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Autore: kikka_67    09/05/2014    1 recensioni
Tutte le fans del Dio dell'Inganno non aspettavano altro che, finalmente, fosse introdotto il personaggio che poi sarebbe diventata, la moglie di Loki Laufeyson. Poveraccio! Pensò Tom, Loki aveva già un bel po’ di guai a cui pensare, gli mancava solo una moglie!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Metà della troupe e addetti vari  erano  stati  trasferiti negli Studios americani,  entro due settimane anche Tom e Jules avrebbero raggiunto i colleghi per girare le scene che li riguardavano, sarebbe stati lontani da casa per almeno quattro mesi.  Senza contare le serate,  nelle principali città del mondo per promuovere il film.
 Per tacito accordo cercavano di collaborare il più possibile l’uno con l’altro, studiavano insieme il copione  e  provavano  anche le scene dei combattimenti,  che Tom avrebbe dovuto affrontare contro Thor,  in palestra, Julienne era una degna avversaria e non risparmiava al Dio degli Inganni nessun colpo.
Quella mattina, erano in un camerino intenti a studiare le loro battute, ma il baccano assordante  che proveniva dall’esterno, dove stavano smontando delle scenografie,  impediva agli attori di concentrarsi.
Jules aveva due cuscinetti sopra le orecchie e ripeteva a bassa voce le sue battute a occhi chiusi, cercando di immaginarsi la scena, quando uno schianto tremendo fece tremare anche le pareti della stanza, l’attrice con un verso rabbioso si alzò con veemenza, raggiunse Tom gli tolse le cuffie dalla testa, che l’attore usava per non sentire il rumore e gli disse
                     – Io non rimango un minuto di più qui dentro!  Ti aspetto tra un’ora davanti al mio albergo, portati il necessario  per il weekend, andiamo a casa mia a lavorare!!-   Aprì la porta e uscì di corsa, lasciando Tom senza parole.  
Mentre preparava il suo borsone, Jules si era già pentita dell’invito rivolto all’attore, quando era arrabbiata, agiva sempre impulsivamente.  Doveva chiarire subito la situazione con lui, prima che si facesse strane idee sul suo conto.                            
Tom arrivò puntuale,  si fece annunciare in portineria, e attese Julienne  seduto nella hall. Era piuttosto perplesso riguardo all’invito ricevuto. Di solito lui studiava la parte da solo, ma provare le scene più delicate con Jules, era necessario, visto lo scarso feeling che li univa.
 Si riscosse dai suoi pensieri, quando Jules lo raggiunse sedendosi sul divano accanto a lui, guardandolo dritto negli occhi.
- Ciao Thomas, vorrei essere chiara su un punto in particolare, normalmente tengo  ben separati il lavoro e la mia vita privata e se hai pensato che ci fosse un motivo diverso,  dal lavoro, dietro il mio invito, puoi tornartene a casa. –
- Non ti preoccupare, non avevo il minimo dubbio sulle tue intenzioni. Non sarei venuto altrimenti, non sono in cerca di complicazioni neanche io. Sei più tranquilla? – le sorrise
- Si, ti ringrazio. Purtroppo mi faccio prendere la mano quando sono fuori di testa e divento …..ehm……impulsiva.- rispose  sorridendo sollevata.
Il tragitto lungo la campagna inglese fu molto piacevole, parlando di un po’ di tutto, ascoltarono alcuni cd, passando  dalla musica di Mozart a quella degli U2.
Appena arrivati nel paese si fermarono a fare un po’ di spesa e poi si fermarono davanti alla  casa di Jules.
- Hai una casa bellissima Julienne, sei fortunata. – le disse Tom ammirando dall’esterno la villetta a due piani.
- Ti ringrazio,  entra pure,  accomodati, ti faccio vedere la tua stanza.
Prima di spalancare la porta Jules si girò appena e lo guardò stranamente – Mi auguro che tu non abbia paura dei cani…-  , dopo aver pronunciato quelle parole Tom intravvide una montagna di pelo nero che veniva loro incontro, dopo le feste che riservò alla padrona, il labrador si fermò ad osservarlo.
- Tom, questo è Faster, è molto coccolone e molto ben educato, vedrai che andrete d’accordo.- 
Tom non ne era tanto convinto, il cane lo osservava con quello che sembrava un cipiglio severo. Entrarono in casa e Jules gli fece fare il giro della casa e  gli mostrò la stanza dove avrebbe dormito, le vetrate si aprivano sul balcone da cui s’intravvedeva il giardino,  l’arredamento era  in legno chiaro  e i colori vivaci del piumone e dei tendaggi completavano l’insieme.
- Il bagno è in fondo al corridoio e troverai la biancheria dentro l’armadio a muro. Vado a preparare un tea, ti aspetto in cucina. Ci vediamo  dopo.-
Dopo aver preparato un vassoio con dolcetti e panini, Jules corse in soggiorno a prendere il cellulare che squillava dentro la borsa. Riconoscendo il numero, sospirò.
- Ciao Annie, si siamo arrivati da poco, no non penso usciremo questa sera, sono distrutta, abbiamo passato una settimana terribile. Si certo che ti chiamo se abbiamo  bisogno di qualcosa. Grazie, ciao. –
- Tutto bene? – le chiese Tom appena entrato in cucina, si era cambiato ed era visibilmente rilassato.
- Annie è la mia vicina di casa, si occupa di Faster, quando io non ci sono. L’ho avvertita che sarei tornata per il weekend e con chi. Ha ottanta anni ed è una gran pettegola e impicciona, ma ha un cuore d’oro. Pensa che l’ultima volta,  che non l’ho avvisata che tornavo per il weekend, ha chiamato la polizia, appena ha visto le luci accese in casa, pensando che ci fossero i ladri.- gli disse ridendo.
-  Sembra simpatica. Io adoro le vecchiette petulanti.-
- Perfetto, è una tua fan, non le sfuggirai!!-
Prepararono insieme una cena veloce, che consumarono davanti alla televisione guardando dei  vecchi film.
- Se pensavi di passare una serata mondana, in qualche locale, sarai rimasto deluso.  Abbi pazienza ma quando sono qui, mi rilasso così tanto, che non ho voglia di uscire. –
- Stai scherzando? Questa è una serata perfetta! Cucina semplice, vecchi film divertenti e compagnia rilassante. Ti devo ringraziare, se per sta sera mi accetti così, come sono, è faticoso essere sempre brillante e affascinante. – scherzò Tom.
- Dai, non ti sminuire! Un uomo come te è nato affascinante e brillante o no?? – lo prese in giro Jules  - Pensandoci bene, non ho capito se devo offendermi o no……quindi io sarei una compagnia rilassante ?? o noiosa? –
Furono interrotti dal campanello che suonava , mentre Jules si alzava per andare ad aprire, lo avvertì
- Questa è Annie, la tua fan, fammi il piacere di riprendere le sembianze dell’attore famoso e affascinante, così la fai contenta.-
La vecchia signora fece subito amicizia con Tom, che  fece onore alla crostata di mele che Annie gli aveva portato, mentre Jules veniva completamente ignorata da tutti e due, si consolava accarezzando il cane. Quando fu l’ora per Annie di rientrare, i ragazzi l’ accompagnarono a casa e lasciarono che Faster  corresse libero per i campi .
Jules  si sentiva in pace e ogni tanto osservava Tom, che appoggiato ad un albero, contemplava il cielo pieno di stelle perso in chissà quali pensieri. Era diventato un bel uomo, ma non era quello che la attirava, si perché Tom, adesso la incuriosiva  come persona, sentiva che dietro il suo l’atteggiamento scanzonato, si nascondeva un uomo diverso.
Quando si girò verso di lei, gli sorrise.
- Stai bene? Sembravi perso in galassie lontane, ti manca Asgard? –
- No, sento la mancanza di Odino e Frigga!! Oggi non sono riuscito a distruggere nulla, non ho tentato di ammazzare mio fratello, e cosa strana non ho tentato di procurarmi un trono, anche un principe come me deve riposarsi ogni tanto! – rise l’attore.
                      -     Va bene, non ne vuoi parlare. Inizio ad avere freddo, ti spiace se rientriamo? Domani si lavora. –
- Certo, andiamo capo! Domani si lavora!- le rispose allegro e richiamò il cane che accorse subito e lo seguì ubbidiente. Il fascino di Tom aveva colpito anche lui.
L’indomani, dopo colazione, iniziarono a studiare e poi a provare alcune scene più semplici. Poi iniziarono a discutere su come impostare il rapporto di Loki con Sigyn .
- Jules, ascoltami, Loki è un principe arrogante, un sadico assassino pluri omicida, ti pare che possa perdere tempo a corteggiare  una donna? Deve conquistare un trono lui!!- disse convinto Tom.
- Senti, sarà anche un principe, ma è un uomo. Sigyn è una guerriera molto bella,  il  cui compito è  proteggere  e controllare il Dio degli Inganni, quindi  ha più arguzia di lui !- ribatté Jules
Era già da mezz’ora che discutevano  e non andavano avanti con le prove, Tom propose di rimandare la questione davanti al regista. Riprese il copione in mano e continuò a leggere.
-  Allora, andiamo avanti, con la scena  hard dopo il ballo?- scherzò l’attore.
- Che scene hard?? A che pagina sono?  -chiese in fretta Jules sfogliando i suoi fogli.
- Mi sono espresso male, sono solo baci e carezze! Loki tortura psicologicamente Sigyn e poi la bacia e bla bla bla…dopo un po’ la ragazza risponde al bacio. Questa è la prima scena sexy e dobbiamo farla bene ……non è il caso che Sigyn sobbalzi ogni volta che Loki la tocca!!-
- Io non sobbalzo, sia ben chiaro!! Comunque va bene facciamola bene questa scena,  Annie sarà il  nostro pubblico, se sviene lei, siamo convincenti!-
Si misero uno davanti all’altro guardandosi negli occhi, ognuno stava entrando nel suo personaggio.
Loki guardava la ragazza sorridendo sornione,  le si avvicinò piano e con calma le accarezzò un braccio, fino a raggiungere la curva delicata della spalla e seguì la linea del collo, si soffermò a giocare con i suoi capelli, che tirò leggermente per costringerla a girarsi verso di lui.
- Sembri tesa, mia fedele Sigyn, cosa ti turba?- le chiese il suo principe.
- Il mio signore si sbaglia, sono solo vigile, come sempre. – gli rispose pacata.
Lo sforzo che le costava, mantenere la posizione, la stava logorando.  Fissò quegli occhi verdi , senza nascondergli il desiderio che provava e la determinazione che la frenava, ma l’uomo sapeva già tutto.
 Loki fece un altro passo verso di lei e le sfiorò i capelli con le labbra. Ancora pochi centimetri e l’avrebbe toccato.
- Non compiacere il tuo principe restando inerme, mia dolce Sigyn, vorrei che esternassi molto di più, di ciò che posso solo immaginare…..- le parlava vicino all’orecchio , il suo fiato le scivolava sulla pelle, come una carezza.
- Sono certa che il mio Signore conosce già la mia devozione.  Cosa posso fare d’ altro per Voi,  lusingarvi?- gli rispose sottovoce.
- Oh, mia cara Sigyn, questa volta mi hai deluso. - le ripeté con voce roca e si chinò a sfiorare con le labbra,  questa volta, la fronte.
Sigyn tremava leggermente, Loki le circondò il viso con le mani e trovò le sue labbra socchiuse,si chinò ad assaporarle senza soffermarsi a lungo, sentiva la pelle della ragazza bruciare.
- Toccami…….- le sussurrò con voce suadente e tenera.
Era inutile lottare contro di lui e contro  sé  stessa, alzò entrambe le mani posandole sul suo petto, il battito irregolare del suo cuore, smentì la tranquillità dei suoi gesti, s'avvicinò ancora ma aspettò e pretese che fosse lui a colmare la distanza che li separava.
Il dio degli inganni la baciò e mai si pentì, né mai ammise di aver ceduto, semplicemente,  all’amore per la sua devota guerriera.
 
  
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