Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: LouisDePointeDuLac    29/04/2014    6 recensioni
La convivenza, si sa, è una delle prove più ardue che ci si possa trovare ad affrontare.
Sopratutto con certi soggetti. O con i loro amici. O i loro problematici ed ingombranti drammi esistenziali che vanno a sommarsi a quelli personali, dando vita a risvolti imprevisti e non sempre graditi.
Perché la vita è un cubo di Rubik: molteplici facce, combinazioni, conseguenze e frustrazioni derivanti da ogni singola tessera e i suoi movimenti.
Dove non bisogna stare attenti all'introvabile soluzione, ma a ciò che accade nel mezzo della ricerca.
Sopratutto, a quali tiri mancini il dannatissimo cubo tenta di tirarti.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Higitus Figitus/
Trashin’ The Camp

 
 
 
 
- Documenti? -
- Presi. –
- Tende? –
- Prese. –
- Protezione solare? –
- Da dieci, trenta, cinquanta…–
- Medicinali? –
- Cassetta del pronto soccorso piena – mi rassicura Lili, proseguendo con:- Coltellino svizzero? –
- Tre: mio, quello di Seiya e infine quello di Elle… –
- Ah, ti sei decisa? Finalmente! Ti servirà... -
- Così piccolo, a niente. Io volevo il mio da lavoro. Quindici centimetri di lama lucente e…-
- Sì sì, Elle, abbiamo capito. Però non lo puoi portare. Amen. – la rimbecco, per poi proseguire: - Shun? –
- Lavato, vestito, tuta indossata, già caricato sulla moto di Ikki. – è la risposta di Elle.
- Bene, allora abbiamo tutto! – esclamo trionfante, cancellando l’ultima voce della lista – Compagnia dell’Anello, in marcia verso Mordor! [1]
- Oh, non scherzare, lo sappiamo tutti cosa succede, fuori dalla Contea. – fa Lili con un’occhiata sarcastica al gruppo del nostro appartamento pronto a partire, per poi mettersi lo zaino sulle spalle ed incamminarsi fuori di casa facendo roteare le chiavi della macchina su un dito.
Elle lancia un ultimo sguardo malinconico alle scale, probabilmente pensando al cassetto nella nostra camera dove ha riposto il fedele coltello. Si esibisce in un sospiro volutamente melodrammatico, prima di seguirla con il proprio bagaglio.
Mentre escono di casa, mi giro verso i restanti membri della Compagnia, in piedi davanti a me con zaini e una divisa discutibile.
Pantaloncini e canottiere. Dio quanto è bianco Hyoga.
- Bene, signorine. – sentenzio – Avete lasciato tutto in ordine? –
- Sì – risponde il biondino.
- Avete chiuso gas e acqua? –
- Fatto. – conferma Shiryu con un cenno del capo.
- Avete fatto pipì? –
- Pfff! -
- Non sto scherzando, Seiya. – lo avviso.
- L’ho fatta, ti dico. Sono anche tornato in bagno due minuti fa per essere sicuro di averla fatta. – ribatte lui, sbadigliando: – Piuttosto, dovevamo per forza muoverci a quest’ora? Ho l’abbiocco post pranzo! –
- Come se guidassi tu! Tanto non è mai l’ora giusta per partire.– taglio corto – Ora muoviamoci che dobbiamo trovarci con gli altri. Crystal, hai le chiavi della macchina? –
- Sì. Dobbiamo solo caricare gli zaini, il resto è già su con la roba di Shun. – mi risponde il ragazzo, aprendo la strada agli altri due.
- Senti, ma quando sei stanco di guidare posso darti il cambio? – sento chiedere da Pegasus mentre lasciamo l’appartamento.
- No – risponde secco l’amico - Al massimo lo fa Shiryu. Non mi fido della tua guida. –
- Non migliorerò mai se non mi fai fare esercizio! –
- Non con la mia macchina! –
Scuoto la testa nel sentirli discutere mentre scendono le scale. Intanto, prendo il mio mazzo di chiavi per chiudere la porta, pensando a quanto potrebbero essere lunghe e faticose queste due settimane.
Torneremo?
Due giri di chiave, per condannarci tutti.

 
ΩΩΩΩΩΩ
 
Trenta persone. Nove macchine. Due moto. Quattordici tende. Quattro minorenni. Un cane.
Cento per cento possibilità di non uscirne vivi.
Questa è la stima fatta sulla situazione una volta riuniti tutti al punto di ritrovo, ovvero il parcheggio di fronte alla palestra dove lavora Tisifone.
Death Mask è arrivato sgommando sulla sua moto, Saori invece accompagnata da quello che presumo essere il suo maggiordomo, che le ha sistemato i bagagli nella macchina di Hyoga, prima di lasciarla a malincuore nelle nostre mani.
- L’avventura è laggiù[2], ragazzi! – saluta Dohko balzando giù dal veicolo dei gemelli.
- Seh…dobbiamo ancora partire e sono già stanco…- si lamenta Milo sbuffando – Ma perché abbiamo deciso di partire a quest’ora?! Fa un caldo assassino! -
- Allora? Pronti ad andare? – domanda Aiolos scendendo dalla propria auto con aria baldanzosa.
Stolto. Non sa a cosa sta andando incontro…
- Psicologicamente? No. – è infatti la risposta di Ikki, che si è tolto il casco per prendere un po’ d’aria mentre tiriamo le somme prima della partenza definitiva.
Dietro di lui, Shun prova a fare lo stesso ma, non riuscendoci, alza semplicemente la visiera della sua protezione.
- Ho caldo – si lamenta, tastandosi la tuta protettiva che il fratello l’ha costretto ad indossare per il viaggio. – Quanto ci vuole per arrivare? -
- Tre ore, se andiamo spediti e non troviamo traffico…- risponde Aldebaran.
- Un po’ di più, se ci fermiamo per benzina e pause – lo corregge Mur.
- Se? Come sarebbe a dire se? In tre ore mi scappa…! –
- Ti avevo detto di farla prima di uscire, Ioria. – è la replica di Shaka, buttata in mezzo alla conversazione con nonchalance.
Il coinquilino gli lancia un’occhiataccia. Tuttavia, a dargli man forte involontariamente è Aphrodite che, appoggiato pigramente alla propria macchina, annuncia:
- Io mi devo fermare per forza, altrimenti…-
- Shura se la fa addosso. – completa DM sghignazzando.
Lo spagnolo fa per dargli uno spintone, seccato, ma l’altro gli fa capire con uno sguardo che NON deve fare cazzate in prossimità della sua moto.
- Nah, è abituato ai ritmi di studio, ce la fa a tenerla. – osserva Elle, ricontrollando per l’ennesima volta la propria borsa e borbottando ancora: – Quel coltello ci stava eccome…-
- Shura forse sì, ma il cane no. – ribatte Phro.
- Mi raccomando, continuate a parlare come se io non ci fossi! – sbotta Shura.
- Giusto. Dov’è Puzzetta? – interviene allora Lili per accontentarlo, facendogli alzare gli occhi al cielo.
- Lì. – ci risponde lo svedese, indicando una gabbietta per cani in cui ha collocato l’animale, posata sul sedile posteriore della propria auto. Vedo gli occhietti del topo scrutarci avidi e inquietanti.
- Mi fa quasi pena. – osservo.
- O quello o l’eutanasia, non lo lascio libero in macchina! – commenta Aphrodite fissando il cane e facendogli una smorfia.
- Massì dai, anche se ci mettiamo un po’ di più cosa volete che sia! Ci fermiamo a prendere un caffè, facciamo quattro chiacchiere…ne abbiamo di tempo da passare al mare! – interviene Aiolos, avvicinatosi anche lui per dare un’occhiata a Puzzetta.
- Mi ha appena dato un motivo per infrangere il limite di velocità e arrivare diretta senza fermarmi una sola volta. Invece che tre ce ne metto una e mezza, di ora per arrivare. – sento commentare da Lili.

 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- Bene, gentaglia. Tutti in macchina, sapete le varie suddivisioni. Al apre la fila, Camus tu la chiudi, se vi perdete chiamate, forse ci ritroveremo, sennò ci vediamo lì. O forse no, chissà. Muoversi!  - dichiara infine Tisifone, salendo sulla propria auto.
Con lei ci sono Shunrei e Nemes, mentre Marin ha optato per fare il viaggio con Ioria e Benam; Kanon afferra al volo e con un sorrisetto malevolo le chiavi della macchina di Aiolos, che è insieme a  Saga e Dohko. Milo si separa da Camus e raggiunge il gemello minore; al francese toccano Shaka e Shadir.  Death Mask fa rombare il motore della moto, accanto all’auto di Aphrodite, che è con Shura e Puzzetta; davanti a lui ci sono Ikki e Shun, di fianco alla macchina di Hyoga che trasporta Shiryu, Seiya e Saori. Aldebaran, che sta facendo manovra per mettersi in testa alla fila, passerà il tempo con Mur e Lear.
Infatti, dopo numerose battaglie e litigi, noi tre siamo riuscite a riscattare Kiki da un sicuramente difficile viaggio con suo fratello.
Il ragazzino sfugge alle rivendicazioni del maggiore, raggiungendoci a grandi passi e con un sorrisone largo così. Si sfila lo zaino e fa per accomodarsi sul sedile del passeggero, ma viene bloccato da un gesto della mano di Lili:
- I bambini e gli animali dietro. – dice la mia coinquilina.
- Ma Lili…! Non vuoi che ti tenga compagnia , ti regga le sigarette, ti cambi le marce e…-
- Dietro, Kiki. E mettiti la cintura. – gli intimo, spingendolo verso la portiera posteriore dopo aver visto l’occhiata che si è beccato dalla ragazza.
Faccio per girarmi e andare a sedermi davanti, quando Elle mi schizza ad un palmo dal naso, senza nemmeno accorgersene, e si accomoda sul sedile.
- Elle! – protesto, più scandalizzata dal fatto che neanche si sia accorta di quello che ha fatto che dall’azione in sé.
- Eh? –

- Niente, lascia perdere. – sospiro, per poi sedermi dietro accanto a Kiki, citando Lili: -  Gli animali dietro. –
- In marcia! – fa Aldebaran, agitando il braccio dal finestrino.
- Verso l’infinito, e oltre![3] – esclama Dohko affacciandosi da quello posteriore della macchina di Saga.
- Sicuri di non aver dimenticato niente? – chiede per l’ultima volta Lili a tutti sporgendosi dal proprio.
Il rombo dei motori accesi è la risposta immediata alla sua domanda, ma mentre cominciamo a muoverci, dalla macchina davanti alla nostra si sente un urlo da parte di Milo:
- KEVIN!!![4]
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- D’accordo…dunque…Aldebaran ha detto che dovremmo essere divisi per piazzole, giusto? – esordisco, aprendo il solito quaderno e preparando la penna: – Urge un piano d’attacco. –
- Oh certo. Perché saremo così civili da applicarlo, una volta arrivati lì. Come no. Già ci vedo, guarda. “Prego Mur, vuoi precedermi nello scegliere la collocazione più appropriata?”. “Oh no, Ioria, fai pure, prima tu”. “Dovremmo cedere il passo alle signorine, non credi?”. “Ben detto Milo. Prego ragazze, prego”. – mi risponde Elle, mimando la scena e beccandosi un pizzicotto da Lili, infastidita da tutto quel gesticolare.
- Ah ah. – le fa eco poi quest’ultima – Ora, per i gusti di Micky che ama il realismo, ecco la versione che più si avvicina a cosa accadrà veramente. “WAAAAAAAAAAAAAA!!! Ioria mettiti di fianco a me!!”, “Via da Aiolos! Via da Aiolos!”, “Oh vicino a Dohko che ha le scorte!!”, “No, io accanto alla tenda di Aphrodite non ci sto!”. Ah, sto omettendo le grida Apache che emetteremo, ovviamente. –
- Vabbè. – sbuffo – Almeno cerchiamo di capire dove ci conviene stare. –
- Lontano da Kanon, DM, Seiya, Ioria, Aiolos e Mur. Senza offesa, Kiki. – osserva Elle.
- Macché. Vi invidio. – è il commento del ragazzino. – Mi toccherà stargli vicino, già lo so. -
- Quindi con Tisifone e le altre. – rifletto velocemente. – Forse anche con Dohko e Aldebaran... –
- Sì sì, noi stiamo qui a fare dei piani, ma secondo me appena  metteremo piede in quel posto si scatenerà l’inferno – riprende Lili – Non siamo nemmeno sicure di come siano organizzate le tende! –
- Noi cerchiamo di stare unite – si raccomanda Elle – Poi gli altri possono anche scannarsi. –
Non siamo ancora entrati in autostrada, quindi ci tocca rispettare i semafori. Lili rallenta e si ferma ad uno rosso, proprio dietro alla macchina con Kanon e Milo.

Ma che diamine stanno combinando quei due?!
Il veicolo ondeggia. Non credo sia normale.
- Ehm…vedete anche voi quello che…? – azzardo.
- Vedo e sento! – mi risponde Kiki.
- Fai tu. Sento i System[5] da qui. Con i finestrini chiusi. – aggiunge Lili, mentre Elle scuote la testa nel notare che i due ragazzi davanti si stanno muovendo a ritmo di musica.
Anche Death Mask, fermo accanto a loro, deve essersi reso conto della situazione, dato che si volta a guardarli un paio di volte, facendo poi loro un gestaccio con la mano.
- Oh oh alza la musica!!! – fa Kiki – Facciamo una gara! –
- Non sfidarmi pazzo!!! – ribatte la mia amica, allungando la mano verso la radio ed alzando il volume al massimo, facendo tremare i finestrini.
Vedo Milo fare un cenno d’approvazione dallo specchietto, mentre Kanon cambia canzone per mettere qualcosa di più forte e sgomma via allo scattare del verde.
Nell’entrare in autostrada, anche Shaina si unisce alla “competizione”, cosa che ci permette di trascorrere il tempo del viaggio, per il resto monotono.
Ci fa sembrare “quasi” (non esageriamo) normali.
Piccola lenta e tranquilla comitiva che va in vacanza. Mur ogni tanto si gira a vedere che combiniamo, mentre nella macchina di Camus probabilmente Shadir sta pregando tutte le divinità che conosce per arrivare prima. Non oso immaginare il silenzio o una qualsivoglia tipologia di conversazione tra lui, Shaka e il francese.
Nella macchina di Crystal, mentre ci sorpassiamo o affianchiamo, vedo Saori chiacchierare con i ragazzi. Anche se probabilmente Seiya sta rompendo i cosiddetti al conducente.
Death Mask invece continua a zigzagare tra le auto di tutti. Si diverte soprattutto a fare la posta a quella di Aphrodite, dato che quando lo vede, Puzzetta prende ad agitarsi nella gabbietta e gli abbaia contro scodinzolando. Dettaglio che ovviamente fa sbuffare Shura e, dopo un po’, incazzare di brutto Phro, che gli alza contro il medio. DM sghignazza palesemente da sotto il casco, dando il gas per raggiungere Kanon e Milo.
- Ehi guardate, c’è Saga! – esclamo, riconoscendo la macchina guidata dal gemello maggiore.
Uh, che faccia scura.
A giudicare dai movimenti concitati, Aiolos e Dohko stanno parlando ininterrottamente. Da quando siamo partiti. E poco importa che il conducente indossi gli occhiali da sole, dalla piega della fronte capisco quanto si stia trattenendo dal dare di matto.
- Venti euro che li ammazza prima di arrivare! – salta su Elle, notando come me il suo nervosismo.
- Non può prendersela con Aiolos e Dohko, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa! – commenta Kiki.
- E allora? Guarda! Guarda quella piega sulla fronte! Ancora un po’ e si spacca il lobo frontale…come si gonfia! La chiamerò la piega della bestemmia. – continua Elle imperterrita, facendo ciao con la mano al soggetto in questione quando sorpassiamo la vettura.
Sadica.
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- Siamo arrivati o no? –
- KIKI NON LO SO! PIANTALA DI CHIEDERMELO! – sbotta Lili, esasperata dall’ennesima volta in cui la domanda viene posta.
- Direi di sì, guarda, Aldebaran sta svoltando per entrare in quel cancello! – esulto, indicando la manovra con la mano.
- Evvai! – mi fa eco il ragazzino, con un tono di voce che infastidisce le altre due.
- Facciamo ancora in tempo a buttarti fuori. – osserva Elle per zittirlo. – Comunque, ora che succede? Dove mettiamo le macchine, alle piazzole o c’è un parcheggio? Bisogna anche vedere quanto sono grandi, le piazzole, perché altrimenti è inutile stare qui a discuterne…e come siamo divisi, soprattutto…Odio i campeggi organizzati, per la miseria! –
- Io odio te, mi stai mettendo ansia! – la rimbecca Lili – Seguiamo la macchina di Aldebaran e basta…-
- Toh guarda, problema risolto: c’è il parcheggio. – dico, notando che ci stiamo dirigendo verso l’area di sosta comune.
- Risolto cosa, ci tocca portare tutta la roba, e chissà dove diamine ci hanno messo! – sbuffa Elle.
- È per questo che abbiamo un baldo giovane in macchina con noi. Vero, Kiki? – fa Lili con un sorrisetto malevolo, strappando un sospiro rassegnato al ragazzo. – Là! –
A questa esclamazione, spegne la macchina e siamo liberi di scendere. Mentre anche gli altri parcheggiano, spendo un minuto buono a tentare di sgranchirmi le gambe. Qualcuno, presumo Seiya, si lamenta di aver fame.
Non ha tutti i torti. Nel complesso abbiamo fatto solo una sosta in autogrill a metà viaggio per un caffè e il bagno, nient’altro. Inoltre, abbiamo finito quelle poche scorte di cibo che avevamo per passare il tempo. E fa caldo, per la miseria.
- Scusate, ma…Aphrodite e Shura dove sono? – chiede Shadir guardandosi attorno e facendoci notare l’assenza della macchina dello svedese.
- Ehm…Camus, non erano davanti a te? – prova a ricordare Aldebaran, voltandosi verso il francese.
- Fino all’autogrill. – risponde lui - Poi se non sbaglio erano di fianco a Shaina…-
- Usciti da lì non li ho più visti. – replica lei.
- Con “lì” intendi il parcheggio o…? – domanda Nemes.
- No, intendo proprio l’autogrill. –
- Siamo ripartiti senza di loro?! – esclama Mur.
- Be’ sì. – conferma la voce di Death Mask, intento a ridersela di gusto.

- Te ne sei accorto e non ci hai detto nulla??? – deduce Al, beccandosi un cenno affermativamente soddisfatto del coinquilino – Ma…! Oh e va bene! Andiamo, vi faccio vedere dove ci hanno messo. Intanto li chiamo per capire dove sono. –
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- Io questo posto già lo odio. – è il primo commento di Elle non appena usciti dal parcheggio, quando ci troviamo davanti al campeggio vero e proprio. Ovvero, una serie di ampi vialetti che ne costituiscono lo scheletro e attorno a cui sono disposte le piazzole di varie dimensioni, mentre i suoi “organi” sono sparsi sul territorio, indicati da dei cartelli che ne indicano la collocazione, oltre che segnare la suddivisione, per numeri, dei vari spazi per le tende.
Per “organi” intendo quei punti di ritrovo fondamentali, come…
- La piscina???! – sbotta Elle in questo istante – In un campeggio al mare???! –
- Sì. – mi limito a confermare, sperando che non inizi una filippica delle sue.
- Inconcepibile. Assurdo. Non voglio crederci, come…quanti diamine di fottutissimi bambini ci sono, qui?! –
Alzo gli occhi al cielo, decidendo di lasciarla delirare per i fatti suoi, facendo un rapido esame delle varie direzioni da prendere per raggiungere punti come il supermercato, il bar, l’infermeria (questa sì che potrebbe servirci!), la spiaggia, i bagni…toh, c’è anche il noleggio bici...l’area camper è di là…
- Sì sì, bello, ma noi dove dobbiamo andare? – fa Benam impaziente, guardandosi attorno.
- Uhm…giù di qui – indica Aldebaran consultando la mappa che gli hanno dato all’ingresso – All’incrocio a destra, poi alla prima curva a sinistra, sempre dritto. Siamo in fondo. –
- Quindi siamo nell’equivalente della piccionaia? – domanda Lili sbuffando.
- Uhm…no dai…- cerca di tranquillizzarla il ragazzo – Dalla mappa vedo che c’è anche una bella zona verde, non le siepi che separano le piazzole come in questa parte…magari stiamo più freschi…-
- Su ragazzi! Meglio di così! – si inserisce Aiolos affiancandoci – Più tempo insieme senza disturbare nessuno! Solo noi! –
- Uhm, zona verde. Terriccio e alberi. – sento dire da Kanon, subito seguito da Elle:
- Potremmo eliminarlo, seppellirlo, e nessuno ne saprebbe nulla. –
Scorgo Lili sghignazzare, mentre procediamo verso questo mistico luogo che dovrebbe ospitarci e farci da riserva naturale.
Spero siano attrezzati con delle staccionate, o che abbiano del filo spinato elettrico per rinchiuderci ed evitare la distruzione del campeggio.
- Ehi guardate, dev’essere laggiù! – esclama Lear, alzando un braccio per farci puntare lo sguardo verso il fondo di un sentiero minore, dove contiamo diverse piazzole vuote.
- Terra! – urla Milo alzando le braccia al cielo.
-  L’isola che non c’è![6]  – gli fa eco Dohko, a caso come al solito.
- Bene – fa Shiryu - Procediamo con calma e ordine e…-
- E…- prosegue Seiya, cominciando poi a correre: - L’ULTIMO CHE ARRIVA SI BECCA LA PIAZZOLA DI FIANCO ALLE VECCHIE TURISTE TEDESCHE! -
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- Guarda che carina. Piccola ape operosa. Precisa e letale, non trovi? – mi chiede Lili, seduta sull’erba della piazzola che condivideremo con Tisifone, Nemes e Shunrei, mentre la terza inquilina da’ freneticamente gli ultimi ritocchi alla nostra tenda.
- Già. Elle, sicura di non volere una mano? -  domando alla diretta interessata.
- Eh? No no, ci penso io, tranquilla! Dunque, io nella parte a sinistra, tu a destra e Lili al centro, giusto? – ribatte lei senza nemmeno voltarsi, accennando al fatto che la tenda fornitaci dall’altra sia divisa in tre “stanze”.
Sospiro.
- Sì, esatto. – la osservo un istante mentre sistema i rispettivi zaini, prima di decidere: - Be’, se proprio ci tieni a farlo tu, io penserei al resto. - 
Meglio portare i bagagli di Ikki al legittimo proprietario, intento a sistemarsi con il fratello e a dare una mano agli altri quattro inquilini del nostro appartamento.
- Ohi Micky! Vi serve aiuto con la tenda? – mi chiede solerte Aiolos quando passo davanti alla zona verde che divide con Saga, il fratello e Marin.
- Oh no, tranquillo, Elle ha finito di montare la nostra circa un quarto d’ora fa! – rispondo divertita, raggiungendo Phoenix.
- Ma siamo arrivati da mezz’ora…- mi pare di sentir dire da Saga, intento a fissare perplesso i picchetti che l’amico sta sistemando.
Uhm, forse sta dubitando delle sue capacità di scout…
- Be’ dai, anche Aiolia ci ha messo poco. – gli faccio notare, indicando con il capo la tenda sorta dall’altra parte della piazzola.
- No, ci ho pensato io. – afferma Castalia, sistemandoci il suo bagaglio e quello del fidanzato.
- Ehm…e Aiolia dov’è? – domando.
- Ad aiutare Dohko. –
Sposto lo sguardo verso il punto che mi indica con la testa, scorgendo il ragazzo intento a sistemare il futuro giaciglio del cinese e di Aldebaran. Quest’ultimo sta dando una mano a Mur, dato che Shaka sembra essersi volatilizzato nel nulla.
Capacità invidiabile.
Intanto, Dohko saltella attorno alla misera costruzione che Aiolia sta disperatamente tentando di mettere insieme, ripetendo a macchinetta “Ti do’ una mano!”. Peccato che non faccia che peggiorare la situazione.
Vedo Kiki e i suoi fedeli compari già belli che sistemati nel medesimo spazio, anzi, credo siano belli che pronti a scatenare un pandemonio..
Seiya e i suoi, invece, sono stranamente tranquilli. Cioè, in realtà Pegasus sta provando a fare il figo con Saori, non si è ancora reso conto che sta maneggiando una tenda semplicissima, o almeno così l’ha descritta Elle, e…
Sì, va bene, ci farà notte con quella cosa.

Ma Phoenix allora è seriamente masochista! Si è messo in tenda col fratello?!
Nella stessa piazzola con gli altri tre. Più Saori.
- Sai Phoenix, ti facevo più furbo. – commento nel posare lo zaino accanto all’apertura che funge da “entrata”.
- Già. Pure io. – sbuffa, mentre controlla che la copertura per la tenda sia ben salda.
- Fratello, posso aiutarti? – sento chiedere dalla voce di Andromeda dall’altra parte dello spiazzo verde, dove sta armeggiando con uno dei borsoni.
- No Shun, non ti preoccupare. – lo rassicura l’altro – Piuttosto, che stai facendo con il bagaglio di Pegasus? –
- Eh, mi ha chiesto di sistemargli la roba mentre si occupa di Sao…-
- SEIYA!!! – urla Ikki, interrompendolo a metà frase.
- Che c’è?- chiede il mio coinquilino, facendo capolino da sotto la tenda di Saori.
Sì, avete capito bene, da sotto. Non ha ancora cominciato a montarla, o meglio, non c’è ancora riuscito, quindi al momento se ne sta seduto sul prato, con la tenda sfusa appoggiata sulla testa, in meditazione. O in attesa di qualcuno che gli risolva il problema, tipo Shiryu.
- Piantala di schiavizzare mio fratello e fatti le cose da solo! –
- Tanto dovresti esserci abituato, no? – si sente dire da Kanon.
- Andromeda si è proposto spontaneamente! – protesta l’interessato.
- E tu ne hai approfittato. – lo riprende Ikki, fulminandolo con lo sguardo – Sistema la tua roba, alla tenda di Saori penso io. –
Seiya sbuffa, ma alla fine abbandona lo scempio di cui si stava occupando e torna da Sirio e Hyoga, lasciando Shun libero dal suo incarico. Ikki gli fa segno di sistemare il proprio zaino, mentre si dirige verso Isabel, che vedo china sulla tenda abbandonata, ben decisa a risolversi i problemi da sola.
Scuoto la testa, facendo per andarmene, sentendola rivolgersi al ragazzo:
- Scusa Ikki, io ho provato a farglielo capire, tra l’altro questa è…-
- PEGASUS! – è l’esclamazione esasperata del militare - Ma la tenda di Saori è una fottutissima QUECHUA!!! [7]
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
 
- MA PORCA DI QUELLA……!!! – udiamo urlare dopo un po’, con tanto di latrati annessi. – USA QUEL MALEDETTO GUINZAGLIO!!! -
Uh. Qualcosa mi dice che i dispersi sono finalmente arrivati.

Come immaginavo, Puzzetta è corso subito a tormentare il suo coinquilino preferito, da cui si becca la solita sequenza di insulti, a cui il ragazzo cerca di aggiungere un calcio ben assestato.
Nello sentire risuonare un fischio, si blocca, le orecchie puntate verso il vialetto da cui stanno arrivando i suoi compagni di viaggio.
 - Dove diamine eravate finiti, capra?! – chiede Death Mask non appena Shura entra nel suo campo visivo.
Puzzetta si distrae per un secondo, corre dallo spagnolo, gli trotterella attorno mirando alle cinghie del suo zaino (si crede un alano? Non ci arriverà mai!) e poi schizza verso la tenda di Mur e Shaka.
- La vescica di quel cane regge meno della sedia che ha costruito Milo a casa nostra. – sbuffa lo spagnolo, seguendolo con lo sguardo  – Vi abbiamo perso di vista, Phro ha bestemmiato in svedese per mezz’ora con Aldebaran. -
- Quale sedia, scusa? – domanda Lili perplessa, dopo aver sentito l’affermazione nell’essersi avvicinata.
- Quella all’ingresso su cui in genere buttiamo le giacche. Nemmeno Lavoisier ci si siede. –
- Ehi, a proposito… Camus, dove hai lasciato Lavoisier? – chiedo al francese, intento a sistemare il borsone nella tenda che, suppongo, ospiterà sia lui che i coinquilini.
- Con la vicina. – mi risponde laconicamente.
- Addio, dolce e premurosa nonnina. – commenta Milo, la testa affondata nel proprio zaino in cerca di non so cosa.
Elle arriva dalla nostra piazzola con aria soddisfatta, sentenziando:
- Fatto! Ho anche rifinito la tenda di Aiolos e Saga. Quanto ci scommettete che Micene ci rimetterà le mani e finirà col farsela cadere in testa e…Aphrodite! Scherzi, vero? Sei venuto seriamente col trolley! –
- E allora? Non mi pare di essere in un reality sulla sopravvivenza. – dice lo svedese seccato, venendo verso di noi tirandosi dietro la valigia e cercando di richiamare il cane a sé, senza successo.
- Già. E scommetto che anche tu hai la Quechua che si apre da sola, come Saori. – deduce Elle.
- Sì. Problemi? –
- Io? No. Tu sì, quando proverai a richiuderla. –
- Lo vedremo. – taglia corto lui – Piuttosto, io dove sto? –
- Là, con Death Mask e Kanon. – gli fa cenno Shura, indicando l’unica piazzola occupata dalle tre tende con un solo occupante a testa, e verso cui Phro si dirige sbuffando.
- Bene! – sentenzia Milo, avendo finito di ispezionare il suo bagaglio - Io vado a farmi il primo bagno assieme a Kanon! –
- A quest’ora? – chiedo, ottenendo come risposta una semplice scrollata di spalle.
- Cioè vai  a perlustrare il territorio di caccia. – lo corregge Elle.
- Assolutamente sì! –
- Che sia chiaro. Fai le tue cose fuori dalla nostra tenda. – scandisce Camus con un’occhiata assassina, smorzata da un segno di assenso Milo.
- E se vuoi un consiglio muoviti, Kanon è già in spiaggia e vedo Death Mask che sta per raggiungerlo. – gli dice Lili.
- Bastardi, avevo detto di aspettarmi! – protesta il greco per poi abbassarsi i pantaloni, sfilarli al volo, gettarli con noncuranza dentro la tenda e filare via dietro al tatuatore.
Camus prende i sopracitati pantaloni tra la punta di due dita e li colloca con espressione disgustata su quello che immagino essere il posto in cui dormirà il coinquilino.
- È partito col costume già addosso, il furbone. Per un attimo ho temuto fosse nudo, lì sotto. – dice Elle  – Ma grazie al cielo anche lui ha dei limiti. Forse. –
- Abbiamo quindici giorni per scoprirlo. – constato, scuotendo la testa nello scorgere Dohko agitare le braccia e urlare dietro al ragazzo che si sta allontanando:
- Milo, vedete di tornare in tempo per la cena!-
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- Senti Dohko…ma…la scenata dell’altra volta in cucina? Come ce la spieghi? – domanda Marin mentre prepariamo il necessario per mangiare.
C’è da dire che l’idea di cenare tutti insieme ci è sembrata utopica fin da subito, ancora quando ci sentivamo per organizzare queste due settimane. Però è la prima sera, si può anche fare…da domani non avremo neanche più il briciolo di controllo della situazione che stiamo manifestando adesso.
Così abbiamo svaligiato il supermercato, da brave cavallette distruttrici, e messo insieme i vari tavolini da campeggio che ci siamo portati dietro. Tutti di dimensioni e altezze diverse.
Scommetto che qualcuno finirà col mangiare seduto per terra e senza appoggio.
- Oh sì…- fa il ragazzo scuotendo rassegnato il capo – Shion mi ha convinto a prendere un altro aiuto in cucina, per migliorarne l’organizzazione e la velocità. Ovviamente è una buona idea, con il contratto da apprendista il ragazzo si fa le ossa e ci da’ una mano…solo che…-
- Solo che? – lo esorta Nemes, dato l’attimo di esitazione del cinese.
Dohko sospira, chiudendo gli occhi per un attimo, per poi rivelare:
- Odio che qualcuno tocchi le cose nella mia cucina. Soprattutto se non le sa usare. –
Il suo cipiglio serio di per sé è inusuale, ma l’espressione solenne e il cenno del capo di Shunrei ci fa capire che non sta scherzando e che in quella cucina Fiore di Luna deve averne passate delle belle, per conquistarsi il posto che occupa oggi.
- Ma imparerà! – sorride poi il cinese – Se io lo posso fare, lui lo potrà fare! [8]
- Poco ma sicuro! – interviene la voce di Aiolos, mentre il ragazzo ci raggiunge dalla propria tenda, Saga dietro di lui con l’espressione di chi già non ne può più.
- Ah, avete finito di fare le cose zozze, voi due?! – scherza il Dohko, alludendo al fatto che sono stati nel loro rifugio fino ad ora a parlare.
Micene assume un’espressione perplessa, non capendo subito la battuta, per poi limitarsi ad un sorrisetto e al commento:
- Saga non è il mio tipo. – detto con una leggera risata.
Il gemello maggiore inarca un sopracciglio, mentre Lili mi bisbiglia all’orecchio:
- Però lui è il soggetto adatto a morire per primo, non trovi? –
- Uhm. Non saprei. Mi sembra più il tipo che nei film horror se la cava sempre e comunque. – ribatto.
- Dipende dal film horror. – mi corregge Elle, l’aria di chi ha qualche idea in testa da mettere in pratica.
- Trattieniti, Jigsaw[9], almeno per stasera. – le intima Lili – Ehi ragazzi, perché non ci date una mano? –
- Con piacere! – esclama Micene, mettendosi subito all’opera.
Ne approfitto per avvicinarmi a Saga, sussurrando:
- Come va? –
- Non riesco più a stargli dietro come una volta. – risponde lui lanciando un’occhiata all’amico – Saranno due settimane piuttosto lunghe. –
- Suppongo di sì. – sospiro, vedendo Kanon, Milo e Death Mask tornare di corsa dai bagni, dove sono stati a togliersi di dosso i residui della prima nuotata della vacanza, percorrendo di gran carriera il vialetto e prendendosi  allegramente a frustate con gli asciugamani bagnati.
Erano ripassati di qui a prendersi i pantaloni, ma suppongo che mettersi anche una maglietta fosse troppo ardire, dal loro punto di vista.
- No Shaka, non ti preoccupare. Ci penso io. Ma no dai, scherzi? Non è nel tuo stile, lascia fare a me! –
Ci voltiamo perplessi nel sentire la voce di Shaina pronunciare queste parole, chiedendoci a cosa si riferisca di preciso, per poi scoprire che stava facendo pesantemente del sarcasmo sul fatto che il biondino si sia comodamente seduto a non fare nulla mentre gli altri apparecchiano.
- Come vuoi. – è la serafica risposta del ragazzo che non si scompone minimamente, nemmeno quando Tisifone fa per tirargli l’apribottiglie in testa.
Grazie al cielo Mur ha dei buoni riflessi e riesce a mettersi in mezzo in tempo.
- Maledizione. – è il commento di Aiolia nell’assistere alla scena.
- Shura, ma tu sei in tenda con Phro o no, alla fine? – domanda invece Kiki allo spagnolo, intento  a tagliare il pane.
- Eh? Scherzi?! Lui e il cane?! –
- Che c’entra, nell’altra ci sono Milo e Camus. – gli fa notare Lili.
- Paradossalmente, sono più abituato a loro. –
- Non in una tenda da tre. – gli ricorda tuttavia il francese.
- E questo che vorrebbe dire? –
- Che in generale conviene dormire lontano da Milo. Io dormo a destra, ma è mio dovere metterti in guardia circa il posto in mezzo. E sia chiaro che non ho intenzione di starci io. –
- Dai Camus, non sono poi così terribile! – cerca di difendersi Milo – Inoltre se tutto va come prevedo, in tenda mi vedrete ben poco! –
- Preferisco andare sul sicuro. – ribatte l’amico, irremovibile.
- Ma se proprio vuoi salvare Shura…da cosa poi lo sai solo tu!...mettiti in mezzo! – suggerisce allora il greco.
- Neanche per s…-
- Va bene, basta! – sbotta lo spagnolo – Sentite, conosco le abitudini di Phro, stare in tenda con lui sarebbe un’impresa impossibile. Inoltre, non mi piacciono i cani. Ergo, sto con voi e a questo punto in mezzo ci sto io. Tanto non potrà mai essere peggio che dormire con DM in preda ad una sbronza. E non fatemi domande al riguardo.–
 
ΩΩΩΩΩΩ
 

- Che tu sia maledetto! –
È la prima frase che sento pronunciare da Shura la mattina del primo giorno.
Il problema è capire con chi ce l’abbia di preciso, se consideriamo che: la maggior parte dei presenti nel campeggio è sveglio già da un po’, soprattutto i bambini, e in pieno fermento; Dohko sta facendo un bordello assurdo da come minimo un paio d’ore, dato che si è messo in testa di preparare la colazione e che, da almeno un’ora, si è munito di stereo acceso a volume discutibile e con su l’intera discografia dei Bee Gees; Aiolos gli ha dato man forte praticamente da subito, andando anche a svegliare alcuni di noi di persona; Kiki e i suoi compari sono corsi nella tenda di Seiya, Shiryu e Hyoga per saltar loro addosso; Puzzetta si è messo ad abbaiare da mezz’ora perché ha fame.
Affacciandomi dalla “porta” della mia parte di tenda, vedo Shura  uscire di scatto dalla sua, i capelli in tutte le direzioni (peggio del solito, per intenderci).
Ovviamente io ero ancora in branda. Finché Aiolos non sarebbe stato così  temerario da avventurarsi qui dentro e provare a far alzare sia me che Lili non avevo intenzione di muovermi. Il paesaggio e il susseguirsi di eventi che vi ho descritto li ho dedotti dalle bestemmie che ho sentito urlare in questo lasso di tempo.
- Ma che ho fatto di male?- sbadiglia Milo nel mettersi a sedere sul proprio giaciglio, mentre fuori dalla tenda Camus legge il giornale.
Ecco con chi ce l’aveva lo spagnolo.
- Dormi a stella, ti sei preso tutto lo spazio! Non hai fatto altro che starmi addosso tutta la notte! – esclama Shura - Come un maledetto koala! Ti ho pure tirato un pugno! –
- Ciò spiega perché mi faccia male la spalla…-
- E tu che hai fatto? Niente, ti sei girato dall’altra parte per venti minuti e poi sei tornato ad attaccarti come una cozza! –
- Chi, io? Non è vero! Camus diglielo tu! –

- Milo. – fa invece il francese con espressione ovvia.
- Lo sapevi e non mi hai detto nulla?! – protesta lo spagnolo.
- Ti avevo detto di non metterti in mezzo. Sei tu che non mi ha ascoltato. -
Shura alza gli occhi al cielo, andando spedito verso la tenda di Aphrodite, dove lo svedese sta praticamente buttando del cibo nella ciotola per il cane che si è portato dietro, sfogando così l’incazzatura per essere stato svegliato da quest’ultimo.
- Strafogati. – dice a denti stretti, lanciandogliela davanti – E muori soffocato. Quanto odio gli animali. –

-IO VI AMMAZZO TUTTI!!!. – urla in questo istante Kanon dalla propria tenda, già sul piede di guerra per ovvi motivi.
- Muovetevi, che dobbiamo andare in spiaggia!!! – urla invece Seiya, correndo verso il rifugio di Marin e Ioria.
Mi spiace per Pegasus, ma spero che il greco gli assesti il pugno che si merita. E che Castalia finisca il lavoro.
Mi decido ad uscire dal mio angolo di pace e ad andare da Dohko, che tutto contento mi porge un piatto di plastica con dentro un pancake con la Nutella e una tazza di latte freddo.
- Sono commossa. – gli dico sorridendo – Grazie. –
- Ma figurati! È un piacere! – ribatte felice.
Mentre torno sui miei passi, pregustando la Nutella, mi sorge un dubbio.
Come diamine ha fatto a preparare i pancakes su un fornelletto da campeggio?!
Non è possibile, deve aver pur avuto un aiuto. Tipo dalle tedesche qui a fianco, che hanno la tenda cucina. O forse ha barattato qualcosa con gli olandesi super attrezzati che ho visto nell’area camper …
Altrimenti non mi spiego i pancakes.
Dubbi a parte, decido di sedermi ben prima di arrivare alla mia tenda, precisamente di fronte a Marin (la cui espressione non promette nulla di buono) e di fianco a quello che sembra un altro reduce di una pessima nottata, dato che mi saluta con un grugnito.
- Uh, buongiorno anche a te. – dico, la voce così roca da sembrare quella di una fumatrice accanita.
È un classico mattutino.
- Ciao. – risponde allora Saga senza nemmeno girarsi.
- A vederti mi immagino già come hai dormito. – osservo – Il motivo? –

-  Aiolos. – dice semplicemente lui, evitando perfino lo sforzo di indicarmi l’amico – Non ha fatto altro che parlare. E parlare. E parlare. Fino alle due del mattino. –
- E alle otto era già in piedi? – annuisce – Non è umano! –
- No. – conferma Castalia, addentando una brioche, fissando il fratello maggiore del suo ragazzo che ha già attaccato bottone con Shaka. Il quale, secondo me, sta mettendo in pratica tutti gli insegnamenti buddhisti che conosce per non farlo fuori subito.
- Tra l’altro, avete sentito che casino stanotte?! C’era un uccello che cantava in continuazione, che fastidio! – sentiamo sbuffare da Hyoga mentre si infila una maglietta.
- Di notte? – domanda perplesso Andromeda – Non è normale. –
- L’ho sentito – conferma Elle – Ma non credo fosse un uccello. Al massimo una ghiandaia, che ha un verso insopportabile. Ma mi sembrava un po’ strano, come rumore. –
- A giudicare dal commento di Aphrodite che ho sentito, doveva essere vicino alla sua tenda. – le faccio notare.
- Effettivamente sembrava provenire da lì. – mi conferma.
- Scusa Elle, ma tu da quanto sei sveglia? – le domanda  Ioria nel raggiungerci.
- Dalle sei e mezza, perché? – fa lei.
Le nostre facce le fanno capire cosa pensiamo di questo dettaglio.
- Fai dalle sei e quattro minuti. – la voce di Lili ci interrompe, mentre si avvicina con una tazza di caffè in mano, l’aria di un’incazzatura cosmica pronta a esplodere – È l’ora in cui sei  inciampata nella mia gamba.-
- Lo sai che…- inizia a difendersi Elle.
- Sì sì, lo so. – sospira Lili, alludendo al fatto che anche a casa l’altra finisce sempre col far cadere qualcosa/sbattere contro i mobili/farsi male involontariamente. Sorvolando su questo, però, riprende: - E ho sentito anche tutti gli altri, che hanno pensato bene di svegliarmi e…-
- Lili, siamo tutti nella stessa barca. – osservo, facendole notare il “circo” che abbiamo involontariamente allestito nel nostro angolo di campeggio, dove su trenta persone, probabilmente almeno quindici finiranno con l’essere soppresse.
La mia coinquilina si guarda attorno, assottigliando gli occhi con fare minaccioso nello scorgere Dohko avvicinarsi di nuovo allo stereo per alzare un po’ il volume. Dopodiché sbuffa e sentenzia:
- Oh bè, almeno cerchiamo di muoverci e di andare in spiaggia. L’unica cosa che potrebbe risollevarmi il morale è il poter finalmente vedere Shaka in costume. –
 
ΩΩΩΩΩΩ
 

- Kanon! Kanon per la miseria aspetta un…! Ah, ci rinuncio! Che si ustioni! – sbotta Saga, lasciandosi cadere sulla sabbia e scuotendo la testa nel vedere il fratello correre in acqua senza né aver messo la crema, né sistemato la propria roba, che ha violentemente abbandonato addosso al gemello per potersi tuffare in mare.
- Tutti quegli anni di piscina gli hanno fatto male. – nota Elle – Pensava che qualcuno gli stesse correndo dietro? –
- Be’, qualcuno lo ha fatto. – dice Aldebaran, indicando Puzzetta che è trotterellato dietro al ragazzo e al momento sta abbaiando alle onde che vengono a morire sul bagnasciuga.
- Phro, tu lo sai che se il cane fa i bisogni in spiaggia devi comunque pulire, vero? – chiedo.
- Sì, lo so. – risponde lo svedese a denti stretti – Stupido cane, vieni qui! –
L’ordine viene deliberatamente ignorato e l’animale si convince a distogliere l’attenzione dall’acqua solo quando Dohko, Death Mask, Kiki, Benam, Shadir, Lear e Seiya  decidono di raggiungere Kanon, rischiando di travolgerlo e schizzandolo di brutto.
Solo a questo punto torna indietro e si rifugia accanto ad Aldebaran, dove suppongo rimarrà per un po’.
- Come Mur, non raccomandi a Kiki di mettersi la maglietta per non scottarsi? – domanda sarcasticamente Elle fissando il ragazzino da lontano.
- No, gli basta la crema. – è la replica asciutta dell’altro, seduto accanto a Shaka sotto ad uno degli ombrelloni (in totale sono cinque, tutti pesantemente…ehm…riciclati, diciamo così.).
A proposito, so che ve lo state chiedendo.
La risposta è sì, Shaka indossa un costume. Semplice ed essenziale, ma è già un passo avanti.
- Beato lui. – commenta Phoenix riferendosi a Kiki, fissando il fratello che indeciso scruta la propria maglietta, non sapendo se gli conviene infilarla, dopo essersi spalmato la protezione per proteggersi dal sole, o no. - Shun, hai della crema sul naso. –
L’osservazione di Ikki porta Andromeda a strofinarsi il punto citato per un minuto buono, con tanto di aiuto di Nemes.
- Che stordito. – commenta Lili, riferendosi al fatto che pur avendo June in costume davanti a sé, il ragazzo non abbia fatto una piega – Neanche a sventolargliele davanti, eh…! E tu che vuoi? – domanda poi scocciata alla figura che le si è avvicinata.
- Mi serve che qualcuno mi metta la crema sulla schiena. – risponde Milo con espressione innocente, agitando il flacone in segno di pace.
- Spalmala sugli scogli e rotolati come un gatto. Oppure chiedi a Camus. –
- Già fatto, ha detto di no. -
- Chissà perché. – fa la voce del francese, scuotendo il capo, cercando un alleato affidabile per farsi aiutare con la crema. Allungo un braccio per manifestare la mia disponibilità; dopo un secondo di esitazione decide che sono abbastanza fidata da poter osare un contatto fisico e si gira, dandomi le spalle.
- Io spero che questa sia la protezione cinquanta, Camus, perché altrimenti possiamo già darti per cotto…- dico, notando quanto sia pallida la pelle del francese e controllando il grado di copertura indicato sul tubetto.
- Potrei dirti la stessa cosa, ma grande. – replica lui tranquillamente.
O giusto, tra le mie innumerevoli e discutibili qualità c’è quella di avere la pelle più bianca di una mozzarella.
Non che Aphrodite sia tanto più scuro di me, a dire il vero. Per non parlare di Andromeda o Fiore di Luna.
- AHIA! Lili ho detto spalma, non “usa la cazzuola”! – protesta Milo sotto i gesti bruschi della mia coinquilina.
- Dovevi pensarci prima! – fa lei senza battere ciglio, continuando imperterrita nell’operazione e facendolo sbuffare.
Effettivamente sembra più che si diverta a tirargli degli schiaffi, piuttosto che mettergli la protezione solare.
Lo farà di proposito? Nah, ma che andate a pensare!
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
 
- LASCIATEMI STRONZI!!! – grida Aphrodite, dopo che DM, Dohko e Milo l’hanno afferrato e sollevato di peso, per poi dirigersi verso il mare.
Puzzetta li insegue abbaiando, fermandosi ovviamente a debita distanza, mentre lo svedese viene scaraventato in acqua.
Milo si allontana per prendersela con Aiolia, che lo ha raggiunto da poco assieme a Camus. Il francese si è azzardato a tentare una sottospecie di bagno in mare “giusto un attimo per non soffrire troppo il caldo”, almeno a sentire lui.
- Maledetti! – continua ad imprecare lo svedese, riemergendo ed attaccandosi con presa assassina al collo di Death Mask, ribaltandolo.
- Però! Che bicipiti che ha Phro! – esclama Elle, osservando la scena – Questo conferma la mia tesi sul suo lato Vichingo! –
- Meglio che vada a separarli. – interviene Aldebaran – O va a finire che si ammazzano. –
Detto questo, si alza e va in direzione di quei due, accolto da un Dohko entusiasta intento a sbracciarsi come un mulino a vento perché vuole salirgli sulle spalle.
- Uffa – si lamenta Elle – Volevo vedere chi sarebbe sopravvissuto. –
- Non preoccuparti, ne stiamo già perdendo uno. – la tranquillizzo, indicando dietro la disputa italo-svedese, un ovvio tentato fratricidio.
Saga infatti si è fatto convincere ed è entrato in acqua da qualche minuto, giusto in tempo per beccarsi un attacco a bomba di Kanon, che l’ha schiacciato sotto la superficie limpida con una risata malefica.
- Temo che quello sia il suo campo. – aggiunge Lili - Ciao ciao Saga! –
- Pff! Vuoi che Aiolos non si metta in mezzo? – le fa notare Tisifone, di ritorno dalla sua nuotata assieme a Marin e a Nemes.
Strano che June abbia lasciato Shun in balia di Hyoga, Seiya e Shiryu…ah no, scusate, c’è anche Ikki in acqua. Potrebbe non accadergli nulla, effettivamente.
Potrebbe.
Shunrei e Saori invece sono rimaste qui con noi, Mur, Shaka e Shura, steso al sole come una lucertola.
- Ehi Chupacabras, guarda che è passata mezz’ora! Ti conviene girarti se non vuoi arrostire solo da una parte! – lo richiama Lili, scuotendolo per qualche istante dalla sua immobilità.
Lo spagnolo si mette a sedere, guardandosi attorno perplesso, dopodiché decide di alzarsi e raggiungere gli altri in mare.
Uhm, strano che sia improvvisamente così attivo…ah, ecco spiegato il motivo.
Sta arrivando Micene.
- Ragazze? Niente bagno? – ci chiede sorridendo.
- Per ora no, Aiolos, grazie. – rispondo, scuotendo la testa, gesto che viene laconicamente imitato dalle mie coinquiline e dalle altre presenti.
- Mur? –
- Magari dopo – fa l’altro senza entusiasmo.
Micene si stringe nelle spalle, prima di dire:
- Capisco. Però mi spiace per voi, su richiesta unanime degli altri non me ne vado a mani vuote…vieni a fare il bagno, Shaka! –

Non ci credo!
Non può farlo!
- È fuori di testa! – esclama June al mio fianco, fissando sconvolta il fratello maggiore di Ioria che afferra il biondino per un braccio e lo trascina verso il mare, senza che Shaka stesso riesca ad opporre una buona resistenza.
A sua discolpa, credo sia stato colto di sorpresa, perché sappiamo tutti che gode di ottimi riflessi.

Secondo me in realtà non stava meditando.
Stava dormendo e non ce ne siamo accorti.
- Shaka! – tenta di aiutarlo Mur, inseguendo Micene.
Peccato che venga placcato da Seiya e Dohko, che lo trascinano dietro agli altri due, mentre chi del gruppo se n’è reso conto fissa la scena con espressione sconvolta, ben conscio delle conseguenze che potrebbero esserci.
L’unico con un ghigno sadico stampato in faccia è Aiolia.
Anche perché Kanon è di nuovo sparito non so dove a nuotare, mentre DM se ne frega altamente come al solito.
Comunque, fossi in Ioria, riderei ben poco. Moooolto poco.
Lo sguardo di Shaka, quando riesce a rimettersi in piedi e a guardarsi attorno, non promette nulla di buono, soprattutto nei confronti di Micene che invece gli sorride divertito.
Oddio.
- È un uomo morto – sentenzia Lili.
 
ΩΩΩΩΩΩ
 

- Oh ragazze, è il momento! – ci avvisa Shaina, lanciando uno sguardo sopra la propria spalla in direzione del bagnasciuga.
- Giusto in tempo. – commenta Elle.
Ironico come la fine della nostra passeggiata sul bagnasciuga per sgranchirci le gambe (e fare effettivamente qualcosa) prima di pranzo abbia coinciso perfettamente con questo evento cruciale.
- Presto, la macchina fotografica!!! – esclama Lili, allungandosi verso la custodia dell’apparecchio sotto all’ombrellone.
- Ma quella è di Hyoga! – protesta Saori.
- E allora? Pensavi portassi la mia?! Col cavolo, è nuova di zecca!!! – si giustifica l’altra, preparandosi a scattare.
-  Inquadra e imposta tutto, poi goditi il momento. – le  raccomanda Elle, sedendosi accanto a lei e rivolgendosi poi a me: - Anche tu Micky, eh! Poi voglio vedere se oserai parlarci ancora di Polifemo, poi…! –
L’unico modo in cui mi sento di risponderle è una smorfia che dice chiaramente cosa penso circa il commento appena fatto su Isaac; dopodiché mi siedo tra lei e Marin, alla cui destra è già posizionata Tisifone.
Tutte  comode per goderci lo spettacolo, sotto lo sguardo perplesso di Saori, Nemes e Shunrei.


Ma insomma, parliamone.
Quattordici di loro (no, i quattro spostati che vivono con noi e i minorenni non contano), che escono dall’acqua.
Con una perfetta sincronia, sembra quasi fatto apposta.
Potrebbe anche darsi, ma in fondo, chi si lamenta?
Una leggera brezza. Nessuna traccia di tremende vendette tramate mentalmente, almeno all’apparenza.
Quattordici esempi della diversificazione che può avere la fauna maschile.
Passo sicuro, elegante; muscoli che vibrano quel che basta, con discrezione e sobrietà, ad ogni movimento...
Completamente bagnati, sotto i raggi caldi del sole…
Sigla di Baywatch[10] in sottofondo…

- WIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! –
L’urlo di Kiki e Benam, intenti ad inseguire Lear e Shadir , manda tutto in frantumi, soprattutto dato il fatto che prendono in pieno Aiolia, causandone la perdita d’equilibrio e facendolo cadere addosso a Milo. Che si appoggia a Camus. Che cede miseramente sotto al peso del greco, trovando un vano appiglio in Aphrodite.
E così via, crollano uno dietro l’altro, chi bene e chi male.
Come le tessere di un domino.

Effetto rovinato.
- Mi sono mangiato della sabbia! – sentiamo urlare da Ioria quando si risolleva.
- REGISTRATI! Sono riuscita registrare tutto!!! -  esulta Lili  nello trovare integro e fatalmente perfetto, il video che ha immortalato l’istante, indicato sul display della macchina fotografica, verso cui ci sporgiamo noi ragazze per poterlo rivedere.
È già una reliquia.
 

 
 
 
N.B.:
 
[1] Riferimento al mondo de Il Signore degli Anelli, assieme a “Compagnia” e “Contea”;
[2] Citazione presa da “Up”, Pixar Animation Studios, 2009;
[3] Citazione da “Toy Story – Il mondo dei giocattoli”, Pixar Animation Studios, 1995;
[4] Citazione della celebre scena di “Mamma ho perso l’aereo”, Chris Columbus, 1990;
[5] System of a Down;
[6] Cit. dal mondo dei romanzi di Peter Pan, ad opera di J. M. Barrie (1902);
[7] Mi riferisco, come specificato poche righe dopo, a quelle tende che si aprono e sono praticamente già pronte, mi pare che il modello sia la Quechua 2 seconds. Facili da “montare”, ma un casino da richiudere, mi dicono;
[8] Citazione della canzone “Se io lo posso fare”, dal film “Anastasia” (1997);
[9] Jigsaw, o Jonathan Kramer, omicida seriale della saga di “Saw”;
[10] La trovate su Youtube ;)
 
 
NdA:
Vi sono mancati, eh? ;)
Questo capitolo è più lungo degli altri per sopperire al periodo di separazione XD
Grazie di cuore a tutti, come sempre!
Stay Tuned!
Louis
   
 
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