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Autore: Kamelye    07/05/2014    1 recensioni
Male, Bene, Luce, Buio, Vita e Morte: i confini non sono poi così netti.
5 mesi dopo la sconfitta del Kishin Asura, due nuovi personaggi arriveranno a sconvolgere le vite dei nostri eroi, e con loro arriveranno nuovi nemici;
Il destino del mondo è di nuovo nelle mani di Maka, Soul e i loro amici; Fra battaglie, vittorie, sconfitte e nuovi amori, riusciranno gli alunni più brillanti della Shibusen a salvare il mondo? O il Caos regnerà sovrano?
Si sa, il Fato non è altro che un bambino capriccioso...
*****
Salve a tutti gente! Sono sempre io, Cobalt, ma ho cambiato nick!
Per chi non avesse letto l'avviso prima che cancellassi la storia, sappiate che ho scoperto che la mia Fanfiction era stata plagiata su un altro sito. Ho scovato l'autrice del plagio e l'ho costretta a cancellare la storia, ma come potete immaginare questa cosa mi ha tolto ogni voglia di continuare a scrivere. Ma alla fine ho deciso di continuare questa storia, e di ripubblicarla dall'inizio revisionata e corretta! Spero che anche chi ha già letto la prima versione legga anche questa, buona lettura!
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''Anime''
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FOLSID 3
Fragments Of Light Scattered in Darkness

Capitolo 3:

 Riunione familiare?




Buio. Tutto ciò che i tuoi occhi distinguono è Buio. Un buio denso, quasi palpabile. D'un tratto, riesci a vederla. E' li,  davanti a te. Le prendi una mano. Una luce ti abbaglia. Ora non sei più nel buio, ma circondato da un enorme prato d'erba. Davanti a te, lei ti guarda con occhi tristi. Cerchi di parlare, ma nessun suono ti esce dalla gola. Lei ti mima qualcosa con le labbra, ma non riesci a capire. Si incammina, e tu la segui. Lo scenario sfuma, cambia, diventa indefinito, fino a scomparire. Poi, un villaggio. Lo riconosci, è proprio il villaggio abbandonato dove il suo incubo è cominciato, il villaggio del Clan della Stella. Tuttavia, ora le case sono perfette. Nessun rampicante, ne crepe, nulla. Bambini corrono spensierati per le vie, nessuno sembra accorgersi di voi. Camminate per le strade, tra la gente, invisibili. Poi però un bambino si avvicina, correndo. Ti sta venendo addosso, cerchi di spostarti. Ma non c'è bisogno.Ti passa attraverso. Stupito, ti giri verso di lei, che ti sorride, ma di un sorriso spento, come se sapesse che qualcosa di brutto sta per accadere e continua ad andare avanti, verso una meta precisa. Poi capisci.
"Sto vedendo i suoi ricordi."
Appena hai questa consapevolezza, lo sfondo inizia a vorticare velocemente. Si sfoca e si sforma, si incupisce poi si illumina, un immenso caos di immagini, apparentemente prive di senso
Rivivi con lei, in prima persona, il suo passato. Come se fossi tu a compiere le azioni e scegliere le decisioni. Tutto in un millesimo di secondo, o in una vita intera. Non lo sai. Hai perso la concezione del tempo. Molte cose ti rimangono impresse a fuoco nella memoria, altre scivolano via. Poi, tutto si ferma, come è iniziato. Resti sconvolto da ciò che hai visto. Ti guardi intorno, ma lei non c'è. E' sparita. Che sia stata inghiottita dalla Follia? No, non lo permetterai. Non di nuovo. Non come allora. Corri, come mai prima d'ora, ma non sai se stai andando avanti. O indietro. Destra, Sinistra, Alto, Basso, Indietro... Avanti...
Non sai più dove stai andando. Non sai nemmeno se stai andando. E dove. E come. Allora ti fermi. Ma non sai dove andare. Allora si, perché no, scegli una direzione a caso.
E avanzi
.
Non sai come, ma avanzi. L'oscurità perpetua si apre come un velo. Eccola li,  distesa sul "terreno", priva di sensi. Corri da lei, e questa volta vai avanti. La raggiungi, la scuoti, la chiami, ma niente, non si sveglia. E la sua mente è sempre più debole. Lo sguardo corre sulla sua figura esile, soffermandoti sulle braccia. Gli arabeschi neri si sono ingranditi, fino a cingerle tutte le spalle lasciate scoperte dal vestito nero. Ti fa male vederla così. Alcuni arabeschi si separano dalle sue braccia, e la tengono ancorata a quella sorta di oscurità solida. 

-E' la sua anima.- pensi. 
Un sussurro. Ti ha accarezzato per un secondo, troppo flebile per essere udito. Poi un altro, e un altro ancora. 
Perché... Perché...
- Akira! Ti prego svegliati!!-
Perché...Perché dovrei?
Sussulti. E' la sua voce. Eppure, lei è immobile, tra le tue braccia, con il viso contratto in una smorfia di dolore, che respira appena. 
Perché... Dammi un motivo... Io ho...
- Akira! Akira! Ti prego apri gli occhi!!-
Io ho... Mio padre... Ma-madre..
- No Akira non è vero! Non sei stata tu!!-
Io ho ucciso. Tutti loro. Sono stata io.
- No Akira. Non è stata colpa tua. E lo sai. Non è per questo che si è sacrificata.-
Perché dovrei... Perché dovrei tornare a vivere... A soffrire... Dammi un solo motivo...
- Perché non sei l'ultima Akira! Non sei più sola... lui è sopravvissuto. Perché l'abbiamo trovato, Akira... tuo fratello... è ancora vivo!-
E'...  vivo? Mio... mio... 
Una lacrima scivolò sul viso della giovane, prontamente asciugata da una mano del ragazzo che la sorreggeva.
Due occhi di un blu fosforescente si spalancarono. Il ragazzo sentì i sigilli stabilizzarsi. Una luce potente scaturì dall'anima della ragazza, che si espanse, fino a purificare tutta la Follia che li circondava. L'oscurità venne sostituita da un bianco abbacinante, puro. Il ragazzo vide l'anima di lei alzarsi, ora ferma sulle gambe. I sigilli sulle braccia non si erano ritirati, anzi, ora sembravano più forti. Le sue labbra erano piegate in un sorriso, su un volto ora sereno. Era ancora incatenata, e il dolore era terribile, ma ora aveva una ragione per andare avanti. Anzi, due. L'unica cosa che il ragazzo riuscì ad udire e a vedere in quel bianco che oscurava la vista, il sorriso di lei che lo aveva tanto stregato, e un sussurro:
Grazie
***
-Black*star? Black*star cos'hai? Avanti, rispondi!- 
Niente da fare, il ragazzo era paralizzato. E con lui Tsubaki, che si teneva una mano sulla bocca, stupita. Kid gli prese il foglio dalle mani, ed iniziò a leggere. Poi sconvolto, lo passò a Maka, che lo passò a Soul. Che lo passò a Marie, ed infine a Stein. Tutti contemporaneamente alzarono lo sguardo verso Shinigami-sama, sconcertati.
-Ebbene si ragazzi miei. La nostra piccola Akira-chan, assieme a Black*star, appartiene al Clan della Stella. E c'è anche un'altra cosa, che però non sta a me rivelarvi. -
Tutti si girarono verso Black*star, in attesa di qualcosa. Un gesto, una parola uno urlo, uno sclero, qualunque cosa. Ma niente. il ragazzo non accennava a muoversi. Tsubaki allora si mosse e si avvicinò al suo meister, mettendogli una mano sulla spalla. Tremava. Il tremore diventò evidente, e alla fine...
...
...
-AHHAHHAHAHHAHHAHHAHHAHHAHHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAH!!
 CHISSENE FREGA, TANTO NON RIUSCIRA' MAI A RUBARMI LA SCENA BWAHAHHAHAHHAHHA!!!
La risata sguaiata del ragazzo si propagò per tutta la Death Room, accompagnata dai goccioloni stratosferici dei presenti con annessa caduta.
Questo tizio è assolutamente pazzo. Pensò Stein.
La risata di Black*Star contagiò anche gli altri, che si ritrovarono con le lacrime agli occhi, tenendosi la pancia.
Guarda come li ha tirati su di morale. Prima le loro anime erano tese come corde di violino. Vorrei... vivisezionarlo... 
Una mano gli accarezzò la spalla, trasmettendogli una piccola scarica elettrica, che ebbe il potere di calmarlo nel profondo.
-Stai bene, caro?-
disse Marie, preoccupata. L'uomo annui, lanciandole un'occhiata di profonda gratitudine. Quella donna era capace di tirarlo fuori dalla follia più profonda. Si girò verso di lei e le prese la mano.
Ma guardati, arrossisci come una bambina alla prima cotta. 
E' una piccola vendetta, per caso, signor scienziato?
Ma certo signorina. Per il fatto che mi salva sempre dalla follia, ma mi fai impazzire. 
Ma è proprio questo che amo di te, svitato
E quello fu il turno di Stein di arrossire.
-ora che ci penso, Black*star, potrebbe essere questo il motivo per cui conoscevi l'anima di Akira...-
-mmh, si, penso che ti abbia ragione, Maka-chan- s'intromise Shinigami.
-Shinigami Sama, cosa avete pensato di fare con Akira e Ryan? L'anima della ragazza è incontrollabile, è troppo potente per tenerla qui alla Shibusen! E' troppo pericoloso per la mia Makina!- disse Spirit, attaccato alla gamba di sua figlia, che lo spedì lontano con un calcio.
-Ma proprio perché è così instabile che dobbiamo tenerla qui. Potremmo aiutarla noi!-
- GIUSTO TSUBAKI!! POI AVRA' BISOGNO DI RECUPERARE TUTTO IL TEMPO CHE HA PERSO PER ADULARMI!! AHHAHAHAHAHA!!-
E di nuovo ci fu una risata generale. Shinigami si girò verso Black*star.
E' davvero incredibile, ha mandato giù la notizia con una presenza di spirito ammirevole. Ooh, ma che bravi ragazzi che abbiamo alla Shibusen!Ha anche detto che voleva sfidare la piccola Akira-chan! Ihih, spero che non si faccia troppo male! 
Maka si era allontanata momentaneamente dal gruppo, e ora si stava concentrando. Aveva sentito le anime di Ryan e Akira fondersi perfettamente, per poi diminuire di colpo.
-ehi Maka, tutto bene?-
-uh, si Tsubaki, è tutto a posto. Solo... -
-Dai dimmi. -
-Uff senti... Lo so che ora siete tutti molto contenti, perché Black*star ha trovato un altro esponente del suo antico clan, ma... Proprio per questo mi preoccupa... Insomma, il Clan della Stella era rinomato per le sue malefatte... Io non mi fido per niente di quella ragazza, ecco. Poi la sua anima... Rabbrividisco solo al pensiero! Era... Mostruosa.-
Tsubaki si prese un attimo per riflettere, valutando con attenzione le parole dell'amica.
In effetti Maka ha ragione. Black*star è un conto, quando il clan è stato sterminato lui era troppo piccolo... E noi non sappiamo niente di questa Akira. Eppure, Shinigami ha detto che fa parte della Shibusen da più di un anno...  
- Ora che mi ci fai pensare, anche a ma sembra strano, ma Shinigami-Sama ha detto che fa parte della Shibusen da parecchio tempo. Se avesse avuto intenzioni bellicose, avrebbe agito molto tempo fa, non credi anche tu?- disse infine la ragazza sorridendo. Maka sorrise di rimando, leggermente tranquillizzata.
Forse Tsubaki ha ragione, mi sto preoccupando per niente... Ma qui c'è qualcosa che non mi convince...Comunque è un bene farla rimanere qui alla Shibusen. Potremo controllarla meglio e più efficacemente.
La bionda ri accarezzò il codino destro, annuendo fra se' e se'.
- Shinigami-Sama, anche io voto per tenere qui alla Shibusen Akira. Sarebbe più pericoloso lasciarla, se è così instabile. Potrebbe farsi male: nonostante abbiamo eliminato il Kishin, la Follia è ancora in agguato...-
-Beh, vedo che siete tutti d'accordo♪- disse, spendendo lontano uno Spirit supplicante con un devastante Shinigami-chopp.
Tutti i ragazzi annuirono contemporaneamente, e in quell'esatto momento la superficie dello specchio che avevano di fronte si increspò, rivelando l'immagine di Akira. 
Tutto si aspettavano, tranne che una ragazza dai lineamenti dolci e due grandi occhi blu. 
- Salve Shinigami-Sama, come va? E' un anno che non vi sentiamo!.- disse la ragazza sorridendo.
Tutti trasalirono, tranne Shinigami e Stein.
Ha una voce molto dolce! E chi se lo aspettava, da un membro del Clan della Stella! Beh, con Black*star come esempio, ci aspettavamo qualcosa di completamente diverso...pensò Soul, sghignazzando
-Akira-chan, vedo che stai bene! Oh, che sollievo♪Allora, quando pensi di tornare?-
-Al più presto, Shinigami-Sama, non appena questo dormiglione si sarà svegliato- rispose la ragazza, indicando con un sorriso divertito Ryan, che se la ronfava alla grande.
Deve essersi stancato parecchio, per trattenere la sua anima... pensò Stein, pragmatico come sempre.
-Piccola Akira-chan, appena tornerete vi metterò al corrente di tuuutto ciò che vi siete persi. Inolte farete parte della squadra dei qui presenti ragazzi. Su, forza, presentatevi!♪-
-Ciao, io sono Death The Kid, o anche Kid, e queste sono le mie armi, Litz e Patty Thompson-, disse lui, cercando di non essere sconveniente e perdere sangue dal naso per l'asimmetricità di Akira.
-Ah, tu devi essere il figlio di Shinigami sama! Molto piacere!
-Maka Albarn, piacere.
-Io sono l'arma più figa del mondo, Soul Eater Evans, piacere
-Albarn? allora tu sei la figlia di Spirit! Tuo padre mi parlava sempre di te, sono felice di incontrarti-
disse, con un sorriso così genuino che Maka si sentì un po' in colpa, per aver dubitato di lei.
-AMMIRAMI, IO SONO BLACK*STAR,COLUI CHESUPERERA' ANCHE GLI DEI E LEI E' TSUBAKI, LA MIA ARMA!! ANCHE SE SEI DEL CLAN DELLA STELLA, DOVRAI ADULARMI COME UN DIO, YAHHOOOOOOO!!-
B-Black*star?! 
Tutti videro la ragazza diventare più rigida di un pezzo di marmo.
Black*star, ma sei idiota?! Speriamo non perda il controllo...pensò Kid.
- Ehm... piacere, io sono Tsubaki. Mi fa piacere sapere che il mio meister abbia trovato un altro esponente del Clan della Stella. Spero che ti troverai bene nella nostra squadra...-
disse timida, guadagnandosi la stima di tutti i presenti in un colpo solo.
Tsubaki, sei un genio. Pensò Maka, rivolgendo uno sguardo pieno di gratitudine all'amica.
Akira, dopo un attimo di sbigottimento e di farfugli, si rilassò, riscossa dalla dolcezza della ragazza.
- Grazie Tsubaki. Lo spero anch'io. E Black*star, qualcuno mi ha riferito che volevi una sfida...-
-OH SI, APPENA SARAI ARRIVATA ALLA SHIBUSEN, COMBATTERAI CON IL GRANDE ME! DOVRESTI ESSERNE ONORATA!! NON HAI SPERANZE, COSA PUOI FARE TU CONTRO COLUI CHE SUPERERA' ANCHE DIO  AHHAHHAHAHHA!  -
E' esattamente come tanti anni fa... Non è cambiato per niente...Pensò la ragazza, sorridendo commossa.
-E sia, allora!-
disse contenta. I presenti fecero non poca fatica a collegare quella figura che ora sorrideva divertita allo show di Black*star all'anima che avevano percepito prima.
Poi un mugugno richiamò la loro attenzione. Akira si girò in fretta verso il ragazzo accento a lei, che si stava svegliando.
- Uhn... A-Aakira... eh?! Akira, sei tu? Stai bene? -
disse, trafelato. La ragazza fece una risatina e scambiò qualche parola con il ragazzo che gli spettatori non afferrarono, poi annuì.
-Allora Shinigami-sama noi arriveremo tra qualche ora. A presto!-  disse, per poi chiudere la conversazione.
-Molto bene ragazzi, avete sentito? Akira e Ryan arriveranno a breve. Accoglieteli calorosamente! Bene, ora potete tornare alle vostre occupazioni♪-
Il gruppo annui, e fece per uscire.
Nella stanza rimasero solo Stein, Marie, uno Spirit ancora malconcio e Shinigami. Si era creato un silenzio piuttosto pesante, che fu proprio il Sommo a rompere.
- Allora, cosa ne pensate?-
- Le dirò, Shinigami sama- disse Stein, mentre si accendeva una sigaretta. - Secondo a quanto ho potuto vedere in questo anno, quei due si sono allenati moltissimo per contenere l'anima di Akira.-
L'uomo iniziò a girare la vite che gli attraversava la testa, facendo alcuni calcoli. Poi fu Spirit, nuovamente lucido, a prendere la parola.
- Inoltre Shinigami, come lei sosteneva, pare che l'aver recuperando la memoria abbia rinforzato i sigilli che contengono la sua anima... non dovrebbe avere più quel tipo di problemi, se non sollecitati, almeno.-
- Si, hai ragione, Spirit. Poi, stare vicino a quei ragazzi non può farle altro che bene.-
-Tuttavia, Shinigami... C'è ancora qualcosa che possiamo fare, per evitare che faccia danni a qualcuno...-
-Ah si? E di cosa si tratta? Dicci pure, Stein...-
 ***
-RYAN!! Oh per l'amor del cielo, stai bene?!-
-S-si, credo... E tu??-
-Io BENONE! Non mi sono mai sentita meglio! Posso controllare la mia anima! O quasi...- Ridendo, corse fuori, godendosi il calore del sole che la riscaldava.
-Su, avanti dormiglione, esci fuori, c'è un sole meraviglioso!- E iniziò a correre. Sopra le pietre, aggirando le colonne spezzate, le case in rovina. Lentamente il ragazzo uscì, e rimase sbigottito.
Ma come diamine fa ad essere così allegra e pimpante, lo sanno solo i kami. Disse fra se e se, dandosi una manata in fronte.
La ragazza gli passò davanti, ridendo come una bambina, e lui la fermò mettendole una mano sulla testa.
- Ehi nanetta, fermati, per cinque secondi...-
Lei lo guardò negli occhi, gonfiando le guance.
-Brontolone- disse, con un tono da bambina che lo fece scoppiare a ridere. Poi Akira gli tese e mano e Ryan la afferrò, trasformandosi in naginata. Ed iniziò.
Con la sua arma roteava e falciava nemici immaginari con precisione chirurgica, quasi stessero danzando ad ogni fendente. Il corpo flessuoso della ragazza
si muoveva fulmineo da una parte all'altra dello spiazzo erboso, sopra una tappeto di foglie secche. Ogni passo, ogni movimento, era una musica, accompagnata dallo scrosciare delle foglie,in un turbinio di colori. Poi, come a rallentatore, la ragazza vide una foglia volteggiare davanti ai suoi occhi. Pochi attimi dopo, le due parti si accasciavano al suolo. Gli occhi della ragazza brillavano come due zaffiri, incorniciati dai capelli neri e blu. Si muoveva agile tra le macerie del villaggio, la lama della sua arma che fischiava alla luce del tramonto che li inondava di una luce calda. Quando si fermarono, le foglie rese ancora più rosse dal sole calante, continuarono a vorticare per un po', volteggiando fino ad accarezzare la terra.
Il ragazzo si ritrasformò in forma umana con un sorrisetto ironico sulle labbra, e di nuovo poggiò la mano sulla testa della sua meister, patpattandola come un cagnolino.
-E brava nanetta, va molto meglio a quanto vedo.- disse.
-NANETTA A CHI?!
Urlò lei, cercando di picchiarlo. Il ragazzo non trattenne una risata sguaiata: Akira, per quanto si impegnasse, non riusciva ad arrivare al suo viso, dato che come altezza la sovrastava di una buona manciata di centimetri.

-Uffaaaa ahahah- rise lei, prima di perdere l'equilibrio e rovinare addosso alla sua arma.
oddio
...
...
...
-TOGLITI DA LI SOTTO, BRUTTO PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!! TOGLITIIIII-
Ed iniziarono a rincorrersi, mentre Akira gli tirava dietro le peggiori imprecazioni ed epiteti possibili. Montarono sulla moto, che iniziò subito a rombare. Destinazione: Death City, Nevada.
***
-Ma si può sapere quando arrivano?! IL GRANDE ME E' STUFO DI ASPETTARE!!-
-Oh, andiamo, Black*star, ci metteranno qualche ora ad arrivare, hai sentito il sommo Shinigami...-
disse Tsubaki, cercando di calmarlo almeno un po, ma niente, il suo Meister era iperattivo.
Cavolo, non so davvero più che fare per calmarlo. 
-Ehi ragazzi, perché non andiamo a fare una partita di basket al campo?-
disse Kid, salvando Tsubaki dalla sua prima possibile crisi isterica e Black*star da un Maka chopp già pronto a colpire, implacabile.
-Perché no, grande Kid!!- disse Soul, sghignazzando perché Maka non era riuscita a sfogare la sua furia. Ma la ragazza lo capì, e un Maka chopp dritto in fronte non glielo tolse nessuno.
Così, tra le urla eccitate di Black*star, Maka che trascinava un Soul ancora agonizzante con una graziosa fontanella di sangue, Litz che si lamentava che si sarebbe sicuramente spezzata un unghia e Patty che correva in groppa ad una giraffa gigante, il gruppo si avviò verso il campo.
Poco dopo, erano già ansimanti e sudati, mentre cercavano di togliersi la palla a vicenda. Entrambi i capitani delle squadre erano molto motivati a vincere: Black*star (capitano per autoelezione) aveva promesso che se avesse perso non avrebbe sfidato Akira, mentre Soul, che aveva accettato solo per far giocare anche Maka, se avesse perso avrebbe suonato il piano davanti ai due nuovi arrivati come benvenuto.
Che poi in teoria sono nella Shibusen da più tempo di noi...
Pensò in seguito il ragazzo.
Tsubaki, rimasta in disparte, continuava a fissare Black*star, in cerca di uno sguardo, un atteggiamento che le rivelasse qualcosa. Ma niente. Il suo Meister non soffiva alcun cedimento o sconcerto. Era perfettamente normale.
Da una parte sono contenta, pensò, ma dall'altra non sono per niente tranquilla... mi chiedo se abbia dei dubbi, delle domande... e soprattutto, se si fida abbastanza di me da rivelarmeli...
Litz, quando la vide così abbattuta, le sia avvicinò preoccupata.
-Ehi Tsubaki, cos'hai? Tutto bene?-
-Uh? Oh, Litz, sei tu. Scusa, ero sovrapensiero. Dimmi, c'è qualcosa di cui volevi parlarmi?- disse tornando a guardare distrattamente la figura di Black*star.
-Beh, questo dovresti dirmelo tu.-
-Eh? Oh... Sai sinceramente non lo so neanch'io... -
-Cara, cara... sei impantanata anche tu nella palude dei problemi di cuore...
-M-MA CHE DICI!! No, no hai capito male!!- cercò di giustificarsi la ragazza, comunque tradita dal rossore delle sue guance, vicine al pomodoro maturo.
-Aha, d'accordo. Allora sentiamo, qual'è il tuo problema?- le chiese l'amica, che ci aveva visto giusto ma fece finta di crederle.
-Beh... io mi chiedo se Black*star abbia qualche problema... Non so... Domande, o anche dubbi, dato ciò che è successo oggi... Ho paura che non abbia abbastanza fiducia in me per aprirsi o...-
-E allora perchè non glielo chiedi?- disse Litz, sorridendo, interrompendo Tsubaki a metà della frase.
La ragazza la guardò riconoscente, annuendo.
- Grazie Litz, ci proverò-
In quel momento, un rumore di ruote fece irrigidire tutti i presenti, e zittì anche Black*star. 
Comparve un professor Stein, con una faccia da far invidia ad un bradipo tanto era stanco, completamente stravaccato sulla sua inseparabile sedia girevole, e senza nemmeno girarsi, disse
-Stanno arrivando...-
Black*star partì subito a razzo, ma si bloccò appena percepì il tocco, seppur lieve, di Tsubaki.
Black* star, sei sicuro di stare bene? Per qualsiasi cosa, lo sai che a me puoi dire tutto, vero?
Ehi Tsubaki, è vero che devi adulare il Grande Me, ma tranquilla, io sono colui che supererà Dio, e non mi faccio mica scombussolare a cose così, ahhahhahahahahha!!!
La ragazza allora sorrise, sollevata. Fece per andarsene, ma la presa ferrea del suo Meister la bloccò.
Grazie, Tsubaki.
La ragazza si trasformò in lama ninja, con il cuore a mille.
Intanto Kid di era portato avanti, seguito subito da Litz, Patty, Soul e Maka, che aveva mille domande che le ronzavano per la testa. Ad un certo punto sentirono un Black* star piuttsto alterato dal fatto di essere stato lasciato indietro, gridare:
-SPEED STAAAAAAAAAAAAAAAAAR-
E venire superati in un batter d'occhio.
Tse, che razza di esaltato...pensò Soul, col suo solito sorriso sghembo.
Cinque minuti dopo tutti erano alle porte della Shibusen. Ormai tutti gli studenti erano andati via, ed erano li presenti solo il sommo Shinigami, Black*star, Tsubaki, Stein e Marie. 
- Shinigami, chiedo scusa, posso sapere dov'e' mio padre??- disse Maka, che forse gia' intuiva la risposta.
- Ehm... Mi spiace Maka chan, ma Spirit è andato via... Ehm...-
Disse il Sommo, leggermente imbarazzato per la riprovevole condotta di Spirit. Un rombo di motore interruppe sul nascere le imprecazioni della ragazza.
Eccoli!
Si poteva quasi udire distintamente i cuori dei ragazzi rallentare, e Black*Star sentì una strana stretta allo stomaco.
Chissà come saranno...pensò Tsubaki.
Speriamo che non porti problemi con se...Mi sento terribilmente inquieto... Speriamo bene... penso' Kid, che si stava letteralmente torturando le mani.
Il rombo del motore si fece sempre più intenso, fino a che una moto nera e bianca luccicante non comparve come un punto all'orizzonte. La moto si fermo' sgommando proprio sotto la scalinata della scuola, rivelando una chioma nera e blu che ondeggio' al vento, prima di fermarsi e ricadere morbidamente sulle spalle. La figura della ragazza a cui appartenevano salto` giù dalla moto, e subito si giro' verso la piccola folla in cima alla scalinata. 
Eccoli, sono loro!!
Il suo sguardo venne catturato da un'evidente chioma blu.
Black*star... Come sei cresciuto...
Fratellino.

-YAHHOOO AKIRAAA VIENI A SFIDARMI SE SEI UN UOMO!!-
Una quantità di gocce stratosferiche fecero crollare quell'aria di tensione che si era creata, mentre le risate si levavano alte.
Non sembra poi cosi terribile come la descriveva Shinigami... Pare una ragazza assolutamente normale... Ed e' anche molto carina...
penso' Soul, malizioso, mentre fissava Akira. Cambio' subito traiettoria del suo sguardo, non appena venne intercettato da quello gliaciale di Ryan. Un brivido passo' per la schiena del ragazzo.
Ugh, e' lui che mi fa paura.
- Shinigami-sama, ci sono riuscita, ho quasi completamente risolto il problema della stabilita' della mia anima!- disse, contenta, senza un minimo di fiatone dopo aver salito di corsa la scalinata.
-Oh, Akira-chan, sono contento!♪- 
Kid fece un profondo respiro di sollievo, un po meno preoccupato.
Tuttavia... C'e' ancora questa sensazione spiacevole che mi attanaglia lo stomaco. Sara' lo sguardo della sua arma? E' assolutamente glaciale, come volesse annientare chiunque guardi la sua meister. Eppure e' lui che appartiene alla luce... o forse no... percepisco... come una persenza... inoltre la lunghezza d'onda di questa ragazza assomiglia terribilmente a...
-Ehi, tu devi essere Death the Kid, giusto?? Piacere- disse  Akira, con un sorriso a dir poco smagliante.
-Uh, ehm, si, s-sono io, piacere...-
-ahaha! Timidino, eh?- disse lei, prima di voltarsi verso Tsubaki.
-E tu devi essere la famosa Tsubaki! Sono davvero felice di conoscerti! Immagino che quel matto te ne faccia passare di tutti i colori, eh?-
disse, rivolta a Black*star che sbraitava come un matto.
- Ahaha beh, ehm... non mi lamento... piacere!-
disse lei, un po impacciata.
-EHI TU, CREDI DI POTERMI IGNORARE COSì? IO SONO BLACK*STA-
Un librone da millemila pagine si schiantò con violenza sulla testa del ragazzo, che stramazzò a terra, sotto gli occhi scandalizzati di Akira.
-Oh, non badarci troppo... piacere, io sono Maka Albarn- disse la ragazza, togliendosi il guanto per  dare la mano ad Akira. Appena si sfiorarono, Maka cercò subito di trarre più informazioni possibili, e rimase basita dalla potenza di quell'anima.
- Eheh, piccola Maka, non si spia nelle anime altrui... - disse Akira, sorprendendo non poco Maka.
-Uuhm, capacità di percepire le anime e lunghezza d'onda esorcista... e cosa abbiamo qui... sei dotata di grande coraggio, angioletto*-
Ma si può sapere come diavolo ha fatto? pensò Maka, colta di sorpresa.
-Vedi... anche lei può percepire le anime, anche se in modo leggermente diverso dal tuo. E può capire se qualcuno cerca di leggere nella sua anima, Maka. - si intromise Stein.
La ragazza si scusò, imbarazzata per la figura appena fatta. Finirono le presentazioni. In quell'esatto momento, Black*star, di nuovo cosciente, urlò
-EHI TU, DONNA, VIENI QUI E COMBATTI! TI ORDINO DI SFIDARE IL GRANDE ME!! ALLORA, ACCETTI?!?-
-Uuuh, davvero Black*star vuole sidare la piccola Akira-chan? Speriamo che non si faccia troppo male♪- disse il Sommo Shinigami.
La ragazza invece lo guardò con uno sguardo di sfida.
-Accetto-
Silenzio tombale.
Ryan fece per avvicinarsi ad Akira per traspormarsi, ma la ragazza lo fermò.
-Non vedi? Vuole combattere senza armi-
Infati Black*star si stava riscaldando, mentre Tsubaki era rimasta un po' in disparte.
-Sarà dura, mooolto dura per Black*star. Si è andato a cercare l'unico avversario a quattro stelle che non fosse una Death Schyte.- disse Stein, avvitandosi meglio la vite sulla tempia per niente preoccupato.
Tsubaki rabbrividì, mentre Maka e Kid condividevano lo stesso pensiero:
Ma chi diavolo è quella li?!
I due sfidanti si misero l'uno davanti all'altra, mentre i presenti si scostavano dal campo di battaglia, sedendosi sul muretto che cingeva la piazzola in pietra della scuola.
Ryan si andò a posizionare vicino a Maka, che si sentì estremamente a disagio.
Akira e Black*star si sorrisero.
-VEDIAMO CHE COSA SAI FARE, STELLINA!!-
-STELLINA A CHI?! IO SARO' COLUI CHE SUPERERà ANCHE DIO!! AMMIRA LA MIA POTENZA, YAHHOOOOO-
E si lanciò all'attacco.


***

Una ragazza con una lunga treccia era seduta su una grande poltrona di broccato nero, davanti ad un enorme specchio.
Vedeva due ragazzi combattere, sprigionando una forza straordinaria.
-Devono essere mie! Quelle anime... con la loro potenza, posso farLo tornare in vita... e nessuno mi paragonerà più alle mie sorelle...
io vi supererò, maledette... parola della Strega degli Scorpioni...-
Una risata sguaiata riempì la stanza, suggellando un giuramento. Un giuramento degno di essere temuto.
Perchè gli scorpioni sono piccoli, ma possono avere un veleno molto, molto potente. 
A volte anche più dei ragni o dei serpenti...

  
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