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Autore: brontolina12    14/05/2014    2 recensioni
Pervinca e Vaniglia unite per un'altra avventura; Shirley è in pericolo!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, che dire? Siamo giunti alla fine di quest'avventura insieme<3 Oh, mi commuovo! :) volevo ringraziarvi tutti, tutte le 400 persone che hanno letto il prologo e tutti quelli che mi hanno sostenuto. un grazie speciale a mia sorella per avermi dato l'ispirazione. Poi ringrazio:
Denydany1105, keepcalm and love eminem, Alice Varm, MerygoldPippermint (spero di aver scritto bene il nome), 0_Jasmine_0 e poi ... credo di aver nominato tutti :).
Più di tutti però vorrei ringraziare colei che mi ha dato consigli e colei che ha recensito tutti i capitoli, grazie Denydany1105 <3 <3
Vi informo subito che sto per pubblicare il mio secondo libro "PRIGIONIERA DEL NEMICO" parlerà sempre di Fairy Oak, seguitemi e recensitemi anche lì mi raccomando!!
grazie ancora <3
Godetevi il gran finale<3 ...

Brontolina12



~Edgar, padre di Shirley, si precipitò nella stanza, mentre zia Malva, per colpa degli anni,  stava ancora salendo le scale. Appena vide Shirley, le corse incontro e le lacrime le salirono agli occhi.
Io corsi immediatamente dalle gemelle: avevano il viso pallido, ma mai quanto lo era il viso della giovane Poppy. Shirley infatti aveva il viso di un colorino grigiastro misto a bianco, un colore che mi fece venire la pelle d’oca.
Volevo capire il perché di quel gesto malvagio, ma quello non era il momento adatto.
Tomelilla era seduta accanto a me vicino alle ragazze e ordinò immediatamente a Piffero di correre a chiamare i genitori delle gemelle. Dalia e Cicero dovevano essere avvertiti dell’accaduto.
Non avevo mai visto, prima di quel giorno, la mia strega così preoccupata e allo stesso tempo lucida e decisa.
Flox e Grisam avevano delle facce spaventatissime e al giovane Burdock luccicavano gli occhi per le lacrime. Flox si affrettò ad aiutare zia Malva con le scale e poi, quando tutti quanti fummo nella stessa stanza, portammo le ragazze su i letti e cercammo di capire quello che fosse successo quella maledetta notte.
Edgar portò delle sedie al piano di sopra e accese il camino della piccola cameretta. Tomelilla aveva la faccia quasi disperata, e aspettò fino a che non fummo tutti seduti per raccontare una storia.
- Tanto tempo fa, io potevo avere al massimo 20 anni, mi venne regalato il libro degli incantesimi più potente al mondo, quello che è stato rubato al museo. Appena lo  presi in mano ebbi una forte visione. Tre ragazzine che non conoscevo stese a terra svenute. Appena è successo il furto, io mi sono ricordata di quella visione e ho pensato subito alle gemelle. Sapevo che anche una terza persona era in pericolo e sapevo di poterlo evitare. Poi sono cominciati i pericoli per Shirley e allora ho capito tutto. Sono venuta qua per impedire alle gemelle di essere ferite, ma loro sono fuggite e tenerle lontane non è servito a niente. Però non avrei mai potuto immaginare che la causa di tutto questo fosse proprio la mia nipotina! E poi, degli incantesimi proibiti io non mi ricordavo affatto!
- E quel personaggio misterioso che tu avevi visto davanti al museo? – le chiese Grisam?
Lillà Dei Sentieri ci pensò un po’ su, e poi rispese:
- Ripensandoci meglio credo che quello strano personaggio potesse essere tranquillamente il guardiano del faro, ma ho preferito dirvelo perché non ne ero sicura.
Volai incontro a Tomelilla che adesso guardava le ragazze malinconicamente. Mi sedetti sulla sua gonna cercando di consolarla. Infondo aveva fatto di tutto per proteggere le ragazze dal pericolo, ed invece il pericolo erano le ragazze.
 Mentre tutti quanti pensavamo all’accaduto, qualcuno si svegliò dal suo sonno. Tomelilla alzò lo sguardo e un sorriso comparve sulla sua faccia. Anche io mi sentii rivivere per un attimo,
Pervinca si era svegliata e adesso ci guardava timorosa.
- Cosa è successo, perché siete tutti qui?
- Come se tu non lo sapessi, vero? PERCHE’ LO HAI FATTO, COSA TI AVEVA FATTO! - le urlò in faccia Grisam.
- Ehi sta calmo, ok! – gli rispose lei.
Flox le indicò i due letti dietro di lei.
A Pervinca venne un colpo al cuore e per un momento barcollò. Io le corsi dietro per sorreggerla, anche se non le sarei servita a molto perché poteva schiacciarmi.
Poi con un poco fiato sussurrò:
- Sono stata io?
Tutti quanti annuimmo.
Lei scoppiò in lacrime e Flox le andò vicino.
- Tu non ti ricordi niente? – le chiese poggiandole una mano sulla spalla.
Vì scosse la testa e poi si buttò sul letto per le lacrime. Ad un tratto però, alzò a testa dalle coperte:
- Ho sognato che una persona stava facendo un incantesimo a Shirley, e poi ho sentito Vaniglia che parlava con me. Poi non so cosa mi è successo, ma ho sentito dei lamenti e dei passi veloci.
Detto questo si ributtò a piangere. 
Tomelilla ebbe un’intuizione inaspettata.
- Vì, Non è stata colpa tua! – esclamò poi di colpo.
- Come no? E sennò di chi altro? – disse Grisam furibondo  e incapace di capire qualsiasi cosa.
Pervinca alzò lo sguardo e fulminò Grisam con gli occhi, poi aspettò che la zia continuasse.
- Questi anni sono quelli dello sviluppo dei poteri e quindi ci sono avvenimenti che tu non riesci ancora controllare. Felì mi ha raccontato che tu hai letto gli incantesimi proibiti, giusto?
Lei annuì curiosa di capire quello che stava dicendo Tomelilla.
- Quegli incantesimi ti hanno dato alla testa e tramite i tuoi sogni tu hai rubato quel libro ancora una volta e la tua mente nel sogno ha elaborato uno di quegli incantesimi: la trasfusione dei poteri! Inconsapevolmente tu hai cercato di rubare i poteri a Shirley e i tuoi pensieri hanno creato dei grossi rumori che la hanno tormentata per giorni! Questo è anche il motivo di tutti i tuoi incubi! E’ stato il sonno a farti compiere l’incantesimo, e l’amore di Vaniglia ti ha fatto fermare. 
Ci pensai attentamente e in effetti tutto tornava a perfezione! Qundi la colpa non era di Pervinca ma solo dello sviluppo incontrollabile dei suoi poteri!
Vì si asciugò le lacrime e poi sorrise:
- Ora capisco tutto, anche il fatto che il libro degli incantesimi era nelle mie mani questa notte! Però Shirley è in serio pericolo e se non fosse stato per me adesso non lo sarebbe! E anche Vaniglia è in pericolo per colpa mia!
Grisam si sentii in colpa per aver accusato così Pervinca senza sapere la verità, ma nonostante questo non disse nulla.
Cercammo di tirare su il morale e di cercare un modo per far svegliare Shirley e Vaniglia.
Poi in quel momento bussarono alla porta.
Dalia e Cicero erano corsi immediatamente a Frontebosco: non avevano avuto tempo nemmeno di cambiarsi infatti erano in pigiama e camicia da notte.
Salirono nella stanza e Edgar, che fino a quel momento era rimasto silenzioso vicino a Shirley, gli raccontò tutto l’accaduto. Dalia corse ad abbracciare Pervinca, che aveva ancora gli occhi lucidi per il pianto. Cicero si aggiunse all’abbraccio successivamente e poi ci furono lunghi attimi di silenzio.  Dopodiché i due genitori andarono da Vaniglia e  le si sedettero intorno tristemente.
Vaniglia e Shirley non davano segni di risveglio e noi eravamo sempre più preoccupati.
- Non esiste un contro incantesimo, zia?
- Credo che l’unica cosa che ci possa aiutare in questo momento sia la speranza – rispose tristemente zia Tomelilla.
Edgar chiuse gli occhi perché non voleva pensare a cose brutte.
Dopo aver atteso invano, Tomelilla e gli altri, compreso Edgar se ne andarono in salotto. Io rimasi con Grisam, Flox e Pervinca nella stanza.
Aspettammo un po’ in silenzio, poi Pervinca si avvicinò a Shirley.
- Scusa amica mia – le sussurrò – non ero cosciente mentre compivo l’incantesimo.
Poi andò vicino alla sorella e anche a lei sussurrò delle parole:
- Vaniglia – le lacrime le scesero agli occhi – io non ne avevo intenzione. Hai sentito la zia: erano i miei poteri che parlavano per me, io non ero cosciente! Lo so che ti sei sacrificata per Shirley, e adesso mi sento incolpa! SCUSAMI BABU’, PERDONAMI!
Detto questo le lacrime le scesero velocemente e le rigarono le guance rosee. Povera Vì, tutto questo era stata opera sua, ma lei non ne era consapevole. Adesso la vita di Vaniglia e quella di Shirley erano in pericolo.
Grisam e Flox andarono ad abbracciare Pervinca e tutti e tre si misero a piangere.


Una luce splendente … attraversò il viso della piccola streghetta della luce appena le lacrime degli amici la bagnarono … e … piano piano … Vaniglia aprii gli occhi: adesso era SALVA!!!!
- Babù! – la abbracciò la sorella, -  è stata tutta colpa mia, ma adesso se viva!!
- Vì! – esclamò la sorella a sua volta.
- Ma Shirley dov’è? – chiese poi.
Pervinca le indicò tristemente il letto accanto.
Vaniglia si portò le mani alla bocca e strabuzzò gli occhi. Immediatamente riprese il suo colorito.
- Cos’è successo? – chiese poi.
Grisam le raccontò tutto nei minimi dettagli e Vaniglia disse:
- Quindi Holly non c’entrava nulla in tutta questa faccenda?
- No, ma io non l’ho fatta apposta! 
- Lo so Pervinca, lo so!
Vaniglia si alzò dal letto e andò verso l’amica. La guardò per un bel po’ e poi le dette un bacino sulla fronte.

 

              Bastò quel bacino perché tutto l’incantesimo svenisse nel nulla e Shirley …. …. ….
SHIRLEY SI SVEGLIO’!
Chiamammo tutti quanti e raccontammo a Shirley l’accaduto.
Era proprio vero: l’amore batte tutti gli incantesimi.
- Sentivo solo profondo dolore, ma non ce l’ho con te Pervinca, capisco che non è stata colpa tua! Adesso va tutto bene!
- Davvero? – chiese Pervinca a Shirley.
- Certo, insomma non è stata colpa tua, o almeno tu lo hai fatto inconsciamente!
Le due ragazze si abbracciarono.
Più tardi, quando tutti erano pronti per tornare a Fairy Oak, Grisam si avvicinò a Pervinca e le disse:
- Scusami Vì, ti ho accusato ingiustamente!
- Beh, ti scuso. Ma mi ha dato un po’ fastidio che il mio ragazzo fosse il primo a giudicarmi male quando mia sorella e la mia migliore amica erano in pericolo di vita. Quindi, per adesso, rimaniamo amici.
- Cosa?!- esclamò.
- Si, mi dispiace, ma sei stato il primo a pugnalarmi alle spalle e non mi è piaciuto proprio!
Grisam non disse nulla e Pervinca corse a salutare Shirley.
Era stata una notte tremenda e io non avevo passato un secondo senza piangere, ma per fortuna tutto si era risolto per il meglio!
Da quel giorno le gemelle furono più attaccate che mai!
Al paese era già giunta la notizia e una grande folla ci aspettava in piazza. Mentre cercavamo di proteggere Pervinca dai brutti insulti, Scarlet la chiamò e le disse con fare antipatico:
- Io lo avevo detto che mio padre aveva fatto bene a levarvi il museo, visto che il ladro era uno di voi!
- Senti Scarlet – le disse Vaniglia difendendo la sorella – perché non vai a farti una vita e ci lasci in pace? Forse, se tu avessi i poteri, potresti capire quello che ha provato mia sorella. Adesso scusa, ma ho altro da fare piuttosto che  stare qui a parlare con te!
Le due gemelle si sorrisero e per mano si allontanarono dalla folla. Questi “ insulti “ durarono solo qualche giorno, perché la gente aveva altro a cui pensare: stava arrivando la stagione calda.
Una settimana chiedemmo ad Holly spiegazioni:
- Quel libricino nero è il mio diario e  sono passata dal bosco per andare a trovare mia nonna ad Arbedurville. Lei era una guerriera del Terribile 21, ma ora si è pentita. Quel giorno mi sono nascosta da te perché avevo paura che avresti fatto domande e mi vergognavo di dire che mia nonna era una guerriera del cattivo.
- E perché quando sono v olat via da te mi hai chiamato così brutalmente?
- Perché volevo delle spiegazioni!
Quando tutta la verità venne a galla il museo venne riaffidato alla banda, però con la supervisione del sindaco e della SINDACHESSA, che avrebbero fatto un’ispezione a settimana.

                                                             








PS. Qualche settimana dopo Pervinca ha ceduto alle  richieste di scuse di Grisam e si sono rimessi insieme, felici e contenti. Shirley non recuperò subito i suoi poteri, ma grazie all’aiuto di Tomelilla e delle gemelle in pochi mesi era come prima.

 

  
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