Usagi Tsukino 20 anni iscritta alla facoltà di lettere all'università.
E' l'inizio di una nuova giornata, ma partita come il piede sbagliato, cosa succederà in questa storia alla nostra eroina?
Ma tutto il male verrà per nuocere?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Cerco di aprire lentamente gli occhi anche se li sento estremamente
pesanti e non riesco a ricordare il perché.
E poi questa puzza di disinfettante che mi arriva sotto il naso cosa
sarà?
L’ultima cosa che ricordo è che stavo andando in
macchina all’università e una vettura mi stava per
venire contro e
poi………………………
e
poi………………………….
Provo a sforzarmi per ricordare cosa sia successo dopo, ma
l’unica cosa che viene alla mente è un mal di
testa che mi impone di lasciar stare .
Mi impongo però di aprire le palpebre, almeno
saprò da dove viene questo odore e capirò forse
cosa è successo.
Con uno sforzo immane riesco nel mio intento e piano piano metto a
fuoco l’immagine di ciò che mi circonda. La
visione non è delle migliori: una camera spoglia e
totalmente bianca, una sedia vuota vicino al letto nel quale mi trovo e
alcuni macchinari vicino a me che segnano in un colore verde alcuni
numeri.
Giro la testa verso destra e noto che accanto a me si trova
un’altra seggiola, però questa non è
vuota: lì siede mia madre.
Appena vede che mi sono svegliata, subito mi abbraccia e mi intima di
non muovermi e che tutto andrà bene.
Vorrei parlare per chiedere cosa sia successo, perché mi
trovo in quel posto, ormai ho capito di stare in un ospedale, ma
purtroppo ho come la bocca impastata e riesco solo ad aprila e
chiuderla. Vedo mia madre che prende un bicchiere sul comodino vicino
al letto e lo riempie di acqua e mi aiuta a bere un po’.
Finalmente mi sento meglio e riesco a proferire qualche parola.
- Ma cosa è successo? Perché mi trovo qui?- la
mia voce esce stranamente flebile dalla mia bocca, cosa stranissima
visto che sono una ragazza che spesso e volentieri urla a squarciagola.
- Amore non sforzarti di parlare, sei ancora molto debole riposa e
basta- le parole di mia madre non mi tranquillizzano nemmeno un
po’.
Io voglio sapere cosa mi è successo!!! Perché mi
trovo bloccata in un letto e per quale strano motivo parlo
così.
- Mamma dimmi perché mi trovo qui, per favore- la mia
è una preghiera sussurrata con gli occhi pieni di lacrime
che guardano la mia genitrice.
Mia madre mi guarda con gli occhi lucidi e con uno sguardo di
compassione che mi fa imbestialire, non voglio compassione, voglio i
fatti!
Questa volta cerco di tirarmi a sedere sul letto, ma nonostante tutti i
miei sforzi la forza nelle braccia mi abbandona ed in più la
mia cara mammina mi prende per la vita e mi riporta alla posizione in
cui mi trovavo 2 secondi fa.
- Ok Usagi non mi lasci scelta, volevo dirtelo in un momento migliore,
magari quando ti fossi ripresa un po’. Allora tu non ricordi
proprio niente vero?-
Scuoto la testa in direzione della donna che mi siede accanto.
- D’accordo. Allora devi sapere che questa mattina hai avuto
un brutto incidente con la macchina e che conseguentemente ti trovi in
ospedale. Purtroppo hai avuto vari traumi ma nulla di così
spaventosamente grave, fortunatamente per noi. Hai molti ematomi,
dovuti alla cintura di sicurezza ma che fortunatamente ti ha salvato la
vita, ma forse la cosa più preoccupante è la
frattura al bacino che hai riportato. Ringraziando il cielo
è una frattura composta e quindi non
c’è stato il bisogno di operarti, però
per precauzione il dottore ha detto che è meglio tenerti in
osservazione un po’ di tempo e non farti muovere
assolutamente e per nessuno motivo. Devi rimanere in questo
letto per un po’. So benissimo che per te è dura,
però lo devi fare per il tuo bene.-
La spiegazione di mia madre mi lascia un po’ stordita e
confusa, avevo avuto un incidente? Possibile?
Cerco di sforzarmi di ricordare e finalmente qualche immagine appare
sfuocata nella mia mente: ci sono io che freno con la macchina e una
diversa vettura che mi viene incontro e poi rivedo solamente una figura
maschile che cerca di avvicinarsi e poi…. Nulla.
- Ma perché mi sento così spossata e ho questa
vocina odiosa?- chiedo a mia madre.
- Beh se riesci a infuriarti su questo, vuol dire che stai sicuramente
meglio di qualche ora fa. Ah la vocina odiosa deriva semplicemente dal
fatto che ti hanno sedata per un po’, presto
tornerà la tua.Sai che mi hai fatto prendere un grandissimo
spavento? Mi hanno chiamato a casa dicendomi che avevi avuto uno
scontro con una macchina e che avevi perso conoscenza e ti avevano
portato di corsa in ospedale.-
- Mamma mi dispiace, io, io non volevo farti preoccupare
così tanto, forse è stata colpa mia
l’incidente.-
- No piccola mia, non è stata colpa tua, è stata
l’altra macchina a venirti contro.
Quell’autovettura non ha rispettato il segnale di stop e
quindi sarà lei a pagare tutte le colpe.-
- Ma se non ricordo male anch’io correvo un bel
po’, anche se alla fine ho cercato di frenare, ma ora vedo
che non è servito a molto.-
- Forse sarà anche vero, però tutta la colpa
andrà all’altro conducente non preoccuparti e poi
sei tu che hai subito più danni. Ho saputo che
l’altro guidatore se l’è cavata con una
lussazione alla spalla e qualche livido sul corpo ma niente di
più.-
- Ah davvero? Beh sono contenta di questo fatto, mi sento molto
più sollevata. Pensavo che con il mio comportamento
sconsiderato avessi fatto seriamente del male a qualcuno!-
- Bambina mia possibile che sei sempre così altruista e non
pensi mai a te stessa?-
La cosa che ha detto mia madre mi fa sorridere, anche perché
è vera. Il mio primo pensiero va sempre agli altri
e poi a me stessa anche in un momento come questo.
I miei pensieri vengono interrotti dal bussare di qualcuno alla porta.
Mia madre si sistema meglio sulla sedia e da il permesso di
entrare alla persona che si cela dietro l’ingresso.
- Buon pomeriggio signora Tsukino. Vedo che la nostra
paziente si è svegliata finalmente. Salve io sono il dottor
Mamoru Chiba, il medico che si occuperà della sua
guarigione.-
La persona che mi trovo davanti è un dottore molto giovane e
a dirla tutta molto bello. Avrà non più di 27
anni, alto, moro e con un viso particolarmente interessante.
A dir la verità non capisco per quale motivo nel momento in
cui incontro i suoi occhi neri, profondi come un pozzo senza fondo, ma
stranamente calmanti, divento improvvisamente rossa e distolgo lo
sguardo.
- Allora signorina Usagi come si sente?-
- Dottore se devo essere sincera non tanto bene, mi sento stanchissima
e poi anche se mi sono svegliata da poco già mi sono stufata
di stare in questo letto.-
Il dottore carino comincia a ridere un po’, ma che fa mi
prende in giro? Questa è una
cosa insopportabile! Ma come si permette?? Neanche ci
conosciamo, perché fa ciò?
- Mi scusi signorina Usagi, non voglio che mi fraintenda, non sto
ridendo per lei è che mi fa strano sentirmi chiamare
dottore, di solito tutti mi chiamano per nome o proprio per essere
rispettosi per cognome, ma dottore non l’avevo mai sentito.
Quindi signorina la prego mi chiami semplicemente Mamoru.-
Cosa ? Stava ridendo solamente per questo? Anche se la cosa che non
l’hanno mai chiamato dottore gli altri pazienti mi sembra
strana, comunque accetto volentieri di chiamarlo semplicemente per
nome, anzi ne sono ben felice, è come se fossimo
già entrati in confidenza.
- Ok dot… ops mi scusi volevo dire Mamoru, la
ringrazio per tutto quello che farà per me, però
posso chiederle un favore?-
- Prego, mi dica signorina-
- La smetta di chiamarmi signorina, è una cosa che mi fa
sentire già più vecchia della mia età!
Mi chiami semplicemente Usagi, d’accordo?-
- D’accordo Usagi per me non c’è nessun
problema.
Ora che abbiamo finito le presentazioni e abbiamo chiarito le posizioni
e cancellato tutti i formalismi, possiamo cominciare con la visita.-
Mia madre si alza dalla sedia.
- Tesoro ora io torno a casa, l’orario delle visite
è finito, torno domani.-
La mamma mi schiocca un bacio sulla fronte, prende la borsa e se ne va
chiudendo la porta dietro le sue spalle, lasciandomi da sola nella
stanza con il mio nuovo medico.
- Allora Usagi, mi permette di spogliarla per vedere come va la
situazione generale?-
Oddio cosa? Deve spogliarmi? Cioè deve vedermi
praticamente nuda? Ma stiamo scherzando? Io sono una ragazza, non
potrebbe farlo un’infermiera?
Rimango per un breve periodo completamente immobile e non rispondo alla
domanda appena postami.
Sono sempre stata una ragazza pudica e credo di non essermi mai fatta
vedere poco vestita da nessuno. Eppure questo è il suo
lavoro, non dovrei sentirmi così, ne avrà viste
varie di donne, non sarò certo la prima, né
l’ultima, ma nonostante ciò mi vergogno.
- Su Usagi, non faccia la timida, è il mio lavoro,
né ho viste a centinaia di donne, nonostante io sia
abbastanza giovane. Non mi scandalizzerò certo nel vederla.
Forza non faccia la ragazzina capricciosa.-
Uffa ci manca solo che mi reputa una ragazzina capricciosa, e ti pare!
Possibile che non capisce il mio imbarazzo?
Comunque non ho altra scelta, devo farmi visitare in un modo o in un
altro.
- Ok Mamoru sono pronta.-
Il giovane dottore si avvicina al mio letto e con mani esperte comincia
a sollevare la sottile camicia da notte data in dotazione
dall’ospedale, anche perché io di queste cose non
ne ho mai avute.
Mi fa una visita accurata ascoltando il cuore, i polmoni e poi
controllando le varie parti del corpo che sono state colpite da traumi
durante l’incidente.
Noto solamente ora che sulla pancia mi ritrovo un livido enorme,
provocato sicuramente dalla cintura di sicurezza, come ha detto mia
madre.
Quando comincia a toccare la spalla emetto un gemito di dolore.
Mamoru si ferma e mi ricopre anche con il lenzuolo.
- Bene, abbiamo finito. Visto che non è stato
così traumatico? Comunque vedo che fortunatamente le parti
interne sono a posto, il dolore alla spalla stia tranquilla
è dovuto semplicemente al contraccolpo che ha ricevuto,
passera in meno di 5 giorni. L’unica cosa davvero che mi
preoccupa è il suo bacino, fortunatamente non è
una frattura scomposta ma non voglio che la situazione possa peggiorare
improvvisamente e quindi anche se non le piace per niente, per esigenze
mediche deve rimanere ferma in questo letto almeno per 2 settimane, poi
vediamo come va e nel caso la potrò rimandare a casa.-
Mamoru è stato gentilissimo, mi ha spiegato chiaramente le
mie condizioni fisiche e senza usare i soliti paroloni dei dottori che
dicono tanto ma che un comune mortale non capisce.
- Grazie-
- E di che mia cara, ho semplicemente fatto il mio lavoro. Allora io
continuo il giro delle visite, se ha bisogno di qualsiasi cosa, suoni
il campanello che si trova vicino al letto, un’infermiera
verrà subito a vedere di cosa necessita. Buona serata, non
si preoccupi tra poco passerà il carrello per la cena, mi
raccomando mangi tutto.-
Mamoru mi fa l’occhiolino ed esce dalla porta da cui poco
prima era entrato.
Rimango immobile con la testa rivolta verso la porta da cui
è uscito il mio medico.
Non posso non pensare alle sue mani sul mio corpo, le sue dite leggere
toccavano la mia pelle e lasciavano come una scia di leggeri brividi.
Nessun ragazzo mi aveva mai provocato tante sensazioni tutte insieme,
eppure ho avuto dei ragazzi che hanno toccato la mia schiena o la
spalla.
Non riesco a capire cosa mi sia preso, forse tutto è dovuto
alla brutta giornata che sto passando, beh d’altronde
l’avevo detto stamattina che oggi doveva essere
così!
Cerco di scacciare questi brutti pensieri dalla testa e piano piano
chiudo gli occhi, mi sento improvvisamente stanca, parlare mi ha
stancato più del dovuto.
Comincio a rilassarmi e sento che il mio corpo si sta abbandonando
lentamente al torpore tipico del sonno. L’ultima immagine che
mi appare nella mente è quella del mio nuovo dottore: Mamoru
Chiba.
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto e soprattutto quelli
che hanno commentato lasciandogli un ringraziamento singolo:
Hatori:
Sono felicissima che il rpimo capitolo ti sia piaciuto e che anche tu
ti sia ritrovata nei piccoli gesti quotidiani di Usagi, beh meno male
non ti siano capitate tutte insieme le disavventure che ha avuto la
nostra eroina.
Comunque per ora il mistero su chi abbia causato l'incidente non
è ancora chiaro ma tra un pò si
scoprirà
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.
Semplicementeme: Visto che ho ingrandito il carattere? Spero tu legga
meglio.
Come
non ringraziarti di tutti i splendidi commenti che mi hai fatto e le
correzioni che sono importantissime, grazie di cuore!!! Ho
già
modificato il 1° capitolo , spero ora vada bene.
Sono molto contenta che ti sia divertita a leggere il capitolo
ecosì ti ho passato questa superstizione!! Povera me!!
Mi fa piacere che il mio intento di far sembrare Usagi una comune
mortale sia riuscito.
Grazie ancora per i complimenti.
Aspetto con ansia il commento a questo capitolo, che dici?
ps ti ho anche rubato il metodo dei ringraziamenti.
Romanticgirl: Sono contenta che il 1° capitolo ti sia piaciuto
e ti abbia interessato.
ecco a te il secondo capitolo, che ne dici?
Per ora il mistero sul ragazzo che ha causato l'incidente è
ancora avvolto nel mistero.
Chi sarà?
Princessangel: Anche per te, sono contenta che l'inizio di questa
storia ti piaccia.
Guarda io l'html l'ho usato, forse non si nota perchè non ho
usato dialoghi, però l'ho usato.
Questo 2° capitolo come ti pare? fammi sapere
Luciadom: sono contenta di averti interessato e questo capitolo ti ha
interessato ugualmente?
Chichilina: Ora che leggerai ( almeno lo spero) il seguito dimmi tu che
ne pensi.
Grazie
a tutti per essere arrivati fin qui, spero che possiate commentare in
molti e farmi sapere che ne pensate, anche le correzioni fanno bene!!
Mi spiace aver aggiornato così tardi ma ho dovuto finire gli
esami all'università che mi hanno portato via un bel
pò di tempo.
Ho cercato di aggiornare appena finito e prima della mia partenza.
Un bacio grande a tutti!!
ci vediamo al prossimo aggiornamento.