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Autore: _only_ hope_    07/05/2014    4 recensioni
Dal testo:
"Mia madre è in coma. Vegetativo. Irreversibile, a detta dei medici. Papà l'ha voluta tenere in 'vita'; per me, invece, è morta. Non come morta: morta e basta"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Johanna Beckett, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo 1: Anime gemelle

Alcuni anni fa...
"Si tratta di mia madre, ok? È stata assassinata quando io avevo diciannove anni. Non hanno mai trovato il colpevole" dice la donna, improvvisamente in confidenza con l'uomo seduto sulla sedia che sta sul lato sinistro della scrivania.
"Oh..." lui è rimasto palesemente shokkato: "Cerchi il suo assassino, quindi: è per quello che sei diventata detective" osserva poi, stranamente serio.
"Cercavo" puntualizza lei: " Ho chiuso con il passato. E tecnicamente non è neppure un assassino: mia madre è in coma. Vegetativo. Irreversibile, a detta dei medici. Papà l'ha voluta tenere in 'vita'; per me, invece, è morta. Non come morta: morta e basta"
 
 
Oggi...
"Haha, dai, Castle! Piantala! È un no!" il suono della risata della donna, che secondo l'uomo che le sta facendo il solletico è il suono migliore del mondo, risuona per tutto il loft situato nel cuore di Manhattan, facendo sorridere la rossa seduta a leggere una rivista sul divano.
"Non voglio sapere che cosa stanno facendo, ok?" borbotta una giovane mentre scende le scale
"Non stanno facendo quel che pensi"
In risposta Alexis guarda Martha alzando un sopracciglio, come a dirle: 'Mi prendi in giro?!'
"Non chiedermi come faccio a saperlo, ma lo so" ribatte la donna.
"Mah" commenta la ragazza, mentre si dirige verso il banco della cucina per prepararsi un caffè.
"Dico sul serio: non fare quella faccia, nipote!" ribatte Martha con tono fintamente indignato.
Intanto, nella camera da letto poco distante la risata di Kate sta lentamente scemando, dato che il suo fidanzato ha smesso di farle il solletico. Quando alla fine riapre gli occhi sorridendo trova Rick che, sopra di lei, la sta guardando con uno sguardo che esprime pura dolcezza e tutto l'amore che prova per lei: è letteralmente incantato dalla bellezza della sua Musa. Già, sua. Solo sua. Per sempre sua.
"Ti amo" le sussurra, quasi commosso. Lei immediatamente e istintivamente si sporge e lo bacia a stampo.
"Ti amo anch'io, babe" dice, anche lei a bassa voce, per poi sfregare il naso contro il suo.
Bacio alla Eschimese, si chiama: Rick, tra i suoi pazzi racconti e le sue assurde teorie una volta le aveva detto che gli Eschimesi innamorati si baciano in questo modo e così nei momenti più dolci e intensi hanno deciso, anche se non esplicitamente, di adottare questo tenero modo di fare.
"Ma ciò non significa che ti mostrerò l'abito da sposa!" continua qualche minuto dopo, interrompendo quel momento magico, mentre sgattaiola da sotto il corpo di lui e si mette la vestaglia. È ritornata al discorso di prima: Rick con il solletico voleva convincerla a fargli vedere il vestito o, almeno, a raccontargli qualche dettaglio.
"Dai, i vestiti di Gina e Meredith li avevo visti!" replica lui, ben sapendo di giocare sporco, utilizzando la carta della gelosia...
Peccato che si sia dimenticato per un attimo che la sua futura moglie ha la risposta sempre pronta!
"Toh, ecco perché i tuoi precedenti matrimoni non hanno funzionato, allora!" esclama, appunto, per poi infilarsi le ciabatte e dirigersi in soggiorno trattenendo una risata: l'ha avuta vinta anche questa volta! Che ci può fare se Castle gliele serve su un piatto d'argento?!
"Buongiorno!" esclama allegra rivolta alle due donne presenti nella sala
"Ciao Kate. Papà"
"Buongiorno, darlings"
Li salutano tutti e due, quindi la donna constata che lui l'ha seguita a ruota.
"Buondì!" lo sente dire, infatti: " Ah, madre, dì a Kate che vedere il suo abito da sposa non mi ucciderà!"
"Porta sfortuna, Castle!" interviene la detective
"Non ti facevo così scaramantica!"
A quelle parole Kate si zittisce: è vero, lei non è così di solito, solo che sua madre glielo ha continuato a ripetere quando era bambina che non è bene che l'uomo veda l'abito da sposa prima del matrimonio, così quella superstizione le è rimasta appiccicata addosso. E poi, diciamocelo, non se la sente di rischiare...
"Oh, ha ragione Katherine, darling"interviene Martha, appoggiandola: "E non sperare che io ti riveli qualcosa: sono meglio di una cassaforte!" con quelle parole la donna manda in frantumi anche le ultime speranze che il figlio aveva: riuscire a corromperla. Solo dopo qualche attimo realizza realmente quello che ha detto:
"Lo hai già visto! E-" si gira di scatto verso Alexis, mentre vede con la coda dell'occhio Martha che annuisce, colto da un tremendo presentimento: le sue donne hanno congiurato contro di lui!
"Scusa..." azzarda la figlia, prima che lui possa dire anche solo una parola, anche se non è proprio realmente dispiaciuta...
"Ma perché complottate tutti contro di me?!" commenta lui con tono disperato.
"Fai me-" comincia Kate, ma viene interrotta dal suono del suo cellulare. Risponde al volo alla chiamata e, dopo aver fatto cenno a Rick che 'No, non è un caso, non rompere!' si allontana dal resto del gruppo per parlare con il suo interlocutore con tranquillità
"In quanti eravate?" continua il suo discorso Castle, poco dopo
"Solo noi tre: a James vuole lasciare la sorpresa. Ah, no, quattro, c'era anche Lanie: l'abbiamo incontrata per strada e ce la siamo portata dietro" esclama Martha, mentre il figlio è quasi felice, visto che non sarà l'unico che dovrà aspettare fino a primavera per vedere il vestito: potrà condividere le sue magagne con il futuro suocero! Beh, forse non sono così tanto in confidenza... Realizza, poi, con disappunto. Poi vede Kate tornare e sorride: la immagina già camminare verso l'altare. Quanto rimarrà a bocca aperta vedendola, se non saprà nulla? Diciamo che sta rivalutando il punto di vista della sua fidanzata. E poi è meglio prendere qualche precauzione, anche se sa bene che i suoi due divorzi non sono stati causati dall'aver visto l'abito in anticipo: con Kate vuole essere sicuro che funzioni. E funzionerà.
"Era papà: rimanda la colazione assieme a data da destinarsi causa imprevisto" dice sospirando la sua Musa, distogliendolo dai suoi pensieri: ci teneva così tanto a passare un po' di tempo con suo padre...
Rick lo sa e, improvvisamente serio, si avvicina e la abbraccia da dietro; lei appoggia la testa sul suo petto. Intanto Martha e Alexis, capendo di essere di troppo, si congedano velocemente, decidendo di condividere il taxi per andare l'una a teatro e l'altra all'Università.
Castle, intanto, pensa a mille modi per affrontare ‘l'argomento Jim’, ma poi, da buon scrittore qual è, capisce che forse questo è uno dei rari momenti in cui i gesti valgono più di mille parole, così si limita a stringere la su fidanzata ancora più forte. Lei, anche se lui non la vede, sorride, poi si gira e affonda la testa nel suo petto. No, non piange: non è il tipo di donna che versa lacrime per queste piccolezze. È solo... Arrabbiata? No. Triste? Neanche tanto. Delusa? Ecco, sì, quello un poco sì.
Tutto quello di cui ha bisogno ora è esattamente quello che Rick le sta dando: sentire il battito del suo cuore, che è sempre capace di rilassarla.
"Ehi, pensi che quando avrai gli ormoni a mille, tra qualche anno, piangerai ogni tanto?" dice alla fine Castle, non riuscendo più a trattenersi e pentendosi subito di quelle parole. Sta per scusarsi, non vuole farle paura, parlando di figli proprio ora - ma perchè non se ne sta zitto ogni tanto?!-, quando sente Kate ridere lievemente e poi dargli un leggero pugno sulla spalla sinistra.
"Grazie"gli sussurra
"Perché parlo a sproposito?"
"Esatto"ride lei, scaldandogli il cuore in una maniera indescrivibile.
"Mhh... Pancakes?" propone lui poco dopo, sperando di non aver sbagliato a parlare di colazione
"Aggiudicato!" esclama subito lei, togliendogli il dubbio, mentre passa le braccia attorno al suo torace e lo stringe forte. Poi alza la testa, lo guarda, si alza sulle punte dei piedi e lo bacia.
Rick in quel momento si sente l'uomo più fortunato del mondo
 
 
Decisamente meno fortunato si ritiene James Beckett, mentre osserva le porte scorrevoli della clinica in cui la moglie è ricoverata da più di dieci anni.
Di solito va lì il 15 di ogni mese e oggi è il 30: un'eccezione. Lo ha chiamato giusto una mezz'oretta fa Rosa, l'infermiera, dicendogli solo di recarsi lì appena poteva e lui, a malincuore, aveva dovuto annullare l'appuntamento con Katie per arrivare prima.
Ora si sta chiedendo cosa diavolo può essere successo di così urgente: vogliono forse il consenso per un'altra inutile sperimentale? Oppure la sua Johanna è... Non ha neppure la forza di pensarla, quella parola tremenda!
"Ok, togliamoci il dubbio!"dice poi a se stesso. Lo dice ad alta voce, forse per cercare un po' più di coraggio.
 
 
"Oh, sì, suo marito è davvero un buon uomo, confermo. E La ama, molto. Si nota benissimo da come La guarda e Le parla: si illumina letteralmente! Come una lampadina! Non che io abbia ascoltato le vostre conversazioni, intendiamoci: Rosa Miraflores fa tutto fuorché origliare!" Miraflores... Deve essere messicana constata la sua interlocutrice, che però porrà questa domanda un'altra volta: oh, se ne ha tante da fare prima di arrivare a quella!
L'infermiera mora e in carne, una donna davvero esuberante e simpatica, è lì da almeno un'ora: l'ha vista svegliarsi e si è allontanata solo mentre lei parlava con il neurologo, per andare a telefonare a lui.
Ora attende solo il suo arrivo, l'arrivo del suo amato Jamie: non vede l'ora di vedere la sua faccia sorpresa e di abbracciarlo!
Immagina anche quante lacrime verseranno entrambi: a detta del dottore erano quindici anni che era in coma. Le ha detto anche che la riabilitazione sarà lunghetta, soprattutto per quanto riguarda il suo ricominciare a camminare, ma c'è pur sempre suo marito! E Katie... Johanna si rende conto solo ora che la sua bambina non è mai stata nominata...
"Sa dirmi qualcosa di Katie?" chiede, quindi
"Chi?" risponde inaspettatamente l'altra, presa di sorpresa
"Katherine, mia figlia" spiega, pensando di ottenere una risposta, e, invece, Rosa la guarda alquanto male
"Non l'ho mai vista. E neppure suo marito me ne ha mai parlato... Strano! Sa, non sapevo che aveste una figlia, pensavo che foste solo voi due"
"Si abbiamo una figlia, Kate. Dovrebbe avere più o meno..." fa un rapido calcolo - elasticità mentale e memoria: tutto ok!- "Trentatré anni, sì" dice, per poi sospirare: è passato così tanto tempo... Si sarà laureata? Magari è anche sposata ed ha dei figli...
"Sa, io conosco una Katherine Beckett, ma dubito fortemente che si tratti di Sua figlia" dice Rosa, afferrando una delle riviste che erano appoggiate sul comodino e cominciando a sfogliare le pagine: si ferma solo quando ne raggiunge una ben precisa
Richard Castle: e siamo a tre! dice il titolo. Oh, Johanna e Rosa non sapranno mai che discussioni ci sono state tra lo scrittore e la giornalista a causa di quel titolo, dopo che lui e Kate avevano letto la rivista!
Accanto alle scritte, sulla pagina c'è la foto di un uomo che abbraccia da dietro una donna: l'infermiera la mostra alla paziente che appena la vede si porta una mano alla bocca
“È lei" riesce a sussurrare in mezzo all'emozione: oddio, quanto è cresciuta!
"Dice?"
"Sì, è mia figlia: la riconoscerei tra mille!"
"Beh, allora ha una figlia fortunata: sta per diventare la moglie di un famoso scrittore"
"Sì, lo conosco: è l'autore di 'In a Hail of Bullets', io e Katie avevamo comprato quel libro due settimane prima dell'agguato, lo aveva adorato. Dovevamo andare a comprare 'Death of a Prom Queen', sa? Come si sono conosciuti?" chiede, immaginandola come avvocato dello scrittore. Poi realizza: sta per sposare un uomo famoso, non è un po'avventato? Lo sa Katie cosa comporta il fatto che lui sia un personaggio pubblico? E poi siamo sicuri che lui non sia il classico Dongiovanni? Si appunta mentalmente di chiarire la questione più tardi con Jamie.
"Non si sa molto su di loro, tengono tutto per sé, molto gelosamente... So che si sono conosciuti al dodicesimo distretto: lei è una detective della omicidi, è diventata la Nikki Heat della sua nuova serie" dice, fiera di sapere tutte quelle cose
"Detective..." sussurra intanto Johanna, sorpresa, memore del fatto che quella non era la facoltà di partenza di Katie. E la colpa è sua, sicuramente, pensa.
In quell'attimo alza lo sguardo e vede un uomo brizzolato e segnato dagli anni sulla soglia della stanza.
Con le lacrime agli occhi si sussurrano i rispettivi nomi, poi lui si avvicina e la abbraccia, ancora incredulo: la sua Johanna è lì, viva, e lo sta stringendo forte. Si stacca e la guarda negli occhi, poi la bacia. È un bacio pieno di 'Ti amo', di 'Finalmente' e di 'Mi sei mancata', il loro, un bacio indescrivibile, che fa provare a entrambi emozioni che il tempo aveva quasi fatto dimenticare. Soprattutto a Jim.


 

It's gonna be love, it's gonna be great
It's gonna be more than I can take
It's gonna be free, it's gonna be real
It's gonna change everything I feel

It's gonna be sad, it's gonna be true
It's gonna be me, baby
It's gonna be you, baby
[Mandy Moore - It's gonna be love]

 
 
  
Angoletto di Hope-barra-Gio:
Salve a tutte! Come promesso sono ritornata alla carica!
Ancora grazie mille per il caloroso benvenuto! Davvero, non me la aspettavo.
Ma passiamo alla storia...
Allora, diciamo che la 6x14 a suo tempo mi aveva rasciata lievemente traumatizzata e il mio cervellino bacato aveva cominciato a macchinare un modo per far davvero incontrare Rick e Johanna senza stravolgere enormemente la trama del telefilm: è venuta fuori questa cosuccia qua.
La avevo progettata come one-shot, ma per vostra sfortuna si è allungata un po’: non ci stava tutta in un capitolo! Ne sono venuti fuori tre, alla fine.
L’idea è un po’strana, lo ammetto: spero che vi incuriosisca comunque.
Alla prossima!
 
 
  
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