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Autore: SAA89    30/04/2014    1 recensioni
Storia alternativa a DBGT: tre anni dopo la morte di Majin Bu, e ad un anno dall'arrivo di Tarble, una persona a cui Vegeta era molto legato riemergerà dall'oscuro passato del principe.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 17, Goku, Nuovo personaggio, Tarble, Vegeta
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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RED TAIL cap.96: il sayan dai capelli d'argento

Quella che fino a pochi istanti prima era stata una battaglia accanitissima era stata completamente interrotta. Lo scontro aveva lasciato spazio ad una quiete e ad un silenzio quasi irreali.

Zaku era in piedi, a pochi passi dai suoi due generali, squadrando da capo a piedi gli ultimi tre arrivati. Non aveva ancora detto una sola parola, né aveva mosso un muscolo, e tutti i suoi uomini sembravano quasi sperare che non lo facesse: la maggior parte dei soldati tremavano visibilmente; la sola presenza del loro capo supremo era più che sufficiente per spaventarli a morte. Suwa e Araki non avevano ancora avuto il coraggio di alzare lo sguardo verso di lui, nonostante Zaku in quel momento gli stesse dando le spalle come se loro non esistessero nemmeno.

Gli occhi che lo fissavano, in quel momento, appartenevano ad altre persone.

Goku faceva ancora fatica a capire cosa stesse succedendo: quei due generali che avevano appena affrontato avevano una potenza incredibile, lo avevano spinto ad usare il massimo dei suoi poteri, e anche così lo avevano messo in difficoltà. Ma ora, al cospetto di quello che era evidentemente il loro padrone, sembravano essersi rimpiccioliti all'improvviso: si poteva chiaramente leggere il terrore nei loro occhi. Possibile che quel tizio riuscisse metterli in soggezione in quel modo? Di che cosa doveva essere capace per fare quell'effetto ai suoi uomini?

Nel frattempo, Zaku aveva posato il suo sguardo su una persona in particolare. Sì, ne era quasi sicuro, doveva essere lui. Non avrebbe mai dimenticato la sua faccia. Doveva per forza trattarsi di Vegeta.< Sembra che le cose stiano andando un po' per le lunghe... > borbottò finalmente, voltandosi appena verso i due generali alle sue spalle.

Suwa deglutì, prima di abbozzare una risposta: < Ecco... noi... noi... stavamo combattendo, e... >

Zaku non la lasciò nemmeno finire. Si rivolse invece alle tre persone proprio di fronte a lui: < Voi avete interrotto i miei uomini... > mormorò, sorridendo malvagiamente. Vegeta, Gohan e C-18 non gli risposero, limitandosi a sostenere il suo sguardo. Dopo una breve pausa, Zaku spostò lo sguardo sulle sue migliaia di soldati, lì a pochi passi. Il suo ordine fu molto semplice: < Uccideteli > disse soltanto.

Le truppe del suo esercito, che fino a due secondi prima sembravano paralizzate dalla sua semplice presenza, si ripresero immediatamente: se c'era una cosa che non si sarebbero mai sognati di fare, era disattendere ad un ordine del loro signore e padrone. Fu così che, in un attimo brevissimo, i soldati superstiti saltarono addosso ai loro tre nuovi avversari. Eppure, non avrebbero mai avuto modo di raggiungerli.

Vegeta si era concesso un momento per riflettere sull'inutilità di quell'assalto, sorridendo tra sé e sé. Quasi come se gli avessero letto nel pensiero, C-18 e Gohan si allontanarono subito di qualche metro, per lasciargli spazio.

Ora ci sarebbe stato da divertirsi: se solo quei soldati non avessero indossato dei caschi che celavano completamente le loro facce... sarebbe stato bello vedere le espressioni di terrore impresse sui loro volti, mentre il loro incubo peggiore, un incubo che li perseguitava da migliaia di anni, diveniva realtà proprio davanti ai loro occhi.

Un secondo più tardi, l'intero pianeta Kandara iniziò a tremare, mentre Vegeta liberava tutta la sua potenza.

Era in grado di raggiungere il quinto livello di super sayan in meno di un secondo, facendo esplodere la propria aura in maniera violentissima. Ma stavolta, aveva deciso prendersi tutto il tempo che gli serviva. In fondo, anche lui voleva godersi lo spettacolo.

La sua aura aumentava in maniera vertiginosa, mentre dal suo stesso corpo scaturiva una luce accecante che costrinse tutti, compreso Zaku, a coprirsi gli occhi. Tutti gli attaccanti si bloccarono di colpo, travolti da quell'aura scatenata. I più vicini furono gravemente ustionati dalla violentissima energia rilasciata dal leggendario super sayan.

In un'ultima, gigantesca esplosione di potenza, tutto e tutti furono investiti da un gigantesco spostamento d'aria. Parecchi tra i soldati più vicini a Vegeta furono sbalzati a centinaia di metri di distanza. Anche i guerrieri Z avevano accusato il contraccolpo, e il povero Mr. Satan era finito per fare un brutto volo. Per sua fortuna, atterrò colpendo in pieno la soffice pancia di Majin Bu, che si era precipitato ad attutirgli la caduta.

Quando i frastornati soldati furono in grado di raccapezzarsi e di scorgere Vegeta, rimasero quasi tutti pietrificati dal terrore.

< Il... il sayan dai capelli d'argento... > balbettò con voce tremante uno di loro. Altri mormoravano sottovoce, chiedendosi se quello fosse solo un brutto sogno, mentre altri ancora, la maggior parte in realtà, erano troppo terrorizzati anche solo per parlare.

Zaku scrutava con odio il temutissimo avversario che si era appena palesato di fronte ai suoi occhi: < E così sei davvero tu... ti fai vedere, finalmente... > disse tra sé.

La reazione di Araki e Suwa era una via di mezzo tra quelle dei loro uomini e quella del loro padrone: Araki fissava il leggendario super sayan digrignando i denti, e Suwa aveva stretto i pugni talmente forte da conficcarsi le unghie nei palmi delle mani facendoli sanguinare, ma entrambi stavano tremando di paura. Perché tutti quanti ricordavano cosa era successo la prima volta che avevano incontrato quell'essere. Tutti loro ricordavano la sua immane potenza, ma soprattutto la sua furia cieca e assassina.

Eppure, se la potenza di Vegeta era esattamente come la ricordavano, stavolta c'era qualcosa di diverso nella sua aura: era perfettamente stabile, controllata... calma. Vegeta stesso aveva sul volto un'espressione fredda, quasi rilassata. E questo, a dirla tutta, li spaventava ancora di più.

Fu proprio il sayan che tutti temevano a scuoterli: < Ora ascoltatemi tutti quanti, con molta attenzione... > iniziò Vegeta, con voce posata ma affilata come un bisturi: < se vi arrendete subito, e vi togliete dai piedi una volta per tutte... valuterò molto attentamente la possibilità di non uccidervi tutti >.

Zaku aggrottò le sopracciglia; non era sicuro di aver sentito bene. Chi si credeva di essere?

Ma i suoi uomini avevano preso Vegeta molto più sul serio: in pochi attimi la moltitudine di soldati iniziò a fuggire disordinatamente in tutte le direzioni. I feriti cadevano a terra e venivano schiacciati dai loro compagni, troppo occupati a tentare di salvarsi la pelle per stare attenti a dove mettevano i piedi.

Le uniche tre persone che non sembravano avere intenzione di muoversi erano Zaku, Araki e Suwa. Mentre i due sottoposti guardavano increduli i loro uomini scappare in quel modo così poco dignitoso, Zaku sembrava stranamente tranquillo, come se avesse previsto quell'eventualità. Ma il fatto che fosse tranquillo non significava certo che avrebbe lasciato che quell'oscenità si compisse davanti ai suoi occhi:

< E così mi voltate le spalle, eh, branco di codardi incapaci? > bofonchiò, sollevando un braccio e alzando una mano aperta verso il cielo: < in tal caso, non meritate di vivere... > aggiunse, prima di sparare verso l'alto una rapidissima successione di ki-blast.

Le piccole sfere energetiche salirono verso il cielo per poi scendere di nuovo verso Kandara. Alcuni tra i guerrieri Z si prepararono a schivarle o respingerle, ma quegli attacchi non erano mirati a loro: ogni singola sfera andò perfettamente a segno su ognuno dei soldati di Zaku, polverizzandoli completamente.

Era uno spettacolo orribile, per i pochi testimoni che vi assistevano: tutte quelle sfere avanzavano insieme verso le truppe in ritirata, come un gigantesco tsunami di energia. Poi, le esplosioni causate dalle onde che colpivano i loro bersagli aggiunsero un fragore assordante a quella scena già di per sé incredibile. In pochi secondi Zaku aveva sterminato più di novantaduemila uomini. Tutto quel che rimaneva del suo esercito.



Ecco. Non è bello quando i cattivi si ammazzano a vicenda? Vegeta, ringrazia Zaku!
( Vegeta: -Grazie, Zaku...- )
Bene, ora che il numero di avversari si è drasticamente ridotto da più di novantamila a... tre, le cose dovrebbero essere più semplici, no? No?
... no, ve lo dico già.
Al prossimo capitolo!
  
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