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Autore: Layla    11/05/2014    2 recensioni
“È pericoloso per una ragazza far entrare quattro ragazzi sconosciuti in casa sua.”
“Noi siamo innocui.”
Mi risponde il secondo alto.
“Lo spero per voi e ricordatevi che vi faccio entrare solo per la birra.”
“Ce l’hai un nome, principessa di ghiaccio?”
Mi chiede il ragazzo con i capelli lunghi, mentre gli altri sono andati a prendere un paio di casse di birra.
“Sì, mi chiamo Holly.
Tu?”
“Vic, Vic Fuentes.”
“Piacere.”

{Tratto dal primo capitolo. Seguito di "Do it for Baltimore, do it for me"
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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13)The only exception.

 Ci sono delle volte in cui la vita supera i film.
Alex è corso da me e mi ha fermato, impedendomi di fare la cavolata del secolo, mollando Los Angeles per andare a San Diego.
Ora che esco dalla stazione, mano nella mano con lui, mi sento felice come non capitava da troppo tempo, è lui la mia metà della mela.
Ora resta solo la faccenda Lisa e mi chiedo come andrà, anche se Wen sembrava abbastanza sicura dei documenti che ha su di lei. Mai toccare qualcuno vicino a lei, diventa una iena.
Saliamo tutti e quattro nella macchina di Jack, ancora triste per la mega multa che si è preso e andiamo da Jack e Wen
 “Dov’è Lisa?”
Le chiedo curiosa
“Un attimo.”
Mi risponde sogghignando, poi sparisce con Jack e ritorna con Lisa legata a una sedia, quando le tolgono il fazzoletto davanti alla bocca inizia a urlare come un’aquila
 “Ma voi siete pazzi! Io vi denuncio!
In quanto a te, vedo che ha scelto lei quindi adesso tutto il mondo saprà che sei solo un piccolo cocainomane.”
Wen la fa poco caritatevolmente sedere di nuovo sulla sedia.
 “Non così in fretta, Ruocco.
Guarda cosa ho qui per te.”
Le sventola in faccia delle foto dove sta inequivocabilmente tirando di coca, impallidisce e Wendy le scatta una foto.
 “Se tu diffondi le foto di Alex, noi diffondiamo le tue e paparino non sarà tanto contento, non credi? Potrebbe anche decidere di tagliarti i cordoni della borsa e tu cosa faresti senza i suoi soldi, Lisa?”
“Tutto questo non è giusto!”
Urla lei, io le tiro uno schiaffo arrabbiata.
“Quello che hai fatto tu non è giusto, ti sei presa il ragazzo che amavo, ci hai fatto soffrire e per cosa? Per un capriccio?
Per essere la ragazza di una rockstar?
Ringrazia che l’omicidio è illegale o a quest’ora saresti già tre metri sottoterra, non farti più vedere e non osare fare niente.”
“Ricordati le foto di Sam Ero!”
Aggiunge maligna mia cugina, mentre continua a fotografarla, come un paparazzo
 “Perché hai fotografato quasi ogni secondo della disfatta di Lisa?”
Le chiedo curiosa
 “Perché devo mandarle a Sam, ci teneva a  vederle.”
“Ho capito.”
Lisa se ne va
“Che ne dite di festeggiare?”
Annuiscono tutti.
Jack tira fuori i liquori, lei corre in cucina a preparare tartine  e bruschette, seguita poco dopo da Vic. Mi dispiace molto per lui, ma non era lui la mia metà della mela e forse è stato meglio che lo abbia
scoperto adesso, prima che fosse troppo tardi.
In ogni caso io mi godo i discorsi cretini di Alex e Jack, pensando che mi sono mancati un sacco  e soprattutto vedo Alex sorridere come un tempo.
Il mio cuore canta quando lui sorride.
Dopo un po’ tornano anche Vic, Wen e il cibo.
 “Cibo in arrivo, gente!”
“Finalmente! Ho bisogno di energia dopo averla rincorsa e poi …”
“Poi devi dargli un “bentornata” come si deve, amico.”
“Jack, sei sempre il solito.”
Lui alza le spalle.
“Beh, non è la verità?
Il bello dei litigi sono le riappacificazioni, vero Wen?”
Lei arrossisce, è ancora un po’ timida da quel punto di vista.
“Sì, Jack.”
Mangiamo e beviamo, solo Vic – giustamente – è un po’ giù di corda, spero trovi presto una ragazza, perché è davvero una brava persona.
“Ragazzi, cosa ne dite di andare al Mac Donald e poi separarci?”
Propone Alex.
“Pozzo senza fondo!”
Lo prendo un po’ in giro , dandogli un pugnetto sulla sua pancia piatta, mi era mancato scherzare con lui e mi era mancato il suono della risata. È un suono meraviglioso e mi piace pensare che lui rida grazie a me.
“Io sono d’accordo. Dopo dobbiamo festeggiare anche io e Wen.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“E sia.
Vic, tu vuoi venire?”
“No, penso che tornerò a casa mia, qualcuno deve cucinare il pranzo a Mike.”
“Che fratello amorevole.”
Lui sorride triste e dopo averci salutato se ne va, probabilmente gli abbiamo chiesto troppo, anche per il santo che è lui.
“Ha incassato il colpo con stile, quasi quasi mi dispiace per lui.”
Commenta Alex.
“È una persona molto altruista.”
Aggiunge Wendy.
“Non si era parlato di Mac Donald?”
Ed ecco Jack!
“Ma perché devi sempre interrompere i momenti romantici?”
Gli chiedo lei, dandogli un calcetto sulla tibia.
“Ehi, furia! Frena!
Le gambe mi servono ancora!”
Alex ride e gli dà una manata che quasi lo butta a terra.
“Ma insomma! Per farvi rimettere insieme ho dovuto pagare una multa megagalattica e mi trattate tutti come uno straccio? Non è giusto.
Giuro che la prossima volta che perdi Holly, ti porto a riprenderla senza superare i venti all’ora!”
“Non penso che la perderò un’altra volta.”
“Ti conviene, altrimenti ti faccio perdere i gioielli di famiglia!”
Sibila mia cugina, facendo portare automaticamente le mani di Alex sul cavallo dei pantaloni.
Usciamo da casa loro ridendo e saliamo sulla macchina di Jack.
“Vero che prima o poi me lo togliete dalle palle questi bagagli?”
“Sì, Jack. Non ti lascio le mie cose, non so cosa potresti farci.”
“Sono stufo di questa fama da pervertito, perché non chiedi a tua cugina?
Ti dirà che sono normale.”
“Ragazzi, basta!”
Urla lei, disperata
“Ok, scusa.”
Io  e il suo ragazzo si scusano entrambi, a volte esagerano un po’ con lei, ma le vogliono bene. Chiarita questa questione possiamo partire in pace. Arriviamo al Mac più vicino e scendiamo tutti, Alex e Jack sono immersi in una fitta conversazione su qualcosa che riguarda la band, io e Wen invece parliamo dell’accaduto.
Sono ancora frastornata per essere stata fermata così, come in un film, ma felice. Da come mi guarda mi cugina deve essere felice anche lei, forse perché nota i miei occhi che sbrilluccicano come nei manga o il mio folle gesticolare.Io e lei facciamo la fila per il cibo, i ragazzi si siedono tranquilli, è sempre così: la fila non la fanno mai.
Recuperato da mangiare li raggiungiamo al tavolo e iniziamo a mangiare.
“Ancora non riesco a crederci che tu ti sia fatto ricattare così facilmente da Lisa.”
Commento io, facendo abbassare gli occhi ad Alex.
Merda, non volevo!
“Non volevo che tu mi considerassi un tossico.”
Io prendo una delle sue mani fra le sue e l’accarezzo.
“Non ti avrei mai considerato un tossico, solo una persona che ha sbagliato e che ora sta rimediando ai suoi errori.
Nessuno è perfetto, sai?
Quando eravamo a Baltimora io e Wen fumavamo un sacco di erba, perché era la nostra unica fonte di wvasione dopo che Aileen era stata arrestata, adesso non lo facciamo più.”
“Voi due?”
Alex ci guarda sorpreso.
“Non l’avrei mai detto, quando eravate al Magazzino non sembravate fatte.”
“Infatti lo facevamo dopo.”
Alex sorride scuotendo la testa.
“Sono stato uno stupido a escludervi, meno male che Wen ha estorto a Jack il motivo per cui ti ho mollata.”
“Mi devi una canzone, Gaskarth.”
Scherza lei.
“Va bene.”
“Io scherzavo, eh.”
“Io no. Ti devo la mia felicità.”
Riprendiamo a mangiare, io lo guardo estasiata, è così tenero quando vuole.
Finito di mangiare Alex gurda quei due con aria di cucciolo.
“No, non fare quella faccia, Alex.
Non la fare!”
Lo implora Wen, che ormai lo conosce come me.
“Perché?”
“Significa che ci stai per chiedere qualcosa.”
“Ma no, cosa dici?”
Lei lo guarda eloquente e lui è costretto ad annuire
“Ci date una mano con i bagagli?”
“Solo con quelli che ci sono in macchina, il resto ve lo andate a prendere voi.”
Glielo concede e deciso cosa fare, ci alziamo e paghiamo il conto, poi torniamo in macchina e  ci dirigiamo verso la casa di Alex.
Io sono  raggiante, quando Alex apre il cancello,io sorrido come se finalmente fosse tornata a casa e forse è così. Questo è un posto dove si è sempre sentita al sicuro, fino  a quel giorno.
“Bene, ragazzi! Si comincia.”
Noi due  femmine portiamo le valigie  fino alla camera di Alex e poi, mentre i due cretini iniziano a cazzeggiare, mettiamo via tutto. È poco, ma per ora basta.
“Mi mancherà un po’ la mia casetta sul mare, ma questa è decisamente meglio.”
Sorride felice.
“Capisco cosa vuoi dire, ora, se non ti dispiace, porto via Jack e vado a casa, almeno potrete stare un po’ in pace.”
Io annuisco.
“Ci sono tante cose da chiarire e da fare.”
Lei rimane un attimo in silenzio.
“Ci sei andata a letto con Vic?”
“Sì.”
“Com’è stato?”
“Uhm, bello, ma mai come con Alex.”
“Capisco. Ciao, Holly!”
Poco dopo Alex sale in camera nostra e si butta sul letto accanto a me.
“Ancora non riesco a crederci che Lisa se ne sia andata dalla mia vita.”
“E io mi stupisco che tu sia caduto nella sua rete.”
Lui torna serio.
“Beh, nella vita si fanno parecchi errori e di alcuni non è facile liberarsi.”
“Ma ce l’abbiamo fatta.”
Lui sorride e si avvicina a me.
“Sì.”
Poi mi bacia con passione, ora non ho più dubbi è lui che voglio ed è me che vuole.
Continuiamo a baciarci, le sue mani vagano sulla mia schiena,  le mie gli tirano i capelli, con una mossa a sorpresa  mi toglie la maglietta.
Riprendiamo a baciarci e io gli tolgo la sua, iniziando a baciargli il petto, lui inizia a sospirare piano, io sorrido soddisfatta.
Lui inizia a baciarmi il collo e poi scende, verso il reggiseno, lo toglie con qualche difficoltà e si dedica ai miei seni. Quasi impazzisco, non ricordavo fosse così dannatamente bravo.
“Ti sono mancato, eh?”
“Molto.”
Ansimo io.
Lui toglie in un solo colpo shorts e mutandine e infila un dito nella mia femminilità, io quasi urlo dal piacere. Lui sorride e continua la sua opera con lingua e dita fino a quando non raggiungo l’orgasmo ed urlo il suo nome.
Si stacca soddisfatto, io gli tolgo pantaloni e boxer con una certa urgenza, il suo amichetto sembra bello eccitato.
Dopo essersi messo il preservativo, entra in me senza esitare, lasciando che i nostri gemiti e ansiti si mescolino spinta dopo spinta.
Sono spinte lunghe e dolci che poi accelerano man mano che ci avviciniamo al culmine, veniamo insieme urlando i nostri nomi contemporaneamente.
Poi lui ricade su di me e io passo la mano tra i suoi capelli spettinati e bacio il tatuaggio della sua band, sono in uno stato di grazia.
“Holly?”
“Dimmi.”
“L’hai fatto anche con Vic?”
Io rimango un attimo in silenzio.
“Sì, una volta.”
“Com’è stato?”
“Tu sei molto meglio.”
La risposta  gli basta, perché lo vedo sorridere e poi rotolare in modo da avermi sul suo petto, imprigionata tra le sue braccia.
Ci addormentiamo così, come ai vecchi tempi e non potrei chiedere di meglio.

 

Ci svegliamo che sono le cinque, il tramonto si avvicina e così la cena.
“Ehi, cosa ne dici se chiamiamo Jack e Wen e organizziamo un barbecue con magari anche i Pierce The Veil?”
“Direi che è un’ottima idea.”
Lui chiama subito Jack e si mettono d’accordo, io chiamo Tony e Jaime, lui si occupa dei fratelli Fuentes.
Alla fine ce l’abbiamo fatta.
“Ce la siamo cavata bene per essere una cosa organizzata all’ultimo minuto!”
Si entusiasma lui, io ne approfitto per fare la doccia per prima.
Lavati e sistemati andiamo dai nostri amici, come era prevedibile stanno iniziando solo ora a sistemare le cose e solo perché sono arrivati i Fuentes.
Mi guardo attorno e noto che oltre ad Aileen ci sono due ragazze sconosciute: una con dei lunghi capelli viola-fucsia e una biondina con le punte blu e visibilmente incinta.
“Chi siete?”
Chiedo curiosa.
“Io sono Sophie e lei è May.”
Indica la ragazza incinta.
“Siamo le sorellastre di Wen.”
Un campanello d’allarme inizia a suonare dentro di me e le guardo sospettosa.
“Cosa volete?”
“Ospitalità, ci hanno cacciate di casa.”
Risponde Sophie, indicando il pancione di sua sorella.
Io sto per dire qualcos’altro quando vengo travolta dall’abbraccio di Jaime e Tony, adoro questi due ragazzi.
In un attimo vengo trascinata via e messa al corrente delle ultime novità, sono gentili, non mi stanno facendo pesare che forse ho spezzato il cuore di un loro amico.
Guardo Vic e mi sembra piuttosto giù di corda e questo accresce il mio senso di colpa.
“Dai, andiamo a mangiare, che è pronto.”
Usciamo tutti, tranne Sophie – non la vedo più – ma ogni pensiero rivolto a lei sparisce quando si arriva all’argomento cibo. Addento uno spiedino soddisfatta, Alex mi passa un braccio attorno alle spalle e Jaime si mette a ballare come un cretino trascinando con lui Tony.
Ridiamo tutti, All Time Low, Pierce The Veil e We Are in The Crowd.
Poco dopo fa la sua comparsa Sophie, trascinata da Vic che la costringe a presentarsi. Chiacchiera un po’ con i We are in The Crowd, mangia uno spiedino che le porge Jaime e poi viene trascinata nella danza assurda da Jaime insieme a Wen e Jack.
Sembra piuttosto innocua.
Quella che mi preoccupa di più è May, sebbene sia incinta la vedo fare gli occhi dolci ad Alex senza pudore.
Mi sono appena messa con lui, non voglio altri casini per almeno un mese!
Mi avvicino a lei e la fulmino.
“Smettila!”
Sibilo.
“Di fare cosa?”
“Di fare gli occhi dolci al mio ragazzo!”
Lei scoppia a ridere divertita.
“Non li sto facendo a lui, ma al ragazzo dietro di lui, Jordan.”
Io cerco di mettermi più o meno nella sua posizione e mi rendo conto che  ha ragione, non sta guardando Alex, ma Jordan.
“Scusa, mi dispiace.”
“Non c’è problema, i ragazzi occupati non mi interessano, tra l’altro con questa pancia non vedo a chi potrei interessare.”
“E allora perché flirti con Jordan?”
“Perché è divertente, anche se non mi servirà a nulla.
Tu perché sei così nervosa sull’argomento Alex?”
“Ci siamo appena rimessi insieme e sono un po’ paranoica.”
“Ex pesante?”
“E con tendenze al ricatto.”
Rimaniamo un attimo in silenzio.
“Perché siete qui?
Odiate Wendy.”
Lei prende una salamella.
“Non è proprio così, nostra madre ci obbligava a trattarla male perché non la sopportava.
Siamo qui perché quando ha capito che non avrei abortito e Sophie non avrebbe lavorato nella galleria d’arte che voleva lei ci ha buttate fuori casa.
Una gravidanza crea scandalo, meglio liberarsi dell’elemento indesiderato.”
“La nostra famiglia fa proprio schifo.”
Commento io, lei annuisce.
Con la coda dell’occhio vedo Sophie andare alla spiaggia e poco dopo Vic la segue.
“Spero che non la faccia soffrire.”
“Non preoccuparti, è un bravo ragazzo. Spero che tua sorella non gli faccia del male.”
“Sophie, fare del male?
È troppo gentile e fragile per fare del male a qualcuno.”
“Il fatto è che Vic tende ad affezionarsi alle persone, anche a quelle sbagliate come me.”
“Ci hai avuto una mezza storia.”
Io annuisco.
“Non ti devi preoccupare, è per Sophie che sono preoccupata.”
Visto che la conversazione sembra non andare avanti raggiungo Alex, stravaccato su una sdraio con una birra in mano, e mi siedo accanto a lui.
“Che bello, sembra che tutto sia tornato come prima!”
Lui sorride.
“Sì, è tornato tutto o quasi come prima e questo solo perché tu sei di nuovo con me, non so come hai fatto a perdonarmi.”
“Perché ti amo!”
Gli rispondo guardando le stelle, sento lui che mi stringe la mano e penso che davvero il mio mondo è di nuovo completo e non mi pento per niente di averlo di nuovo nella mia vita.
Forse lui mi farà soffrire ancora, forse ci saranno ancora giorni bui, ma è un rischio che sono disposta a  correre.
Per Alex correrei qualsiasi rischio.

 Angolo di Layla.

Ringrazio _redsky_ per la sua recensione, oramai continuo a pubblicare solo per la tua recensione e per quella di Mon. Adesso la storia tornerà a focalizzarsi su Alex e Holly e vedrete cosa succederà. Spero ti piacerà.

   
 
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