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Autore: Directioner_Is a promise    10/05/2014    8 recensioni
"Non innamorarti di me, potrei essere un danno per te." disse pacata, portando il suo sguardo cristallino ad esplorare attentamente le sue iridi limpide, quasi più del solito. " Ti distruggerei. Ci distruggeremmo a vicenda" sussurrò ancora restando impassibile davanti a lui.
" Potremmo rimettere insieme i pezzi " rispose sorridendo per poi perdersi nei suoi occhi azzurri come il mare.
Due sconosciuti.
Un incontro programmato dal destino.
Così diversi all'apparenza eppure paurosamente uguali.
Un segreto comune, che decideranno di scoprire.
Il coraggio di imparare ad amare senza condizioni.
La forza di superare mille ostacoli.
Un sogno che li lega.
Il futuro da dover conoscere.
" e si sa, tutto ciò che viene travolto da una tempesta, viene Danneggiato "
Benvenuti in Damaged.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=oMtBnezkIEM -locatelliforever
Secondo trailer: http://youtu.be/ZojL8tDR_6g -voxes
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Chapter two.              

Il professore procedeva veloce nel trascrivere infinite combinazioni di numeri sulla lavagna di un blu scuro sbiadito dal troppo uso. Aveva perso ormai anche l'attenzione degli alunni “più bravi e partecipi” avrebbe rinfacciato lui agli altri, sempre troppo occupati per poter concedere qualche minuto alle sue lezioni.
Cominciava a fare più caldo e di certo quel sole tiepido non invogliava gli studenti a concentrarsi su stupide equazioni algebriche le mattinate che avrebbero potuto passare al parco, in compagnia di amici.
Il suono stridulo ed arrugginito della campanella mise fine a quella lezione tanto noiosa quanto inutile ridando magicamente vita ai ragazzi che velocemente si dileguarono fuori dalla classe, disperdendosi tra i corridoi celesti della grande scuola.
Anche Skyler si precipitò fuori dalla stanza, mischiandosi con la massa. A passi svelti riduceva la distanza dal suo armadietto. Camminava veloce, fin quando non arrivò alla sua meta. Depose i libri rovinati che stringeva al petto e tirò fuori uno zainetto begie anch'esso un po' rovinato. Aveva lavato il suo, completamente sporco dalla camminata nel bosco che risaliva ad un paio di giorni precedenti, così usava quello di riserva, diceva lei.
Voleva solo abbandonare quell'immensa struttura e tornarsene a casa per poi correre nel bosco. Era felice e piena d'adrenalina. Adorava la primavera quasi quanto amava i boschi e finalmente stava per arrivare. Ricordava i primi giorni di primavera in giro per i boschi con il papà che le insegnava man mano le diverse radici che crescevano in quel periodo dell'anno. E la natura rinasceva e lei si sentiva sempre così bene, durante la primavera.
Infilò la mano nella tasca esterna dello zaino cercando con le dita l'mp3 per qualche secondo. Volse gli occhi al cielo rimproverando se stessa per averlo dimenticato ancora una volta sul letto della sua camera. Doveva smettere di ascoltare la musica la sera fino a tardi, continuava a dirsi mattina dopo mattina, con scarsi risultati.
Fece spallucce, come a volersi autogiustificare. Prese la strada del corridoio principale che avrebbe portato poi alla grande entrata adiacente all'atrio che vedeva ogni mattina episodi di ragazzi stanchi di svegliarsi presto la mattina. Spinse la porta di vetro e finalmente dopo cinque ore, potè respirare quell'aria primaverile intrisa di odori di fiori novelli che le dava sempre tranquillità ed allegria.
Dopo pochi passi venne però chiamata indietro da una voce vagamente familiare. Si sforzò di ricordare a chi appartenesse prima di girarsi e scoprirlo da se. Era una voce roca, con un tono moderatamente basso. Avrebbe dovuto ricordare la provenienza di una voce così profonda, pensò.
“ Storm “ ripetè ancora la voce ignota prima che Skyler finalmente si girasse. L'armonia che avvolgeva quella voce tenebrosa si frantumò nel momento in cui vide che il soggetto in questione era il ragazzo che aveva incontrato nel bosco. Si trattenne dal mostrarsi infastidita, per quel che potè.
“ Come conosci il mio cognome? “ chiese lei senza farsi troppi scrupoli nell'essere gentile e risultare scontrosa. Il ragazzo riccio sorrise sornione, evidenziando le due fossette agli angoli della bocca rosea.
“ Me lo hai detto tu, quando ci siamo incontrati. Non ricordi? “ rispose già pronto come se aspettasse quella domanda palesemente scontata. La ragazza sembrò contrariata.
“ Ho una memoria ottima. Non ti ho mai detto qual è il mio cognome “ ribattè anche più prontamente del ragazzo che sostava davanti a lei, mantenendo quel sorrisetto sul viso tipico di chi la sa lunga.
“ E' vero, non mi hai detto il tuo cognome. Però mi è bastato pronunciare il tuo nome per venirne a conoscenza “. Skyler rimase spiazzata da quell'affermazione. C'erano circa quattrocento ragazzi che popolavano quella scuola, come poteva 'essergli bastato chiedere chi fosse? '. Come potevano altri quattrocento ragazzi conoscerla? E sopratutto, perchè lui avrebbe dovuto chiedere di lei? Queste due cose la infastidivano visibilmente, tanto da permettere ad un'espressione mista tra l'essere sconcertata e l'essere scocciata di nascere sul suo volto.
“ E' vero, lo giuro “ precisò velocemente lui come se le avesse letto nella mente ed avesse colto i suoi dubbi.
Ed era vero. Era proprio così che era andata. Ad Harry, era bastato chiedere. Pronunciare il nome di quell'insolita ragazza e ricevette le informazioni che desiderava senza neanche averle dovute chiedere.

Era fermo a fumare, poggiato contro un muretto grigio, appena cinque metri dalla grande entrata. Sostava con altri due ragazzi che parlavano indisturbati tra di loro.
Inspirò l'ultima boccata d'aria lasciando che i polmoni si impregnassero di fumo e spense il mozzicone sotto lo sguardo sognante di un gruppetto di ragazzine che avranno avuto tra i quindici ed i sedici anni. Improvvisamente però, il loro sguardo come quello delle altre persone che si trovavano li vicino e lo sguardo dello stesso Harry, si concentrarono su qualcun altro.
Una ragazza uscì dalla porta trasparente della scuola, guardando il cielo e portando un ciuffo dietro il suo orecchio dopo essersi sistemata lo zaino in spalla. Ed Harry la conosceva, quella ragazza là.
Lunghi capelli castano chiaro che le ricadevano delicatamente ondulati fin sui gomiti. Occhi celesti cristallini che potevano fondersi con il cielo tanto fossero brillanti, vivi. Contornati da lunghe ciglia scure. Labbra rosee, apparentemente morbide, increspate in un lieve sorriso.
Espressione delicata, ammaliante.
Indossava un semplice paio di jeans chiari ed una t-shirt nera eppure sarebbe stato difficile trovare qualcosa di più bello di lei si permise di pensare Harry.
Corpo perfetto, movimenti armoniosi ed una bellezza pura, rara ed introvabile. Quella perfezione dei lineamenti tanto unica quanto rara. Tutti, nell'arco di quei cinque metri si erano fermati ad osservala per concedersi attimi di bellezza pura, semplice ed affascinante.
Alcuni ragazzi erano rimasti immobili, sentì dei commenti da parte di alcune ragazze che la adulavano e le ragazzine che prima fissavano lui ed i suoi amici ora sostavano in un silenzio tombale venerandola con gli sguardi. Eppure, lei camminava a testa bassa non a conoscenza dell'effetto che aveva sugli altri.
Ipnotizzante, avrebbe osato dire Harry dopo aver assistito a quella scena, incredibile per chi non l'avesse vissuta.
“ Skyler “ sussurrò precedendo una delle ragazzine che prima dedicava la sua attenzione ad un suo compagno.
“ Lei è Skyler Storm “ sibilò infatti quella ad una sua compagna.
“ Storm? “chiede lui pensando che si, era proprio un nome strano quello di Skyler.
“ Si Skyler Storm. Ha diciotto anni e da quel che dicono vive con sua madre. Ci ho provato almeno cinque volte con lei ma è una tipa tosta. Non si lasci avvicinare, non cede “ Harry rise.
“ Raro che qualcuna non ceda al tuo fascino, vero Zayn? “ chiede divertito prendendo in giro il suo compagno moro che si limitò a fare una smorfia con la bocca tornando ad inspirare fumo.
“ Che sai dirmi di lei? E' popolare qui? “
“ Popolare è dire poco. Le ragazze la venerano, i ragazzi farebbero a botte per averla e chiunque desidera essere considerato. Ma lei è diversa, amico. Potrebbe avere vicino chiunque ma non si lascia avvicinare da nessuno

disse poi il moro guardando la ragazza allontanarsi indisturbata.
Un altro aggettivo aveva aggiunto Harry a mente nella lista riguardante Skyler Storm. Inavvicinabile. Era una sfida quella ragazza, da ciò che si diceva e a lui le sfide piacevano proprio tanto. Peccato non sapesse che quella con Skyler, che Skyler stessa, sarebbe stata la sfida più difficile che avrebbe mai affrontato.

“ E quindi Harry, cosa vuoi da me? “ lo ammonì la ragazza.

Il riccio pensò intanto a cosa potesse rispondere ma non trovò argomentazioni sufficienti ad attirare la sua attenzione, avendo però scarsi risultati nel suo intento.
“ Vuoi tenermi qui e non dire nulla per tutto il giorno? “ chiede retorica lei spazientendosi visibilmente.
“ Hai fretta? “ sviò la sua domanda lui, o almeno ci provò.
“ Veramente si “
“ Vuoi che ti accompagni a casa? “
“ Potrebbe essere pericoloso anche il ritorno verso casa mia, oltre che i boschi? “ sorrise, scaltra. Harry colse la frecciatina che a suo malgrado lo lasciò decisamente spiazzato ed a corto di parole.
“ Potrebbe “ si limitò a dire cercando di riprendersi da quella situazione che lo metteva in svantaggio.
“ Non lo è, come non lo sono i boschi. Ma tu sei un ragazzo di città, tu sei cresciuto vivendo il pericolo. Lo conosci bene, vero Harry? “ disse lei a voce bassa posizionando meglio lo zaino in spalla.
“ Touchè Skyler “ rispose lui, portando le mani in alto come segno di resa.
“ Come pensavo. So tornare a casa da sola. Ciao Harry “ E detto ciò, si voltò riprendendo a camminare verso la sua dimora calcolando il tempo perso a parlare con il nuovo arrivato. C'era qualcosa in lui che la incuriosiva ed altre tante cose che lo rendevano ai suoi occhi estremamente insopportabile. Come il suo essere irrimediabilmente misterioso. E quel suo modo di fare tenebroso ed intimidatorio. Lei non lo capiva proprio.
Ma Skyler non si rendeva conto che lei e quel ragazzo di città erano uguali più di quanto lei potesse pensare. E per quanto lei lo trovasse misterioso e tenebroso lui la trovava esattamente allo stesso modo.
Una ragazza così misteriosa da attirarti e tenebrosa così tanto da farti sussultare.
E tra i mille pensieri, gliene passò uno per la mente che incrementò il fastidio di quella conversazione.
Si rese conto che non era a conoscenza del cognome di Harry. Che questo lo avrebbe avvantaggiato? Tra loro era già diventata una gara che silenziosamente avevano sancito dalla prima parola scambiata. E lei si era prefissata di dover vincere questa gara. Anche se non ne conosceva le regole, anche se non sapeva quale sarebbe stato il premio. Anche se non sapeva quanto sarebbe durata. Un ora, o anche tutta la vita. Non lo sapeva.
Non poteva girarsi a chiedere il cognome, non doveva mostrarsi curiosa come aveva fatto lui. A lei non importava, o almeno non doveva darlo a vedere.
“ Styles, comunque. Il mio cognome è Styles “ disse lui a voce alta quando lei fu lontana ma non troppo per poter sentire la sua voce. E lei si fermò, udendo nuovamente la sua voce.
Sorrise e scosse il capo. Poteva sorridere, tanto lui non poteva vederla. Riprese poi a camminare senza voltarsi.
Erano di nuovo pari.
Harry, d'altro canto trovò un aggettivo ancora, per la ragazza dagli occhi cielo. Misteriosa era più che adatto a lei.
E si sa, un mistero lo si vuole conoscere fino in fondo anche se pauroso.
Ma Harry non aveva paura, ed è quello che decise di fare. Conoscere Skyler.
E per quanto lei potesse sembrare dura e tenebrosa lui lo sapeva che mentre gli rivelava quel semplice particolare,

lei aveva sorriso. 

 




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"Welcome to my life"

Eccomi qua, sono tornata con il secondo capitolo.
Questa volta non ho molto da dire, in verità ma pensavo sarebbe stato giusto comunque scrivere un piccolo spazio d'autrice per salutarvi, ringraziare le dodici dolcissime ragazze che hanno già recensito il primo capitolo e chiedervi se la storia, comincia a piacervi ed interessarvi.
Sarei felice, molto felice, se mi lasciaste qualche recensione dove potete darmi consigli, esprimere pareri, consigliarmi e sopratutto dirmi se vale la pena continuare a scrivere.
Allora, cosa ne dite di Skyler e del suo carattere così schivo? 
Io lo trovo un personaggio interessante e curioso. 

Che altro? Oh, si. Ho per la prima volta un trailer anche io e potete trovarlo nella descrizione della storia. Grazie alla dolcissima voxes che l'ha realizzato per me. Ditemi cosa ne pensate, io lo trovo un sacco bello.
Bene, credo che non ci sia altro, per oggi.
Spero con tutto il cuore che questo capitolo piaccia e che lasci un parere positivo in voi.
Aspetto i vostri commenti.
Alla prossima.
Vi mando un bacione xx



 

  
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