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Autore: EdSheeran    28/04/2014    5 recensioni
Salve! Ecco la mia seconda storia ovviamente incentrata sempre su Stiles e Derek, dove però i personaggi saranno tutti animali! Non so da dove mi sia uscita quest'idea ma volevo provarla e spero piaccia anche a voi :)
Dal testo:
-Come ti chiami?-
Lo vedo girare leggermente la testa di lato, come se stesse pensando se vale la pena darmi o no la risposta.
-Derek.- dice per poi ricominciare a camminare.
-Io sono Stiles!- grido prima che lui scompaia in mezzo alla natura.
Corro più che posso verso il mio branco che in un primo momento mi accoglie con affetto e preoccupazione e poi mi riempie di ramanzine, ma io continuo a sorridere e a scodinzolare felice, incurante di ciò che mi stanno dicendo gli altri poiché la mia mente riesce a pensare solo ad una cosa:
”DEVO ASSOLUTAMENTE RIVEDERE DEREK.”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Che cosa ho combinato questa volta?” penso mentre osservo i miei genitori seduti davanti a me che mi guardano severi.
Era quasi fatta, al mattino avevamo fatto colazione, io mi ero comportato nel modo più normale possibile e poi..i miei hanno chiesto al branco di lasciarci da soli.
Abbasso involontariamente le orecchie quando mio padre avvicina la sua testa a me ed inizia ad odorarmi...quel gesto mi ricorda tanto Derek..aspetta, cosa aveva detto Derek?
“E’ un modo per controllare con chi sei stato a contatto”..ohoh.
-Papà, posso spiegare.- dico velocemente ma lui mi interrompe ringhiando nella mia direzione.
-Sei scappato di notte per andare da quel lupo! Ti rendi conto Stiles quanto sia pericoloso il bosco di notte? Soprattutto per un cucciolo inesperto come te!?-
-Sì.- ammetto abbassando la testa.
-E ti rendi conto di quanto quel lupo sia pericoloso per te?- domanda poi mia madre.
-Pericoloso? Lui non è pericoloso! Lui è buono! E mi ha salvato dai cacciatori! - grido prima di mordermi la lingua per aver parlato troppo.
-Hai incontrato dei cacciatori? Per la miseria Stiles! Tu sei..sei uno sconsiderato! Andare nel bosco di notte,affrontare cani,cacciatori, fidarsi di un lupo!..non importa. Non lo rivedrai mai più.- dice mio padre.
-Cosa? Ma- provo a dire.
-Mai più Stiles. Siamo stati chiari?- domanda mia madre con un tono che non ammette repliche.
-Si.- rispondo io accucciandomi e cercando di non far uscire le lacrime che mi pizzicano gli occhi.
-Ora vai a giocare con i tuoi amici.- dice mia madre vedendomi così.
-Non mi va.- dico spostando la testa di lato per non vederli.
I miei genitori si mandano un’occhiata perplessa e poi escono fuori la tana, lasciandomi da solo.
Non passa molto tempo che Scott viene a rompermi le scatole mordendomi l’orecchio:
-Fratello, vieni a giocare nel fango con noi!- esclama con entusiasmo.
-Non ho voglia di sporcarmi.-
-Allora vieni ad inseguire qualche scoiattolo con noi!- dice Isaac correndo verso di noi e poggiando le zampe sulla mia schiena.
-Non mi va di correre.-
-E’ successo qualcosa?- domanda preoccupato Scott.
-Niente.-
-Okay..ci vediamo dopo.- dice poco convinto per poi andarsene con Isaac.
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-Figliuolo, vieni a cenare.- dice mio padre con la bocca occupata da una lepre.
-Non ho fame.-
-Ma non hai mangiato niente nemmeno di pomeriggio!- mi rimprovera mia madre.
-Non.Ho.Fame.- ripeto alzandomi ed accucciandomi in fondo alla grotta, lontano dal branco, lontano da tutti..lontano da lui.
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Sono trascorsi tre giorni dall’ultima volta che l’ho rivisto, tre giorni di puro tormento con le solite domande che mi ronzano per la testa senza darmi tregua: “Dove sarà?” “Che starà facendo?” “Starà bene?” “Sentirà la mia mancanza?” “Sarà solo?”.
Tre giorni trascorsi senza mangiare e senza bere, ormai non mi reggo nemmeno in piedi ed odio lo sguardo preoccupato che mi manda ogni singolo membro del branco ma..a che serve mangiare? A che serve vivere se non posso frequentare chi voglio, se non posso seguire il mio istinto, se non posso stare con lui.
------------------
Quarto giorno:
Sto perdendo le forze, i miei genitori sono disperati e non sanno più cosa fare, o meglio..lo sanno ma non vogliono darmela vinta, non vogliono fidarsi di me. Forse è così che deve finire la mia vita, dentro la tana che tanto mi sta stretta, infelice perché ancora una volta non ho deciso io, ancora una volta è il mio branco ad avere la meglio.
-Okay ora basta!- Esclama Scott camminando deciso verso di me distraendomi dai miei pensieri.
-Che stai facendo?- domando con un filo di voce mentre osservo mio fratello prendermi per la collottola per farmi alzare.
-Vieni con me.- dice soltanto, ed io lo seguo poichè non ho la forza di ribattere.
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-Scott, dove mi stai portando? Mamma e papà si infurieranno.- gli dico mentre osservo il bosco intorno a me.
-Non mi interessa di quello che faranno mamma e papà, non voglio perdere mio fratello.- dice portandomi dentro un tronco d’albero, quel passaggio segreto che riconoscerei ovunque..mi domando come faccia a conoscerlo Scott.
Arriviamo fino alla grande quercia bruciacchiata e con le poche forze che ho mi ci fiondo dentro, ma lui non c’è.
-Scott..-
-No, ascoltami. Non so perché questo lupo sia tanto importante per te, ma se è l’unico che può farti stare meglio allora non farò domande. Ti coprirò con mamma e papà e ti verrò a prendere più tardi. Okay?-
-Sei il fratello migliore del mondo.- dico soltanto mentre lo osservo andare via.
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Passano diversi minuti e di Derek nemmeno l’ombra..più passa il tempo più cresce la preoccupazione che gli possa essere accaduto qualcosa.
-St-Stiles?-
Solo al sentire la sua voce mi sento un po’ meglio, richiamo a me tutte le forze e giro la testa verso la sua direzione.
-Che ti è successo?- domanda mentre si avvicina con aria preoccupata.
-Mi sono messo a dieta.- tento di sdrammatizzare la situazione ma ricevo in cambio solo uno sguardo severo.
-Perché?-
-Perché i mie non mi permettevano di vederti e così..-
-E così hai pensato di lasciarti morire di fame?- domanda alzando la voce.
-Io..si.- dico soltanto prima di chiudere gli occhi ormai stanco e privo di forze.
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Quando mi risveglio ho ben 3 conigli al mio fianco più un ramo pieno di bacche.
-Mangia.- sento dire da Derek che è seduto davanti a me e mi guarda serio.
-Ma-
-Ho detto mangia.- ripete con un tono che non ammette repliche.
Non me lo faccio ripetere due volte ed inizio a strafogarmi riacquistando pian piano le forze.
Una volta finito di mangiare mi avvicino a Derek che si è sdraiato, sentendo i miei passi alza la testa e mi guarda mentre mi accuccio vicino a lui per ricevere un po’ del suo calore:
-Ti sono mancato?- domando senza trovare il coraggio di guardarlo negli occhi.
Lui non mi risponde, ma mi lecca la testa per poi poggiarci sopra la sua..
-Lo prendo per un si.- dico ricevendo uno sbuffo come risposta.
Mi addormento cullato dal suo calore e quando al risveglio lo trovo sempre lì accanto a me intento a guardarmi dormire, capisco che vorrei averlo al mio fianco tutte le mattine..vorrei davvero poter passare ogni istante della mia vita con lui.
-Stiles,quello che hai fatto è imperdonabile.- mi dice tutto d’un tratto.
-Perché? Cosa ho fatto?- domando confuso.
-Hai dato poca importanza alla tua vita e ti sei arreso..cosa che davvero non è da te.-
-Non avevo altra scelta, non ho mai scelta davanti al mio branco.-
-Questo non è un buon motivo per lasciarti morire, hai idea di come avrebbero reagito i tuoi? Di come tuo fratello sarebbe rimasto solo? Di come io..- si blocca girando la testa dall’altra parte.
-Di come tu?? Cosa Derek?- domando alzandomi e ponendomi davanti a lui.
-Di come io sarei stato perso senza te.- risponde guardandomi tristemente negli occhi.
Non gli rispondo, perché non esistono parole per esprimere quello che provo per lui, così mi avvicino ed affondo la testa sotto al suo collo, lasciandomi cullare dal suo respiro.
Ed è proprio in quella posizione che i miei genitori ci trovano:
Salto in aria quando vedo mio padre balzare dentro la tana e ringhiare contro Derek, mentre mia madre lo guarda di traverso posizionandosi dietro mio padre.
-Papà che stai facendo?- domando parandomi tra lui e Derek.
-Ti avverto Hale, stai lontano da mio figlio!- ringhia mio padre verso Derek che lo guarda confuso.
-John..- dice mia madre guardandomi  a bocca aperta.
-Non ho idea di quale lavaggio del cervello tu gli abbia fatto ma giuro che se solo provi a torcergli un pelo io-
-John!- grida mia madre attirando finalmente la sua attenzione - guarda Stiles.- gli dice solamente.
Osservo con aria confusa i miei genitori guardarmi con occhi spalancati:
-Figliuolo tu..ti sei ripreso? E riesci a tenerti in piedi?- mi domanda mio padre con un filo di voce.
-Sì, Derek mi ha fatto mangiare e riposare..- rispondo avvicinandomi di più al lupo per difenderlo da un altro eventuale attacco dei miei.
-Perché? Perché fai questo per lui?- domanda poi mia madre rivolta a Derek che, dopo una veloce occhiata verso la mia direzione, risponde - Perché ci tengo.- risponde semplicemente mentre io sento le tipiche “farfalle nello stomaco” (si, anche noi animali le abbiamo).
-Stiles, facciamo un patto.- dice ad un certo punto mio padre avvicinandosi a me. - Se tu mi prometti di tornare a casa con noi adesso, e di ricominciare a mangiare..ti do il mio permesso di vedere Derek una volta a settimana.-
-Solo una volta a settimana?- domando triste.
-Due volte a settimana, prendere o lasciare.- dice mio padre.
Faccio passare più volte lo sguardo dai miei a Derek:
-Va bene.- dico mentre i miei escono dalla tana del lupo senza aggiungere nient’altro.
-Allora..ci si vede?- domando rivolto a Derek.
-Ci si vede.- risponde Derek leccandomi una guancia e guardandomi uscire dalla sua tana.
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-Stiles, ho paura.-
-Scott, te lo ripeto per la millesima volta: non ti farà assolutamente niente.- rispondo seccato mentre entro nel passaggio segreto seguito da mio fratello.
-Forse a te che lo conosci, ma io non l’ho mai visto prima d’ora.- risponde agitato.
-Senti, ti fidi di me?- gli domando girandomi verso la sua direzione.
-Se non mi fidavo di te non ti avrei seguito fin qui..no?- domanda sarcastico.
-Bene, allora rilassati e non preoccuparti.- dico sedendomi giusto al centro della grande radura che circonda la grande quercia.
-Allora..mh..lui dov’è?- domanda Scott sedendosi di fronte a me.
-E’ dietro di te.- gli rispondo con un sorrisetto.
Scoppio a ridere nel vedere la faccia spaventata di mio fratello mentre si gira lentamente alle sue spalle per poi saltare dallo spavento nel vedere Derek dietro di lui.
-Stiles! Aiuto!- grida Scott correndo e mettendosi dietro di me.
-Derek ti presento quel fifone di mio fratello Scott. Scott..lui è Derek.- dico semplicemente facendomi da parte per permettere al lupo di avvicinarsi.
Osservo con tenerezza mio fratello abbassare le orecchie e chiudere gli occhi mentre Derek gli si avvicina con il muso per poi cominciare ad annusarlo.
-Hahahaha fa il solletico!- esclama Scott senza nessun timore.
-Sì,è vero.- rispondo con un sorriso.
-E così tu saresti Scott, sembri più piccolo di Stiles.- dice Derek girando la testa di lato.
-Invece siamo gemelli. Dai, non ci somigliamo nemmeno un po’?- domanda Scott ponendosi vicino a me per metterci a confronto.
Osservo con aria divertita Derek che fa passare più volte lo sguardo da me a Scott per poi rispondere:
-Per niente.-
-Sì lo so, io sono più bello.- afferma Scott alzando la testa con aria vanitosa.
-Certo.- dice Derek facendomi l’occhiolino e scombussolandomi tutto lo stomaco.
-Allora,cosa fate di solito quando siete soli?- domanda Scott sdraiandosi sull’erba soffice.
Non so perchè ma quella domanda mi pone nervoso:
-Cosa vuoi che facciamo? Giochiamo, mangiamo, ci riposiamo..- rispondo.
-Che barba, fate le stesse cose che fanno le tipiche coppiette.- mormora Scott.
Mi giro verso Derek nello stesso momento in cui lui si gira verso di me, cerco di decifrare il suo sguardo senza però riuscirci.
-Ma che dici, le coppiette fanno tutt’altro...- cerco di sviare il discorso ma mio fratello sembra volere la mia morte:
-Cioè?-
-Niente Scottie, non ci pensare, sei ancora piccolino.- rispondo ridendo.
-Ho la tua stessa età.-
-Non di cervello però.-
-Cosa hai detto?- domanda mio fratello ringhiando..o meglio, provando a ringhiare.
-Cosa? Non ho detto niente, Derek ho detto qualcosa?- dico guardandolo con aria supplichevole.
-No, non mi pare.- mi copre lui facendo ancora più innervosire Scott.
-Adesso basta! Non sono scemo sa! Reaaahr! Rearg! Reaaarhg!- “ringhia” avvicinandosi a me con aria di sfida.
-Ehm..Stiles, credo che tuo fratello si stia sentendo male.- dice Derek ridendosela.
-No, sta solo cercando di ringhiare. Vero Scotticino?- lo prendo in giro per poi iniziare a correre per scappare dalla furia di mio fratello.
Corriamo intorno alla quercia ridendo tra di noi mentre Derek si accuccia mentre ci guarda con aria divertita:
-Aspetta! Mi gira la testa!- dico mentre cerco di riprendere l’equilibrio e di far fermare il mondo.
Provo a camminare dritto ma prontamente perdo l’equilibrio e, dove potevo mai cadere se non addosso al mio lupacchiotto preferito?
-Scusa.- dico sorridendo timidamente trovandomi disteso sulla pancia di Derek.
Ci guardiamo per un lungo istante ed io perdo la cognizione del tempo, affondando in quegli occhi verdi che mi scrutano fino all’anima.
Mi risveglio quando sento mio fratello schiarirsi la gola:
-Ehm, volete che vi lasci soli?- domanda a metà tra l’imbarazzato ed il divertito.
-Cosa? No, non stavamo facendo niente. Assolutamente niente. Niente di niente. Niente.- rispondo alzandomi velocemente.
-Stiles, stavo scherzando!- dice Scott iniziando a ridere.
-Oh..certo. Haha.- dico io fingendo di trovare la cosa divertente.
-Si sta facendo tardi, dovremmo andare.- dice ad un certo punto Scott.
Sento Derek dietro di me sospirare, mentre si alza e si avvicina a mio fratello:
-Scott, è stato un piacere conoscerti. Torna quando vuoi.-
-Oh, grazie bello!- dice Scott colpendolo con una zampa ed avviandosi verso il passaggio segreto.
-Allora, ci vediamo tra una settimana?- gli domando.
-Stiles, lo sai già che mi troverai qui, perché continui a chiederlo?- domanda lui divertito.
-Non lo so, per avere conferma nel caso tu abbia qualche impegno con qualche lupa oppure nel caso tu non abbia voglia di vedermi..che ne so.- rispondo velocemente io agitandomi per quanto la sua faccia sia vicino alla mia.
-Non dire sciocchezze. Ci vediamo tra una settimana.- dice dandomi come sempre una leccata sulla guancia e girandosi per andare verso la sua tana.
Raggiungo mio fratello che mi sta aspettando vicino l’entrata del passaggio segreto quando mi giro per gridare:
-Ah Der!-
-Si?- domanda lui girando solo la testa verso di me.
-Stavo pensando.. se magari provassi a chiedere ai miei di farmi dormire qui la settimana prossima..e loro miracolosamente mi dicessero di si..tu..cioè, per te..ehm..-
-Okay.- dice solamente rendendomi la volpe più felice della foresta.






Volevo scusarmi se questo capitolo sembra un pò "azzardato" ma ad un certo punto ho avuto come un vuoto e non sapevo cosa scrivere. Perdonatemi ç-ç 
Ringrazio già da adesso chiunque lascerà una recensione :) Baci <3
  
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