Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Snow_Queen    07/05/2014    2 recensioni
Lotto 666 un lampadario con parti mancanti alcuni di voi forse ricorderanno la strana vicenda del Fantasma dell'Opera, un mistero mai del tutto chiarito ci dicono che questo sia l'autentico lampadario della famosa catastrofe, i nostri laboratori sono riusciti ad inserire i fili per la moderna luce elettrica, forse riusciremo a spaventare il fantasma di tanto tempo fa grazie all'illuminazione.
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Hans, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Scandalo dopo il gran galà
dice "Scandalo! Fugge via la star"
Chiedono dietro cosa c'è
Tutti dicono che sia solo un bluff!
Non c'è più fortuna qui
per Carlotta o per Christine**
 
 
I giorni passarono e io continuavo a prendere lezioni dall’Angelo della Musica, mi aveva rivelato il suo nome ma non riuscivo a pronunciarlo neanche nei miei pensieri, dopo quella sera molti artisti abbandonarono l’Opèra, l’unica invece che, stranamente, non ritornava era lei, la Giudicelli, sarebbe bastato che leggesse le intestazioni dei giornali invece e sarebbe tornata di corsa a riprendersi il suo posto di Prima Donna.
-Andrè più c’è scandalo, più i biglietti vanno a ruba!-
-Firmin mio caro ma senza artisti come si mettono in scena gli spettacoli?!- il direttore tirò fuori dalla tasca una missiva dai bordi neri e la ceralacca scarlatta.
-Hai anche tu una di quelle?- chiese Firmin notando la lettera.
-“Mio caro Andrè sono certo che avrete notato il successo di Mademoiselle Elsa, credo che sia ora di far eclissare la Carlotta per far si che questo nuovo sole possa sorgere con la nuova alba...” E’ inaudito!-
-Ah ti è andata bene senti cosa c’è scritto nella mia: Caro Firmin ti ricordo che da quando siete diventati i nuovi cosiddetti proprietari, non mi avete mai pagato, sarebbe gradito un assegno prima della prossima mensilità, odio i ritardi” Ma chi è che si burla alle nostre spalle!-
Fu in quel momento che Hans entrò d’improvviso a teatro –Dov’è lei?!- chiese ai due direttori che lo guardavano con stupore.
-Chi Carlotta?-
-Elsa! Chi se ne frega della Carlotta!- sbottò il mecenate salendo le scale per raggiungerli.
-Non lo sappiamo è sparita, andata dissolta!- risposero gli impresari in coro.
-Mi avete scritto voi questa? “Non temete per Elsa, l'Angelo della Musica la tiene sotto le sue ali. Non tentate mai più di rivederla..”  che scherzo è mai questo!-
Le  porte del teatro si spalancarono all’improvviso entrarono una decina di persone guidate dalle Giudicelli.
-Dov’è il mecenate! Come si siete permesso Visconte o meno di scrivermi una lettera simile!-  la diva sembrava veramente arrabbiata questa volta.
-Io non ho scritto nulla- provò a difendersi Hans.
-Oh allora se non mi avete scritto voi questa chi è stato!- disse sbattendogli in faccia il foglietto che il visconte prese tra le sue mani per poi leggere ad alta voce  - I vostri giorni all'Opera populaire sono contati. Mademoiselle Elsa canterà in vece vostra questa sera. Preparatevi a una grande disgrazia se proverete a cantare al suo posto-
-Oh ora basta si parla troppo di Elsa!- gli impresari erano oramai esasperati ma furono interrotti ancora.
-Elsa è tornata ma deve riposare..- era Madame Giry seguita da Anna.. –Lui vuole che canti nel ruolo della Contessa e che la Carlotta sia il paggio muto..- disse porgendogli la missiva del Fantasma dell’Opera..
 
Assisterò allo spettacolo dal mio solito posto nel palco 5 che deve essere tenuto libero per me.
Se questi ordini dovessero venire disattesi
si verificherà una catastrofe al di là della vostra immaginazione.
Rimango, signori, il vostro umile servo.
F.O.
 
-Ahah! Lo sapevo questo è un complotto di Elsa e del suo amante il Visconte!- la Carlotta spinse tutti per poter passare, dirigendosi così verso il suo camerino.
-Questa sera, parola mia Elsa non canterà! Sarete voi a cantare Madame!- esordì fermando così i preparativi delle valigie della Giudicelli.
-Non canterà?- chiese con fare civettuolo Carlotta.
-No Elsa non canterà!- conclusero riempiendo di doni la diva viziata.
- Sappiate che se vuole nessuno si salverà, cosa accadrà ora?- Madame Giry parlava tra se e se piuttosto che con gli impresari.
-Lui sa già tutto questo non gli piacerà..- concordò, con Madame Giry, Anna.
-Volete dire che non preferite l’Angelo?- chiese ancora la Carlotta.
-No signora, preferiamo voi e il pubblico è voi che vuole..-
Prepararono così la Carlotta per il ruolo della Contessa e me per il ruolo del paggio muto Serafino.. ma per tutto il teatro oramai si avvertiva una strana ombra aggirarsi per i corridoi e i foyer. I macchinisti su per i soppalchi camminavano sempre in gruppo e con un braccio davanti al viso. Era una raccomandazione che Madame Giry non si stancava mai di ripetere.
Serafino, orsù ritorna in te
non puoi parlar
ma baciami il mio sposo non c'è!
 
Non riuscimmo ad andare oltre la prima scena, lui era lì, e non era per niente contento.
-Non avevo dato ordine che il palco numero 5 dovesse rimanere a mia disposizione?-
Dietro le quinte e sul palco stesso l’inferno era salito sulla terra, il caos dilagava.
-E’ lui..- Madame Giry aveva ragione.. lui non sarebbe rimasto a guardare.
-La tua parte è muta rospo!- gracchiò la Giudicelli sentendo il piccolo commento di Elsa, con arie da bambina viziata si allontanò dal palco e quando ritornò diede ordine di ricominciare l’aria d’accapo.
-Serafino, orsù ritorna in te, non puoi parlar ma baciami il mio..- ciò che uscì dalle labbra della Diva non fu una nota, non fu musica, fu il gracchiare di un rospo.. ci provò e riprovò ma oramai tutti nell’Opera sapevano che il fantasma dell’Opera aveva mantenuto la sua promessa..
-Ci scusiamo per l’inconveniente l’opera ricomincerà tra pochi minuti e..- Messieur Firmin aprì il sipario e mi tirò fuori mostrandomi al pubblico.. -..e Elsa vestirà i panni della Contessa.. nel mentre godetevi il balletto della terza scena- annunciò scappando dietro il sipario. Dietro le quinte oramai non si comprendeva più nulla, i ballerini correvano da tutte le parti per prepararsi al ballo fuori programma, i cantanti spiavano la Giudicelli che non riusciva più a cantare e i proprietari pregavano che tutto andasse secondo i piani, ma oramai tutti erano convinti di una cosa.. la vendetta del fantasma non era ancora compiuta.
In alto, al terzo soppalco qualcosa si stava aggirando leggero come il vento, Joseph Boquet correva spaventato sperando di riuscire a salvarsi, salvarsi da cosa? Da lui.. fu un attimo e quando il sipario si riaprì e le ballerine iniziarono a ballare il suo corpo iniziò a ballonzolare appeso ad una corda.. impiccato.
Grida, schiamazzi, paura, in una parola: Caos. Iniziarono tutti a fuggire dal teatro e molti ballerini e cantanti dichiararono un licenziamento immediato, ma in lontananza, lontano dalle grida, degli schiamazzi e dalle voci isteriche, su in alto vicino al cielo qualcun altro tremava sconvolta.
-E’ stato lui.. so che non ci credi ma è così è stato lui ti dico!-
-Lui chi Elsa? Stai vaneggiando, parli della morte di quell’uomo? Non era un suicidio?-
-No, Hans no! E’ stato lui, tu non sei al sicuro qui, non sei al sicuro con me-
-Elsa calmati stai tremando tieni metti questo..- mi disse con dolcezza poggiandomi il suo mantello sulle spalle, lo avevo letteralmente rapito e trascinato sul tetto, lui non arrivava mai così in alto, lontano da tutto e tutti, spero davvero che lì saremmo potuti essere al sicuro, come in quei giorni in cui gli facevo da guida per il teatro salendo sempre più in alto, lontano dal fantasma.
-Elsa, tutti voi credete a questo fantomatico fantasma ma non è altro che un ombra, uno stupido scherzo di qualche macchinista, forse Boquet stesso l’avrà inventato e chi lo sa magari è il motivo per cui è stato ucciso-
-No Hans non capisci io l’ho visto, io so cosa c’è dietro la maschera tu non puoi capire, potrebbe uccidere anche te perché non lo capisci?! Ricorda che il Fantasma ha ucciso già e lo rifarà-
 
Io l'ho visto, nel suo mondo di tenebre
e le luci del giorno laggù sono rare, rare
 
Dovevo immaginare che non sarei mai riuscita a fuggire da tutto, lui era lì, dietro la Lira di Apollo e stava ascoltando tutto, se l’avessi saputo tante cose non sarebbero accadute, tante vite non sarebbero state spezzate.
-Elsa, non devi avere paura di un ombra. Quando il sole sarà sorto essa si dissolverà nel nulla, vieni via con me..-
-Cosa?- dovevo aver sentito male, era certo.
-Vieni via con me, non avere paura fino a che saremo insieme non dovrai avere paura di nessuna ombra, confida soltanto in me.-
Perché nessuno capisce ciò che sto tentando di dire, nessuno ascolta, sentono soltanto senza capire davvero quali siano le parole che sto pronunciando.
-Hans.. io..-
-Non preoccuparti andrà tutto bene..- sorride e mi stringe tra le braccia e mi poggia un casto bacio sulle labbra ma mi scosto il prima possibile. Non volevo questo. Non doveva andare così.
 
Eri la musa,
luce al canto mio
e tu, tu vuoi ingannarmi
tradirmi, rinnegarmi
Lui t'amò nel canto
io te lo donai..
Punirò quel che hai osato tu,
niente il Fantasma chiede più!
Chiedo soltanto a Dio
che il dolore non mi sia indifferente
che l'arida morte non mi colga
vuota e sola, senza aver fatto abbastanza

 
 
--FINE SECONDA PARTE--
 
 

 

  //Salve non ho potuto postare prima per vari problemi spero che la seconda parte vi piaccia come la prima ciau//

*Christine: Avrei dovuto scrivere Elsa ma non ho voluto modificare il testo originale scusate
  
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