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Autore: _only_ hope_    14/05/2014    1 recensioni
Dal testo:
"Mia madre è in coma. Vegetativo. Irreversibile, a detta dei medici. Papà l'ha voluta tenere in 'vita'; per me, invece, è morta. Non come morta: morta e basta"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Johanna Beckett, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo 2: Incontri

Il sole è appena sorto su New York, ma molte persone sono sveglie già da ore. Tra di esse c'è una donna seduta ad un tavolo: soffre di insonnia, certe notti; suo marito le dice che è la diretta conseguenza di quella lunga dormita durata quindici anni. È difficile, però, recuperare quindici anni di tecnologia e di avvenimenti in un solo mese: Johanna si è resa conto solo pochi giorni dopo il suo risveglio di quanto è rimasta indietro! In soli trentatré giorni piano piano ha ricominciato a mangiare cibi solidi ed è riuscita a recuperare l'uso degli arti, seppur solo in parte: se il cervello, il cuore e i polmoni funzionavano bene, tutte le altre parti del corpo le hanno creato qualche problemuccio. Era dimagrita molto e all'inizio non riusciva neppure a piegare le dita delle mani e dei piedi: fortunatamente la fisioterapia ha fatto miracoli e ora muove le mani, le braccia, i piedi e le gambe quasi senza provare dolore. Per riuscire a camminare, però, ci vorrà ancora qualche mese: per intanto si fa spingere sulla sedia a rotelle da Jim. Jim... Meno male che lui è sempre al suo fianco, non la lascia un attimo. Sì, a volte è un tantino appiccicoso, ma chi non lo sarebbe al suo posto?
"Buongiorno!" a quelle parole la donna sussulta sulla sedia: concentrata com'era nelle sue occupazioni non si era accorta neppure dell'arrivo del marito!
"Ehi, ciao" gli dice, dopo averlo baciato
"Che stavi facendo: eri molto assorta!" commenta lui, divertito
"Provavo a vedere se riuscivo a far funzionare questo aggeggio" risponde sollevando il tablet di Jim con entrambe le mani: "E ora spiegami come fai a lavorarci!"
L'uomo fa spallucce: "Abitudine: è comodo una volta che ci prendi la mano"
Johanna a quelle parole sospira, rimette l'aggeggio infernale sul tavolo, appoggia sconsolata la schiena allo schienale della sedia e alza gli occhi al cielo: non ce la farà mai! Ogni volta che pensa di aver capito tutto, spunta fuori qualcosa di nuovo e ancora più complicato!
"Di questo passo a lavorare non ci torno più, tra innovazioni tecnologiche e quindici anni di casi da studiare. Vado a pulire i bagni, davvero"
"Esagerata!"
"Tu intanto dovrai tornare al lavoro prima o poi!"
"Con calma:ora mi dedico solo a te" ribatte lui, chinandosi a baciarla.
"Stai attento a non farti licenziare, non ci tengo a farmi mantenere da mia figlia e da mio genero, anche se è ricco!"
James sorride: ecco che si ritorna a parlare di Castle....
"Non continuare a sottolineare quanto è famoso, dai!" ribatte con dolcezza
"Il problema è che è famoso!"
"Katie si è fatta la pellaccia dura, te lo ho detto. E poi non ho mai incontrato uno che guarda la mia bambina come la guarda lui"
"Sì, sì..."
 "È un bravo ragazzo, lo vedrai appena vorrai incontrarli"
"Presto" risponde l'altra, laconica. Eh, già, nessuno oltre in famiglia all'uomo qui presente sa che Johanna si è svegliata: la donna non ha voluto accollare un ulteriore peso sulle spalle della figlia ed ha deciso di rivelarle tutto non appena si sarà resa per lo meno autonoma e ha convinto il povero Jim, il quale non vede la figlia da troppo tempo, a mantenere il segreto con lei  nelle loro brevi telefonate serali.
"Altro che Rich-" comincia l'uomo, ma la frase viene continuata come una tiritera dalla moglie, che queste parole le ha sentite ormai fin troppe volte: "Sua madre è mille volte peggio: esuberante, pazza e, in poche parole, assolutamente esagerata!" conclude, con un sorriso: "Sai, sono davvero curiosa di scoprire se è davvero così!"commenta poi: "E mi fido del tuo giudizio su Richard, lo sai, ma preferisco essere un pochino prevenuta"
 
 
 Alcune ore dopo Richard Castle si trova davanti all'entrata di un palazzo ed è appoggiato al cofano di un'auto della polizia. I ragazzi e Kate stanno procedendo ad un arresto e a lui è stato esplicitamente detto o, meglio, ordinato di restare in macchina. Beh, dai, è pur sempre un trasgressore delle regole: non può ubbidire del tutto! E poi che cosa gli può accadere se rimane  nelle immediate vicinanze dell'auto?
Mentre traffica con il suo fedele Iphone con la coda dell'occhio vede una faccia nota che passeggia sul marciapiede dall'altro lato della strada:
"Jim" esclama. L'uomo si volta e si guarda attorno con aria interrogativa, cercando di trovare il volto conosciuto della persona che lo ha chiamato. Poi scuote la testa: deve avere le allucinazioni, visto che non vede nessuno...
"Jim!" poi sente di nuovo quella voce e nota un uomo che si sbraccia nella sua direzione.
"Chi è quel pazzo?!" osserva sua moglie alquanto divertita, guardandolo negli occhi dal basso della sedia a rotelle. James la guarda con aria sconsolata, poi la vede scoppiare a ridere, così alza la testa e la scuote energicamente: non è possibile, quel matto del suo futuro genero si sta facendo largo nel traffico di New York, rischiando di essere investito.
"Lo vedrai presto, tesoro..." dice poi con un sospiro.
Intanto Rick lo sta per raggiungere, ma nota Johanna e si blocca con occhi e bocca spalancati. Il conducente di un'auto inchioda a mezzo metro da lui e si attacca al clacson, infuriato, ma l'uomo neanche se ne accorge. James, preso da improvvisa pietà verso di lui, esclama:
"Guarda che se ti fai investire ti ripudio!"
"Tecnicamente non sono Suo figlio!"
"Sei quasi mio genero, è più o meno lo stesso: ora muovi quelle gambe e vieni qui: che la mia Jo non ha mai fatto male ad una mosca!"
A quelle parole Castle si rianima, ma fa l'errore di voltarsi verso sinistra e vede il conducente dell'auto incenerirlo con lo sguardo. Spaventato, ha un sussulto, ma si affretta a scusarsi con un cenno, per poi lasciare libero il passaggio alla coda di macchine e furgoni che si è formata.
"Sai, devo ancora decidere se essere contenta o arrabbiata perché hai preso mia figlia come Musa" comincia Johanna appena lui arriva, onde evitare il momento imbarazzante delle presentazioni e per capire fin da subito di che pasta è fatto questo famoso scrittore.
"Neppure James ha deciso, Signora, e sarò contento se mi avviserete quando lo avrete fatto, così ho il tempo di prepararmi al colpo della rivoltella!" ribatte Rick, sperando di non aver sbagliato: sa bene che la prima impressione è quella che conta.
Johanna, intanto, sorride compiaciuta; ha apprezzato l'intervento e grazie ad esso è già riuscita ad inquadrare il futuro marito della figlia: buffo e non troppo egocentrico, le piace! Oh, Johanna, se solo sapessi che non è proprio così...
"E se per caso optasse per l'arrabbiato potrei pensare ad un cambio di Musa: un giudice è una figura molto interessante!"aggiunge lui, inaspettatamente.
"Oh, non credo che mio marito sarebbe molto d'accordo..." osserva lei divertita, mentre Rick si volta e incrocia lo sguardo fintamente torvo del futuro suocero:
"Suvvia, James, non faccia il geloso: è una bella donna, ma, senza offesa, preferisco Kate" ribatte, mentre i coniugi Beckett sorridono:
"E perché preferiresti Katie, sentiamo?"
"Beh, innanzitutto perchè è più giovane! E non è sposata" ribatte lui con tono scherzoso, scatenando l'ilarità degli altri due.
"Ok, faccio il serio" dice poco dopo, per poi mettersi a pensare alla reale risposta. Poi ci rinuncia: avrebbe così tanto da dire... "Beh, Kate è... Kate" dice quindi, allargando le braccia. Johanna a quelle parole si addolcisce: è così tenero quello scrittore innamorato rimasto senza parole che, però, dice tanto solamente con il tono di voce e gli occhi luminosi.
"Caro mio, per essere un bravo scrittore sei un po' laconico..." commenta poi
Castle sospira: "È colpa di Sua figlia, Signora... Aspetti! Ha detto bravo? Ha letto i miei libri?"
"Oh, sì, abbiamo avuto tempo di leggere tutta la saga di Heat io Jamie in queste settimane!"
Rick a quelle parole sbianca e si volta timoroso verso James:
"Mi odia, vero?"
L’interessato per un nanosecondo pensa di fargli venire un colpo dicendogli che ha perso tutta la stima che nutriva per lui, ma poi prova un improvviso moto di compassione: se suo suocero gli avesse dato una risposta simile lui sarebbe fuggito a gambe levate. Meglio non rischiare...
"No, mi basta solo non immaginare voi due nei panni di Heat e Rook" rabbrividisce a quel pensiero: "Anche se non è così facile... Comunque devo ammettere che sei bravo"
"Grazie"
"Ah, Richard, non chiamarmi Signora, che mi fai sentire vecchia!E dammi de tu"
"Mi dispiace contraddirla, Johanna, ma dare del tu a Lei o a Jim non è nelle mie corde..." risponde inaspettatamente l'uomo.
"In poche parole, tesoro: lascia perdere" taglia corto il marito: tutti questi giri di parole da scrittore lo mandano sempre in confusione!
"A proposito" dice poi: "Che ci fai qui?"
"Stanno arrestando un uomo e il mio bel giubbotto è in lavanderia dopo la disavventura di tre giorni fa. Kate si è rifiutata categoricamente di cedermene uno con la scritta ‘POLICE’, quindi sono qua fuori"
"Vedo che mia figlia ragiona ancora... Quanto ti ha sgridato?" commenta l'altro, divertito
"Tanto. Della serie: 'Castle, se ti azzardi ad uscire dalla macchina chiedo il divorzio ancor prima di sposarti!" dice, imitando la voce della fidanzata e facendo ridere anche Johanna.
"Si prendono sempre in giro a vicenda, non ti preoccupare, è normale" si sente in dovere di aggiungere Jim: "Dovresti sentirli durante le cene!"
"A proposito di cena: perché non venite da noi questa sera? È tanto che non ti fai vedere e potremmo fare una sorpresa a Kate"
Johanna lo guarda illuminarsi e non può fare a meno di rispondergli affermativamente, coinvolgendo anche il marito.
 
 
"Certo che potevi anche farmelo salutare!" commenta Kate alcune ore dopo, mentre si veste davanti allo specchio dell'armadio.
"Oh, aveva fretta e voi non vi sbrigavate ad uscire con l'assassino!" ribatte Castle dal bagno, luogo in cui si sta facendo la barba: per cause di forza maggiore quella mattina non ne aveva avuto il tempo.
"Ma se quando sono uscita stavi attraversando la strada!"
"Ero lì da cinq-" si interrompe appena la sente sbuffare. Si sporge per sbirciare e la vede mentre si toglie la camicetta:
"Ehi, che fai? Ci stava bene con la gonna" dice, e Kate, a quelle parole, la rimette a posto e si volta verso di lui: "No, invece"
Ma Rick non la ascolta, incantato dalla sua bellezza: indossa una gonna blu a pieghe che arriva poco sopra il ginocchio ed una camicetta azzurra aperta fino all'altezza del seno. Aperta, ma non volgare.
"Dai, non guardarmi così!" protesta lei, intanto, la voce forse un po' stridula.
"Così come?"
"Come se fossi a donna più bella del mondo"
"Lo sei" ribatte Rick, facendole segno di avvicinarsi, per poi sparire a risciacquarsi il volto. Quando riemerge dall'asciugamano si ritrova davanti il seno della sua Kate. Deglutisce paurosamente cercando di trattenere i suoi impulsi, ma poi nota il reale problema:
"Oh, guarda chi è rispuntato" esclama riferendosi alla cicatrice, per poi lasciarci sopra un bacio: "È questo che ti turba?" domanda, guardandola negli occhi. La vede annuire.
"Erano anni che non mettevo né la gonna né la camicia: ora ricordo il perché.... Non so neppure come ci sia finita nel nostro armadio!"
Castle alza un sopracciglio: "Abbiamo portato qui quasi tutto il tuo armadio, ormai! Le scarpe saranno un po' un problema, invece: dovrò affittare un camion. Dici che me lo lascerebbero guidare? Sareb-" viene interrotto da un pugno sulla spalla. Sorride, alla vista della faccia della sua fidanzata
"Ok, non divago.... Comunque dubito che qualcuno guarderà il tuo decolté questa sera" osserva allora, pensando a chi sarà la persona più osservata della serata: "Beh, a parte me" aggiunge poi, chinandosi a baciare la cicatrice e approfittandone per caricarsi Kate su una spalla. Lei ride, si dimena, poi cade a peso morto sul letto, con Rick che la bacia sopra di lei.
"Credo che abbiamo un po' di tempo prima che mia madre ritorni con la carne" sussurra lui tra un bacio e l'altro.
"No, no. Stop!" esclama lei e lui si blocca.
"Che succ- no, giorno 28!" lei annuisce in conferma con sguardo pieno di scuse, arricciando le labbra.
"Ma la tua camicia domattina la posso indossare lo stesso, visto che è rossa" gli dice ad un orecchio con voce suadente, facendogli venire la pelle d'oca su tutto il corpo.
"Strega!" esclama lui buttandosi a peso morto di fianco a lei, che intanto è scoppiata a ridere.
 
 
"Kate, puoi andare a recuperare il vassoio di argento che c'è nel baule in camera degli ospiti?" urla Rick dal banco della cucina circa un'ora dopo ad  una Kate intenta a sfogliare riviste matrimoniali con Martha sul divano.
"Se papà arriva mentre sono su è colpa tua, eh!" commenta lei, alzandosi e dirigendosi in fretta al piano di sopra.
"Cosa hai escogitato?" chiede la perspicace Martha al figlio appena l'altra non è più a portata d'orecchio. L'interessato si porta l'indice al petto con fare teatrale e la guarda con faccia da innocente:
"Io? Escogitare?"
La donna sospira: suo figlio i suoi geni proprio non li ha ereditati... "Suppongo che lo scoprirò molto presto!"
"Sì, sì, convinta tu"
"Niente exmogli, vero?" a quelle parole lui si volta di scatto con faccia indignata: davvero lo crede capace di una simile bassezza?!
Kate sceglie involontariamente il momento adatto per parlare, salvando la futura suocera da una sfuriata:
"Castle, non c'è!"
"Come non c'è?! Baule color verde, non quello arancione!"
"Ci sto frugando dentro, Castle!"
"Aspettami, arrivo!" dice e, dopo aver raccomandato alla madre di dare un'occhiata a ciò che si sta cucinando, si precipita al piano superiore. Martha, dal canto suo, decide di non far danni e spegne il fuoco.
Arrivato sulla soglia della camera degli ospiti, Rick trova la sua Kate in ginocchio davanti al baule con faccia corrucciata e che guarda l’oggetto come a chiedergli: 'Cosa hai contro di me?!' Non ha visto Castle, che la osserva di nascosto sorridendo, mentre pensa che la ama anche nella quotidianità: oh, sì, lei è decisamente la donna con cui vuole passare il resto della sua vita!
Senza farsi sentire si avvicina e la abbraccia da dietro: lei sobbalza, ma poi capisce che è lui e alza la testa, facendo incrociare le loro labbra in un bacio pieno di dolcezza.
"Allora, questo vassoio?" riesce a chiedere lui tra un bacio e l'altro. Lei si stacca e gli indica due vassoi d'argento.
"Quale dei due?"
"Li avevi già trovati: brutta strega!" risponde lui, buttandola per terra e cominciando a farle il solletico.
"Dai... Dai! Mi serviva un... Un consulto! Dai, piantalaaa! Castle!"
Presi dalle risate non si accorgono neppure del suono del campanello: Jim e Johanna vengono quindi accolti da un'esuberante quanto sorpresa Martha, la quale osserva la sconosciuta con aria incuriosita:
"E Lei chi è?"
La donna le tende una mano. "Johanna Beckett, piacere di conoscerLa"
La rossa spalanca gli occhi: "Oddio!" esclama, per poi abbracciare si lei che il povero James, presa dall'entusiasmo. Johanna trattiene una risata a vedere tanta esuberanza: sì, Jamie la aveva avvisata, ma non se la aspettava davvero COSÌ.
"Katie e Richard?" chiede intanto l'uomo a Martha.
"Stavano cercando un vassoio, ma devono aver trovato qualcosa di divertente!" esclama l'interessata facendo spallucce con fare teatrale.
Jim scuote la testa: "Katie ride: capisci perché ti dico che Richard è l’uomo perfetto per lei, Jo? Dio, erano anni che non la sentivo ridere così" commenta, gli occhi leggermente lucidi. Johanna sorride e, appena l'attrice commenta con un teatrale 'Oh, darling, ti sei commosso?' si ritrova a trattenere a stento le risa: sì, quella donna le piace.
"Oh, darling, deve essere colpa tua: solo avere una donna con sé porta ad essere così emotivi" ora la rossa si è rivolta a lei.
"Non posso che concordare" risponde, mentre Jim si dirige verso le scale:
"Katie, sono arrivato!" esclama Jim a voce più alta del tono delle risa dei due, per farsi udire. Johanna, intanto sente il suo cuore accelerare e le gambe molli: meno male che è sulla sedia a rotelle, sarebbe sicuramente caduta! No, non è convinta di potercela fare.... Il sorriso del marito, il quale si gira per un attimo, la convince del fatto che andrà tutto bene.
Intanto Beckett e Castle sentono la voce e si bloccano di colpo:
"Ecco, Castle, ora per colpa tua sono un disastro!" esclama lei con rimprovero, mentre si alza dal pavimento e si liscia i capelli e gli abiti
"Stop!" la ferma il fidanzato, vedendola scappare, per pi alzarsi e toglierle la polvere dai capelli  e sistemarle il retro della camicetta: "Che vassoio hai scelto?" le chiede intanto.
"Quello semplice: quello con i bordi a fiori è troppo"
"Ricevuto, capo!" esclama, afferrando il vassoio e andandole dietro.
Mentre lei corre e si lascia andare tra le braccia del padre, il quale sbilancia leggermente a causa dell'impatto, ma ride felice, lui scende lentamente, pregustandosi il momento in cui Kate  dall'alto della spalla del padre noterà sua madre. Dopo aver fatto un cenno di saluto a Johanna non  stacca più gli occhi di dosso da Kate: non vuole assolutamente perdersi l'espressione del suo volto sorpreso e felice, vuole imprimersela bene in testa.
E poi accade: la faccia della sua amata si alza distrattamente e rimane palesemente sotto shock; le palpebre si aprono e chiudono velocemente più volte, incredule, gli occhi non sicuri di quello che stanno vedendo, il cervello che fatica a recepire il messaggio. Poi Kate si stacca finalmente dal padre e corre con le lacrime agli occhi a stringere forte la madre. Dopo tanti anni la sua mamma, la sua roccia, il suo porto sicuro, è lì con lei: stenta quasi a crederci! No, non si vuole più allontanare, vuole restare lì per sempre.


 
 
Baby it's real
So so real
That I just can't explain
The way that it's making me feel

So so real
Baby it's real
[Mandy Moore – So real]
 
 
 
Angoletto di Hope-barra-Gio:
ASSENTE CAUSA SHOCK DA SEASON FINALE u.u
Alla settimana prossima!

 
  
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