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Autore: DanzaNelFuoco    14/05/2014    2 recensioni
Questa storia ha partecipato al contest "L''eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra" indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco (giuro, non sono io, omonimia!) sul forum di efp e si è classificata terza!
Lily lo guardò terrorizzata. Non poteva spiegare la sua presenza nei sotterranei se non in modo imbarazzante.
Già vedeva la lettera che il preside avrebbe inviato a sua madre.
"Gentili signori Evans, è con grande rammarico che dobbiamo informarvi dell'espulsione di vostra figlia a causa di violazione di coprifuoco e amoreggiamenti impropri nei sotterranei di Serpeverde..."
Aspetta un attimo! Amoreggiamenti impropri? Da dove le era venuta fuori questa?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia ha partecipato al contest "L'eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra" indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco sul forum di efp e si è classificata terza. 


Trattenendo il respiro
 
"Severus, ti prego!" lo supplicò bisbigliando Lily.
"Non dovresti essere tu la Grifondoro coraggiosa?" le chiese lui prendendola in giro.
"Stiamo infrangendo le regole e per cosa?"
Severus non fece in tempo a risponderle che udirono dei passi avvicinarsi lungo il corridoio.
Lily lo guardò terrorizzata. Non poteva spiegare la sua presenza nei sotterranei se non in modo imbarazzante.
Già vedeva la lettera che il preside avrebbe inviato a sua madre.
"Gentili signori Evans, è con grande rammarico che dobbiamo informarvi dell'espulsione di vostra figlia a causa di violazione di coprifuoco e amoreggiamenti impropri nei sotterranei di Serpeverde..."
Aspetta un attimo! Amoreggiamenti impropri? Da dove le era venuta fuori questa?
Arrossì al pensiero.
Sentì Severus avvolgerle la vita con un braccio e stringendola a sé portarla via.
Quando riuscì a connettere il cervello si accorse di essere nell'aula di Pozioni.
"Severus, che...?"
Non riuscì a terminare la frase, la mano di lui premuta sulla sua bocca a impedirle di parlare.
Severus stesso si meravigliò della propria audacia. Aveva Lily tra le braccia, premuta a sé e tutto questo già da più di un minuto.
Non appena i passi del Prefetto di Serpeverde di ronda si furono allontanati, l'imbarazzo prevalse sugli ormoni da quindicenne del ragazzo e Lily fu libera di muoversi e parlare.
"Che cavolo! Mi stavi soffocando, Sev!"
"Fa silenzio. Potrebbe tornare." la ammonì lui.  
Lily si guardò intorno e scoprì con orrore di essere nell'aula di pozioni. Non voleva sapere dove si trovassero gli alloggi del professor Lumacorno, ma sperava ardentemente che non fossero vicini.
"Posso sapere perché sono qui?" chiese imbronciata.
Lei non infrangeva le regole.
"C'é un'aula in disuso in quest'ala dei sotterranei, non ci va mai nessuno, così..."
Il cuore di Lily stava già battendo a mille, nella speranza che quel cretino del suo migliore amico si accorgesse di lei in un modo diverso.
"... ieri ci sono entrato per studiare in pace e ho trovato una finestra sul Lago. Pensavo che avresti voluto vederlo, ma di giorno non é facile che una Grifondoro passi inosservata nei sotterranei."
I passi del Prefetto si avvicinarono lungo il corridoio. Severus sgranò gli occhi preoccupato.
Con un cenno Lily gli indicò la scrivania del professore e i due vi si gettarono sotto velocemente, stringendosi. Non era più come quando erano piccoli, quando a dieci anni si infilavano sotto il tavolo, non molto più grande, del giardino di Lily per parlare. Adesso per quanto si rannicchiassero le loro ginocchia si toccavano.  
Avvertirono distintamente il rumore della maniglia che si abbassava e della porta che si apriva e trattennero i fiato. Il prefetto sporse la testa oltre l'uscio socchiuso, facendo scorrere lo sguardo lungo l'intera aula, per poi richiudersi la porta alle spalle. Quando il prefetto di fu allontanato per l'ultima volta Lily e Severus decisero che avrebbero potuto uscire da quel loculo angusto. Districare le loro membra fu più difficile del previsto, tanto che in uno scatto troppo violento della mano Lily rovesciò alcune delle fiale di pozioni del professor Lumacorno, mandandole a infrangersi al suolo.
Le fiamme divamparono all'improvviso, divorando i pezzi di stoffa che Lumacorno usava come stracci per pulire più o meno qualunque cosa.
Severus guardò con orrore la scrivania fare da base per una pira funeraria ancora più grande, quella della loro carriera scolastica.
"Aguamenti!" sentì Lily accanto a lui. Si affrettò a ripetere l'incantesimo, dal momento che il fuoco era troppo vasto perché quel poco d'acqua potesse fare altro che acquietarsi un po' prima di ritrovare vigore.
L'insistenza con cui i due ragazzi ripetevano quel semplice incantesimo fece sì che avessero ragione del piccolo, ma resistente incendio.
La temperatura nella stanza si abbassò notevolmente non appena anche le ultime braci del fuoco furono spente. Severus guardò Lily, una ciocca di capelli bruciacchiata, il sudore per la sauna improvvisata a imperlarle la fronte e uno sbafo di cenere sulla mano che aveva appoggiato alla scrivania. Lui non doveva essere messo molto meglio, si sentiva fradicio e appiccicaticcio. L'unica cosa che avrebbe voluto fare era un bagno. Bello lungo.
"Dovremmo sistemare almeno un po' la scrivania." sussurrò la ragazza.
"Gratta e netta." Scandì lui, pulendo almeno la superficie della scrivania dalla cenere e dalle bruciature. Grazie al cielo erano stati veloci a domare le fiamme. I segni delle bruciature si vedevano ancora, ma non era niente che non potesse essere stato creato dal calderone di Lumacorno un giorno in cui era stato particolarmente distratto.
Severus si asciugò la fronte con la manica della divisa e si ritrovò a guardare Lily. La ragazza era a pochi passi da lui e lo stava guardando con attesa. Non riuscì a pensare a nient'altro che a quanto fosse carina in quel momento nonostante tutto.
E avvertì il prepotente impulso di baciarla.
Si morse il labbro inferiore.
Non poteva rischiare di rovinare quello che aveva con Lily, gli disse la sua coscienza.
Severus ponderò per un momento cosa fare poi, mandando al diavolo la ragione, si chinò su di lei, le sue labbra a pochi centimetri da quelle di lei.
"Severus." soffiò lei impercettibilmente e il suo respiro sfiorò la pelle del ragazzo.
Fu l'incoraggiamento che gli permise di annullare la distanza tra di loro e baciarla.
Era dolce, incredibilmente dolce, e aveva un retrogusto amaro di fumo. Severus si sentì perduto davanti all'enormità del proprio gesto, finché non sentì Lily ricambiarlo.
E tutto l'universo si era ridotto a quella minuscola porzione di sé a contatto con lei.
Non importava più a nessuno che qualcuno li sentisse, che la scrivania di Lumacorno fosse bruciata, che stessero violando il coprifuoco, che li avrebbero espulsi se li avessero scoperti...
 
Ci sono abissi che l'amore non può superare nonostante la forza delle sue ali.
Honoré de Balzac
 
"Aguamenti!"
La voce del professor Piton è secca e dura.
Sono passati anni e adesso quella è la sua aula.
"10 punti in meno, Paciock." dice tagliente. È stanco di spegnere fuochi ed evitare che i suoi allievi facciano saltare per aria la scuola.
Lily non è che un ricordo, anche se può ancora vedere davanti a sé lei e quella volta.
Si siede in cattedra, facendo scorrere le dita sulle bruciature che ancora la ricoprono. Aspetta che tutti i suoi studenti consegnino la fiala con la pozione da valutare e incontra i suoi occhi.
Sono gli occhi di Lily impiantati su James Potter.
E lo guardano ogni volta come Lily l'ha guardato un volta sola, l'ultima che l'ha vista.
Ferito e arrabbiato con lui. Come uno che si dà dell'idiota per essersi aspettato qualcosa di diverso da lui. Severus sa che sarebbe ingiusto pensare che Harry si aspettasse da un comportamento diverso in quanto Prescelto, ma continuare a ripeterselo lo fa sentire meglio.
Sempre meglio che accettare di aver sbagliato tutto da solo.
Sempre meglio che accettare la prova vivente dei suoi errori.
Potter si allontana ed è l'ultimo a consegnare. Non appena la porta si chiude alle sue spalle Severus compie il suo rituale quotidiano.
Accarezza un'ultima volta quelle bruciature sulla scrivania (e sa benissimo quali siano, nonostante negli anni ne abbia aggiunte alcune lui stesso), si inginocchia e si infila sotto la scrivania, immaginando di sentire Lily trattenere il respiro accanto a sé.
  
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