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Autore: Colpobasso    13/05/2014    0 recensioni
Viveva di solitudine, finché non arrivò lui.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prese di corsa la borsetta, con dentro le sue uniche cianfrusaglie che possedeva, e partì.  Era la sua prima volta che usciva con un ragazzo, ma non vedeva  l'ora di vederlo, non era proprio un appuntamento, ma a lei piaceva sognare e quello era più che un sogno. Arrivò puntualissima, pronta, carica e con la felicità alle stelle come un cagnolino appena ricevuto un biscotto.
Scese sul campo e con un occhio scorse subito che anche lui era arrivato e la stava aspettando, pronto per partire, aveva guanti di pelle grigi con una scritta gialla in alto ma troppo lontana per decifrarne il contenuto, un giubbotto di pelle marrone dell'esercito, che riconosceva benissimo dato che lo indossava molto spesso, ma anche se il materiale ingannasse addosso la lui non dava un'aria da duro ma anzi da perfettino. Si, perfettino. Indossava, sopra i suo capelli castani un po' mossi ma difficile da notare visto la rasatura laterale, c'era un caschetto nero, assomigliante a quello per equitazione ed infine indossava un bel paio di occhiali grossissimi, quelli che si usano per gareggiare alle formule uno, che gli davano un'aria da zanzara, ma che a lei piaceva molto.
Lo raggiunse, e lui con il suo bel sorrisetto che sembrava sempre che aveva dei mezzi fini, la salutò e si avviarono verso l'aeroplano rosso fuoco.
Entrarono e si posizionarono ognuno al suo posto, e lui le porse un casco simile al suo e fu pronto per partire. La ragazza non si teneva più dall'emozione erano quasi quattordici anni che aspettava questo momento ed ora era pronto per realizzare quel suo immenso sogno, si allaccio le cinture e diede l'okkey per partire.
Con un rombo il motore si avvio e di seguito l'elica iniziò a girare sempre più forte fino a spazzare via tette le foglie autunnali per terra e così l'aeroplano si alzò sempre più in alto fino a raggiungere le nuvole.
La ragazza era rimasta senza fiato, non riusciva ancora a capacitarsi di essere in volo. Di volare. Si vedeva come nelle sue fantasie, lei su un aeroplano in volo, ma la cosa che rendeva ancora  più speciale il momento era il fatto che al suo fianco non c'era un pilota qualunque, ma colui che lei metteva su un trono, colui che lei ammirava, che vedeva il lui "l'essenziale", il suo più grande maestro di vita. Aveva tutte le doti che avrebbe voluto avere lei: sapeva suonare la chitarra e il piano, sapeva pilotare, si interessava, anche se con scarse conoscente, all'astronomia cosa che per lei era tutto e per finire era un fisico. Lei non riusciva a guardarlo con altri occhi tranne che quelli dell'ammirazione. Non era nient'altro che ammirazione, ma che per lei significava tanto.                       
Iniziò ad osservare tutto quel cielo intorno a lei, tutte quelle nuvole, a guardare il posto in cui viveva da un'altra prospettiva, vedere lo scorrere dei giorni dall'alto e per lei anche solo un'ora sarebbe sembrato un'eternità.
-Ehi, com'è non dici niente, tu che sei solita a criticare sempre, come mai te ne stai zitta?- quella voce spezzò i suoi pensieri, ma per la prima volta non sapeva cosa rispondere, lei che di solito aveva sempre la battuta pronta, stavolta era così allibita da tanta bellezza che non sapeva, non riusciva a mettere due parole in fila.
-Ehm.. ehm..- taciturnò fino a quando solo una parola riusci a uscirle- Eccezionale.- Poi torno ad osservare e contemplare tutta quella bellezza.
Passarono dieci minuti buoni prima di sforzarsi ad iniziare una conversazione, anche se avrebbe voluto starsene zitta e continuare a guardare all'infinito, sapeva che non poteva farlo, che almeno una piccola conversazione avrebbe dovuto farla.
- Grazie mille per avermici portata, per me è un sogno volare su un aeroplano. Fin da piccola ho aspettato questo momento, a me piace vedere il mondo da tante prospettive diverse e penso che questa sia la più meravigliosa. E poi quando sei qui, sospeso nel nulla, è fantastico, sentire la calma la tranquillità che la vita ti nega. Grazie.
- Per me è stato un piacere, non avrei mai creduto di portare qualcuno con me, perché nessuno in realtà capisce la vera bellezza del volo, ma quando me l'hai chiesto tu e ho letto il tuo grande desiderio di farlo non ho potuto che accettare. Ed ora non hai fatto altro che confermare ciò che ho percepito.
La ragazza a queste parole arrossì, ma cerco di nascondersi girandosi, e quando il ragazzo capì l'imbarazzo di lei fece un sorriso e ritornò a concentrarsi sulla guida, non voleva sbagliarsi, non voleva nemmeno fare uno sgarro, si era imposto di far fare un bellissimo volo alla ragazza e fargli capire la bellezza di esso, anche se lei già l'aveva compresa.
Le fece fare un giro abbastanza lungo portandola su posti straordinari e soddisfacendosi ogni volta vedendo quei piccoli occhi marroni illuminarsi e spalancarsi ogni volta che vedeva un nuovo paesaggio e questo gli fece un gran piacere. Non era da tutti i giorni vedere una ragazza così tanto presa e amante del volo.
- Sai penso che imparerò a pilotare..- disse la ragazza sentendosi osservata- mi insegnerai?
- Bè, devi fare i corsi, sai quando avrai 16 anni potrai farli..
- Ma tu non mi puoi insegnarmi?- disse la ragazza ingenuamente capendo poi del disagio che aveva creato data la certa richiesta, ma ormai aveva parlato e stranamente non le vennero nessun rimorso per averlo fatto.
- Si certo, ti posso insegnare ciò che so - disse il ragazzo arrossendo e con un sorrisetto imbarazzato.
- Allora è deciso.. - disse la ragazza chiudendo il discorso con determinazione.
Il giro fini, durò solo un'ora ma per lei sembro un secolo, appena scese a terra la ragazza le chiese se l'avrebbe riportata a fare un'altro giro magari quando aveva tempo, e il ragazzo non si fece pregare a lungo e fisso subito un altro "appuntamento".
A lui piaceva passare del tempo con lei, anche se era molto più piccola di lui le trasmetteva un qualcosa che neanche lui si spiegava,e anche senza tutti quei suoi anni di esperienza erano alla pari e poi quella sua grande determinazione che tirava fuori ogni volta lo intrigava molto.
Ma lo stesso valeva per lei, amava stare con lui, farsi insegnare sempre nuove cose, fargli domande sapendo di ricevere sempre una risposta, cosa che con altri non succedeva . Infatti era felicissima che si erano dati un altro appuntamento e lei non vedeva l'ora che arrivasse quel giorno.
Lo salutò con un sorriso soddisfatto ma anche mezzo amorevole, lui le diede un delicato ma deciso bacio sulla guancia e lei fece lo stesso dato che non le sembrava il caso di fare la ragazza grezza anche in un momento come quello nonostante subito dopo arrossi del suo gesto.
  
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