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Autore: Sarakey    25/07/2008    7 recensioni
Le piccole ampolle di profumo, ormai completamente evaporato, che riempivano gli scaffali di un armadio a muro. Era l'unica cosa che le rimaneva di sua madre, quella, una piccola collezione di essenze profumate che sapevano di casa. "Non ti vedo particolarmente ansiosa di partire" una ragazza bionda si voltò verso la porta. Strinse le spalle magre abbozzando un sorriso forzato. "Mi dispiace lasciare qui tutte le mie vecchie cose!" ammise nostalgica. "Hero, sei grande ormai! Hai 16 anni e io sono troppo vecchio per stare dietro a una ragazzina!" disse l'uomo entrando nella stanza. "Lo so William, lo so!" lo vide avvicinarsi per poi avvolgerla in un caldo abbraccio. Lui era l'unica persona che le era stata sempre accanto fin da quando era nata. L'unico che in fondo era stato in gradi di capire le sue paure e i suoi disagi. "Ho promesso ai tuoi genitori che mi sarei preso cura di te, e in questi anni ho cercato di fare del mio meglio Hero ma, capisci anche tu che hai bisogno di un'istruzione come si deve, vero?" una domanda superflua. Certo che lo sapeva, conosceva alla perfezione il volere dei suoi genitori, morti ancor prima che lei riuscisse a parlare. Desideravano il meglio per la loro unica figlia, un'istruzione con i contro fiocchi in un College Inglese molto rinomato che offriva a tutti gli iscritti le credenziali necessarie per entrare a far parte in un mondo fatto per pochi, un mondo d'elite.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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3_Americana...io non sopporto gli Americani!




Tom era sdraiato come al solito sul letto di Bill quando questo fece rientro nella loro camera.
Vide il moro alzare gli occhi al cielo rassegnato per poi dirigersi verso il bagno.
"Dove sei stato?" chiese il biondo quasi urlando dal momento che c'era una spessa porta di legno a separarli.
"In bibblioteca, come sempre!" rispose l'altro ricomparendo sullo stipite mentre si passava un asciugamano sulla mani bagnate "Ho visto la tua Mary" aggiunse con noncuranza lanciando la salvietta dentro al bagno per poi richiudere la porta.
Tom sembrò molto interessato dall'argomento, si mise a sedere "Bene, e come ti sembra?" chiese incuriosito.
Bill si mise a sedere sul piccolo davanzale di marmo bianco che sporgeva da sotto la finestra accendendosi una sigaretta slim "Niente di eccezionale!" sentenziò quindi soffiando via una nuvoletta di fumo.
"Come? Ma sei sicuro di aver visto la stessa ragazza?"
"Si chiama per caso Hero?" fu come se una lampadina si accendesse sulla testa di Tom.
"Ecco com'era quel nome strano, si è lei!" disse alzandosi per avvicinarsi al gemello "E sentiamo, perchè non la trovi attraente?"
"Non ho affatto detto che non la trovo attraente!" rispose Bill scocciato "E' bella ma, ha un accento strano e non mi ha colpito, tutto qui. Ci sono criteri da seguire che vanno ben oltre la bellezza Tom!" il biondo sbuffò sonoramente cominciando a camminare avanti e indietro.
"Maddai, che palle con sta storia del criterio. Non tutte le ragazze devono essere speciali. Ci sono solo due categorie: scopabili e non scopabili!" affermò con convinzione bloccandosi e puntandogli un dito contro con fare da esperto "E credimi quella Hero è scopabile! E poi ha un accento strano perchè è americana!" questa volta fu il turno di Bill di sbuffare.
"Americana, ti pareva...io non sopporto gli americani!"
"Ad ogni modo" tagliò corto Tom "Stasera mi vedo con Sally e le ho detto di portarla, naturalmente ci sarai anche tu!" ci tenne a puntualizare.
Bill, che era assorto a fumare, quasi si strozzò appresa la notizia.
"Come io? Ma...come ti sei permesso di fare inviti a mio nome?" si alzò mettendosi davanti all'altro che lo guardava sorridendo.
"Oh, Bill...l'ho fatto per te. Non vedi una passera da mesi. Devi darti una regolata vecchio mio o le palle ti scoppieranno mentre dormi!" gli disse dangogli una fraterna pacca sulla spalla.
"Sei così scemo certe volte, come cazzo ho fatto a non ammazzarti durante quei nove mesi...probabilmente la metà dei calci che ho dato a mamma erano per te!"
Tom annuì sicuro "Cosa ti costa venire?"
"Niente, ma non sopporto che fai le cose a mio nome. E poi quella non mi piace!" rispose il moro mattendosi le mani sui fianchi.
"Ok, se proprio ti fa schifo basto io ad accontantere entrambe. Di certo non mi tiro indietro!"
"Si può almeno sapere dove andiamo, di grazia?"
"In piascina!" se prima Bill non era propenso ad andare ora era decisamente contrario.
"In piscina??? Tu sei pazzo, io non vengo!"


Hero era seduta sul letto di Sam in attesa che la sua compagna uscisse dal bagno nel quale si era rinchiusa più di mezz'ora prima per provarsi tutti i bikini che aveva ripescato dall'armadio.
La bionda ne aveva già visti tre ma riteneva che fossero troppo...troppo, ecco!
Ormai si era rassegnata, sapeva che Sam sarebbe andata all'appuntamento mezza nuda dopotutto era in piscina, non ci si può andare vestiti, ma la cosa le dava fastidio dal momento che lei ci sarebbe andata col suo fidato costume intero.
Quando Hero sentì un "Allora come sto?" distolse la mente dai suoi pensieri e seguì la figura dell'amica camminare sicura verso di lei.
Sam fece un giro su se stessa, indossava un costume striminzito ma decisamente carino. Era rosa pallido con con i bordi ricoperti di strass dello stesso colore.
"Dici che può andare?" le chiese.
"Si, questo si!" disse sincera Hero. Sam corrugò la fronte mettendosi davanti allo specchio dove prese a fissarsi minuziosamente.
"Mha, non so proprio se a Tom piace il rosa..." commentò passandosi le mani sul ventre piatto.
Dentro di se Hero non potè fare a meno di pensare che tanto il costume l'avrebbe indossato per poco, dal momento che Tom gliel'avrebbe strappato via!
Di certo non diede voce a quei pensieri tenendoli gelosamente per se.
"Tu cos'hai deciso di mettere?" chiese infine Sam sedendosi sul letto accanto a lei.
"Il mio costume intero!" rispose prontamente Hero.
Sam sbarrò gli occhi schifata "Nonononono! Sei pazza? Un costume intero?" la bionda roteò gli occhi al cielo.
"Oddio e che sarà mai? E poi è l'unico costume che mi sono portata" ammise per poi alzarsi e recuperarlo dall'armadio.
Estrasse un semplice costume nero da uno dei cassetti e lo sottopose all'attento esame di Sam che cominciò a rigirarselo tra le mani cercando disperatamente di trovarci qualcosa di bello.
"E' decisamente poco sexy!" ammise infine restituendolo alla proprietaria.
"Non voglio essere sexy e poi io non voglio venire!"


Erano le 22 passate quando bussarono alla porta delle ragazze. Sam si affrettò ad aprire.
Rimase sorpresa quando vide solo Tom che, appoggiato allo stipite della porta, le sorrideva con un asciugamano appoggiato sulla spalla.
"Ciao bellissima, siete pronte?" le chiese lui cercando di fare il meno rumore possibile.
Sam fece segno a Tom di entrare nella stanza "Ma Bill dov'è?"
Tom salutò Hero che stava seduta sul letto a gambe incrociate poi disse "Ha detto che non se la sentiva di venire"
La notizia non scosse per niente la bionda, anzi quasi se l'aspettava e non poteva esserne più che felice dal momento che anche lei non aveva nessunissima voglia di andare in piscina con quei due.
"Bene, allora io mi infilo il pigiama e vado a letto. Buon divertimento!" disse Hero alzandosi dal letto.
Sam strabuzzò gli occhi interdetta "Come non vieni?"
"Sarei di troppo e poi non ho voglia, dai andate e non pensate a me!"
"Guarda che se vuoi venire per me non c'è nessun problema" aggiunse Tom squadrandola per bene "Anzi è un piacere, potremmo divertirci assieme, non credi?"
Cosa dava tanta sicurezza a quel ragazzo Hero non l'avrebbe mai capito ma doveva ammettere che il suo atteggiamento era a dir poco irritante.
"Scusami" rispose cercando di essere il più gentile possibile "Preferisco rimanere qui e lasciarvi alla vostra serata!"
"Ti sei per caso offesa perchè Bill ha deciso di non venire?" indagò il ragazzo con un ghigno dipinto sul volto.
"No, ma tanto che serve risponderti. Lo so bene cosa pensi, credi che adesso io mi rinchiuda qui dentro per piangermi addosso strafogandomi di caramelle...ti lascio andare con la coscienza pulita, tuo fratello non mi piace!"
Non era mai stata così decisa prima di allora, Tom era in grado di tirare fuori un lato di lei che non era mai emerso prima.
"Oh, bene! Meglio cosi!" disse il rasta passando il braccio sulle spalle magre di Sam senza mancare di guardarle per bene nella scollatura della maglietta che indossava "Che dici dolcezza, lasciamo sola la tua amichetta?"
Sam cercò lo sguardo di Hero, voleva una conferma o quasi un permesso per andare con Tom. Quando vide il sorriso rilassato di Hero puntato verso di lei raccolse la salvietta da terra pronta a lasciare la stanza.
"Mi porto il cellulare, per qualsiasi cosa chiama!" disse Sam sventolando in aria il motorola rosa metallizzato.
"Tranquilla, divertitevi!"
"Non sai quanto!" disse Tom trascinando  Sam fuori  dalla camera.


Mentre camminava per i corridoi di quel vecchio edificio stretta a Tom, Sam non poteva fare a meno di pensare a Hero. Tom la voleva portare con loro e sapeva bene il perchè, sapeva che Hero era una preda succulenta per lui.
"C'è qualcosa che non va?" le chiese Tom stringendola di più a se mentre superavano in silenzio l'ala est.
"No, tutto a posto!"
"Sei preoccupata per la tua amichetta?" chiese con fare divertito, sembrava troppo bello per essere vero....avere una normale discussione seria con Tom.
"No.." rispose Sam stancamente, come se tutto quello sfottere gratuito le stesse dando sui nervi solo ora.
"Se non vuoi venire con me basta che lo dici subito" aveva proprio un carattere intrattabile quel ragazzo, bastava rispondergli con un tono che non gli andava a genio che subito quello ti si rivoltava contro.
"No Tom, sono felice di essere qui!" si affrettò a dire la mora.
"Ma...?" la incalzò lui.
"Ma...non lo so. Ormai ho quasi 18 anni, questa situazione sta cominciando a pesarmi addosso"
"Quale siatuazione?" cercò di indagare il rasta.
"Questa situazione Tom....ma non ci vedi?" disse fermandosi di botto e allargando le braccia, staccandosi da lui.
"Non ti seguo" anche lui si era fermato, aveva un punto di dimanda dipinto in faccia!
Vide Samantha squotere la testa rassegnata, quella discussione era come un disco rotto che si ripete e si inceppa sempre nello stesso punto, all'infinito.
Ci si ritrovava sempre nello  stesso punto stando con Tom, era quello il problema, non si facevano ne passi avanti ne passi indietro.
Si rimaneva li, sospesi nella stessa identica situazione, finchè lui non si stufava e proseguiva da solo per la sua strada lasciandoti solo uno sbiadito ricordo a farti compagnia.
"Lascia stare!" aggiunse infile lei riavvicinandosi "Andiamo adesso!" si incamminò a passo spedito e lui la seguì in silenzio.
Certo che le ragazze sono parecchio strane...penso Tom fissando seguendo la sua compagna con la coda dell'occhio.
Arrivarono davanti alla porta anti panico che collegava la piscina al lungo corridoio.
Tom estrasse della tesca del costume una chiave nuova, di metallo con attaccato un portachiavi rosso di plastica.
Senza dire niente aprì la porta trascinando dentro la mora al suo fianco.
Si ritrovarono immersi nella più completa oscurità. ma Tom conosceva bene quel posto, ci era stato con un sacco di ragazze.
Prese Sam per mano e la condusse non lontano da li. La ragazza lo sentì trafficare, un rumore metallico come di una scatola che si apre dopo dichè la stanza fu invasa da una luce tenue.
Dei faretti posti alla base dei muri, direzionati verso il soffitto, irradiavano fasci sottili di luce bianca.
La ragazza appoggiò l'asciugamano a una delle panchine di legno che circondavano la piscina, si tolse maglietta e pantaloni mostrando il fisico asciutto, a poi appoggiò gli abiti li accanto.
Si voltò verso Tom che era rimasto a fissarla compiaciuto mentre lei si spogliava "Allora, che aspetti un ivito scritto?"
Un altro ghigno, un altra leccatina al piercing "Tu vai, io ti raggiungo!" la seguì con lo sguardo mentre si calava dolcemente dalla scaletta cominciando a togliersi la maglia che portava e lasciando tutta la sua roba accanto a quella della ragazza.
Sam era già in acqua, appoggiata con i gomiti al rubido bordo di marmo, quando Tom decise di esibirsi in uno dei suoi collaudati "impatti": un tuffo a bomba.
Era estenuante sorbirsi un comportamente così infantile da parte di un ragazzo ormai grande e grosso come lui, ma Sam doveva ammettere che tutto quello che sopportava ogni giorno era ripagato a pieno dalla visione di lui che riemergeva dall'acqua!
I rasta sciolti e bagnati gli ricadevano sulle spalle poco muscolose, si avvicinò alla ragazza camminando lentamente.
Una volta arrivato a destinazione appoggiò le mani sul bordo bianco, in mezzo alle braccia lei...
"Allora" disse avvicinando il naso quasi perfetto alla guancia di Sam "pentita di essere qui?"
"No, e lo sai..." rispose passandogli le mani dietro alla schiena, avvicinandolo di più.



Allora, mi dovete scusare per l'enorme ritardo...
Prometto che i prossimi capitoli vi faranno penare di meno!
Passiamo ai ringraziamenti (altrimenti non finisco più)

SusserCinderella: Ciao bellissima!WOW in missione speciale per me o.o LUSINGATA! Sono felice che fino a qui la storia ti sia piaciuta, spero che continuerai a leggere e mi raccomando sempre sincere nelle recensioni (se fa schifo ditemelo, please!) Un bacione!

Kiki91: Ciao Sister! ahahahaha spero con tutto il cuore che Bill legga! Non mi va di seguire un gruppo dove il cantante è analfabeta!  Il cubo in caldo te lo terrei se non fosse che il caro acio è andato a Barcellona in vacanza con i suoi amici sgangherati...ti darò notizie su di lui molto presto!

ElianaTitti: Ciao tesoro, è strano rispondere a questa recensione perchè in questo esatto momento sto parlando con te su msn!
Allora per quanto riguarda "La maledizione del secondo capitolo!" mi ha perseguitata per dei mesi, sono stata ben attenta a mantenere la stessa qualità sia nel primo che nel secondo perchè ci tengo che questa storia esca nel migliore dei modi!
Come ben sai, in questo periodo, provo del rancore verso Bill...in questa storia stò cercando di fare uscire allo scoperto un NUOVO BILL, quello che io vedo sotto quella spessa matita nera.
Adesso scusa ma non posso rispondere per intero alla tua recensione o non finirò mai (tanto ci sentiamo su msn mi puoi chiedere quello che vuoi!).
Non me ne volere ti prego!

Sisi: essi Bill misterioso...spero che il capitolo ti piaccia!

_ToMsimo_ inverti le coppia che hai detto e ci siamo...Sam non potrebbe mai stare con Bill, hanno caratteri troppo diversi ma...chi lo sa?

Annuk sono felicissima che la storia ti piaccia cosi tanto! Lo so, p un mio odiato vizio lasciare i capitoli in sospeso (lo faccio anche nel 3) ma spero che vi piacciano lo stesso...
Sam è un personaggio che, vedo, sta simpatico a molti...la competizione tra lei e Hero c'è, in minima parte...ma presto tutto il quadro sarà mostrato, non temere!
Lo so, LO SO gli erroracci...mi ammazzerei giuro ma proprio ci sono questi errori di battitura che mi perseguitano...Ti prego personami, altrimenti assumerò una santa ragazza che legge prima che io posti cosi evitiamo sti errori! Grazie mille per aver commentato sei stata carinissima!

valux91: Mettere sotto una nuova luce Bill è la mia missiona segreta! hihihi si lo so quel ragazzo sarebbe sexy anche con una badilata di letame in testa (invidia!).
Spero che leggerai ancora, un bacione!


Ragazze un bacione a tutte, so che il capitolo fa un po schifino ma abbiate pietà di me!
un abbraccio stritolatore!
Sara




  
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