“Capisco il discorso del sole che è fonte di vita
sulla terra e che quindi potrebbe essere una fonte di energia per te Mamoru, ma che centra con tutte noi? Sui nostri pianeti non
c’è vita, nemmeno sulla luna!” disse Sailor Jupiter “E se c’è stata è stato grazie ai poteri dei
cristalli di ogni pianeta, non grazie al sole. Il Silver Millennium
ad esempio esisteva grazie alla protezione del cristallo d’argento, che con una
cupola creava una specie di serra dove al suo interno veniva simulato lo stile
di vita terrestre!”
“Si, hai ragione Sailor Jupiter, ma se sui nostri pianeti non si è creata la vita
spontaneamente non è solamente colpa del sole. Forse lo è per i pianeti di Venere
e Mercurio che sono troppo vicini e la vita verrebbe bruciata, ma su Marte ad
esempio, la vita avrebbe potuto anche crearsi. Le temperature sarebbero state
più basse rispetto alla terra, ma se il pianeta rosso non fosse stato solo
roccioso, come i nostri astronomi ritengono, degli esseri viventi con
caratteristiche particolari avrebbero potuto anche nascere e adattarsi. Cosi
come anche su Giove e forse Saturno. Invece il primo è un pianeta gassoso,
costantemente in balia di venti potentissimi e di attacchi asteroidi a causa
della sua forza di gravità. Forme di vita difficilmente avrebbero potuto
svilupparsi!”
“Per quanto riguarda Nettuno? È un pianeta fatto d’acqua,
la vita sarebbe possibile lì!” disse Sailor Chibiusa.
“Ci sono anche altre cose da tenere in
considerazione Chibiusa. Come l’atmosfera, la massa,
le temperature e via dicendo. Tante sono le ragioni per cui, solo sulla terra
la vita è riuscita a sbocciare!” disse Sailor
Nettuno.
“Questo tenendo conto le ricerche dei nostri
astronomi, non è poi detto che qualche forma di vita, anche unicellulare, sia
riuscita a nascere da qualche parte. Noi in genere per vita intendiamo esseri
come noi, forse perché la concezione che una volta c’era vita anche sui nostri
pianeti con fattezze umane è rimasta nella ideologia umana!” disse Sailor Mercury “Ma comunque sta
di fatto che tutti i pianeti sono
illuminati dal sole e se possiamo considerarlo come fonte di energia,
così come lo sono i nostri singoli pianeti, ben venga!”
“Si, ma la fonte di energia che vi può dare il sole
e proporzionata alla vicinanza di ogni pianeta a esso!” disse Usagi.
“Oh bene, questo vuol dire che io sarei la più
potente!” disse Sailor Venus.
Usagi sorrise “Non aumenta la potenza dei vostri poteri, ma l’estensione e la quantità di cui potete usufruirne. Minako, se in condizioni normali potresti usare il fascio
di luce per cinque minuti senza stancarti, ora che sai che puoi trarre energia
dal sole, senza ricorrere alla tua fonte di energia personale, puoi tenere
attivo il fascio per un’ora. Questo è solo un esempio, non sono a conoscenza di
cosa il sole possa realmente farci fare e nemmeno la regina Selene ha saputo
darmi maggiori informazioni, ma anche se non aumenta la potenza dell’attacco,
durando più a lungo può comunque mettere in difficoltà il nemico, anche se nel
caso di Kendra, non so se può usufruire dell’energia
solare che tocca la luna, anche se è comunque una principessa della luna!” Usagi sospirò “Io ieri sono riuscita ad abbattere la
barriera di Kendra grazie al sole, anche se non mi
ero resa conto di usare la sua energia!”
“Ma da quanto ha rivelato il mio computer, il tuo
attacco è anche aumentato di potenza. Da quanto hai detto non dovrebbe essere
possibile!” disse Sailor Mercury.
Usagi sbuffò “E qui arriviamo all’altra parte della storia, che vi dirò un’altra
volta. Ora meglio prepararci. La regina Selene ha detto che è meglio teletrasportarci quando il sole è allo zenit così che Mamoru possa avere maggiore energia solare… dovrebbe essere
mezzogiorno giusto?” chiese conferma ad Ami.
“Si, quando il sole è proprio sopra di noi!” disse Sailor Mercury.
“Quindi in poche parole, se utilizziamo il teletrasporto Sailor, utilizzando
non solo i poteri dei nostri pianeti, ma anche l’energia del sole, dovremo
essere in grado di estendere i nostri poteri anche fuori da questa cupola ed
andare a toccare anche coloro che non si trovano qui!” disse Sailor Mars.
Usagi annuì.
“Potrebbe funzionare!” disse Sailor
Mars alzando le spalle.
“Secondo me non è sufficiente. Forse funzionerebbe
se tutte ricevessimo la stessa quantità di energia solare, ma io sono quella
che può contare meno su questa forza. Il mio potere non si estenderebbe di
molto, e quindi qualche essere umano potrebbe rimanere a terra!” disse Sailor Pluto.
“Forse basterà il potere delle altre!” disse Sailor Venus.
“Forse? Ne dobbiamo essere sicuri?” chiese la
guerriera di plutone.
Usagi guardò Mamoru e lo prese in disparte per
parlargli e avere maggiori certezze. Le ragazze li guardarono confusi e
aspettarono spiegazioni quando videro i due tornare da loro “Sailor Pluto ha ragione, ma è qui
che intervengono Mamoru e gli esseri umani. Non
possiamo mica fare sempre tutto noi!”
“Oggi hai voglia di parlare per enigmi, Usagi?” chiese Sailor Mars sbuffando.
“Il cristallo d’oro prende il suo potere anche dai
sogni e desideri dagli esseri umani e questa forza può andare a sommarsi con i
vostri poteri. Ovviamente questo è possibile se il desiderio degli esseri umani
è quello di salvarsi, ma non credo che ci siano problemi a riguardo!” raccontò Mamoru.
Le ragazze annuirono in segno di comprensione.
Usagi andò dai suoi genitori e dalla professoressa Haruna,
chiedendo loro di aiutarli a radunare tutte le persone presenti, anche quelle
che si erano andate a rifugiare nelle aule.
Ci volle diverso tempo, ma quando furono tutti
presenti, le Sailor spiegarono quanto avevano
intenzione di fare.
Ci fu un certo allarmismo fra la folla, ma
appoggiarono l’idea delle guerriere, non avendo più niente da perdere.
Le guerriere Sailor si
misero in cerchio e si presero per mano. Si concentrarono cercando di sentire
il loro pianeta e i raggi del sole che toccano la superficie.
Usagi, Mamoru e Chibiusa
erano in centro, anch’essi concentrati sui loro poteri. Usagi
materializzò il cristallo d’argento, mentre Mamoru
fece comparire il cristallo d’oro e, con l’aiuto di Chibiusa,
chiese a tutti gli esseri umani di rendere reale il loro desiderio di salvezza,
di abbandonare la paura e di aggrapparsi alla loro voglia di vivere.
Quando ogni guerriera sentì scorrere nelle proprie
vene la propria forza e si sentì pronta, chiamò a sé il proprio potere.
Le ragazze vennero nuovamente circondate dai
rispettivi colori, che andarono a fondersi insieme, fino a creare una luce
bianca accecante.
Quando Usagi sentì che
tutte le amiche erano pronte e che tutti gli esseri umano erano stati colpiti
dal loro potere, ordinò al cristallo d’argento l’ultima azione da compiere e
gridò all’unisono con le altre “Trasporto planetario Sailor!”