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Autore: beat    22/07/2008    7 recensioni
Hinata Hyuuga affronta da sola un viaggio attraverso il deserto di Suna per andare a parlare con Gaara.
Una proposta inaspettata che potrebbe sconvolgere le vite di molti...!
(Ovvero: che cosa è veramente accaduto quando Hinata ha deciso di scappare di casa, nel 16esimo capitolo dei Comandamenti)
Aggiunti nuovi capitoli: il MATRIMONIO
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sabaku no Gaara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopi di lucro.

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CAPITOLO QUARTO


La sala dei ricevimenti non era mai stata così splendente.
Il lavoro che Temari e Kankuro avevano fatto era stato davvero esemplare.

Ormai tutti gli invitati erano scesi e si erano accomodati ognuno al proprio posto, in attesa che la cerimonia finalmente iniziasse.

Gaara era già al suo posto, immobile davanti all'altare, con un'espressione in viso come se nulla di quello che stava succedendo gli interessasse.
Di fianco a lui stava Kankuro, decisamente più preoccupato del fratello: era certo che qualunque cosa fosse andata storta Temari avrebbe dato la colpa a lui!

Dalla parte opposta dell'altare stavano Neji e Hanabi, come accompagnatori e testimoni della sposa.
La ragazzina era raggiante, non tanto per quello che stava per succedere alla sorella – di cui le importava relativamente poco – quanto piuttosto per il fatto che aveva ottenuto il ruolo di damigella d'onore (anche se ad onor del vero divideva questo ruolo con Temari, ma Hanabi non sembrava dare troppa importanza a questo dettaglio), e questo non poteva che accrescere la stima che aveva di se stessa.
Neji invece era ancora parecchio stordito dalla serie di ventagliate che aveva ricevuto in testa da Temari, per cui si limitava a starsene dritto e fermo, in attesa che il mal di testa scemasse da sé.


E finalmente la sala cominciò a rumoreggiare, quando videro la maggiore dei fratelli Sabaku avvicinarsi a passo spedito all'altare, posizionarsi di fianco a Gaara e fare cenno di ok con la mano alla sala gremita di ospiti.

Subito tutti si fecero zitti e in lontananza cominciò a suonare una soave musica.

Le porte della sala si aprirono e come un sol uomo, tutte le teste si voltarono per vedere sopraggiungere Hiashi Hyuuga, che portava a braccetto la figlia.
Hinata, a causa della folle timidezza che l'aveva sempre contraddistinta, non era mai riuscita a fare colpo sui ragazzi, che tendevano a non notarla, nonostante fosse sempre stata una bella ragazza.

Quel giorno, invece, tutti erano assolutamente d'accordo nel dire quanto fosse splendida, davvero magnifica e più di un sospiro ammirato si poté sentire provenire dalla folla.

Hinata arrossì leggermente, le guance pallide si colorarono di un tenue rosa.
Non aveva mai gradito lo sguardo delle persone su di sé, si sentiva in soggezione.
Ma quel giorno l'occasione era la più felice che avesse mai potuto sperare per se stessa.
Per cui non abbassò gli occhi: guardò fiera avanti a sé, gli occhi d'indaco dolcemente posati sulla figura del suo sposo.
Sapeva di dover mantenere un certo contegno, ma non riuscì a resistere e sentì senza che potesse evitarlo che le sottili labbra si arricciarono in un timido sorriso.


“Signore e signori invitati” cominciò a parlare Tsunade, quando Hinata ebbe raggiunto il posto che le spettava, a fianco di Gaara
“È un grande onore per me in quanto Hokage del Villaggio della Foglia, poter officiare le nozze di questi due ragazzi, e non soltanto perché questo matrimonio è l'ennesimo simbolo della fratellanza che i nostri due villaggi ormai condividono senza remora alcuna. Questo matrimonio è un evento ancor più lieto perché le due persone che si uniranno in queste sacre nozze non sono solo il Kazekage di Suna, o una degli eredi di una delle famiglie più importanti di Konoha: sono due giovani anime che hanno scoperto di amarsi profondamente, e che vogliono sancire per sempre il loro eterno legame!”

Tsunade si interruppe un attimo, per poter sorrise ai due ragazzi che le stavano di fronte.
Poi ricominciò a parlare, il tono alto e deciso.
Recitò alla perfezione tutte le varie formule che componevano la cerimonia tradizionale, fino al momento delle promesse dei due sposi.

Anche Gaara fece una figura impeccabile, snocciolando la promessa di amore, devozione e fedeltà con assoluta serietà.
E per la prima volta da che la si conosceva, anche Hinata non sembrò avere la minima esitazione, mentre pronunciava i suoi voti.

Temari sorrise soddisfatta: avevano provato insieme la sua parte molte e molte volte nei giorni addietro, perché Hinata imparasse a memoria correttamente tutte le parole.
E anche Hinata quasi si sorprese di se stessa quando non sentì nessuna esitazione nella propria voce.
La sua dolce e delicata voce da fanciulla timida risuonava perfetta nella sala dei ricevimenti, senza la minima ombra di tentennamento.

Quasi tutti i presenti inizialmente se ne stupirono, ma lo stupore fece presto spazio alla più sincera ammirazione, per la forza di volontà e la fermezza che finalmente Hinata aveva scoperto possedere nel suo animo innamorato.



*************************



“Complimenti Gaara, amico mio!” esclamò Naruto, dando una sonora pacca sulla spalla del malcapitato nominato, che per poco non si trovò a barcollare in avanti tanta era stata la foga del gesto.

Gaara per un attimo sentì l'irrefrenabile impulso di schiacciare l'irruento Naruto in una delle sue famose Gabbie di Sabbia, ma poi tornando a ragionare con la dovuta lucidità si rese conto che un cadavere durante il ricevimento non era esattamente quello che la sorella aveva programmato per la festa.
Per cui si limitò ad annuire, come era suo uso.

“Oh, Gaara! La Giovinezza deve proprio aver posato il suo benevolo sguardo su di te per concederti un così bel fiore! Sono così commosso e felice per voi due!”

Rock Lee, l'unico che avrebbe potuto tirare fuori un discorso del genere, si era avvicinato saltellante allo sposo, per potergli porgere i suoi personalissimi auguri. Solo che Gaara non era per nulla il Kazekage: aveva previsto questa situazione quando ancora la Splendida Furia di Konoha era dall'altra parte della sala, per cui si era preparato. Quando Lee fu abbastanza vicino da catturarlo in un abbraccio in uno slancio d'affetto non condiviso, Gaara si era repentinamente spostato dalla precedente posizione, così che Lee, nella foga, andò ad abbracciare Naruto che lo aveva assaltato nella direzione opposta.

Eliminati due scocciatori con un solo colpo.
Gaara sorrise tra sé e sé per la sua brillante vittoria.


“Le nostre congratulazione, Kazekage!”

Gaara si voltò a guardare chi gli aveva rivolto la parola.
Erano il ragazzo silenzioso che manovrava gli insetti e il ragazzo-cane (con cane annesso) che erano stati per anni i compagni di squadra di Hinata.
Se non errava i loro nomi erano Shino Aburame e Kiba Inuzuka.

“Grazie” rispose compito come al solito Gaara.

Il ragazzo stava per proseguire nel suo giro – obbligato – di raccolta di congratulazioni, quando si sentì afferrare per un braccio.
Lentamente voltò la testa, per poi fissare i suoi gelidi occhi su quelli ferini dei Inuzuka.

“Cosa c'è?” chiese con tono neutro, anche se il suo sguardo diceva chiaramente: 'Togli da lì la tua mano altrimenti te la polverizzo!'

Kiba avvertì la sottile minaccia ma non sembrò darci peso eccessivo.

“Volevamo solo dirle una cosa, Kazekage!”

“Sto ascoltando”

“Hinata-chan è una nostra carissima amica, e non vorremmo mai che le succedesse qualcosa di male!”

Gaara guardò fisso Kiba e Kiba guardò fisso Gaara.
Shino era poco più indietro, ma comunque con gli occhiali scuri non lo si poteva guardare dritto negli occhi.

Dopo qualche secondo di silenzio carico di velate minacce, Gaara chiuse gli occhi, scostando con una mano la presa ferrea dell'Inuzuka dal suo braccio.

“Hinata non corre alcun pericolo. Non lo permetterei mai!”

Gaara riaprì gli occhi e Kiba si ritenne soddisfatto da quello che vi lesse dentro e dal tono di voce assolutamente serio del ragazzo.

“Bene!” decretò alla fine “Ma se per sbaglio dovessi ferirla in un qualche modo, sappi che te la farò pagare molto molto cara!”

“Inuzuka” lo chiamò Gaara, liquidandolo con poco interesse “Non sei il primo del tuo Villaggio a rivolgermi questo avvertimento.”

“Prego...?!” chiese spiazzato Kiba.

“A quanto pare mezza Konoha verrebbe a vendicare l'onore di Hinata, se qualcosa di spiacevole dovesse accaderle.”

“Davvero....?!”

“Sì. Mi fa piacere che la mia sposa goda di una così alta protezione tra i suoi compaesani.”

Kiba annuì, senza aggiungere altro.
Gaara si allontanò, silenzioso e compito come sempre.
Solo che dopo pochi passi si fermò, voltandosi di nuovo verso Kiba.

“Sono però stupito di un fatto.”

“...?”

“Tutti voi dite di tenere molto a lei...eppure lei è scappata qui a Suna, perché a Konoha non si sentiva accettata.”

Kiba trasalì un attimo, senza volerlo.

“Non era forse meglio dimostrarglielo, tutto questo affetto che sostenete di provare per lei?!”



********************



“Hinata, sei davvero magnifica!”

“Sì, sì, bellissima. Quel vestito ti sta davvero bene!”

“Bellissimo, e poi risalta tantissimo i tuoi occhi!”

“Vero, vero! Non sei mai stata così bella!”

“Sei davvero fortunata, davvero! Hai provato proprio un buon partito!”

“Anche se...non è un po' troppo cupo?!”

Hinata si era trovata suo malgrado al centro di tutte le sue compagne kunoichi.
Sakura, Ino, Tenten, anche sua sorella Hanabi.
E stavano continuando a parlare, incessantemente, senza mai interrompersi.
Le ponevano domande a cui poi non davano tempo per le risposte, domandando ancora altre cose, senza fermarsi mai.
Hinata era leggermente scombussolata da tutte quelle attenzioni e fu solo per il provvidenziale intervento di Temari che non svenne.

“Ragazze!” esordì la più grande “Tra poco inizia il banchetto! Che ne dite di cominciare ad avviarci ai tavoli?!”

“Oh, sì, che bello!”

“Stavo morendo di fame, in effetti!”

“Peccato che io sia a dieta!”

“Ben ti sta! Anche se è inutile, sei sempre troppo grassa!”

“Grassa a chi, razza di maledetta cicciona!”

“Cicciona a me?!”

“Sì, a te!”

E così via, finché le chiacchiere senza senso delle ragazze si persero in lontananza, tra le voci delle molte altre persone che parlavano.
Nemmeno si erano accorte che Hinata e Temari non le avevano seguite, rimanendo in disparte.

“Grazie” sospirò la più piccola.

“Non c'è di che! Mi sei sembrata piuttosto in difficoltà!”

“In effetti non...non sono abituata a tutte questa attenzioni!”

“Ahahah! Non ti preoccupare, da domani comincerà una nuova e tranquilla vita! Garantisco io!”

Hinata sorrise timidamente.

“Te la senti di affrontare il pranzo di nozze?!”

“Credo...credo di sì...Sì. In questo sono abbastanza brava: la mia famiglia organizzava spesso delle cene importanti a cui dovevo per forza partecipare!”

“Però scommetto che questa è la prima dove tu sei la protagonista!”

Hinata quasi sbiancò a quel particolare e questo fece di nuovo ridere la cognata.

“Non ti preoccupare! Sono quasi certa che qualcuno degli invitati si metterà certo più in mostra di te!”



**************************


“Cheee?! Come sarebbe a dire che non c'è il ramen?!”

“Mi spiace, non era compreso nel menù!”

“Ma non è giustooo!”

Naruto, come era prevedibile, si era messo a piagnucolare in mezzo alla sala, quando aveva scoperto che il suo piatto preferito non avrebbe fatto parte del suo pranzo.

“Sasukeee! Avevi promesso che ci sarebbe stato anche il rameeeeen!” Naruto si era gettato al collo di Sasuke, gli occhioni bagnati di lacrime e il labbro tremulo.

Somigliava in maniera imbarazzante ad un bimbo di pochi anni.
Sasuke cercò di scrollarselo di dosso con un minimo di eleganza, ma quando voleva il suo ragazzo era più appiccicoso di una Ino e una Sakura del passato quando non parevano avere altro da fare nella vita che perseguitarlo.

“Dobe, staccati, stai dando spettacolo!”

“Ma io voglio il ramen!!”

“Naruto, ti avverto...!”

“Ramen!!!”

Sasuke non era famoso per la sua pazienza.
No, proprio non lo era.
Per cui non si fece troppi problemi di bon ton e mollò un sonoro pugno in testa al ragazzo biondo, che sembrò risuonare per tutta la sala.
Chi non li avesse sentiti litigare, ora si era comunque voltato, al secco rumore che il pugno di Sasuke aveva fatto contro la scatola cranica di Naruto.

Che poteva benissimo essere vuota, visto il rumore che aveva prodotto!

Chi era seduto attorno al loro tavolo scoppiò a ridere.
Naruto si ritirò a tartaruga nelle spalle, visibilmente offeso e questo non fece che aumentare l'ilarità della folla.




Il pranzo procedette con questo andazzo per le successive tre ore.
Alla fine Naruto l'aveva spuntata: era uscito di soppiatto e aveva trovato una bancarella di ramen aperta. Era ritornato indietro tutto felice, mangiandosi la sua preziosa ciotola con tanto gusto che fece di nuovo ridere tutti in sala.

A parte Sasuke, ma questo era normale.

Mancava solo il dolce a quell'interminabile pasto, ma si sa: il peggio arriva sempre alla fine.
I solerti camerieri stavano facendo il giro di tutti i commensali, distribuendo ciascuno un calice di spumante, per il brindisi.
Quando tutti – tranne Lee, ma per ovvi motivi – ebbero in mano il bicchiere, Kankuro si alzò dal suo posto per tenere il discorso.

“Carissimi invitati. Oggi è un giorno davvero....”

“Buuuu! Vogliamo il discorso di Gaara!”

“Ehi!” esclamò scocciato Kankuro “Tocca a me fare il discorso!”

“BUUUUUU! Vogliamo Gaara!”

“Gaara! Gaara!”

“Fate silenzio!” provò ad imporre la sua autorità il fratello maggiore.

Ma era chiaro che nessuno gli avrebbe dato retta.
Ormai la sala era piena di voci che gridavano “Discorso! Discorso!”.
Erano tutti lecitamente curiosi di sentire il diretto interessato, Gaara, parlare del suo amore con Hinata.
Altro che il fratello!

“Non sei apprezzato, Kankuro fratellino adorato!” lo schermì Temari.

“Ma stattene zitta va, che è meglio!” le rispose scocciato questo, rimettendosi pesantemente a sedere, sbuffando a più non posso.

Intanto la sala era sempre più rumorosa.

“Gaara” lo chiamò Temari “Che intenzioni hai?!”

Gaara lo schioccò un'occhiata anonima.

“Se non dici qualcosa qui succederà un casino con i fiocchi!”

Gaara tornò ad osservare la folla.

“Forza Gaara, vogliamo sentire il tuo discorso!”

“Fatti guidare dalla Giovinezza!”

“LEE! Metti giù le mani da quel bicchiere!”

“Solo un sorso Tenten!”

“Nessun sorso, disgraziato!”

“Coraggio Kazekage” saltò su Kiba “Vogliamo sentire una vera promessa d'amore!”

“Per Hinata o per te, Inuzuka?!”

“Hyuuga!!!”

Kiba quasi si lanciò a volo d'angelo addosso a Neji, che lo aveva sfottuto.

“Dieci a uno che non parlerà!” intanto si era aperto un banco clandestino di scommesse “Non farà mai una cosa così!”

“Sono d'accordo con Ino! Gaara non è il tipo!”

“Avanti, avanti signori con le scommesse! Il banco chiude tra pochi secondi!” manco a dirlo era stata Tsunade ad organizzarlo.

“Dieci a uno...” cominciò Shino “...che lo farà!”

“Ti piace perdere, eh Aburame?!”



Improvvisamente tutti tacquero.



Gaara si era alzato in piedi e gli spettatori erano tutti ammutoliti all'istante, l'attenzione fissa sulla sua persona.
Gaara passò in rassegna la sala gremita, per poi abbassare gli occhi sull'esile figura di Hinata.
La invitò ad alzarsi, prendendole delicatamente una mano.
Tutti trattennero il fiato, in attesa di quello che avrebbe detto.

“Sono più che felice di aver sposato una ragazza come te, Hinata.”

“No! Ehi, non vale!”

Di nuovo la folle riprese a vociare.
Gaara stava parlando come se nulla fosse, rivolto solo alla sua sposa.
Cosa che tutto il curioso pubblico avrebbe gradito se solo non fosse stato per un'improvvisa invasione di sabbia all'interno della sala.

Gaara si fermò un attimo, gli occhi vispi.

Con un sorrisetto sghembo, fece in modo che la sabbia si disponesse intorno a lui e Hinata, racchiudendosi in un bozzolo privato, lontano dagli occhi e le orecchie indiscrete dei curiosi là fuori.

“Ma...cosa...?” chiese perplessa Hinata, ammirando la perfetta sfera di sabbia che la circondava.

“Non erano affari loro” rispose con un sorriso divertito Gaara.

Hinata arrossì di piacere quando lui la abbracciò.
Era la prima volta che si comportava con così tanto slancio.
Le guance della ragazza divennero rosse, mentre timidamente le passava le sottili braccia attorno la vita del suo sposo.

“Hinata, so di non essere molto bravo con queste cose. Ma sento anche che la tua vicinanza sta cambiando qualcosa in me. Per la prima volta da quando sono nato mi sento vivo...vivo davvero, perché qualcuno mi ha voluto amare sinceramente.”

Hinata teneva la testa appoggiata al petto di lui, e sentiva attraverso la stoffa il battito del suo cuore. Era regolare, come si sarebbe aspettata da uno come lui, ma batteva forte e deciso e per lei nessun suono fu mai così rassicurante.

“Hinata...so che ci vorrà molto, molto tempo prima che io riesca davvero ad esprimere quello che sinceramente provo per te...”

“Avrò pazienza, Gaara!” lo interruppe lei, anticipando quello che voleva dire lui “Non è un problema. Voglio solo che d'ora in poi la tua vita sia serena. Se me lo permetterai, vorrei riempirti di tutto l'affetto che non hai potuto ricevere prima!”

Hinata sentì un battito più forte rispetto i precedenti, e sorrise compiaciuta.
Rimasero qualche minuto in silenzio, stretti nel loro abbraccio.

“Io cosa posso offrirti...?” chiese lui alla fine, leggermente titubante.

“Io volevo solo una persona da amare...che potesse in qualche modo avere bisogno di me...e l'ho trovata.”

“Sì...l'hai trovata...!”

Ancora silenzio, ancora pace.
Si sentivano solo i loro lenti respiri e i battiti dei loro cuori.

“Gaara...?”

“Sì...”

“Resterai come me...sempre?”

“...”

“Gaara...?”

“Dipendesse da me...la risposta sarebbe sì. Assolutamente sì. Purtroppo però, non posso controllare tutto quello che succederà...”

Hinata annuì piano contro il suo petto.

“...ma ti prometto che finché dipenderà da me...non ti abbandonerò mai!”

Hinata rafforzò la prese sulla sua schiena.

“E io ti starò sempre vicina!”

“Grazie”

Lentamente, Hinata sciolse il loro abbraccio. Prese le mani del suo sposo tra le sue, con quel suo tocco gentile e al contempo fermo che ogni volta stupiva Gaara.
Vicinissimi, Hinata accorciò ulteriormente le distanze.
Si alzò leggermente sulle punte dei piedi.
I nasi quasi si sfioravano.
Gaara era immobile, una statuta di sale.
Non era ancora abituato al contatto ravvicinato con gli altri esseri viventi e Hinata percepì un leggero tremito.
Rafforzò la presa sulle sue mani e rivolse la ragazzo che aveva davanti il più gentile dei sorrisi.

“Fidati di me” disse in un soffio.

Gaara annuì impercettibilmente, rimanendo ancora immobile, limitandosi a chiudere gli occhi.
Hinata si alzò ancora un po', sporgendosi quel che bastava per far combaciare le loro labbra.
Una scossa che fino a quel momento non aveva mai sentito attraversò la colonna vertebrale di Gaara, infondendogli un calore che non aveva mai provato in vita sua.
E quando lei staccò le soffici labbra dalle sue, sentì uno strano vuoto invaderlo.
Percepì distintamente che la cosa non gli piaceva e mugugnò insoddisfatto.
Sollevando di poco le palpebre vide che Hinata lo stava fissando con un sorriso divertito sulle labbra, così lontane ora.

“Perché sorridi così?” chiese curioso.

“Sembri sempre di più un ragazzo come gli altri!”

Dita sottili gli accarezzarono le labbra, seguendone i profili.
Gaara non resistette.
Afferrò quella nivea mano e la baciò, con delicatezza, per poi scostarla.
Si piegò leggermente in avanti per catturare di nuovo le morbide labbra della ragazza.
Hinata ne rimase un attimo sorpresa: era la prima volta che Gaara prendeva l'iniziativa.
Ma era felice, perché finalmente Gaara si stava aprendo con lei.
Si fidava al punto da cercare lui stesso un contatto con lei.
E solo, solo con lei.
Il cuore di Hinata straripava di felicità, e non trovò modo migliore di comunicarlo al suo sposo, che non abbandonandosi a quel bacio ricolmo di passione e tenerezza che si stavano scambiando.



********************


“Insomma, che cosa sta succedendo là dentro?!”

“Ne so quanto te!”

“Ehi Neji! Tu non potresti dare un'occhiatina? Sai, Byakugan....!”

“Beh...tecnicamente potrei....però...!”

“Eddai! Non farti pregare!”

“Non è questo il punto....”

“Dai, dai dai! Vogliamo sapere che succede là dentro! Dacci un'occhiata!”

“Ma io......”

“Che succede qui?!”

Quello che Neji temeva.
Naruto e tutti gli amici si voltarono verso Temari che chissà come era spuntata alle loro spalle, senza che nessuno se ne fosse accorto.
Neji non si era voltato. Anche senza la sua abilità innata aveva percepito l'aura negativa che la ragazza stava emanando.

“Oh...Temari! Noi volevamo....ecco...eravamo curiosi....di........” tentò di balbettare Ino.

“Volevano che Neji facesse il guardone per poi riferire!”

“Shikamaru!” esplose la biondina di Konoha “Ma tu da che parte stai?!”

Sembrò come una specie di tuono provenire da delle nuvole nere che non si sa come si erano formate minacciose poco dietro la figura di Temari.

“Assì? Volevate farvi gli affari del mio fratellino?!”

“No...non è come pensi....!”

Di nuovo quel ventaglio apparso dal nulla.
I ragazzi di Konoha erano rimasti fermi dove stavano, terrorizzati tanto da non riuscire a muoversi.

“Voi di Konoha necessitate davvero di un po' di educazione!!!”

E mentre Temari si trovava a rincorrere un malcapitato Naruto – divenuto capro espiatorio come suo solito; Kankuro a sospirare sollevato per una volta che decisamente non era colpa sua; i Saggi di Suna ad impallidire di fronte alla cagnara che non sembrava voler essere placata che ormai invadeva tutta la sala; Shino che cercava di averla vinta con Tsunade sul fatto che Gaara avesse effettivamente parlato davanti a tutti, anche se solo per otto secondi effettivi, quindi voleva avere la sua vincita; Neji che tentava di sfuggire alla furia di Temari, dopo che Naruto non aveva resistito nemmeno due minuti...


Beh, mentre fuori succedeva tutto questo, all'interno della bolla di sabbia, Gaara e Hinata ignari di tutto si promettevano con mute parole promesse di eterno amore.




FINE


********************************************************************************

Angolo dell'Autrice:
Salve a tutti! ^___^
Eccomi qui di ritorno!

Mi devo scusare con tutti voi lettori dell'immenso ritardo con cui ho pubblicato questo capitolo.
Imperdonabile.
Purtroppo settimana scorsa non ho potuto accedere al computer... poi ho avuto degli ulteriori impegni... non sapevo bene come strutturare questo ultimo capitolo...
Spero di aver fatto un buon lavoro con quest'ultimo capitolo che mi scusi almeno un pochino...!



Come potete vedere, il matrimonio effettivo non è una cerimonia ben definita, già esistente.
Ho preferito fare un 'banale' scambio di promesse di un vecchio rito tradizionale che potrebbe esistere a Suna.
Tanto poi quello che è veramente importante sono le parole che si scambiano quando sono nella bolla di sabbia! ^^

Beh, questa storia finisce qui.
Io personalmente ho molto gradito scriverla, perché mi ha dato modo di conoscere questa bellissima coppia.
Spero che anche voi abbiate gradito leggerla!


Passando alle recensioni, ringrazio tutti quelli
che hanno commentato lo scorso capitolo! (inchino)

- Ci chan: Carissima! Benvenuta! Mi fa molto piacere che la mia fiction ti sia piaciuta! Spero che anche il finale sia all'altezza delle aspettative! Ti ringrazio tantissimo per la tua recensione...e mi raccomando: non morire mentre leggi le mie ficition! XD Non vorrei averti sulla coscienza! ^_^"

- Yusaki: Spiacente, ma Kankuro è solo mio! *__* eheh! Davvero vorresti un matrimonio così?! Ne sei davvero sicura? No, perché se me lo dici fin da subito posso fare in modo che Temari venga da te per organizzarlo...però portandosi dietro anche tutti i casinisti giovanili di Konoha! XD (comunque grazie mille delle recensioni, anche se discontinue! ^_^)

- Talpina Pensierosa: Grazie mille! ^o^

- Janallen: *o* Quante informazioni! Ti ringazio davvero tantissimo per esserti presa la briga di dirmi tutto quello che hai scritto. E mi scuso se non ho inserito nulla di tutto ciò! ç_ç me imperdonabile davvero! No, davvero era già difficile con una cerimonia semplice semplice come l'ho messa giù io...a metterci quello che davvero si usa in giappone mi sarei dovuta sparare! x_x Comunque ti ringrazio di nuovo: ho davvero molto apprezzato l'iniziativa! ^o^

- crhystal: Temari alla fine di questa giornata si è fatta fuori tutte le scorte di camomilla di Suna! V_V povera ragazza! ^^ Mi spiace per te, ma in questa ficiton niente Hyuugacest...desolata! V_V Questa era solo per la GaaraHinata. ^^ Ma non si può mai dire per il futuro! Kukuku! ^o^


Come sempre, fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche, anche se è l'ultimo capitolo!
Possono sempre tornare utili! ^_^

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti leggeranno e basta.


Per ora vi saluto!
Alla prossima fiction!


Beat



   
 
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