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Autore: HaguCHAN    28/04/2014    2 recensioni
Piper e Leo [Friendship] Caleo, Percabeth e Jasiper.
La storia è ambientata dopo LA CASA DI ADE, per cui potrebbe fare SPOILER.
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Leo Valdez, Percy Jackson, Piper McLean
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piper non riusciva a dormire. Aveva provato ad infondere quanta più forza poteva nella sua lingua ammaliatrice e imporsi di chiudere gli occhi e riposare, ma a quanto pare era immune ai suoi stessi poteri, difficile dirsi se fosse un bene o un male. Erano finalmente tornati tutti e sette insieme, e la cosa avrebbe dovuto tranquillizzarla, ma nell’aria aleggiava un atmosfera carica di tensione. Da quando Annabeth e Percy erano tornati, nonostante fossero tutti felicissimi di riaverli con loro, si vedeva che era cambiato qualcosa. ma infondo come non poteva essere così, dopo che avevano attraversato il tartaro insieme…l’istinto da figlia di Afrodite le fece sfuggire un pensiero: ‘così romantico’. Piper si detestava per averlo pensato, ma dovette ammettere che riusciva a vedere la verità in quelle parole, romantico si, era l’amore che li aveva salvati. Da quando erano tornati era diventato praticamente impossibile separare Percy e Annabeth, anche il coach Hedge chiudeva un occhio vedendoli dormire nella stessa camera. Dalla camera di Annabeth,che era vicino alla sua, Piper sentiva puntualmente tutte le notti, alla stessa ora, la porta aprirsi, e lei sapeva che la sua amica stava andando da Percy, nella camera di fonte alla sua. non poteva biasimarla per questo.
Quella sera però anche Piper era più inquieta del solito. Decise di alzarsi dal letto e fare una di quelle cose pericolose per cui era famosa: quella sera non sarebbe rimasta sola neanche lei, avrebbe seguito l’esempio di Annabeth e sarebbe andata da Jason.
Scese dal letto in punta di piedi e uscì silenziosa dalla stanza. Si chiuse la porta alle spalle e prima di fare qualsiasi altro movimento, aspettò un po’.

fu allora che lo sentì. un ticchettio ritmato, come se qualcuno stesse usando l’alfabeto morse per mandare messaggi nel cuore della notte; il rumore arrivava dalla sala mensa, le luci erano accese. Piper sapeva che il coach era di sopra a montare la guardia, insieme ad Hazel e Frank, e sapeva anche che quel fastidioso ticchettio poteva provenire solo da una persona altrettanto fastidiosa. Se quello stupido di Leo era sveglio a ticchettare messaggi criptati, allora probabilmente qualcosa lo preoccupava, e se qualcosa preoccupava quello stupido, allora qualcosa preoccupava anche Piper. Guardò la porta della camera di Jason come per dirle ‘mi spiace vecchia mia, stasera niente sorprese’, e passò oltre, verso la mensa.

Leo era mezzo steso sopra il tavolo, con la testa appoggiata al braccio, teneva in mano un vecchio ingranaggio con cui continuava a suonare quell’incessante ticchettio. Piper non sapeva l’alfabeto morse, ma era quasi sicura di conoscere il significato del messaggio. Gli si avvicinò piano, e quando esordì con un informale
'ehy ragazzo delle manutenzioni'
Leo per poco non cadde dalla sedia.
'WOAH PIPERS! che ci fai qui?!'
Appena Leo la vide cercò di ricomporre la sua espressione nella solita spensierata e un po’ scema espressione di sempre, ma Piper vedeva che dentro non era così.
'potrei chiederti la stessa cosa, repair boy!'
'uhm..'
Leo la guardò come se stesse studiando la risposta migliore da darle, con la battuta più sagace possibile, ma si vedeva che era stanco, e così si limitò a dire la semplice verità, tornando a fissare i suoi ingranaggi.
'non riuscivo a dormire…' sbuffò, pensando che infondo a Piper la verità la poteva dire, anche senza troppi giri di parole.
'neanch'io…' rispose altrettanto sincera la ragazza.
la figlia di Afrodite lo guardò. Da quando era tornato anche Leo aveva avuto la sua dose di cambiamenti. Nonostante si sforzasse di essere il Leo di sempre, si vedeva che qualcosa era successo nel tempo che era stato via. Piper ne aveva parlato anche con Jason, avrebbe voluto fare qualcosa per tirarlo su di morale, sopratutto dopo che gli aveva rivelato i suoi timori riguardo alla profezia, ma non sapeva come; ora, oltre ad un pugnale predici-sfighe e una cornucopia spara prosciutti, aveva anche una spada per combattere, ma ancora, comunque, si sentiva inutile. Guardò i capelli crespi e folti dell’amico, al campo mezzosangue era la cabina di Afrodite quella che si occupava dei tagli di capelli super fashion dell’estate, lei ovviamente non aveva mai partecipato, ma stava cominciando a considerare la cosa. Spettinò i riccioli scuri di Leo, come fanno le sorelle maggiori per infastidire i fratellini
'sono cresciuti eh?'
'Ehy Miss Mondo, Non Toccare!' si animò il figlio di Efesto con una buffa imitazione del principe Kuzko de 'Le follie dell'imperatore', Piper gli aveva fatto vedere quel film quasi un anno prima ormai, e Leo si era proclamato sommo erede di Kuzkotopia, tra le altre cose.
'Che ne dici…li tagliamo?'
Leo la guardò sottecchi
‘Noi? cioè, TU vuoi tagliare i capelli a ME?’
'Si perchè,no? cosa stai insinuando Valdez? sono pur sempre figlia di Afrodite no? ci so fare con queste cose…credo..'
'Dios Mios…'
'Allora?' Piper abbozzò un mezzo sorrisetto nella speranza di convincere l'amico.
'E va bene…ma solo perchè sei tu…o forse è questo il problema…'

Alcuni minuti dopo erano seduti per terra, nel bagno di Piper, Leo a gambe incrociate davanti, lei dietro sulle ginocchia mentre cercava di farsi strada e di capire come funzionassero i capelli del figlio di Efesto, che non erano poi tanto diversi dagli ingranaggi complicati che facevno funzionare l’Argo II. 'Dovevamo proprio sederci per terra?'
'Shhh, va benissimo, non ti lamentare!'
Per un po’ lo sferruzzare delle forbici fu l’unico rumore nella stanza, poi Piper ruppe il silenzio
'Allora…va- va tutto bene?' La figlia di Afrodite sentì il ragazzo irrigidire le spalle.
'cioè, non devi dirmi tutto se non vuoi, insomma, puoi anche non dirmi niente però…così, se volessi parlarne, insomma, lo sai no che sei come il mio fratellino guastafeste? Se hai bisogno di qualcosa, non devi far altro che chiedere, ecco…'
Piper non poteva vederlo in faccia, ma le sembrò che stesse sorridendo, cosa che fece sorridere anche lei. Amava Jason, ma in un certo modo amava davvero anche Leo, era caldo, gli voleva bene sul serio, e il fatto che la loro amicizia, almeno quella, non fosse stata architettata da qualche divinità col complesso da wedding planner la faceva sentire felice, sicura.
'Pipes…'
'Si?'
'Perchè l'amore fa così male…'

Il modo in cui quelle parole uscirono dalla bocca di Leo la investì come il colpo di un gigante. Leo, il suo piccolo, dolce, rompiscatole Leo, come poteva sembrare così serio, e sopratutto, così triste, pronunciando quelle poche parole?!
'T-tua madre è la Dea dell'Amore per cui tu devi saperlo, no?'
'Leo…' Il ragazzo si strinse di più nelle spalle
'tu devi saperlo…perchè…perchè davvero io, io non la capisco bene questa cosa dell'amore, e…non so come si fa, c-come aggiustarla io non..'
Leo abbassò la testa tremando. Piper affondò le mani tra i suoi capelli e appoggiò la fronte in mezzo ai suoi riccioli, accarezzandoglieli cercando di consolarlo.
'Shhh, va tutto bene fratellino…va tutto bene…'
'Mi manca così tanto Pipes, e…e non so neanche se potrò rivederla, se sopravviverò a questa cosa…ma le ho fatto una promessa e ora…'
Piper gli mise le braccia intorno al collo e lo abbracciò più forte.
'Andrà tutto bene repair boy, andrà tutto bene, starai bene vedrai, torneremo tutti e sette sani e salvi. te lo prometto, ci sono qua io, sono qui…sarò sempre qui…' e affondò di più il volto tra i suoi capelli.
Nel dire quelle parole anche Piper si mise a piangere, avrebbe voluto di nuovo urlare al Destino o a chi per lui, di fare in modo che tutto sarebbe andato bene, che tutti sarebbero sopravvissuti, che Annabeth e Percy sarebbero rimasti insieme per sempre, che Jason e Leo fossero per sempre felici, che nessuno dovesse più aver paura della terra sopra cui camminava. Quella sera avrebbe voluto dormire col su ragazzo, protetta tra le sue braccia, e invece si ritrovò col suo migliore amico, con la sensazione però di dover essere lei a proteggerlo, a proteggere tutti. 'l'amore è la forza più potente al mondo' aveva detto sua madre, e ora Piper lo sapeva, lo sapeva davvero. Per Leo, per Jason per le persone che amava, avrebbe fatto di tutto, nessuno avrebbe fatto del male ai suoi amici, nessuno l’avrebbe fermata. Avrebbe fatto vedere a Gea e i suoi seguaci cosa voleva dire far arrabbiare La Colomba di Afrodite.
  
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