Incubo
Correva, senza fermarsi, correva veloce, così veloce che le dolevano le gambe, ma nonostante tutto continuava a correre. Non aveva una meta, una destinazione precisa, sapeva solo di dover fuggire senza fermarsi se voleva salva la vita. Sapeva che lui era alle sue spalle. Ne sentiva la presenza dietro di se, e per questo non poteva permettere di fermarsi o lui l'avrebbe raggiunta e riportata nel suo schifosissimo laboratorio.
Guardò davanti a se, una bellissima luce si intravedeva tra gli alberi. Le bastava arrivarvi e sarebbe stata salva.
Fece un respiro profondo e si preparò ad accelerare nuovamente la corsa.
Le gambe bruciavano, il respiro mancava, ma non poteva arrendersi, non ora che era quasi in salvo.
Accelerò ancora, il desiderio di libertà era talmente forte da spingerla a proseguire, peccato che non tutto andò come previsto. Una radice troppo sporgente le intralciò il cammino, facendola cadere rovinosamente a terra.
Immediatamente provò a rialzarsi, ma la caviglia le faceva troppo male. Un lampo di terrore le attraversò il volto. Lei era ferita e quel mostro stava avvicinandosi.
Provò a rimettersi in piedi ancora una volta. Non poteva fallire proprio ora che era quasi salva. Fu tutto inutile.
Il panico la divorò sentendo i suoi passi sempre più vicini. Il cuore le batteva fortissimo nel petto. Era troppo vicino, riusciva a vedere il giallo dei suoi occhi nell'oscurità.
Lo vide ghignare e leccarsi le labbra pallide, con quella sua disgustosissima lingua serpentina.
L'aveva trovata.
Provò ad indietreggiare, inutilmente, lui era troppo vicino.
Un urlo agghiacciante si liberò delle labbra pallide della ragazza alla vista di una mano bianca sempre più vicina...
Karin aprì terrorizzata gli occhi.
Era successo di nuovo, aveva fatto nuovamente quello stramaledetto incubo. Aveva sognato nuovamente il giorno in cui quel mostro di Orochimaru le aveva strappato la libertà.
Stancamente si riadigiò sul letto con un sorriso malinconico sulle labbra e un pensiero fisso.
"Era solo un incubo..."
ANGOLO COMBINA DISASTRI:
salve popolo di efp!
eccomi tornata!
questa picola flash è ispirata al prompt 131: incubo
come avrete capito è narrato un incubo ricorrente di Karin (non so perchè ma anche se non amo questo peronaggio è un periodo che ho un pò di idee su questa ragazza che non sempre riesco a mettere per iscritto, ma ora stimo divagando)
non so come sia uscito, ma spero possa piacere a qualcuno.
prima di levarmi dai piedi (lo so che non mi sopportate già più) vorrei ringraziare tutti coloro che hanno messo questa raccolta tra le preferite/ricordata/seguite, tutti coloro che hanno perso un attimo del loro tempo per recensire anche una sola di queste piccole storie e tutti i lettori silenziosi (che diventano sempre più numerosi)
grazie di cuore a tutti!
ora tolgo il disturbo,altrimenti quest'angolo diventa più lungo della storia stessa
un bacio
karter