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Autore: NEPTUNE 87    01/07/2008    14 recensioni
Usagi Tsukino 20 anni iscritta alla facoltà di lettere all'università. E' l'inizio di una nuova giornata, ma partita come il piede sbagliato, cosa succederà in questa storia alla nostra eroina? Ma tutto il male verrà per nuocere?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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TUTTA COLPA DI UNA BRUTTA GIORNATA





Il sole penetra dalla persiana appena accostata, la camera viene invasa dalla luce del mattino ed un raggio di sole impertinente va a colpire il mio viso ancora addormentato. Questo improvviso bagliore mi fa emettere un mugugno e maledicendo questo momento della giornata, mi giro sull’altro fianco così da evitare che la luce mi svegli completamente.
Passano circa 5 minuti quando il mio cervello elabora che alle 7 del mattino non può esserci tutta questa luce!
Mi metto a sedere di colpo sul letto e volto la testa verso la sveglia che si trova sul comodino. E’ un orologio molto carino ma sobrio, me l’ha regalato la mia amica Amy per evitare che io continui a fare tardi anche ora che sono iscritta all’università.Guardo il quadrante della sveglia e mi accorgo che le lancette segnano le 8:40!
Cosa?? Non è possibile! Avevo puntato la sveglia alle 7! Come mai non è suonata?
Cercando di capire l’arcano mistero comincio a rigirarmi l’orologio tra le mani, lo giro e lo rivolto, finché non mi accorgo che ho semplicemente dimenticato di attivare la sveglia spostando la linguetta sul retro.
A volte sono così sbadata!
Scendo dal letto e appena poggio i piedi per terra, ho la nettissima sensazione che quella di oggi sarà una giornata di quelle che non si possono dimenticare, di quelle giornate così nere, che in confronto la notte più scura è rischiarata a giorno.
Sono sempre più convinta di questo perché ho poggiato per  primo il piede sinistro per terra. So benissimo che è solo una vecchia credenza popolare, che dice che porta male poggiare prima il piede sinistro e poi quello destro sul pavimento appena si scende dal letto! E anche se tutti continuano a ripetermi che sono solo una ragazzina superstiziosa, certe cose per me è impossibile  non pensarle.
Scendo dal letto e con l’idea che forse sarebbe meglio rimanere tutto il giorno chiusa in casa, accendo il cellulare e vado a lavarmi.
Dopo una veloce doccia, anche perché non ho molto tempo da dedicare a me stessa, prendo il cellulare e noto che mi è arrivato un messaggio.
Lo apro e vedo che si tratta di un sms della mia amica Minako : Usagi ricordati di venire puntuale oggi a lezione che oltre a portarmi il libro, devi mettere la firma x la lezione di Storia delle religioni.
Ecco, il desiderio di rimanere a casa svanisce in un batti-baleno ed in più so che ho solo pochi minuti per uscire ed arrivare in tempo per mettere la presenza a lezione.
Studio alla facoltà di lettere nell’università a pochi isolati da casa mia insieme alla mia migliore amica Minako , seguiamo gli stessi corsi, così almeno riusciamo a darci man forte, sia durante gli esami, che serve veramente tanto, sia durante le lezioni che a volte risultano veramente pesanti, almeno lei riesce a farmi ridere e così il tempo passa più velocemente.
Mi vesto velocemente, lego i capelli nei miei soliti codini che molti reputano buffi e li lascio bagnati, non ho il tempo di asciugarli e poi fortunatamente è settembre e quindi la mattina fa ancora caldo quindi non devo preoccuparmi di prendermi un malanno, metto nella borsa il libro per Minako e prendo le chiavi della macchina.
Oggi non ho proprio tempo di aspettare i mezzi pubblici, così prendo la mia utilitaria per poter arrivare in pochissimo tempo, anche se poi so che non troverò posto vicino all’università e quindi mi ci vorrà il doppio del tempo per tornare all’ateneo e quindi il tempo che ho risparmiato nell’aspettare i mezzi, lo perdo per trovare posto, comunque è meglio non perdersi in pensieri stupidi e partire immediatamente.
Scendo in garage e tolgo l’anti-furto alla macchina, apro la portiera , entro nell’abitacolo , metto le chiavi nel quadro, giro la chiave e con mio grande stupore la macchina non parte!
Porca miseria!! Lo sapevo io che oggi era meglio che rimanevo a casa! Se non fosse per Minako me ne tornerei su e mi rimetterei a letto!!
Comincio a battere i pugni sul volante cercando di non perdere la calma, prego in tutte le lingue del mondo che girando di nuovo la chiave, questa volta la macchina parta.
Giro la chiave nella fessura e questa volta, con mio grande sollievo, sento il motore rispondere e accendersi.
Ingrano la prima ed esco dal mio posto auto, faccio salire la balaustra del garage e finalmente esco di casa ufficialmente.
Comincio a percorrere la strada che mi porta all’università e non rimango stupita del fatto che ci sia un traffico mostruoso!
Beh è normale, con la fortuna che mi ritrovo oggi, sarà successo chissà quale incidente catastrofico!
Mi metto più comoda sul sedile e aspetto di poter fare qualche centimetro di strada aspettando un tempo  infinito.
Mentre aspetto, cerco di trovare nella borsa il cellulare per avvertire Minako del mio sicuro ritardo, ma nonostante io lo stia cercando disperatamente non lo trovo in nessuna delle tasche della borsa.
E ti pare devo essermelo dimenticato a casa! Ma certo!! Dopo aver letto il messaggio l’ho posato sulla scrivania e nella fretta non l’ho messo in borsa!
Beh, questa è un’altra conferma della mia “splendida” giornata!
Poso la borsa sul sedile accanto al mio e continuo a guardare la strada intasata di fronte a me. Cerco di rilassarmi un po’ mettendo su la radio per ascoltare un po’ di musica, di solito la cosa mi rilassa abbastanza. Per un po’ di tempo questo metodo funziona, riesce a distrarmi dallo spaventoso ritardo che sto portando, poi quando guardo il quadrante dell’orologio che segna le 9 e 50, mi spazientisco e comincio a suonare il clacson affinché magari qualcuno capisca che se si sbriga fa un favore a tutti!
Ovviamente al suono nessuno accenna a migliorare la situazione e così cerco di calmarmi tamburellando le dita sul volante dell’automezzo.
Dopo circa 10 minuti, e con il coincidere dell’inizio della mia lezione, qualcosa comincia a muoversi e le macchine cominciano a camminare sul manto stradale.
-Grazie! Grazie! A chiunque abbia ascoltato le mie preghiere, vi devo un favore!- Parlo ad alta voce indirizzando i miei occhi al cielo, credo che chi mi veda dagli altri abitacoli, pensi che io sia matta, ma non mi interessa minimamente finalmente sembra che io possa procedere ad una velocità normale e che con un po’ di fortuna io possa arrivare a lezione con pochi minuti di ritardo.
Sono quasi giunta a destinazione, mancano solo pochi metri, quando improvvisamente mi ritrovo a dover frenare di botto!
Ma cosa diavolo sta succedendo ora?
Guardo fuori dal finestrino e noto che in questo momento, sì in questo preciso momento stanno facendo la raccolta dei rifiuti, e quindi il camion che è adibito a questo compito sta osteggiando il passaggio a tutte le macchine che devono passare per quella piccola strada.
Ma dico alle 10 del mattino devo ritirare l’immondizia? Possibile che non si possa passare di notte, oppure nelle prime ore del mattino? Una persona disgraziata come me deve per forza fare tardi a lezione?
Giusto che me lo domando a fare? Oggi sarà una giornata pessima e di  indizi ce ne sono anche troppi!
Spero solo che finisca presto, così almeno potrò lasciarmi alle spalle tutta questa negatività.
Aspetto per almeno 10 minuti ferma con il piede sulla frizione nella speranza che io possa  ingranare una marcia, qualunque essa sia, accorgendomi con mio grande orrore che il vantaggio che ero riuscita ad accumulare poco prima è del tutto svanito, e l’idea di poter arrivare con pochi minuti di ritardo svanisce  come neve al sole.
Minako sarà furiosa con me, oltre che arriverò tardi, mi rimprovererà che non l’ho nemmeno avvisata di questo ritardo dicendomi che mi hanno regalato un cellulare proprio per queste evenienze e non solo perché è di moda e ce l’hanno tutti!
Ci manca solo la predica della mia amica per concludere questa “bellissima” mattinata!
Mentre sono persa nei miei pensieri, vedo che il camion della raccolta rifiuti ha finalmente capito che “ forse per sbaglio” sta intralciando il passaggio stradale. ….. Non riesco a crederci a volte l’intelligenza della gente può davvero stupirmi! Possibile che il cervellino del guidatore del mezzo, sia riuscito a formulare un pensiero così elaborato?
Mentre mi stupisco delle bellezze dell’intelletto umano, ingrano la prima e subito dopo supero il mezzo pubblico che mi ha intralciato la strada per così tanto tempo.
Guardo l’orologio che ho al polso e vedo che segna le 10:25! Beh direi ottimo orario per arrivare ad una lezione in cui il prof. Arriva sempre puntuale e prende le presenze dalle 10 alle 10:05!
Comincio a pensare che forse oggi non sia arrivato a lezione puntuale e che ho una remota speranza di entrare in aula senza dover strisciare contro i muri per non dar fastidio alla proiezione del solito filmato istruttivo!
Mentre mi convinco di questo pensiero assurdo, solamente per evitare che una crisi isterica si impossessi di me, comincio a sfrecciare zigzagando tra le macchine ad una velocità abbastanza elevata, voglio evitare di ritrovarmi imbottigliata nuovamente nel traffico, quando la meta è così vicina.
E dire che di solito sono una persona dolce e poco fumantina, deve essere colpa della macchina, quando entro nell’abitacolo mi trasformo e divento un filino aggressiva, sarà per questo che le mie amiche non vengono in macchina con me?
Con quest’idea nella testa, finalmente vedo la struttura dell’ateneo spuntare all’orizzonte.
Evvai!! Finalmente sono arrivata! Ora devo solamente superare questo camion e trovare parcheggio.
Supero senza tanti problemi l’automezzo davanti a me e schiaccio sull’acceleratore.
Procedo velocemente ormai vedo l’ingresso della facoltà, ma nel mentre sono presa  dall’eccitazione che finalmente la meta è raggiunta, non mi accorgo che all’incrocio di fronte a me arriva da sinistra un’auto grigia metallizzata a gran velocità.
Non riesco a realizzare nessun pensiero, solamente che mi deve dar la precedenza poiché vengo da destra, ma nonostante io stia cercando di frenare un po’ per poter evitare di scontrarci, quella macchina non rallenta neanche per sogno, anzi sembra che avvicinandosi a me cominci ad accelerare.
Succede  tutto in un attimo, io che poggio tutto il mio peso sul freno per evitare l’impatto, l’avvicinarsi dell’auto di fronte me e poi un rumore fortissimo. Improvvisamente mi sento come sbalzata fuori dal parabrezza ma  c’è qualcosa che mi trattiene incollata al sedile, sbatto la testa contro il poggia-testa, e poi tutto comincia a farsi confuso e buio.
L’ultima cosa che ricordo è che il guidatore dell’altra macchina esce barcollante dall’autovettura e si avvicina alla mia, credo mi stia dicendo qualcosa ma non riesco né a vedere le sue labbra, né a sentire il suono della sua voce, intravedo solo  la sua figura alta e noto che è un ragazzo moro, poi tutto diviene buio.

Ho deciso di fare il personaggio di Usagi OOC, anche perchè penso che all'età di vent'anni sia diversa dalla ragazzina dell'anime.
Penso di averla trasformata in una ragazza normale che va all'università, o per lo meno così penso.
Ditemi voi cosa ne pensate? Della storia? Modificata perchè avevo trovato degli errori, qualcuno me li hafatti notare ( grazie davvero)
Baci Aggiungo qui la fan art fatta dalla splendida MaryUsa che mi ha fatto un regalo stupendo thank you!! Image and video hosting by TinyPic
   
 
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