Ebbene sì, hanno tirato dentro pure me!XD Con questa cosetta semplice
semplice partecipo al Pannolini! Challange indetto dalle MPMP
(Menti Perverse Ma Pucciose).
Trattasi di spin off della ff "La fioritura dei
cuori innamorati" di Saretta, scritta, ovviamente, col consenso dell'autrice e,
ovviamente, dedicata a lei^^
Una ruga sottile apparve tra
le sopracciglia e si fece man mano più profonda con l'aumentare della
concentrazione. Gli occhi erano ridotti a fessure tra le quali le pupille
d'ebano scintillavano per la tensione; una gocciolina di sudore si staccò dalla
tempia e corse veloce sul viso ma morì schiacciata tra la guancia e la spalla,
lasciando come ricordo di sé un lieve alone sulla maglietta candida.
Le
azioni si svolgevano come suo solito in maniera rapida e precisa, ma in
quell'occasione richiedevano molta più astuzia, velocità ed accortezza.
Dalle
labbra sfuggì un lungo sospiro che lo costrinse a riprendere fiato.
E si rese
conto di aver commesso l' Errore Fatale.
"Accidenti!" pensò deglutendo più
volte nella vana speranza di non aver più bisogno d'aria per almeno altri
cinque minuti "Quasi quasi è più facile fare gol a Wakabayashi da fuori area!
Almeno lì non devo lavorare in apnea..."
Insomma, era o no il capitano della
Nazionale che aveva vinto il World Youth contro le più forti squadre del
Mondo?
Cos'era quella piccola incombenza domestica al confronto delle
sue prodezze calcistiche?
Uno spasmo a
livello del torace gli disse che l'autonomia era al minimo, doveva
respirare.
Le dita si mossero il più
velocemente possibile mentre la mascella si serrava impedendo il gesto folle al
quale l'avrebbe portato la carenza d'ossigeno.
Finalmente l'ultima
salvietta venne gettata nell'apposito contenitore e dal barattolo della crema si propagò un
profumo dolce di violette.
Un qualcosa che parve un gemito sfuggì dalle
labbra del ragazzo che con gratitudine inspirò a pieni polmoni quella delicata
fragranza e finalmente si concesse un sorriso.
Le ultime strip vennero
chiuse ed il giovane campione prese tra le mani la creaturina che fino a quel
momento l'aveva osservato con aria perplessa.
"Allora, Miharu, è stato bravo
il papà?"
La piccola lo fissò un istante e poi strinse i pugnetti,
cominciando ad agitarsi felice e regalò al padre un bellissimo sorriso che lo
fece sentire appieno ripagato delle sue fatiche.
"Sei stato bravissimo,
papà!" labbra delicate si posarono sul suo collo e braccia sottili gli cinsero
la vita, congiungendosi sul suo petto "Ero sicura che ce l'avresti fatta!" Sanae
ridacchiò, affondando dapprima il viso nell'ampia schiena del marito, quindi gli
schioccò un altro bacio sulla guancia, poggiando il mento sulla sua spalla e
sorrise alla piccola.
Tsubasa posò con delicatezza il fagottino che aveva
tra le mani, non prima di aver dato un bacetto alla testolina sulla quale faceva
capolino una sottile peluria scura e si voltò ad abbracciare la moglie "Tu
ne eri convinta, eh?"
Sanae annuì vigorosamente e lui portò una mano tra
i capelli dietro la nuca inclinando la testa da una parte, con
quell'aria fanciullesca che l'aveva conquistata secoli prima "Beh, io
non tanto! Probabilmente segnare un rigore a Ken è più facile!"
Un sorrisetto
malizioso apparve sulle labbra dell'ex manager della Nankatsu "Vedremo cosa dirà
lui fra qualche mese..."